Caratteristiche dei prodotti antioidici nella difesa della vite

Coltura: 
Vite
Argomento: 
Difesa

Boscalid: è un fungicida che agisce per contatto con capacità translaminare, mentre una parte della sostanza attiva è in grado di redistribuirsi in modo sistemico. Fungicida ad ampio spettro su vite è utilizzato essenzialmente per il contenimento di oidio e di botrite.

Bupirimate: è un fitofarmaco dotato di forte azione citotropica e sistemica ed è, quindi, in grado di resistere al dilavamento e di redistribuirsi nei tessuti. La redistribuzione per vapore facilita l’attività sugli acini in distensione. L’azione multi-sito lo rende efficace nelle strategie antiresistenza.

Cyflufenamid: si tratta di un prodotto con spiccata capacità di fissarsi alle cere cuticolari, con attività translaminare e di redistribiuzione in fase di vapore. In funzione di tali caratteristiche chimiche resiste molto al dilavamento ed è consigliato in post fioritura per una buona copertura degli acini in fase di distensione. Pur avendo una capacità di contenimento pre e post infezione è consigliato non utilizzarlo con infezioni in corso.

Fluxapyroxad attività preventiva abbinata a una ottima persistenza nel tempo. Aderisce molto bene, resiste al dilavamento e si ridistribuisce grazie a reidratazione. Efficace anche a basse temperature. Attivo anche su marciume nero (black rot).

IBE (Difenconazolo, Penconazolo,Tebuconazolo, Tetraconazolo) sono i fitofarmaci antioidici sistemici di prima generazione. Sono prodotti ancora efficaci che devono essere utilizzati senza infezioni in corso per limitare la presenza di infezioni resistenti. Con pressioni del patogeno elevate è meglio utilizzarli in abbinamento con antioidici a diverso meccanismo d’azione (zolfo ed altri).

Mefentrifluconazolo: dotato di sistemia locale si ridistribuisce all'interno delle foglie; è indipendente dalle temperature e caratterizzato da un rapido assorbimento. Esplica sia azione preventiva, inibisce lo sviluppo del micelio, sia curativa nelle prime fasi dell'infezione. E' efficace anche contro il black rot.

Meptyl-dinocap: si tratta di un prodotto che agisce essenzialmente per contatto con azione multi-sito, il che lo rende idoneo per le strategie antiresistenza. La buona attività a bassa temperatura ne permette un efficace utilizzo per i trattamenti di apertura soprattutto in caso di attacchi nel corso della stagione precedente.

Metrafenone: caratterizzato da un'attività preventiva, curativa ed antisporulante. Si distingue per attraversare la cuticola fogliare e accumularsi nei tessuti al di sotto del punto di applicazione. La sistemia è limitata, mentre svolge l’azione in fase di vapore. A seguito dell’applicazione la protezione dall'oidio si svolge grazie all'inibizione dei processi di penetrazione, mentre con i trattamenti curativi si ha una deformazione dell’appressorio, delle ife secondarie e del micelio. È inoltre inibita la formazione delle spore, compromet-tendo così lo sviluppo della malattia.

Pyraclostrobin: blocca la germinazione delle spore, lo sviluppo del micelio e la sporulazione. Dopo l’applicazione esso viene assorbito dalle foglie, dove esplica attività locosistemica e translaminare.

Pyriofenone: interessante azione curativa, unita alla rapidità di azione e prolungata attività biologica. 

Proquinazid: azione preventiva, proprietà translaminare e di redistribuzionein fase di vapore, fissandosi sulle cere di foglie ed acini e garantendo così anche nelle parti più interne del grappolo una buona adesività e una protezione adeguata dall’oidio. E’ selettivo sugli insetti utili, sui fitoseidi e sugli organismi del terreno.

Spiroxamina: fungicida che agisce in modo preventivo, curativo ed eradicante. La sua azione non è influenzata dalle basse temperature per cui può essere utilizzato in modo efficace anche per i trattamenti di apertura. Grazie alla proprietà sistemica, il prodotto è in grado di proteggere la vegetazione in accrescimento oltre che di resistere al dilavamento. Svolge un'azione curativa nei confronti del micelio svernante. Non sono conosciuti fenomeni di resistenza.

