Bollettino n. 5 del 19 aprile 2023

Bollettino regionale difesa integrata
Mercoledì, Aprile 19, 2023

Bollettino di produzione integrata n.5 del 19 aprile 2023

Nella difesa integrata bisogna tener conto dei dati climatici, valutare lo stato fenologico, monitorare le fitopatie, impiegare tutte le norme agronomiche previste, leggere e mettere in atto i consigli riportati nei criteri di intervento e, successivamente, impiegare, solo se indispensabile,  i prodotti fitosanitari più appropriati nel rispetto dell'ambiente, dell'operatore e del consumatore finale. 

Il tutto è espresso nel DPI Difesa Integrata 2023 a cui si può o si deve, nel caso si sia aderito alla Difesa Integrata volontaria, fare riferimento.

Bisogna in ogni caso attenersi a quanto riportato in etichetta per quanto riguarda le dosi, gli intervalli, il tempo di carenza e tutte le altre prescrizioni.

La Regione Abruzzo, oltre a quanto pubblicato sui Bollettini, rende disponibili per l'attuazione di una corretta Difesa Integrata,  i dati climatici attraverso la piattaforma Agroambiente e il DPI Difesa integrata, entrambi accessibili sul sito della Regione nelle pagine Agrometeorologia-Agroambiente.e anche linkati qui di seguito.

DPI DIFESA INTEGRATA ABRUZZO 2023

DPI TECNICHE AGRONOMICHE ABRUZZO 2023

 

AGROMETOROLOGIA

Areali di riferimento della Collina litoranea e della Media Collina interna 

Nella settimana appena trascorsa ci sono state abbondanti piogge, con eventi temporaleschi  che hanno di fatto aumentato il rischio di potenziali infezioni fungine su tutte le colture.

Le temperature al di sotto della media hanno in parte rallentato lo sviluppo vegetativo delle colture.

 

  FENOLOGIA, MONITORAGGIO E  DIFESA DELLE COLTURE

FRUMENTO DURO 

Fenologia:  la fase fenologica è variabile da levata, nelle semine più tardive, a botticella, nelle semine più precoci.

Tecnica agronomica:  si possono effettuare concimazioni fogliari a base di azoto, anche in concomitanza con eventuali interventi fitosanitari.

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Difesa fitosanitaria

Problematiche fitosanitarie: la fase fenologica è quella cruciale per lo sviluppo delle principali patologie fungine.

 

Le piogge cadute in settimana consigliano di prestare particolare attenzione alla coltura, monitorando gli appezzamenti e intervenendo nel caso si riscontrino septoria, oidio, ruggini e fusariosi. 

VITE

Fenologia

Il clima della settimana ha in parte rallentato lo sviluppo vegetativo dele uve. Vitigni precoci e medio precoci (Chardonnay e Pecorino) sono in fase prevalente di grappolini visibili, con germogli ben al di sopra dei 10 cm. I vitigni medio tardivi (Montepulciano nero) sono prevalentemente nella fase di prime foglie distese.

Tecnica agronomica: qualora sia stata riscontrata, in fase di riposo vegetativo, la presenza sui tralci di malattie fungine (oidio, escoriosi, mal dell'esca, etc.), come norma agronomica è consigliato non trinciare i tralci in vigna  ma asportarli.

In questa fase, specialmente in questa situazione climatica,con i terreni già saturi di acqua e ulteriori precipitazioni previste, è fortemente sconsigliato concimare con azoto, anche per evitare un eccessivo rigoglio vegetativo che, comunque, è facilmente prevedibile ci sia.  

Escoriosi

L'escoriosi si manifesta con necrosi corticali che determinano una scarsa germinazione delle gemme basali.

Le condizioni climatiche favorevoli all'infezione sono una elevata umidità dell'aria, lunghi periodi piovosi, temperature fra 8 e 18 °C, in presenza di bagnature di  circa 7 ore.

Il monitoraggio riguarda l'osservazione dei tralci nel periodo invernale, utili al fine della effettuazione di interventi precoci.  Si devono poi monitorare i tralci verdi durante tutto l'anno, comunque in fase di allegaione/pre-chiusura,  per valutare se le infezioni primaverili sono state contenute con gli interventi iniziali. oppure si manifesta. In questo caso si può intervenire, nel quadro della propria linea di difesa,  con prodotti che si impiegano normalmente per la peronospora ma hanno anche attività verso escoriosi. 

Le condizioni climatiche riscontrate in questo periodo sono state molto favorevoli all'infezione.

Vitigni precoci:  si è già consigliato di effettuare i primi due interventi.  

Vitigni medio-tardivi: nei casi dove si sono riscontrati i sintomi sui tralci effettuare un  intervento.. 

Oidio

Nei casi dove l'oidio si riscontrava in forma di cleistoteci sui tralci, abbiamo già consigliato, nei bollettini precedenti, i trattamenti per la riduzione dell'inoculo.

