Bollettino n. 8

AgroFenologia
Giovedì, Giugno 9, 2022

Nota: le fasi fenologiche si riferiscono a quelle in prevalenza riscontrate sul territorio regionale, pur tenendo conto di tutte le variabili che incidono, (localizzazione,  esposizione, clone, etc). Il rilievo fenologico e il monitoraggio sono riferiti all'areale della collina litoranea e della media collina interna. Nel caso dell'areale pedemontano, ad una distanza prossima o superiore ai 40 km dalla costa e/o ad altitudini vicine e/o oltre i 400 m s.l.m., il ritardo nello sviluppo fenologico è in genere valutato in circa due settimane. 

 

VITE

Fenologia

I vitigni medio-tardivi. tra cui il montepulciano e il trebbiano toscano si trovano prevalentemente in allegagione, alcuni anche a mignolatura, altri a fine fioritura, a seconda degli areali. 


Montepulciano (areale vastese)

I vitigni medio-precoci, tra cui pecorino si trovano prevalentemente in fase di mignolatura.


Pecorino (Fossacesia)

I vitigni precoci, tra cui il moscato e lo chardonnay, si trovano in fase di accrescimento acini. 


Moscato (Nocciano)


Ciliegiolo (areale vastese)

Monitoraggio fitopatologico

Non si riscontrano in linea generale problemi fitosanitari. Qualche segnalazione di oidio, ma non nei campi direttamente monitorati, nessuna segnalazione di peronospora.

Sporadiche segnalazioni di fillossera su alcuni campi, prevalentemente su varietà  Pecorino e Moscato


Fillossera 

 

Il volo della lobesia segnala poche catture, ma già in settimana si pensa possa iniziare il secondo volo che comunque sarà adeguatamente monitorato.

 

OPERAZIONI COLTURALI

Sono in corso le operazioni colturali di potatura verde della vite.

Queste operazioni sono importanti sia per la prevenzione fitosanitaria (una buona potatura verde crea una chioma funzionale in cui il grappolo è posto nelle migliori condizioni, sia di illuminazione, senza essere esposto troppo alle radiazioni dirette, sia  di arieggiamento, non essendo soffocato da una eccessiva vegetazione), sia per ottimizzare le condizioni vegeto-produttive dell'annata, sia per preservare i germogli utili alla struttura futura, quei germogli che oggi sono verdi e che ci ritroveremo nell'inverno prossimo, legnosi, nel momento in cui stiamo operando la potatura secca. Per tutti questi motivi è facilmente comprensibile che la stessa deve essere eseguita con molta attenzione da personale specializzato: di norma si dice che è lo stesso personale, o comunque operai che hanno lo stesso modo di interpretare la "strutttura della vite", a dover svolgere entrambe le potature. 

Fondamentalmente la potatura verde in questa fase comprende la spollonatura, cioè l'eliminazione dei polloni che nascono alla base del fusto dal portinnesto e dei succhioni che nascono lungo il fusto da gemme latenti, la scacchiatura, cioè l'eliminazione di doppi germogli che nascono da gemme di controcchio (sono gemme di sostituzione che servono come sostitutive della gemma principale quando questa per vari motivi si deteriora, ad esempio nel caso di gelate), la sfemminellatura, asportazione delle femminelle che si sviluppano da gemme pronte posizionate all'ascella delle foglie dei germogli di un anno, la sfogliatura, con l'asportazione di qualche foglia al di sotto del grappolo. Queste asportazioni devono essere eseguite con molta attenzione, eliminando solo quegli organi verdi mal posizionati, che creano ingombri inutili e non sono funzionali ad una crescita vegeto-produttiva ottimale. 

 

OLIVO

Fenologia

Il Leccino si trova in fase di allegagione BBCH 69. Le varietà precoci, tra cui la Cucco, si trovano in fase di iniziale "ingrossamento frutti I stadio", le varietà più tardive, tra cui la Dritta, si trova in fase di allegagione.


Leccino


Dritta


Castiglionese

Monitoraggio fitopatologico

Iniziato il volo della seconda generazione (generazione carpofaga) di Tignola dell'olivo (Prays oleae). Le catture si mostrano come al solito numerose. Si ricorda che il numero elevato delle catture (normalmente nell'ordine di qualche centinaio), non ha fortunatamente alcun rapporto diretto con l'entità del danno, che la maggior parte delle annate si mantiene su percentuali minime, tali da non fare ritenere opportuno e conveniente intervenire con un prodotto fitosanitario. Per stimare il danno potenziale e prevedere un eventuale intervento, bisognerebbe monitorare la percentuale di ovideposizione e di fori di penetrazione, operazione da svolgere su un campione significativo di olivine prelevate con il peduncolo, da parte di personale tecnico e con l'uso di un binoculare. 

A livello agronomico si rileva che l'inerbimento può contrastare lo sviluppo del Prays oleae.

Si segnalano  foglie con manifestazioni di occhio di pavone e piombatura abbastanza diffuse.


Ingiallimenti fogliari

 

 

SEGNALAZIONI FITOPATOLOGICHE SU  ALTRE COLTURE