Bollettino n. 12 del 13 maggio 2021

Bollettino Fitosanitario
Mercoledì, Maggio 12, 2021

GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AGRICOLTURA

Servizio Supporto Specialistico all’Agricoltura

Ufficio Tutela Fitosanitaria delle colture (sede Cepagatti)

Ufficio Direttiva nitrati, qualità dei suoli, servizi agrometeo (Cepagatti-Scerni)

 

BOLLETTINO N.12 del 13 maggio 2021

 

DIFESA  DELLE COLTURE

 

Cereali:  in quasi tutti gli areali predomina la fase fenologica della fioritura-allegagione per cui la campagna di difesa può considerarsi conclusa.  Limitatamente agli  areali più interni e nei campi seminati tardivamente è possibile ancora intervenire entro il periodo di validità del presente bollettino secondo le indicazioni fornite già fornite. Dal punto di vista fitopatologico non si ravvisano gravi problemi salvo, nei casi di ringrano, qualche presenza di fusariosi, evidenziabili con i tipici sbiancamenti della spiga.     

Cereali: massima attenzione nel fornire azoto alla coltura

 

Vite:

le varietà precoci sono in pieno accrescimento dei germogli che si presentano  lunghi,  ben oltre i 30 cm. con infiorescenze completamente separate, in  quelle tradizionali si registra ancora una elevata variabilità in relazione ai versanti di coltivazione anche se predomina l’accrescimento dei germogli con grappolini ben visibili.

Dal punto di vista fitopatologico si segnalano importanti quanto inusuali per la precocità  di infestazione,   di fillossera Viteus vitifoliae su alcuni vitigni precoci, in particolare pinot e pecorino, con la formazione sulla superficie fogliare di galle, all'interno delle quali è possibile riscontrare la presenza di uova. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso che può essere ricondotto alla presenza di nuovi biotipi e, probabilmente, al miglioramento genetico della vite che può aver portato alla selezione di varietà e/o cloni dotate di minore resistenza alla puntura di questi afidi. In alcune annate, peraltro, inverni non molto rigidi possono non determinarne una significativa moria tale da ridurre la pressione dell’afide nel vigneto. Nei casi di accertata presenza si consiglia di intervenire tempestivamente con acetamiprid o spirotetramat che, però, a causa del limitato numero di interventi consentiti, non risultano essere risolutivi per il controllo del parassita.

Al momento non si segnalano altri problemi fitopatologici.

Sebbene il rischio  di infezioni di  peronospora,  Plasmopara viticola, permane  basso, in considerazione delle possibili precipitazioni previste  per il periodo di validità del presente bollettino,  si consiglia, sulle varietà precoci, di continuare la difesa intervenendo prima degli eventi piovosi con l’utilizzo di formulati di copertura, rameici, ditiocarbammati, dithianon, folpet ecc., in associazione a formulati endoterapici, (cymoxanil, fluopicolide , CAA quali dimethomorf, mandipropanide, valifenal, iprovalicarb, benthiavalicarb) cadenzando gli interventi in relazione alla persistenza dei formulati commerciali utilizzati. Sempre su  queste varietà si consiglia, in considerazione della fase di attiva crescita, di effettuare un primo intervento con fosfonati (fosetil-al, fosfonato di potassio, fosfonato di di- sodio). Si tratta di sostanze che sono dotate di elevata sistemia, ascendente e discendente, e assicurano una buona protezione della vegetazione in attiva crescita. Agiscono come induttori di resistenza  stimolando le autodifese della pianta e, pertanto, vanno distribuiti con un certo anticipo rispetto al verificarsi delle infezioni. Vanno sempre utilizzati in miscela con altri principi attivi. Per limitare la presenza di residui nel vino è opportuno impiegarli non oltre la pre-chiusura del grappolo, peraltro va sottolineato che l’attività di protezione del grappolo è pressoché nulla. E’ opportuno non effettuare più di 6 interventi anno e occorre prestare molta attenzione in vicinanza di vigneti condotti con il metodo biologico poiché possono facilmente determinare gravi contaminazioni accidentali poiché sono sostanze non ammesse in biologico. 

Sulle varietà tradizionali, si consiglia, con finalità cautelative, di  iniziare  la difesa, sempre prima degli eventi piovosi,  con l’esclusivo utilizzo di prodotti di copertura, formulati rameici o ditiocarbammati (mancozeb e metiram).  Si ricorda che i Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Abruzzo, che costituiscono le linee guida delle strategie di difesa su cui si basano anche le indicazioni fornite dai Bollettini settimanali, prevedono che i prodotti di copertura (mancozeb, folpet, fluazinam, dithianon, metiram ) sono utilizzabili per un massimo di 4 trattamenti l’anno di cui massimo 3 con mancozeb (utilizzabile fino al 15 giugno) e metiram (utilizzabile fino al 30 giugno).

