Bollettino n 15 del 3 giugno 2021

Bollettino Fitosanitario
Giovedì, Giugno 3, 2021

AGROMETEOROLOGIA

I dati climatici settimanali

Le previsioni meteo della settimana

 

AGROFENOLOGIA E  MONITORAGGIO

VITE

Varietà precoci (Moscato, Chardonnay) : "fine fioritura"

Varietà medio-precoci (Pecorino):  la fase prevalente è “piena fioritura"

Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è “inzio fioritura”

Non si riscontrano infezioni in atto.

 

OLIVO

Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è “fioritura”

Varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti): "fine fioritura".

Su olivo si riscontrano infezioni di cicloconio.  

 

AGRONOMIA

Nei vigneti,  prevalentemente quelli con allevamento a controspalliera,si sta eseguendo la potatura verde con la spollonatura e la scacchiatura, oltre alla sistemazione dei tralci all'interno della prima coppia dei fili (Montepulciano). 

Nell'oliveto. a livello agronomico si stanno completando le operazioni post potatura consistenti nella trinciatura e altre lavorazioni del terreno.

La gestione del suolo nell'agricoltura integrata

 

DIFESA  DELLE COLTURE

Cereali:  tutte le varietà sono in fase di maturazione. Ovviamente non sono previsti interventi chimici, tuttavia si conferma la carenza idrica che  probabilmente produrrà ripercussioni sia sulla qualità che quantità della granella. Al momento le irrigazioni di soccorso, qualora disponibili, sono utili sono nelle aree collinari più interne ove prevale fa fine fioritura inizio allegagione.

Vite: nessun problema fitosanitario da segnalare. Le delicate fasi fenologiche, a cavallo della fioritura  e il veloce accrescimento  della coltura rendono quanto mai importante proseguire la difesa preventiva nei confronti di peronospora e oidio. Sebbene non si siano verificate ancora le infezioni primarie di peronospora, Plasmopara viticola, sulle varietà  precoci si consiglia  di effettuare un ulteriore intervento, subito dopo la fioritura (quando sono caduti almeno l’80% dei residui fiorali)  con  fenilammidi (metalaxil-m, benalaxil-m) o oxathiopipronil, avendo cura di utilizzare questi principi attivi sempre in miscela con uno di  copertura. Si ricorda che i primi due principi attivi possono essere utilizzati per un massimo di tre interventi anno mentre il terzo per un massimo di due interventi anno. Nei vigneti tradizionali, in fase pre-fiorale si consiglia di effettuare il primo intervento con fenilammidi o oxathipipronil sempre in miscela con un principio attivo di copetura.  Su  entrambe le varietà si consiglia un ulteriore intervento con  fosfonati (fosetil-al, fosfonato di potassio, fosfonato di di- sodio).

Esclusivamente sui vitigni precoci che, nel periodo di validità del presente bollettino si trovano già con acini  completamente formati e senza residui fiorali  è possibile  effettuare un primo  intervento con principi attivi caratterizzati da affinità per le cere epicuticolari e che, quindi, sono in grado di assicurare un elevato controllo del grappolo quali ametocradina, ciazofamide, amisulbron, zoxamide ecc. in miscela con sostanze attive di copertura.

Le condizioni meteorologiche continuano  a far  ritenere molto elevato il rischio per infezioni di oidio, Erysiphe necator  per cui sui vitigni precoci  sui quali anche per questa avversità la priorità è quella di difendere essenzialmente gli acini, si consiglia di associare all’antiperonosporico, un formulato che presenti le stesse caratteristiche di affinità per le cere quali  cyflufenamid, metrafenone, pyriofenone, propiquanid ecc. possibilmente in associazione a zolfo. Sempre su queste varietà e nelle zone a basso rischio e unicamente in assenza di infezioni in atto possono essere utilizzate le strobilurine, azoxistrobin, trifloxistrobin, pyraclostrobin, sempre in associazione a un p.a. dotato di diverso meccanismo di azione.

Sui vitigni tradizionali, nei confronti di questa avversità, si consiglia di effettuare un  ultimo intervento con formulati triazolici  (penconazolo, tetraconazolo, miclobutanil, tebuconazolo, difenoconazolo, fenbuconazolo ecc)  anch’essi in associazione a zolfo, tenendo presente che i Disciplinari di produzione integrata DPI della Regione Abruzzo prevedono che miclobutanil, propiconazolo, tebuconazolo e difenoconazolo possono essere utilizzati al massimo per un intervento anno , in alternativa tra loro, in quanto inseriti nella lista dei candidati alla sostituzione CS.     

