Bollettino n. 10 del 18 giugno 2025

Bollettino regionale difesa integrata
Mercoledì, Giugno 18, 2025

D.P.I. DIFESA 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

 

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo  Password: abruzzo)

Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)

Il periodo da martedì 10 giugno 2025 a lunedì 16 giugno 2025 si è caratterizzato per un deciso incremento dei valori termici nel fine settimana. Nella giornata di Lunedi 16 giugno si sono manifestate, solo in alcune località, piogge di limitata entità che hanno spezzato le condizioni di afa dei giorni precedenti. Nella giornata di martedi pomeriggio e nelle prime ore di mercoledì, in alcune località ci sono stati temporali anche abbastanza intensi.

GRANO DURO

Fase fenologica: nelle zone della collina litoranea e della media collina ci si avvia alla raccolta.

 

OLIVO  

Fase fenologica 

Tutte le varietà si trovano nella fase fenologica di primo ingrossamento drupa, antecedente all'indurimento del nòcciolo.

Monitoraggio

Diffusi ingiallimenti fogliari (occhio di pavone,  cercosporiosi,  ma anche altri sintomi di tacche brunastre su foglie possibili sintomatologie di antracnosi o altro). 

 

DIFESA

Tignola dell'olivo (Prays oleae)

La tignola dell'olivo attacca dal momento dell'allegagione fino a indurimento del nòcciolo.

Il danno da tignola consiste nella cascola del frutto in settembre (e per essere sicuri che è determinato dalla tignola bisogna controllare che vicino al peduncolo ci sia il foro di uscita della larva)

Quindi, non tutta la cascola è tignola, anzi, lo è in minima parte.

Questo insetto è difficile da monitorare e il fatto che sia presente nelle trappole, che poi vengono posizionate in pochissimi casi, non è condizione sufficiente a determinare la necessità di intervento che va deciso in base alla soglia di infestazione (5-7% olive da mensa; 10-15% olive da olio).

Nella difesa integrata bisogna tener conto dei dati climatici e sicuramente la temperatura nel post allegagione, spesso superiore ai 30°C, ha contrastato, almeno in parte, lo sviluppo dell'insetto.

Un'altra considerazione riguarda i prodotti da impiegare:

  • l'impiego di  Bacillus thuringiensis è più opportuno sulla generazione antofaga, sui fiori di cui le larve si nutrono. 
  • l'acetamiprid è utile nella difesa della mosca olearia e il numero dei trattamenti ammessi sono al massimo 2 in tutto

Tenuti in considerazione i diversi fattori, e anche del fatto che nel caso di Tignola dell'olivo l'infestazione si può verificare in maniera localizzata, si consiglia di limitare l'intervento ai soli casi di olive monitorate, quelle da mensa in particolare, che sono più vicine all'indurimento del nòcciolo,  se l'infestazione rilevata ha superato la soglia.

 

 

PESCO

Fase fenologica: diverse da ingrossamento a maturazione a seconda della precocità.

Monitoraggio: sul pesco si rilevano danni da bolla,  sulle drupacee in genere danni da monilia, entrambi abbastanza prevedibili visto il periodo molto piovoso verificatosi  dalla prefioritura alla scamiciatura, ma su questi patogeni non si può intervenire al momento.

 

DIFESA

Durante l'ingrossamento dei frutti  monitorare e prevenire è l'oidio. Tra gli insetti monitorare la presenza di afidi e  Cidia e Anarsia.

 

Oidio (Sphaeroteca pannosa)

Le condizioni climatiche della settimana in corso e quelle previste sembrano essere ancora abbastanza favorevoli al suo sviluppo.

Temperature favorevoli (19-22°C) e umidità bassa (< 65-70%) sono fattori climatici predisponenti.

Essendo un fungo ectofita viene sfavorito da piogge dilavanti, e anche da temperature elevate (maggiori di 28-30°C)

Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.

 

Interventi agronomici 

- impianto di varietà meno suscettibili;

- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni

 - mantenere la chioma aerata con le potature;

- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;

- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;

 

Difesa chimica

Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo. 

In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.

 

Cidia

Segnalate catture.