AGROMETEOROLOGIA
Le previsioni meteo della settimana
AGROFENOLOGIA E MONITORAGGIO
VITE
Varietà precoci (Moscato, Chardonnay) : “fioritura”
Varietà medio-precoci (Pecorino): la fase prevalente è “bottoni fiorali separati”, in qualche caso c'è una iniziale fioritura.
Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è “bottoni fiorali separati”
L'anno scorso la fioritura dei vitigni tradizionali (Montepulciano) si riscontrava nel rilievo del 27 maggio. Si prende atto del ritardo di circa una settimana. Come già detto nel precedente bollettino si può prevedere che quest'anno la fioritura per i tradizionali si verifichi nella prima settimana di giugno.
E’ molto importante prevenire la fase di fioritura per evitare di eseguire trattamenti fitosanitari per peronospora e oidio a fioritura in corso.
Su vite si riscontrano solo escoriosi, erinosi e sigaraio
OLIVO
Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è “mignolatura”, ma in alcune zone meglio esposte si assiste ad una iniziale fioritura.
Le varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti), nelle zone meglio esposte, sono in piena fioritura.
Anche per l’olivo il ritardo può essere a livello generale considerato di circa sette giorni rispetto all'anno precedente.
E’ molto importante prevenire la fase di fioritura per evitare di eseguire trattamenti fitosanitari per l’occhio di pavone, cercosporiosi e antracnosi a fioritura in corso.
Su olivo si riscontrano infezioni di cicloconio.
AGRONOMIA
Nei vigneti con forma di allevamento a filare si sta eseguendo la potatura verde con la spollonatura e la scacchiatura nei vigneti con vitigni tradizionali (Montepulciano). Nei vigneti con vitigni precoci (Moscato) e medio precoci (Pecorino) si stanno posizionando i germogli all'interno della prima coppia di fil,
Nell'oliveto. a livello agronomico si stanno completando le operazioni post potatura consistenti nella trinciatura e altre lavorazioni del terreno.
La gestione del suolo nell'agricoltura integrata
DIFESA DELLE COLTURE
Cereali: dal punto di vista fenologico le varietà seminate in novembre si trovano ad inizio maturazione, mentre, in tutte le altre si va dalla fine allegagione al riempimento delle cariossidi. Ovviamente la difesa può considerarsi conclusa. Purtroppo nell’ultima settimana si sono evidenziate significative presenze di fusariosi della spiga ma quello che più preoccupa è la persistente siccità che sta compromettendo il buon esito della coltura. Laddove è possibile si consiglia di effettuare immediate irrigazioni di soccorso.
Vite: dal punto di vista fenologico, le varietà precoci si trovano ad inizio fioritura mentre quelle tradizionali, pur permanendo ancora una elevata variabilità in relazione agli areali di coltivazione, prevale, l’accrescimento dei tralci con infiorescenze completamente sviluppate.
Sebbene al momento non si riscontrano problemi fitopatologici, le delicate fasi fenologiche e il veloce accrescimento della coltura rendono quanto mai importante proseguire la difesa preventiva nei confronti di peronospora e oidio. Nei confronti della peronospora, Plasmopara viticola, sulle varietà precoci si consiglia di intervenire con fenilammidi (metalaxil-m, benalaxil-m) o oxathiopipronil, che per la loro sistemia consentono di superare tutto il delicato periodo di fioritura, avendo cura di utilizzare questi principi attivi sempre in miscela con uno di copertura. Nei vigneti tradizionali non ancora in fase pre-fiorale si consiglia di continuare la difesa con l’utilizzo esclusivo di formulati di copertura, rameici, ditiocarbammati, dithianon, folpet ecc., Si ricorda che i Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Abruzzo, che costituiscono le linee guida delle strategie di difesa su cui si basano anche le indicazioni fornite dai Bollettini settimanali, prevedono che i prodotti di copertura (mancozeb, folpet, fluazinam, dithianon, metiram ) sono utilizzabili per un massimo di 4 trattamenti l’anno di cui massimo 3 con mancozeb (utilizzabile fino al 15 giugno) e metiram (utilizzabile fino al 30 giugno). Sia sulle varietà precoci che su quelle tradizionali, si consiglia di continuare l’utilizzo di fosfonati (fosetil-al, fosfonato di potassio, fosfonato di di- sodio).