Nei confronti di questa avversità per i vigneti condotti con il metodo biologico possono essere utilizzati zolfo, bicarbonato di potassio, Ampelomices quisqualis, Bacillus pumilis, Bacillus amyloliquafaciens, olio essenziale di arancio dolce, laminarina,  cervisane e COS-OGA.

Riguardo alla muffa grigia, Botrytis cinerea, le ultime acquisizioni scientifiche sul patogeno hanno evidenziato che i trattamenti effettuati in fioritura risultano strategici sia in termini di efficacia che per la maggiore flessibilità nella scelta dei successivi  interventi,  rispetto a quello di pre-chiusura grappolo che viene usualmente effettuato. E’ stato dimostrato, infatti che il patogeno durante la fioritura può colonizzare i residui fiorali (fiori abortiti, caliptre, stami ecc.) e trattenuti in forma latente all’interno dei grappoli.   Premesso che sui vitigni precoci questa patologia non costituisce quasi mai un problema e, quindi, non su di essi non sono richiesti  interventi specifici, esclusivamente sui vitigni tradizionali situati nelle aree in cui usualmente si riscontrano danni da questa pericolosa fitopatia, a fine fioritura, (a circa l’80% di caduta dei residui fiorali allo scopo di devitalizzare  eventuali conidi presenti)  può essere opportuno impiegare prodotti antiperonosporici che manifestano un contemporaneo  contenimento della muffa grigia, quali folpet, dithianon, fluazinam, zoxamide, o in caso di coltivazioni biologiche prodotti specifici quali Bacillus subtilis Ceppo QST 713, Bacillus amyloliquefaciens, Pythium oligandrum ceppo M1 o Miscela di eugenolo-geraniolo-timolo.    

Sempre nell’ottica di dare indicazioni più precise circa l’attività dei diversi principi  attivi utilizzabili nei confronti della peronospora questa settimana vengono riassunte le caratteristiche salienti delle sostanze attive dotate di affinità per le cere epicuticolari e quindi in grado di assicurare una particolare protezione del grappolo :

  • Cyazofamide, amisulbrom: si tratta di due principi  attivi dotati dello stesso meccanismo di azione ma con diverso comportamento sulla pianta. Ciazofamide, oltre ad avere una buoina affinità per le cere è citotropico-traslaminare. Esistono in commercio prodotti già miscelati con fosfiti che ne aumenta la penetrazione e la traslocazione. Amisulbrom è caratterizzato da una elevata affinità per le cere e, quindi, presenta una spiccata protezione del grappolo. Per assicurare anche la protezione delle foglie è bene abbinarlo con  un  prodotto di copertura.
  • Ametocradina    presnta una elevata attività di controllo del grappolo. E’ impiegabile per un massimo di 3 interventi anno, sempre in associazione ad un principio attivo a diverso meccanismo di azione. 
  • Zoxamide  anch’essa è molto efficace per prevenire infezioni su grappolo. Presenta una interessante attività collaterale nei confronti della botrite e se ne consiglia l’utilizzo in miscela a prodotti con differente meccanismo di azione.
  • Oxathiopipronil sostanza attiva di recente registrazione con meccanismo di azione molto specifico. E’ dotato di movimento translaminare nelle foglie trattate e di sistemia xilematica (ascendente).  E’ in commercio in miscela a p.a. dotati di diversi meccanismo di azione (zoxamide o folpet).     

Si ricorda che, nel caso di autorizzazioni all’impiego di prodotti ai sensi dell’art. 53 del Regolamento 1107/2009  per situazioni di emergenza fitosanitaria non è necessario un provvedimento specifico di deroga al disciplinare nei casi in cui l’autorizzazione riguardi estensioni di impiego di sostanze attive già previste nel Disciplinare per altre colture o impieghi. La deroga deve essere, invece, richiesta nei casi in cui l’autorizzazione di emergenza riguardi sostanze attive condidate alla sostituzione (pur già presenti nei Disciplinari per altre colture e impieghi), sostanze attive revocata dalla UE, sostanze attive pericolose per le acque , sostanze attive non ancora autorizzate. 

Si ricorda, altresì, che nelle miscele estemporanee di fungicidi (compreso combi pactch) non sono impiegabili più di due sostanze attive diverse contemporaneamente per ciascuna avversità. Da questa limitazione sono esclusi i prodotti rameici, lo zolfo, i fosfonati di k, il fosfonato di di- sodio, il fosetil-al e tutti i prodotti biologici. Per ciascuna sostanza attiva è utilizzabile solo un formulato commerciale; è ammesso un impiego di diverse formulazioni con la stessa s.a. solo per lo smaltimento delle scorte o problemi nell’approvvigionamento. In ogni caso deve essere comunque globalmente rispettata la quantità massima di s.a. prevista da una delle due formulazioni.

