Oidio della vite: i principi attivi nella difesa biologica

Coltura: 
Vite
Argomento: 
Difesa

Prodotti utilizzabili nella difesa biologica antioidica

Zolfo: è la base della difesa antioidica, sia nel biologico che nell’integrato. Non soggetto all’insorgenza di resistenze, può essere utilizzato efficacemente con le infezioni in corso e garantisce una copertura di circa 7 giorni. Agisce allo stato di vapore e il passaggio allo stato gassoso è direttamente proporzionale all'aumento delle temperature. Gli zolfi più fini cominciano ad agire a temperature di 10-12°C, mentre quelli più grossolani a temperature sui 18-20°C. A temperature molto elevate 30-32°C il passaggio allo stato di vapore è molto elevato e si deve essere attenti ad evitare fitotossicità per cui è bene ridurre i dosaggi e garantire la distribuzione nelle ore più fresche della giornata. Gli zolfi polverulenti hanno maggiore efficacia nelle infezioni in atto.

Ampelomyces quisqualissi tratta di un fungo iperparassita dell'oidio, antagonista specifico nei confronti di varie specie di oidio, presente in natura e non manipolato geneticamente. Le spore distribuite con il trattamento germinano originando un tubetto che penetra e si sviluppa a spese del parassita. Deve essere usato in modo preventivo e non consente di contenere infestazioni già avviate con pressione del patogeno elevate.

Bicarbonato di potassiosi tratta di un fungicida di contatto che agisce essenzialmente creando condizioni chimiche avverse allo sviluppo dei funghi, oltre a oidio anche botrite.

Bacillus pumilis:  agisce con diversi meccanismi  come antagonista per lo spazio, come induttore di resistenza e con una azione diretta sull’oidio. 

Bacillus amyloliquefaciens:  agisce con diversi meccanismi  come antagonista per lo spazio, come induttore di resistenza e con una azione diretta sull’oidio e anche su botrite.

Cerevisane: è un induttore di resistenza derivato dal lievito Saccharomyces cerevisiae  che non agisce direttamente sui patogeni ma ha azione puramente preventiva che stimola la produzione di stilbeni e flavonoidi nonché un maggior deposito di lignina. E’ utilizzabile nei confronti di peronospora, oidio e botrite e se ne consiglia l’uso in blocchi di 2-4 trattamenti consecutivi con un intervallo tra una applicazione e l’altra di 7-10 giorni. Successivamente occorre garantire una pausa di 14-20 giorni. Utilizzare con prodotti a diverso meccanismo d'azione. Non è utilizzabile in miscela con fosfonati, fosetil-al o altri induttori di resistenza. Non è penetrante, si dovrebbe garantire un contatto con la pianta di almeno 24 ore (distribuire quando non piove). Attivo anche su peronospora e botrite.

Laminarina: si tratta di un oligosaccaride estratto di alga. E’ un induttore di resistenza  e non avendo una azione diretta sul fungo va utilizzata preventivamente. Attivo anche su peronospora.

Cos-Oga si tratta di una miscela di sostanze derivate dalla degradazione della chitina (chito-oligosaccaridi) e dalla degradazione di pectine (oligo-galatturonidi) che agiscono inducendo i sistemi di difesa della pianta.

Eugenolo, geraniolo, timolo: principi attivi appartenenti ai terpeni, sostanze prodotte naturalmente dal metabolismo secondario della pianta. Agiscono sulla germinazione delle spore, su appressorio, promicelio e sulla crescita dell’ifa con azione diretta sulle pareti, le membrane e gli organi cellulari. Attivo anche su muffa grigia.

Olio essenziale di arancio: è un prodotto ad azione polivalente, sia insetticida sia fungicida, è ammesso anche in agricoltura biologica. Agisce per contatto provocando il disseccamento delle pareti cellulari degli organi esterni dei patogeni fungini (micelio, conidi, clasmoteci). Non è utilizzabile durante la fioritura. Attivo anche su peronospora.

 

 

date: 
Mercoledì, Aprile 9, 2025