Le principali caratteristiche dei sali di rame

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Le principali caratteristiche dei  sali di rame 

solfato di rame: caratterizzato da una breve persistenza, normalmente, non viene utilizzato tal quale, ma neutralizzato con calce per formare la cosiddetta poltiglia bordolese. Il rapporto tra il contenuto di solfato di rame e quello di idrato di calce determina la formazione di poltiglie acide o alcaline;

solfato di rame tribasico: il solfato tribasico possiede una struttura molecolare tale da rendere facilmente disponibile parte del contenuto, mentre una seconda frazione si solubilizza più lentamente, garantendo una graduale liberazione di ioni rame, che permettono un’adeguata persistenza. Il processo produttivo consente di ottenere elevate concentrazioni di rame metallo, ma soprattutto una maggior efficienza dello stesso aumentando l’adesività alla superficie fogliare con l’aggiunta di agenti affini agli acidi grassi presenti sulla superficie fogliare e del grappolo. Ciò consente una riduzione della quantità di rame metallo distribuita;

idrossido di rame: rispetto ad altri sali di rame, l’idrossido possiede migliore prontezza d’azione per la maggiore finezza delle sue particelle, maggiore persistenza e migliore ridistribuzione essendo in grado di rimobilitarsi sulla vegetazione in caso di forte umidità ambientale. Il rame, presente sulla superficie vegetale non subisce alcuna degradazione, né chimica né fotolitica;

ossicloruro di rame: ne esistono, essenzialmente, due tipi ossicloruro di rame e calcio e ossicloruro tetraramico. Il primo esercita una più pronta attività biologica;

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Martedì, Maggio 17, 2022