La potatura verde nel vigneto

La concimazione del vigneto

 

Olivo: per il periodo di validità del presente bollettino non si prevedono interventi fitosanitari. Tuttavia  si consiglia di verificare la presenza dei tipici fili sericei della tignola, Prays oleae,   determinati dall’attività delle larve della generazione antofaga del lepidottero. In casi di infestazioni consistenti, esclusivamente negli oliveti biologici (i disciplinari di produzione integrata non consentono interventi sulla generazione antofaga) può essere utile effettuare un intervento con Bacillus thuringiensis,  che, solo in questa fase può essere ingerito dalle larve. Infatti  l’utilizzo di questo prodotto biologico nei confronti della successiva generazione carpofaga  non ne garantisce il controllo.

 

Drupacee: le varietà precocissime di pesche e nettarine si avviano alla maturazione, con circa 8-10 gironi di ritardo rispetto alla scorsa stagione,  mentre per le altre  continua l’accrescimento. Dal punto di vista fitopatologico si segnalano diffuse e inaspettate reinfestazioni di afide verde, Myzus persicae.  In caso di accertata presenza si consiglia di intervenire tempestivamente con sulfoxaflor o flonicamide sebbene è da tenere presente che essendo specie dioiche ossia che compiono parte del loro ciclo su piante erbacee, in genere nel corso del mese di giugno tendono ad abbandonare  naturalmente le piante attaccate. Riguardo all’oidio, Sphaeroteca  pannosa  la difesa deve riguardare esclusivamente le varietà più tardive che non hanno ancora raggiunto la fase fenologica di frutto noce oltre la quale la suscettibilità alla malattia si attenua notevolmente  con l’utilizzo di formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo ecc.) o gli SDHI (Inibitori della succinato deidrogenasi (fluxapiroxad, flupyram, boscalid e penthiopirad).

Riguardo ai lepidotteri tortricidi Cydia molesta e Anarsia lineatella  nel periodo di validità del presente bollettino non si prevedono interventi specifici. 

Poiché il monitoraggio dei tripidi, Thrips major, continua a non evidenziare presenze del tisanottero non si prevedono trattamenti specifici nei confronti di questa avversità. 

Riguardo alla monilia, Monilia laxa, sebbene al momento non si sono evidenziate infezioni, sulle varietà che andranno raccolte dopo metà giugno e che si sono rilevate particolarmente suscettibili alla malattia soprattutto se nei  dieci giorni che precedono la raccolta si dovessero  prevedere  eventi piovosi, si consiglia di effettuare un intervento cautelativo con l’utilizzo di formulati triazolici,  penthiopyrad, fenpyrazamina, trifloxistrobin+tebucolazolo, Boscalid+pyraclostrobin, tebuconazolo+fluopyram, fludioxolin +cyprodinil  ecc. o, in impianti biologici con bicarbonato di potassio, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus  subtilis  ovviamente nel rispetto dei tempi di carenza dei formulati commerciali utilizzati.

Su ciliegio la difesa deve essere rivolta al contenimento di infestazioni di mosca, Rhagoletis cerasi, e  del moscerino   Drosophila suzuki, poiché specifici monitoraggi ne continua ad evidenziare una elevata presenza. Ovviamente la difesa deve essere condotta i n relazione all’epoca di raccolta e alla necessità del rispetto dei tempi di carenza  individuando  strategie che possano essere utili per il controllo di entrambi e parassiti. Al riguardo si consigliano interventi con cyantraniliprole (utilizzabile per un massimo di 2 interventi anno) rispettando un intervallo tra i trattamenti di 10-14 giorni e che presenta un tempo di carenza di 7 giorni o deltametrina (utilizzabile per un massimo di 3 trattamenti anno) rispettando un intervallo tra i trattamenti di 14 giorni e con un tempo di carenza di  7 giorni   o spinetoram. In colture biologiche è possibile l’utilizzo di spinosad in formulazione spintor-fly (con caratteristiche adulticida) che presenta una buona attività su mosca ma scarsa su drosofila con la possibilità di effettuare 5 interventi per anno.  

 

Ortive: in pieno campo  le solanacee (pomodoro, melanzana e peperone)   e cucurbitacee  maggiormente coltivate sono in fase di attivo  accrescimento. Al momento non si registrano problemi fitosanitari.

Poiché in queste fasi fenologiche il rischio di infezioni di peronospora  è ancora basso, per il periodo di validità del presente bollettino non sono previsti specifici interventi nei confronti di questa avversità.

