DIFESA DALLA PROCESSIONARIA
Traumatocampa pityocampa è un lepidottero defogliatore che attacca i pini, in particolare il pino nero e il pino silvestre. Il danno è causato dalle larve che inducono defogliazioni talvolta accentuate delle piante sulle quali compiono il loro sviluppo. Le infestazioni si caratterizzano spesso con fluttuazioni graduali delle popolazioni, il cui culmine si manifesta ogni 5-7 anni, a seconda delle condizioni ambientali. Le larve sono dotate di peli urticanti che le rendono pericolose per le persone e gli animali soprattutto nel momento in cui fuoriescono da nidi invernali.
Con la pubblicazione del Decreto 6 dicembre 2021, è stato abrogato il Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 che prevedeva l'obbligatorietà della lotta contro la processionaria del pino (Traumatocampa pytiocampa).
Tale insetto è considerato ormai endemico nel territorio italiano e, dal punto di vista fitosanitario, si è verificato che non minaccia seriamente la sopravvivenza dei popolamenti arborei (pinete, rimboschimenti, boschi misti) di pino, mentre, rimane un problema dal punto di vista sanitario che riguarda la salute pubblica, in quanto le larve possono causare effetti sanitari negativi attraverso i peli urticanti che, liberati nell’ambiente, determinano spiacevoli irritazioni cutanee, alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie delle persone e degli animali domestici pertanto le infestazioni vanno segnalate alle autorità incaricate di tutelare la sanità pubblica, ovvero al Sindaco del Comune dove si trovano le piante.
L'autorità sanitaria locale competente può disporre eventuali interventi di profilassi, ad es. mediante l'emissione di Ordinanza Sindacale.
Consigli di difesa: essendo le piante di norma dislocate in ambienti privati, nei pressi di abitazioni, o in giardini e parchi pubblici, i consigli di difesa privilegiano un intervento di tipo diretto. Nel caso si rilevi la presenza di nidi larvali, peraltro facilmente identificabili per la loro grandezza, l’intervento principale, dove questo risulta possibile consiste nell’asportazione e successiva distruzione dei nidi invernali, da effettuarsi tra dicembre e inizio febbraio da personale addestrato e adeguatamente protetto (tuta, guanti, occhiali e maschera. Con questa operazione vengono uccise le larve prima del loro incrisalidamento nel terreno e contemporaneamente viene evitata la dispersione nell’ambiente dei peli urticanti contenuti nei nidi stessi. Nei casi eccezionali dovuti alla difficile gestione con le misure precedentemente descritte e in aree frequentate dalla popolazione, è possibile ricorrere alla lotta chimica, da eseguirsi esclusivamente mediante endoterapia con prodotti registrati. Questo metodo può essere liberamente impiegato solo nelle aree private; nelle aree pubbliche può essere utilizzato in deroga al PAN per ragioni sanitarie. Nel caso i nidi di processionaria siano localizzati su poche piante, in giardini o parchi, un’altra tecnica consiste nell’applicare sui tronchi delle stesse delle speciali strisce adesive collanti, sempre acquistabili in negozi specializzati per la vendita di prodotti fitosanitari, con lo scopo di far rimanere incollate le larve durante la loro “processione” verso il terreno, dove andrebbero ad incrisalidarsi. Tali strisce devono essere applicate sul fusto della pianta, ad un’altezza non raggiungibile dalle persone, prima del periodo della migrazione delle larve, cioè generalmente entro la prima metà di marzo.
Alcune raccomandazioni:
- non sostare o avvicinarsi nei pressi degli alberi che presentano nidi e alle larve in processione sul terreno o sui tronchi;
- evitare che i cani e altri animali si avvicinino vigilando attentamente;
- non toccare i nidi o le larve a mani nude (senza dispositivi di protezione);
- evitare di effettuare lavori che possano diffondere nell’aria i peli urticanti;
- in caso di contatto fare tempestivamente una doccia e lavare gli indumenti; se il contatto è avvenuto con le mucose, sciacquare subito le parti contaminate con acqua e sapone. In caso di irritazione cutanee, congiuntivali o delle vie aeree o di crisi asmatiche rivolgersi immediatamente al medico.