A coloro i quali effettuano la difesa della peronospora, con l’esclusivo utilizzo di formulati rameici si ricorda ancora una volta il rispetto dei limiti quantitativi imposti dalla normativa nazionale e comunitaria pari 4 Kg/ha di sostanza attiva per anno con la possibilità di compensazione in sette anni non superando, in questo arco di tempo, il quantitativo massimo di 28/kg. di sostanza attiva; il ricorso ragionato e flessibile a tale prodotto, adeguando i tempi e i dosaggi al livello di rischio infettivo valutabile secondo i noti parametri (caratteristiche pedoclimatiche dell’areale di coltivazione, fase fenologica, potenziale di inoculo, andamento climatico) consente, nella maggior parte dei casi una corretta gestione della malattia anche con il solo utilizzo di questo p.a..
Di seguito si forniscono alcune caratteristiche dei sali di rame che possono essere utilizzati :
solfato di rame: caratterizzato da una breve persistenza e, normalmente, non viene utilizzato tal quale, ma neutralizzato con calce per formare la cosiddetta poltiglia bordolese. Il rapporto tra il contenuto di solfato di rame e quello di idrato di calce determina la formazione di poltiglie acide o alcaline;
solfato di rame tribasico: il solfato tribasico possiede una struttura molecolare tale da rendere facilmente disponibile parte del contenuto, mentre una seconda frazione si solubilizza più lentamente, garantendo una graduale liberazione di ioni rame, che permettono un’adeguata persistenza. Il processo produttivo consente di ottenere elevate concentrazioni di rame metallo, ma soprattutto una maggior efficienza dello stesso aumentando l’adesività alla superficie fogliare con l’aggiunta di agenti affini agli acidi grassi presenti sulla superficie fogliare e del grappolo. Ciò consente una riduzione della quantità di rame metallo distribuita;
idrossido di rame: rispetto ad altri sali di rame, l’idrossido possiede migliore prontezza d’azione per la maggiore finezza delle sue particelle, maggiore persistenza e migliore ridistribuzione essendo in grado di rimobilitarsi sulla vegetazione in caso di forte umidità ambientale. Il rame, presente sulla superficie vegetale non subisce alcuna degradazione, né chimica né fotolitica;
ossicloruro di rame: ne esistono, essenzialmente, due tipi ossicloruro di rame e calcio e ossicloruro tetraramico. Il primo esercita una più pronta attività biologica;
Il rischio di infezioni oidiche, Erysiphe necator permane molto elevato pertanto su tutti i vitigni si consiglia di associare all’antiperonosporico, un formulato triazolico (penconazolo, tetraconazolo, miclobutanil, tebuconazolo, difenoconazolo, fenbuconazolo ecc) possibilmente in associazione a zolfo.
Nei confronti di questa avversità per i vigneti condotti con il metodo biologico possono essere utilizzati zolfo, bicarbonato di potassio, Ampelomices quisqualis, Bacillus pumilis, Bacillus amyloliquefaciens, olio essenziale di arancio dolce, laminarina, cervisane e COS-OGA.
Intervallo tra i trattamenti: tutti i prodotti, come noto, sia singoli che in miscela, riportano, in etichetta, un intervallo tra il trattamento e il successivo che deve essere sempre rispettato per motivi legati alla tutela dell’ambiente e della salute. Si ricorda che questo intervallo si riferisce a interventi effettuati con lo stesso principio attivo. In situazioni particolari, caratterizzati da rapido accrescimento vegetativo, alta pressione della malattia ecc. è, ovviamente, possibile intervenire anche non rispettando questo intervallo purchè si utilizzino principi attivi diversi dal prodotto già utilizzato.
Olivo: dal punto di vista fenologico tutte le varietà si trovano in fioritura. Per il periodo di validità del presente bollettino non si prevedono interventi fitosanitari. Tuttavia ove sovente (in relazione alla sensibilità varietale) si verificano infestazioni di tignola, Prays oleae, si consiglia di verificare la presenza dei tipici fili sericei determinati dall’attività delle larve della generazione antofaga del lepidottero. In casi di infestazioni consistenti, esclusivamente negli oliveti biologici (i disciplinari di produzione integrata non consentono interventi sulla generazione antofaga) può essere utile effettuare un intervento con Bacillus thuringiensis, che, solo in questa fase, può essere ingerito dalle larve. Infatti l’utilizzo di questo prodotto biologico nei confronti della successiva generazione carpofaga non ne garantisce il controllo.
