AGROMETEO
Nel periodo dal 13 al 19 maggio si sono verificate precipitazioni per due giorni consecutivi, con abbondanti quantità, soprattutto lungo la fascia litoranea. Le temperature minime sono state leggermente al di sotto dei valori medi di riferimento del periodo, mentre le massime generalmente in linea, con i valori più alti (28,6°C) registrati a Capestrano e S. Eusanio del Sangro.
GRANO DURO
Fase fenologica: nelle zone della collina litoranea e della media collina siamo a inizio fioritura.
DIFESA
E' importante attenersi alle limitazioni del DPI Difesa 2025 che prevede un massimo di due interventi chimici per la difesa di questa coltura.
Fusariosi grano (Fusarium spp.)
Le piogge cadute e quelle previste, rendono il grano soggetto ad attacchi di fusariosi della spiga (Fusarium culmorum) un fungo il cui sviluppo, a partire dalle fasi iniziali della fioritura, viene favorito da bagnature fogliari di 48 ore e un range di temperature tra i 10 e i 18°C. Dove siamo nella fase fenologica sensibile, di inizio fioritura, in caso si verificassero queste condizioni climatiche è consigliabile intervenire.
Oidio (Blumeria graminis) e Septoria (Septoria tritici e Stagonospora nodorum) attaccano da levata fino alla conclusione del ciclo
L'intervento fitosanitario più efficiente si colloca in fase di foglia bandiera, in quanto, se la stessa viene colonizzata da questi funghi, si riduce notevolmente la sua capacità fotosintetica, che è quella fondamentale per la pianta, e si hanno notevoli cali produttivi.
OLIVO
Fase fenologica:
In fioritura Tortiglione, Cucco, Intosso, Frantoio, Castiglionese, e altre tra le precoci. Qualche segnale di fioritura su Dritta e su Leccino , nelle migliori esposizioni.
Monitoraggio
Diffusi ingiallimenti fogliari (occhio di pavone, cercosporiosi, ma anche altri sintomi di tacche brunastre su foglie possibili sintomatologie di antracnosi o altro).
Segnalate anche problematiche relative a attacchi di funghi su tronco. Per prevenire tale problematica sarebbe buona norma di trattare i tronchi nel periodo invernale con prodotti a base di calce idrata o solfato ferroso.
DIFESA
Al momento in fioritura si sospendono i trattamenti antiparassitari che avevamo consigliato in fase antecedente su occhio di pavone, cercosporiosi, lebbra e rogna. Le giornate piovose hanno favorito la probabile infezione da parte di questi patogeni ma adesso qualsiasi intervento sarebbe inutile.
Ilesino e fleotribo.
E' consigliabile lasciare dei fascetti esca nell'oliveto dove andranno a depositare le uova insetti xilofagi tra i quali si ricordano Questi fascetti andranno rimossi dall'oliveto prima della fine di maggio.
Tignola dell'olivo (Prays oleae)
A fine fioritura - inizio allegagione, si può intervenire con Bacillus Thuringiensis.
PESCO
Fase fenologica: ingrossamento frutti.
Monitoraggio: sul pesco si rilevano danni da bolla, sulle drupacee in genere danni da monilia, entrambi abbastanza prevedibili visto il periodo molto piovoso verificatosi dalla prefioritura alla scamiciatura, ma su questi patogeni non si può intervenire al momento.
DIFESA
Durante l'ingrossamento dei frutti monitorare e prevenire è l'oidio. Tra gli insetti monitorare la presenza di afidi e Cidia e Anarsia.
Oidio (Sphaeroteca pannosa)
Le condizioni climatiche della settimana in corso e quelle previste sembrano essere abbastanza favorevoli al suo sviluppo.
Temperature favorevoli (19-22°C) e umidità bassa (< 65-70%) sono fattori climatici predisponenti.
Essendo un fungo ectofita viene sfavorito da piogge dilavanti, e anche da temperature elevate (maggiori di 28-30°C)
Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.
Interventi agronomici
- impianto di varietà meno suscettibili;
- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni
- mantenere la chioma aerata con le potature;
- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;
- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;
Difesa chimica
Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo.
In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.
Cidia
Segnalate catture.
CILIEGIO
Fase fenologica: ingrossamento frutti
Problematiche fitosanitarie da controllare : mosca e afidi.
Mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi)
Le varietà precoci di solito non necessitano di alcun trattamento.
Afide nero (Myzus cerasi)
Segnalata la presenza su alcune piante
Cimice asiatica (Halyomorpha halys)
Danni su frutto