Soprattutto su pomodoro è, invece,  molto più elevato il rischio per infezioni di  alternaria, Alternaria spp. fitopatia che può colpire le piante in qualsiasi stadio di sviluppo, anche le giovani piantine e che si manifesta, inizialmente sulle foglie basali più vecchie con macchie rotondeggianti concentriche di colore scuro che, con il progredire delle infezioni, disseccano. Si consiglia di intervenire, maniera preventiva,  con formulati specifici quali fluxapiroxad + difenoconazolo, isopyrazam   pyraclostrobina, azoxistrobin.

Su cucurbitacee, in particolare su zucchino e melone coltivati sotto tunnellino è necessario intervenire, sempre in maniera preventiva,  nei confronti dell’oidio con l’utilizzo di formulati triazolici (fenbuconazolo, difenocolazolo, penconazolo, miclobutanil, tetraconazolo ecc.) ciflufenamid, fluxapiroxad, isopyrazam. Nelle coltivazioni biologiche possono essere  utilizzati Bacillus pumilis, Olio essenziale di arancio dolce, cerevisane ecc.                   

Il  pomodoro in coltura protetta, è  in fase di piena raccolta. Non si sono evidenziate infestazioni di di tripidi, Frankliniella occidentalis e afidi nei confronti dei quali non si consigliano interventi specifici. Anche la presenza di   Tuta absoluta è ancora molto bassa pertanto non si consigliano interventi specifici. E’ comunque sempre buona norma verificare la presenza di mine sulle foglie e, eventualmente intervenire con  clorantraniliprole, emamectina, spinosad, metaflumizone, indoxacarb, Bacillus thuringiensis ecc. ovviamente nel rispetto dei tempi di carenza dei formulati utilizzati.

Sulla fragola in coltura protetta sono state segnalate iniziali infestazioni di ragnetto rosso, Tetranycus urticae, in caso di accertata presenza si consiglia di intervenire con abamectina, tebufenpyrad, etoxazolo, melbectina, bifenazate ecc. considerando che, nei confronti di questa avversità il Disciplinare di produzione integrata prevede l’esecuzione di un solo intervento anno. 

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

Condizioni climatiche variabili con ampie giornate soleggiate e temperature in crescita alternate a rovesci improvvisi.

CAROTA: Continua lo sviluppo fogliare con la presenza delle prime foglie vere, associato a quello del fittone. Al momento non si evidenziano patologie. Per chi ancora non lo avesse fatto Intervenire con diserbo in post emergenza, in caso di infestanti molto fitte, con Pendimetalin e Metribuzin contro le dicotiledoni e Propaquizafop, Ciclossidim, Quizalofop-P-etile, Quizalofop-P-etile isomero D, Clethodim contro le graminacee. Nel caso di infestazioni minori l’operazione agronomica da fare è la sarchiatura che, oltre a ripulire, arieggia il terreno.

SPINACI: Per le varietà da industria è iniziata la raccolta con ottimi risultati qualitativi e quantitativi; per le varietà da consumo continua lo sviluppo fogliare con le piante quasi pronte per la raccolta.

INSALATE: Con l’inizio del ciclo vegetativo e l’aumento delle temperature diurne accompagnate da umidità relativa prossima al 90%, fare attenzione alla peronospora (Bremia lactucae) ed ai marciumi basali (Sclerotinia, Botrytis).  Effettuare un trattamento di copertura con composti rameici, soprattutto nei casi di ristagni di acqua, con prodotti ammessi dal DPI regionale attenendosi al numero di interventi ammessi.

PATATA: Dopo la fase di emergenza continua lo sviluppo fogliare. In questo periodo si può intervenire contro le infestanti erbacee con rincalzature e/o con il diserbo in post emergenza utilizzando Rimsulfuron, Metribuzim, Propaquizafop, Clethodin, Ciclossidim, Quizalofop- p- ethile, Quizalofop ethile isomero D. Dal punto di vista fitosanitario ancora non si segnalano problemi.  

FINOCCHIO: siamo nella fase di sviluppo delle prime foglie con possibilità ancora di intervenire diserbando con Propaquizafop contro le graminacee e Pendimetalin e Metribuzim per le monocotiledoni e dicoltiledoni. In questa fase è importante controllare le dosi irrigue ed i ristagni in quanto la coltura è molto sensibile a stress che possono causare problemi di natura fisiologica quali la levata a seme e la spaccatura ed appiattimento dei grumoli.

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Antonio Zinni. Per la redazione del presente Bollettino è gradita la collaborazione di imprenditori agricoli o tecnici di campo operanti sul territorio.

 

Per ogni approfondimento utile, consultare http://www.regione.abruzzo.it/content/agroambiente- difesa-integrata https://agroambiente.regione.abruzzo.it/#/home