La concimazione primaverile dell'olivo
Drupacee: per tutte le varietà di pesche e nettarine continua l’accrescimento dei frutti e dai primi di giugno è prevista l’inizio della raccolta delle varietà precocissime. Non si riscontrano particolari problemi fitopatologici e anche le infezioni di oidio Sphaeroteca pannosa segnalate nel precedente bollettino sono state efficacemente contenute dagli interventi consigliati, salvo alcune situazioni ancora critiche legate ad alcune varietà di nettarine tardive. Si ricorda che la suscettibilità alla malattia si ha fino alla fase fenologica di frutto noce, pertanto si consiglia di effettuare un ulteriore intervento con l’utilizzo di formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo ecc.) o gli SDHI (Inibitori della succinato deidrogenasi (fluxapiroxad, flupyram, boscalid e penthiopirad) solo sulle varietà più tardive che non hanno ancora raggiunto questa fase fenologica.
Riguardo ai lepidotteri tortricidi Cydia molesta e Anarsia lineatella si consiglia tra il 30 maggio e il 3 giugno di effettuare un intervento, nei confronti della 2^ generazione, con insetticidi caratterizzati da spiccata attività ovo-larvicida, clorantraniliprole, metoxifenozide ecc. esclusivamente sulle varietà che andranno a raccolta dalla fine-giugno primi di luglio in poi.
Poiché il monitoraggio dei tripidi, Thrips major, non hanno evidenziato presenze del tisanottero, sulle colture di pesche e nettarine che andranno raccolte entro la prima decade di giugno non si prevedono trattamenti specifici nei confronti di questa avversità.
Su ciliegio, il monitoraggio della mosca, Rhagoletis cerasi, effettuato a mezzo di cartelle cromotropiche gialle, e quello del moscerino Drosophila suzuki, effettuato con trappole innescate con aceto di mele, hanno continuato a evidenziare una elevata presenza di adulti. In relazione all’epoca di raccolta e alla necessità del rispetto dei tempi di carenza è importante individuare strategie che possano essere utili per il controllo di entrambi e parassiti. Sulle varietà più tardive che si trovano ancora in invaiatura è possibile effettuare un primo intervento con acetamiprid o cyantraniliprole, utili per entrambi i parassiti. Sulle altre varietà può essere effettuato un ulteriore intervento con cyantraniliprole (utilizzabile per un massimo di 2 interventi anno) rispettando un intervallo tra i trattamenti di 10-14 giorni e il tempo di carenza di 7 giorni, deltametrina (utilizzabile per un massimo di 3 trattamenti anno) rispettando un intervallo tra i trattamenti di 14 giorni e il tempo di carenza di 7 giorni o spinetoram (con posizionamento adulticida) che presenta buona attività su drosofila e scarsa nei confronti della mosca. In colture biologiche è possibile l’utilizzo di spinosad in formulazione spintor-fly (con caratteristiche adulticida) che presenta una buona attività su mosca ma scarsa su drosofila con la possibilità di effettuare 5 interventi per anno.
Si consiglia, di continuare il monitoraggio di Drosophila suzuki, con l’utilizzo di apposite trappole artigianali consistenti in semplici bottiglie in plastica sulle quali devono essere praticati, nella parte superiore fori di 3-4 mm. di diametro, innescate con aceto di mele (75%), vino rosso (25%) e 20 g/litro di zucchero. L’insetto è facilmente riconoscibile dalla caratteristica colorazione rossa degli occhi e da evidenti macchie nerastre sulle ali.
Ortive: in pieno campo le solanacee e le cucurbitacee maggiormente coltivate sono in fase di attivo accrescimento. Al momento non si registrano problemi fitosanitari. Coloro i quali hanno effettuato il trapianto nella settimana appena trascorsa a livello preventivo possono intervenire nei confronti di Pythium, agente della moria delle piantine, facilmente riconoscibile per una tipica strozzatura necrotica ed imbrunita a livello del colletto con propamocarb+fosetil-al o con formulati biologici a base di Trichoderma harzianum, Tricoderma viride, Streptomices griseoviridis ecc. con la tecnica della fertirrigazione o incorporazione nel substrato.