Nell’ottica di dare indicazioni più precise circa l’attività dei diversi principi  attivi utilizzabili nei confronti della peronospora questa settimana vengono riassunte le caratteristiche salienti delle sostanze attive dotate di capacità penetrante:

  • cymoxanil, prodotto ad attività citotropica- traslaminare. Si consiglia di farene un uso rigorosamente preventivo e sempre in miscela con prodotti che ne completano l’attività si grappolo
  • felilammidi: metalaxil.m, benalaxil e benalaxil-m, sono prodotti che, pur avendo lo stesso meccanismo di azione, presentano una sistemia completamente diversa (i valori di solubilità in acqua del metalaxil- m è molto superiore a benalaxil). Il metalaxil-m presenta una elevata sistemia e, quindi la sua attività di protezione è superiore nei riguardi dell’apparato fogliare  e inferiore verso i grappoli. In generale l’efficacia dei prodotti sistemici può essere ridotta in condizione di saturazione idrica del terreno e della pianta
  • Ammidi dell’acido carbossilico o CAA: benthiavalicarb, dimetomorph, mandipropamide, valifenalate : sono prodotti che si fissano abbastanza bene sulle cere e, in parte penetrano nella lamina fogliare pertanto hanno una buona resistenza al dilavamento e sono efficaci sia sulle foglie che sui grappoli. Vanno usati sempre in miscela con prodotti di copertura in applicazioni preventive e si consiglia di non superare, complessivamente,  i 4 interventi anno
  • Fluopicolide: prodotto ad attività citotropica-traslaminare dotato di specifico meccanismo di azione. Il suo utilizzo si consiglia da grappoli-separati a inizio fioritura, per il contemporaneo controllo di foglie e grappoli.

Poiché nell’ultima settimana il rischio per infezioni si è molto accresciuto il rischio per infezioni di oidio Erysiphe necator, sui vitigni precoci si consiglia di intervenire con formulati triazolici, penconazolo, tetraconazolo, miclobutanil, tebuconazolo, difenoconazolo, fenbuconazoloecc) rispettando i vincoli imposti dal Disciplinare di produzione della Regione Abruzzo, su quelli tradizionali, invece,  le aumentate temperature consentono di intervenire validamente con zolfo alla dose di 3-5 Kg/ha.

Il monitoraggio della tignoletta, Lobesia botrana, ha evidenziato il volo della prima generazione antofaga, sebbene con livelli di popolazione ancora  basso.

 

La concimazione del vigneto

 

Olivo: 

dal punto di vista fenologico prevale la piena mignolatura con rigonfiamento dei bottoni fiorali e infiorescenze ben distese. Per il periodo di validità del presente bollettino, anche in considerazione delle scarse precipitazioni dell’ultimo periodo che hanno reso molto basso il rischio per infezioni di occhio di pavone,  Spilocea oleagina,    non sono previsti interventi chimici.

Coloro che hanno, opportunamente lascato i rami esca  di potatura per favorire le  ovideposizioni del fleotribo, Phloeotribus scarabaeoides, ilesino nero, Hylesinus oleiperda, dovranno eliminare immediatamente le ramaglie prima che si evidenzino  le rosure tipiche degli sfarfallamenti degli adulti.

La concimazione primaverile dell'olivo

 

Drupacee

dal punto di vista fenologico permane un  ritardo di circa 10-12 giorni tanto che per le varietà precoci si è appena all’inizio del diradamento dei frutticini. Si segnalano presenze diffuse di oidio Sphaeroteca  pannosa  sebbene con intensità di attacco ancora limitato. Si consiglia di continuare rigorosamente la difesa cadenzando gli interventi a non più di 10 gg. di distanza e di rispettare quanto indicato nel Disciplinari di Produzione riguardo  al numero massimo di interventi consentiti per singoli principi attivi, al fine di evitare l’insorgenza di ceppi resistenti. In particolare i formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo ecc.) possono essere utilizzati per un massimo di 4 interventi anno mentre gli SDHI (Inibitori della succinato deidrogenasi (fluxapiroxad, flupyram, boscalid e penthipirad) possono essere utilizzati per un massimo di 2 interventi anno, in alternativa tra loro. Sono stati segnalate, inoltre, reinfestazioni di afide verde, Myzus persicae. . Poiché, come noto, si tratta di una specie dioica ossia che abbandona la coltura del pesco per completare il ciclo su colture erbacee, si consiglia di intervenire, con flonicamide o sulfoxaflor,  solo se si è superata la soglia di intervento pari al  3% di germogli infestati nel caso di nettarine e 10% di germogli attaccati nel caso di pesche e percoche.

