I bollettini di difesa Integrata seguono le norme riportate su
D.P.I. TECNICHE AGRONOMICHE 2024 ABRUZZO
AGRO-CLIMA
Il periodo da mercoledì 28 agosto 2024 a lunedì 2 settembre 2024 si è caratterizzato ancora per un andamento meteorologico caldo e siccitoso. Precipitazioni di limitata entità nel pescarese interno e nel comprensorio peligno -aquilano.
Tempo instabile con possibili piovaschi pomeridiani, temperature in leggera diminuzione.
OLIVO
AGROFENOLOGIA
Fase fenologica: qualche accenno di invaiatura su leccino.
TECNICA AGRONOMICA
Il problema principale della coltura è quello della carenza idrica.
È superfluo dire che ove ce ne sia la possibilità è molto utile intervenire con irrigazione di soccorso.
La potatura estiva
La potatura estiva è un'operazione colturale importante e utile che consiste nella rimozione dei polloni e dei succhioni.
Questi organi vanno mantenuti solo nel caso servano per rigenerare una intera pianta (polloni) ad esempio dopo una gelata, o per rinnovare una branca (succhioni), se la stessa risulta danneggiata o mal posizionata.
I polloni, che nascono alla base della pianta, nella zona del ciocco, dalle gemme avventizie degli ovuli, vanno eliminati anche perchè darebbero fastidio in fase di raccolta al momento di stendere le reti,
I succhioni, che nascono invece sulle branche di 2-3 anni, sono rami vegetativi che crescono rapidamente in verticale, non producono olive se non dopo diversi anni, sono molto vigorosi, assorbono molta energia, limitando l'accrescimento delle drupe, e tolgono luce e aria ai rami utili della pianta, creando condizioni più favorevoli allo sviluppo di malattie fungine, che nel caso dell'olivo sono tante.
La potatura estiva, che è da ritenere assolutamente complementare a quella invernale, ed altrettanto utile dal punto di vista agronomico, conviene anche in termini di ottimizzazione del lavoro: nel momento in cui faremo la potatura invernale, non dovremo eseguire tagli più grandi con maggiore dispendio di tempo.
Mosca dell'olivo (Bactrocera oleae)
Sui campioni visionati in laboratorio in questa settimana, si notano prevalentemente punture sterili, nessuna infestazione attiva.
Su 1 campione di olive (Carpineto della Nora) rilevato un 2% di pupe, che ci da una conferma sul finale del secondo volo su drupa e possibile inizio del terzo tra una settimana.
Lebbra o antracnosi dell'olivo (Gloerosporium olivarium)
Nel monitorare i campioni di mosca olearia, si rilevano, come detto nei precedenti bollettini, le caratteristiche tacche nerastre determinate dal fungo Camarosporium dalmaticum, introdotto dal parassita Lasioptera berlesiana.
Nel monitoraggio di questa settimana, cominciano a farsi ancora più evidenti anche i danni della lebbra o antracnosi (Gloeosporium olivarium), simile al danno precedente, ad un occhio non allenato, ma con caratteristiche chiaramente differenti.
La tacca non presenta alcun foro, a differenza di quella della lasioptera berlesiana (o meglio dal fungo da essa introdotto Camarosporium dalmaticum) che si colloca intorno al foro prodotto dalla mosca olearia.
L'imbrunimento arriva normalmente fino al nòcciolo
Il disfacimento della drupa causato dalla lebbra (Gloeosporium olivarium) arriva ad essere molto evidente, più ampio di quello determinato dal Camarosporium dalmaticum
Difesa
La difesa da antracnosi negli interventi autunnali e primaverili si attua con prodotti rameici, in concomitanza con la difesa da occhio di pavone, cercosporiosi e rogna.
Interventi specifici devono invece essere attuati in pre-fioritura, avverso le infezioni primarie, e sono stati consigliati.
Al momento attuale, i danni che si vedono, sono determinati da infezioni secondarie e sono difficili da bloccare: infatti non sono previste strategie specifiche di difesa contro infezioni secondarie.
Moscerino suggiscorza (Resseliella oleisuga)
In questo periodo si possono osservare dei disseccamenti di singoli rametti. Se si notano sugli stessi delle piccole ferite (lesioni) si tratta spesso di quelle determinate da questo dittero cecidomide.
Al momento non è considerato un insetto dannoso e non ci sono strategie di difesa da mettere in atto.
Margaronia (Palpita unionalis)
Qualche foglia danneggiata da margaronia si nota sui rametti giovani. Il danno al momento sembra limitato (si ricorda che l'anno scorso in alcuni casi si vedevano danni molto consistenti). Bisogna porre attenzione soprattutto alle piccole piante in fase di allevamento.
PESCO
AGROFENOLOGIA
Fase fenologica: variabile a seconda delle classi di maturazione.
DIFESA INTEGRATA
Mosca della frutta (Ceratitis capitata)
Rilevati danni su frutta in fase di raccolta
Difesa
Intervenire, nel rigoroso rispetto dei tempi di carenza
Mal bianco (Sphaeroteca pannosa)
La difesa è di tipo preventivo, in relazione alla suscettibilità varietale, al livello di rischio della zona e al clima.
Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.
Interventi agronomici
- impianto di varietà meno suscettibili;
- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni
- mantenere la chioma aerata con le potature;
- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;
- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;
Difesa chimica
Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo.
In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.
Monilia (Monilia laxa e Monilia fructigena)
Ad oggi non si stanno verificando condizioni climatiche altamente predisponenti.
In questo caso, anche se non ci sono condizioni predisponenti, molte molecole per la difesa del mal bianco sono valide anche per la difesa della monilia.
Cidia (Cydia molesta) e Anarsia (Anarsia lineatella)
Cidia: normalmente nei confronti dei due lepidotteri, nei comprensori peschicoli regionali si attua la confusione sessuale.
Nei casi di pescheti isolati, si consiglia di controllare le trappole e seguire le soglie descritte nella seguente tabella, monitorando contestualmente anche i germogli.
Afide verde (Myzus persicae) e Afide farinoso (Hyalopterus amigdali)
Non si rileva la presenza di afidi sulla coltura
POMODORO
Nottue (Helicoverpa armigera e altri nottuidi)
La nottua è un lepidottero le cui larve penetrano nei frutti e arrecano danni portando il frutto a marcire.
Ragnetto rosso (Tetranichus urticae)
Visibile con decolorazioni sulle foglie, se non controllato comporta danni su frutti.
MELONE
Le cucurbitacee (melone, anguria, zucca, zucchino, etc.) sono colture molto soggette a oidio. Monitorare e difendere preventivamente l'oidio, anch'esso favorito dal clima.
Le piogge ostacolano la diffusione dell'oidio che, al contrario, è favorito e si sviluppa in condizioni di elevata umidità relativa (optimum intorno al 70%, anche se la germinazione delle spore è possibile anche a bassi valori di umidità relativa) e con temperature ottimali di 25 °C . A meno di 10°C ed a più di 35 °C l’infezione si blocca.
Oidio (Erysiphe cucurbitaceum, Sphaeroteca fuliginea)
Rilevato oidio su zucchine. Rischio medio-elevato
FITOSANITARIO
Prodotti fitosanitari autorizzati in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009.