Sul pomodoro di pieno campo poiché il rischio di infezioni di peronospora Phytophthora infestans è ancora molto basso per il periodo di validità del presente bollettino non sono previsti specifici interventi.
Molto più elevato è, invece, la possibilità di attacchi di alternaria, Alternaria spp. fitopatia che può colpire le piante in qualsiasi stadio di sviluppo, anche le giovani piantine e che si manifesta, inizialmente sulle foglie basali più vecchie con macchie rotondeggianti concentriche di colore scuro che, con il progredire delle infezioni, disseccano. Si consiglia di intervenire, maniera preventiva, con formulati specifici quali fluxapiroxad + difenoconazolo, isopyrazam pyraclostrobina, azoxistrobin.
Su cucurbitacee, in particolare su zucchino e melone coltivati sotto tunnellino è necessario intervenire, sempre in maniera preventiva, nei confronti dell’oidio con l’utilizzo di formulati triazolici (fenbuconazolo, difenocolazolo, penconazolo, miclobutanil, tetraconazolo ecc.) ciflufenamid, fluxapiroxad, isopyrazam. Nelle coltivazioni biologiche possono essere utilizzati Bacillus pumilis, Olio essenziale di arancio dolce, cerevisane ecc.
Il pomodoro in coltura protetta, è in fase di raccolta. Specifici monitoraggi effettuati con cartelle cromoattrattive azzurre continuano a non evidenziare presenze di tripidi, Frankliniella occidentalis e afidi nei confronti dei quali non si consigliano interventi specifici. Riguardo a Tuta absoluta poiché la presenza di adulti è ancora bassa è possibile attuare la difesa biologica con lancio degli eterotteri predatori come Macrolochus caliginosus e Nesiodiocoris tenuis e alcuni imenotteri parassitoidi di uova quali Tricogramma spp. Colori i quali attuano la difesa chimica possono intervenire con diversi principi attivi, clorantraniliprole, emamectina, spinosad, metaflumizone, indoxacarb, Bacillus thuringiensis ecc. con la raccomandazione di intervenire alle prime catture o in presenza delle prime mine fogliari e di utilizzare p.a. a diverso meccanismo di azione per la scongiurare il pericolo di resistenza in relazione all’elevato numero di generazioni di questo lepidottero, ovviamente nel rispetto dei tempi di carenza dei formulati utilizzati.
COLTURE ORTIVE DEL FUCINO
Settimana caratterizzata da una situazione meteorologica stabile con ampie giornate soleggiate e temperature diurne in crescita.
CAROTA: Continua lo sviluppo fogliare con la presenza delle prime foglie vere, associato a quello del fittone. Al momento non si evidenziano patologie. Intervenire con diserbo in post emergenza, in caso di infestanti molto fitte, con Pendimetalin e Metribuzin contro le dicotiledoni e Propaquizafop, Ciclossidim, Quizalofop-P-etile, Quizalofop-P-etile isomero D, Clethodim contro le graminacee. Nel caso di infestazioni minori l’operazione agronomica da fare è la sarchiatura che, oltre a ripulire, arieggia il terreno.
SPINACI: Per le varietà da industria e da consumo lo sviluppo fogliare è in stato avanzato e ci si prepara alla raccolta.
INSALATE: Dopo la scopertura dei teli di tessuto non tessuto, è iniziato il ciclo vegetativo. Effettuare un trattamento di copertura con composti rameici, soprattutto nei casi di ristagni di acqua, con prodotti ammessi dal DPI regionale attenendosi al numero di interventi ammessi.
PATATA: Tutte le varietà sono in fase di emergenza. Nessun problema fitosanitario segnalato. Conservare il passaporto fitosanitario apposto sui sacchi, tale documento permette la completa rintracciabilità del prodotto.
ALTRE ORTIVE: Concluse le operazioni di trapianto e semina anche altre ortive quali cavoli, e insalate. Per il pisello da industria siamo nella fase di fioritura; monitorare la grande massa vegetativa soprattutto per l’alta concentrazione di umidità al di sotto di essa.
AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI
La redazione del Bollettino
Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Antonio Zinni. Per la redazione del presente Bollettino è gradita la collaborazione di imprenditori agricoli o tecnici di campo operanti sul territorio.
Per ogni approfondimento utile, consultare http://www.regione.abruzzo.it/content/agroambiente- difesa-integrata e https://agroambiente.regione.abruzzo.it/#/home