Sul ciliegio, le cui varietà precocissime si trovano ormai ad inizio maturazione, il monitoraggio della mosca, Rhagoletis cerasi, a mezzo di cartelle cromotropiche gialle, non ha evidenziato alcuna  presenza per cui anche in considerazione che le varietà precoci sfuggono naturalmente alle infestazioni, non si consigliano interventi specifici. Anche il monitoraggio del moscerino dei piccoli frutti, Drosophila suzuki, non ha evidenziato sino ad ora, alcuna presenza di adulti. E’ necessario, tuttavia    di  continuare  il monitoraggio,   con l’utilizzo di apposite trappole artigianali consistenti in semplici bottiglie in plastica sulle quali devono essere praticati, nella parte superiore fori di 3-4 mm. di diametro, innescate con aceto di mele (75%), vino rosso (25%) e 20 g/litro di zucchero.  L’insetto è facilmente riconoscibile dalla caratteristica colorazione rossa degli occhi  e  da evidenti macchie nerastre sulle ali.     

Ortive

continuano a buon ritmo i trapianti delle colture a ciclo primaverile-estivo. Subito dopo il trapianto tutte le piantine di ortaggi possono essere attaccate da Pythium agente della moria delle piantine, facilmente riconoscibile per una tipica strozzatura necrotica ed imbrunita a livello del colletto. Per la difesa è possibile intervenire in maniera preventiva,  con agenti biologici, da utilizzare per fertirrigazione o incorporazione nel substrato, quali Trichoderma harzianum, Tricoderma viride, Streptomices griseoviridis ecc. che colonizzando il terreno  sottraggono spazio e nutrizione al fungo, o con formulati chimici contenenti propamocarb+fosetil ecc.

Si ricorda, altresì, che per tutte le colture ortive, anche al fine di non effettuare inutili  interventi,  è molto  importante verificare  la sensibilità varietale e la eventuale resistenza/tolleranza a determinate fitopatie.

Il pomodoro in coltura protetta per il quale tra circa 10 giorni è prevista l’inizio della raccolta non si evidenziano problemi  fitosanitari per cui per il periodo di validità del presente bollettino non si prevedono interventi chimici.

Sul pisello da industria, invece, sono segnalate significative presenze di afidi. In questi casi si consiglia di intervenire tempestivamente con piretroidi di sintesi.

Sul pomodoro, subito dopo il trapianto è possibile effettuare le operazioni di diserbo con l’utilizzo di  rimsulfuron+ metribuzin per i quali si consigliano interventi molto anticipati per consentire un sufficiente contenimento di amaranto, chenopodio, poligonum e portulaca e di alcune infestanti graminacee come setaria e sorgo, per completare l’attività nei confronti di queste infestanti può essere utilizzato ciclossidim. 

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

Settimana caratterizzata da una situazione meteorologica stabile con ampie giornate soleggiate e temperature diurne in crescita. Condizione ideale per concludere tutte le operazioni di semina e trapianto un po’ per tutte le specie.

FINOCCHIO-CAROTA: E’ cominciata la scopertura dei teli “tessuto non tessuto” al di sotto dei quali le colture hanno iniziato un discreto sviluppo. La prima operazione agronomica da fare è la sarchiatura che, oltre a ripulire dalle infestanti minori, arieggia il terreno rimasto al coperto del telo. Temperature ancora basse per effettuare il diserbo ed i primi trattamenti di copertura.

SPINACI: Per le varietà da industria e da consumo lo sviluppo fogliare è in stato avanzato, ultimate le nuove semine.  

PATATA: Conclusa la semina delle patate anche per le varietà tardive.  Conservare il passaporto fitosanitario apposto sui sacchi, tale documento permette la completa rintracciabilità del prodotto. Dal monitoraggio fatto nei magazzini fucensi per verificare la sanità dei tuberi seme certificati provenienti soprattutto da paesi del nord Europa, è emerso un quadro tranquillizzante per quanto riguarda i patogeni da quarantena  rilevanti per l’Unione previsti dall’allegato II parte B del Regolamento U.E. 2019/2072 che nella fattispecie si sostanziano in: Ralstonia  solanacearum, Clavibacter michiganensis subsp. Sepedonicus e Synchytrium endobioticum. E’ stata rilevata la presenza in alcuni casi di Spongospora subterranea (scabbia polverulenta), con percentuali di infestazione sui tuberi anche molto elevate.

ALTRE ORTIVE: Concluse le operazioni di trapianto e semina anche altre ortive quali cavoli, e insalate. Il pisello da industria prosegue velocemente nelle prime fasi di sviluppo. Utilizzare sempre materiale certificato proveniente da vivai registrati nel Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (RUOP) del Servizio Fitosanitario Regionale.

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

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La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Antonio Zinni. Per la redazione del presente Bollettino è gradita la collaborazione di imprenditori agricoli o tecnici di campo operanti sul territorio.

 

Per ogni approfondimento utile, consultare http://www.regione.abruzzo.it/content/agroambiente- difesa-integrata e https://agroambiente.regione.abruzzo.it/#/home