Bollettino n. 10

AgroFenologia
Mercoledì, Giugno 22, 2022

Bollettino Agrofenologia 

Nota: le fasi fenologiche si riferiscono a quelle in prevalenza riscontrate sul territorio regionale, pur tenendo conto di tutte le variabili che incidono, (localizzazione,  esposizione, clone, etc). Il rilievo fenologico e il monitoraggio sono riferiti all'areale della collina litoranea e della media collina interna. Nel caso dell'areale pedemontano, ad una distanza prossima o superiore ai 40 km dalla costa e/o ad altitudini vicine e/o oltre i 400 m s.l.m., il ritardo nello sviluppo fenologico è in genere valutato in circa due settimane.  

 

VITE

Fenologia

Si consiglia di tenere in dovuta considerazione le fasi fenologiche per intervenire correttamente impiegando i principi attivi più efficaci.

I vitigni medio-tardivi. tra cui il montepulciano e il trebbiano toscano si trovano prevalentemente in fase di accrescimento acini, prossiimi alla pre-chiusura.

I vigni medio.precoci, tra cui il Pecorino si trovano in fase di pre.chiusura

I vitigni precoci, tra cui chardonnay, moscato e pinot grigio si trovano in fase di pre-chiusura grappolo

 

Monitoraggio fitopatologico

Un monitoraggio costante delle proprie colture, permette di intervenire sempre in maniera tempestiva

In campo in maniera diffusa ma in percentuale minima riscontrato oidio su grappolo.

Molto sporadicamente rilevata peronospora  su grappolo, sia per attacchi precoci che in forma larvata.

N.D.R. Nel caso di queste malattie fungine, se ne segnala la presenza, seppur minima, per evidenziare che il fatto di avere un vigneto esente, oltre che da madre natura, dipende anche da una attenta difesa sanitaria da interpretare secondo il metodo della difesa integrata, che ha i suoi canoni nel tenere in considerazione gli aspetti climatici (piogge, umidità, temperature, etc.), che quest'anno non sono state favorevoli allo sviluppo dei funghi (specie peronospora), gli aspetti agronomici, a partire dalla gestione del terreno, dalla fertilizzazione, proseguendo con le operazioni di potatura verde, essenziali per mantenere il grappolo arieggiato e raggiungibile dai prodotti fitosanitari. L'utilizzo dei prodotti fitosanitari da impiegare correttamente, al momento giusto in funzione della loro modalità di azione, completa il lavoro di difesa delle produzioni. Il concetto di interpretazione dei canoni della difesa integrata, naturalmente, comprende anche chi sceglie poi di impiegare solo prodotti consentiti nella difesa biologica.

Il monitoraggio dei principali insetti (Tignoletta vite, Tignola rigata e Mosca olearia) è visibile su Agroambiente Abruzzo. 

Come sappiamo, il numero di catture per trappola non è assolutamente significativo ai fini della decisione da prendere per decidere se intervenire o meno. 

Di seguito, pertanto, si fornisce una sintesi, sicuramente non esaustiva, rispetto a quanto rilevato nelle ultime due settimane.

 

Lobesia botrana

Situazione variabile a seconda degli areali.

Inizio catture 8 giugno in zona Frentana e nelle Colline pescaresi con numeri variabili, nell’ordine di alcune decine in una settimana, già da questa settimana in calo

Anche nel teramano alto (Colonnella, Controguerra, Giulianova) catture elevate a partire circa da 8 giugno.

In altre zone, prima collina teatina (Villamagna, Casacanditella, Bucchianico) e pescarese catture molto basse.

Nel vastese, inizio catture posticipato di circa una settimana (15 giugno) e catture l momento basse.

Secondo i buoni principi della difesa integrata, la decisione va presa caso per caso, tenedo conto generalmente dei fattori climatici favorevoli al contenimento degli insetti, che possono anche far propendere per un non intervento, visto che il principio della soglia economica di danno e quello della difesa dell'ambiente, devono prevalere nelle nostre scelte.

