Prevenzione danni da gelate in vigna

Coltura: 
Vite
Argomento: 
Tecniche Agronomiche

Nelle zone del nord Europa si pongono in atto degli accorgimenti quali l'accensione dei falò, le irrigazioni antibrina sulla chioma, l'utilizzo di ventole, tecniche da noi conosciute ma non utilizzate, probabilmente per i costi e/o la laboriosità degli interventi da mettere in atto.

Se il vigneto è situato  in zone a rischio, fondovalle e appezzamenti esposti a nord, le gelate sono da prevenire già in fase di impianto adottando forme di allevamento  alte, sapendo che da 0 a 2 metri da terra ci sono anche 4-5° C di temperatura di differenza e, quindi, se la temperatura scende a -2°C o -3°C , un danno da gelata nelle forme di allevamento basse, può essere meno evidente o nullo nelle  forme di allevamento alte.

In vigneti già impiantati c'è da prendere in considerazione la tecnica della doppia potatura, applicabile più facilmente su impianti potati a cordone permanente. Secondo questa tecnica,  inizialmente si attua  una prepotatura lasciando un tralcio più lungo del necessario; quando la vite germoglia, per effetto del gradiente vegetativo, si apriranno per prima le gemme situate all'apice del tralcio, mentre quelle poste alla base ritarderanno il germogliamento anche di 2 o 3  settimane.

Sapendo che le gemme dormienti  resistono fino a -17/-18 °C, mentre quelle che si trovano in fase di "gemma cotonosa", "punta verde" e "foglioline visibili" hanno una resistenza inferiore variabile  da -8, -3 e -2,5 °C , in caso di gelata saranno danneggiati i i germogli apicali, che sarebbero comunque rimossi con la seconda potatura, mentre le gemme basali, quelle utili per la nostra potatura, saranno perfettamente vitali.

date: 
Domenica, Febbraio 27, 2022