Strobiruline (Trifloxistrobin, Pyraclostrobin): elevata possibilità di sviluppare resistenze, nascono come fitofarmaci ad ampio spettro e sono caratterizzati da capacità translaminari (Trifloxistrobin). Possono essere efficacemente usati come antioidici in abbinamento con gli antiperonosporici sistemici. Non utilizzare con infezioni in corso.

 

Ampelomyces quisqualis: si tratta di un fungo iperparassita dell'oidio, antagonista specifico nei confronti di varie specie di oidio, presente in natura e non manipolato geneticamente. Le spore distribuite con il trat-tamento germinano originando un tubetto che penetra e si sviluppa a spese del parassita. Deve essere usato in modo preventivo e non consente di contenere infestazioni già avviate con pressione del patogeno elevate.

Bicarbonato di potassio: si tratta di un fungicida di contatto che agisce essenzialmente creando condizioni chimiche avverse allo sviluppo dei funghi, oltre a oidio anche botrite.

Bacillus pumilis:  agisce con diversi meccanismi  come antagonista per lo spazio, come induttore di resistenza e con una azione diretta sull’oidio. 

Bacillus amyloliquefaciens:  agisce con diversi meccanismi  come antagonista per lo spazio, come induttore di resistenza e con una azione diretta sull’oidio e anche su botrite.

Cerevisane: è un induttore di resistenza derivato dal lievito Saccharomyces cerevisiae  che non agisce direttamente sui patogeni ma ha azione puramente preventiva che stimola la produzione di stilbeni e flavonoidi nonché un maggior deposito di lignina. E’ utilizzabile nei confronti di peronospora, oidio e botrite e se ne consiglia l’uso in blocchi di 2-4 trattamenti consecutivi con un intervallo tra una applicazione e l’altra di 7-10 giorni. Successivamente occorre garantire una pausa di 14-20 giorni. Utilizzare con prodotti a diverso meccanismo d'azione. Non è utilizzabile in miscela con fosfonati, fosetil-al o altri induttori di resistenza. Non è penetrante, si dovrebbe garantire un contatto con la pianta di almeno 24 ore (distribuire quando non piove). Attivo anche su peronospora e botrite.

Laminarina: si tratta di un oligosaccaride estratto di alga. E’ un induttore di resistenza  e non avendo una azione diretta sul fungo va utilizzata preventivamente. Attivo anche su peronospora.

COS-OGA si tratta di  una miscela di sostanze derivate dalla degradazione della chitina (chito-oligosaccaridi) e dalla degradazione di pectine (oligo-galatturonidi) che agiscono inducendo i sistemi di difesa della pianta.

Eugenolo, geraniolo, timolo: principi attivi appartenenti ai terpeni, sostanze prodotte naturalmente dal metabolismo secondario della pianta. Agiscono sulla germinazione delle spore, su appressorio, promicelio e sulla crescita dell’ifa con azione diretta sulle pareti, le membrane e gli organi cellulari. Attivo anche su muffa grigia.

Zolfo: è il re degli antioidici. Non soggetto all’insorgenza di resistenze, può essere utilizzato efficacemente con le infezioni in corso e garantisce una copertura di circa 7 giorni. Agisce allo stato di vapore e il passaggio allo stato gassoso è direttamente proporzionale all'aumento delle temperature. Gli zolfi più fini cominciano ad agire a temperature di 10-12°C, mentre quelli più grossolani a temperature sui 18-20°C. A temperature molto elevate 30-32°C il passaggio allo stato di vapore è molto elevato e si deve essere attenti ad evitare fitotossicità per cui è bene ridurre i dosaggi e garantire la distribuzione nelle ore più fresche della giornata. Gli zolfi polverulenti hanno maggiore efficacia nelle infezioni in atto.

Olio essenziale di arancio: è un prodotto ad azione polivalente, sia insetticida sia fungicida, è ammesso anche in agricoltura biologica. Agisce per contatto provocando il disseccamento delle pareti cellulari degli organi esterni dei patogeni fungini (micelio, conidi, cleistoteci). Non è utilizzabile durante la fioritura.Attivo anche su peronospora.

date: 
Martedì, Aprile 30, 2024