 

 

Cryptoblabes gnidiella

In questa settimana sono ripresi i voli con catture basse in genere da 1 a 10 unità (unica eccezione 23 catture a Fossacesia) quasi ovunque

 

OPERAZIONI COLTURALI

Sono in corso le operazioni colturali di potatura verde della vite.

Queste operazioni sono importanti sia per la prevenzione fitosanitaria (una buona potatura verde crea una chioma funzionale in cui il grappolo è posto nelle migliori condizioni, sia di illuminazione, senza essere esposto troppo alle radiazioni dirette, sia  di arieggiamento, non essendo soffocato da una eccessiva vegetazione), sia per ottimizzare le condizioni vegeto-produttive dell'annata, sia per preservare i germogli utili alla struttura futura, quei germogli che oggi sono verdi e che ci ritroveremo nell'inverno prossimo, legnosi, nel momento in cui stiamo operando la potatura secca. Per tutti questi motivi è facilmente comprensibile che la stessa deve essere eseguita con molta attenzione da personale specializzato: di norma si dice che è lo stesso personale, o comunque operai che hanno lo stesso modo di interpretare la "strutttura della vite", a dover svolgere entrambe le potature. 

Fondamentalmente la potatura verde in questa fase comprende la spollonatura, cioè l'eliminazione dei polloni che nascono alla base del fusto dal portinnesto e dei succhioni che nascono lungo il fusto da gemme latenti, la scacchiatura, cioè l'eliminazione di doppi germogli che nascono da gemme di controcchio (sono gemme di sostituzione che servono come sostitutive della gemma principale quando questa per vari motivi si deteriora, ad esempio nel caso di gelate), la sfemminellatura, asportazione delle femminelle che si sviluppano da gemme pronte posizionate all'ascella delle foglie dei germogli di un anno, la sfogliatura, con l'asportazione di qualche foglia al di sotto del grappolo. Queste asportazioni devono essere eseguite con molta attenzione, eliminando solo quegli organi verdi mal posizionati, che creano ingombri inutili e non sono funzionali ad una crescita vegeto-produttiva ottimale. 

 

E' buona norma sospendere circa un mese prima dell'invaiatura le operazioni di cimatura, per permettere la formazione di nuova vegetazione (femminelle) atta a svolgere una corretta fotosintesi clorofilliana. Il cambio di colore degli acini (invaiatura)  e  l'agostamento dei tralci (lignificazione). sono fondamentali sia per la qualità dell'uva nell'anno, sia perchè nel legno si formano le gemme che poi schiuderanno l'anno successivo. Anche il solo ritardo nel completare queste due fasi porta comunque ad un danno di qualità.

 

OLIVO

Leccino: Ingrossamento frutti I stadio BBCH 71

 

Le varietà precoci (Cucco, Coratina) si avvicinano alla fase di indurimento nocciolo. (fase in cui non è più possibile intervenire contro il Prays oleae)

 

Monitoraggio fitopatologico

Iniziato il volo della seconda generazione (generazione carpofaga) di Tignola dell'olivo (Prays oleae). Le catture si mostrano come al solito numerose. Si ricorda che il numero elevato delle catture (normalmente nell'ordine di qualche centinaio), non ha fortunatamente alcun rapporto diretto con l'entità del danno, che la maggior parte delle annate si mantiene su percentuali minime, tali da non fare ritenere opportuno e conveniente intervenire con un prodotto fitosanitario. Per stimare il danno potenziale e prevedere un eventuale intervento, bisogna monitorare la percentuale di ovideposizione e di fori di penetrazione, operazione da svolgere su un campione significativo di olivine prelevate con il peduncolo, da parte di personale tecnico e con l'uso di un binoculare. 

A livello agronomico si rileva che l'inerbimento può contrastare lo sviluppo del Prays oleae.

 

Mosca olearia: nessuna cattura significativa.

Si segnalano  foglie con manifestazioni di occhio di pavone e piombatura abbastanza diffuse.

Ingiallimenti fogliari