Il range di temperature è molto ampio (6° -35°C) e in pratica non rappresenta un grande limite;  sono sufficienti 2,5 mm di pioggia affinchè i cleistoteci maturino e inizi l'infezione ascosporica. L'alternanza di giornate umide e asciutte rappresenta un ulteriore elemento favorevole al fungo.Le piogge battenti e dilavanti sono un ostacolo per questo fungo ectofita.

Un ultimo fattore da valutare è la dislocazione dei vigneti (più favorevoli all'infezioni sono le giaciture collinari e ventilate rispetto ai fondovalle) e la sensibilità varietale. Al viticoltore resta poi, fattore non rascurabile, la sua esperienza e la conoscenza del vigneto che in genere ha sempre piante "spia", dove l'infezione parte per rima. Riscontrarlo sulle foglie però è molto difficile, sono macchie leggere decolorate.

Viste le condizioni climatiche della scorsa settimana, possiamo dire che le condizioni predisponenti si sono riscontrate, anche se ci sono state piogge intense;le previsioni di tempo instabile favoriranno le infezioni, si consiglia di proseguire gli interventi antioidici preventivi.

 

 

Peronospora:

Le condizioni climatiche favorevoli alla peronospora sono quelle che determinano la maturazione delle oospore, che si formano generalmente nel periodo di fine autunno e che aumentano la loro capacità germinativa in funzione delle precipitazioni che si verificano nei mesi di marzo e aprile.

Affinchè poi prenda avvio l'infezione primaria occorre che ci sia il passaggio delle oospore, che stanno sul terreno, sulla vegetazione e che gli organi infettabili (foglie e/o grappolini) siano recettivi (minimo di superficie fogliare si ritiene essere circa 10 cm) .

La regola dei 3 dieci, che ci può ancora guidare, sia pure con giudizio, nell'interpretazione di un potenziale avvio di infezione, dice che condizioni indispensabili sono il contemporaneo verificarsi delle seguenti tre condizioni:

  • Una pioggia di almeno 10 mm nell’arco di 24-48 ore;

  • Una temperatura di almeno 10 °C;

  • Una lunghezza dei tralci prossima a 10 cm con stomi recettivi.

Le abbondanti piogge di marzo e aprile hanno determinato la piena maturazione delle oospore. Le piogge cadute, anche a carattere temporalesco (10 mm nelle 24-48 ore), nelle ultime due settimane, indicano con chiarezza una prevedibile infezione primaria in atto o di prossimo avvio. Si consiglia pertanto di intervenire, nei casi di germogli che hanno raggiunto i 10 cm, con i prodotti indicati, non appena le condizioni di transitabilità dei campi lo consentiranno.

L'inerbimento dei vigneti, o temperature ancora leggermente al di sotto della media, che limitano le infezioni, non si possono ritenere condizioni sufficienti ad abbassare più di tanto il rischio.  

In queste condizioni di rischio elevato e tempo instabile, le scelte, che normalmente in fase iniziale privilegiano i prodotti di contatto, possono prevedere in associazione agli stessi anche prodotti citotropici, translaminari e sistemici. 

  

OLIVO 

Fenologia

Il leccino è in fase di emissione mignole. 

Tecnica agronomica

Sono ancora in corso le operazioni  di potatura secca..

Con le operazioni di potatura si consiglia di effettuare una rimozione dei rami colpiti da parassiti, e di eliminare rami secchi e deperiti a seguito di attacchi di insetti xilofagi o malattie parassitarie.

E' consigliabile lasciare dei fascetti esca nell'oliveto dove andranno a depositare le uova gli insetti xilofagi tra i quali si ricordano l'ilesino e il fleotribo. Questi fascetti andranno rimossi dall'oliveto prima della fine di maggio.

La concimazione primaverile. Si raccomanda di fornire azoto mettendo in atto opportune tecniche per limitare la dispersione dello stesso elemento nell'atmosfera per gasificazione e nelle falde per lisciviazione. Oltre ad essere un danno economico è soprattutto, un danno per l'ambiente. 

Difesa fitosanitaria  

In questa fase le problematiche fitosanitarie riguardano:  rogna, occhio di pavone, piombatura (cercosporiosi), lebbra (antracnosi).

Le condizioni favorevoli all'infezione di occhio di pavone sono  una temperatura compresa tra 10 e 24 °C (optimum termico tra 18 e 20 °C) e periodi prolungati di bagnatura che determinano la germinazione delle spore.. Al fine della penetrazione delle spore nelle foglie servono almeno 14 ore di bagnatura fogliare. Le infezioni del fungo si verificano in autunno e in primavera. Le manifestazioni delle infezioni primaverili, le caratteristiche macchie delle foglie, appaiono anche a distanza di mesi. 

Le infezioni primarie di antracnosi o lebbra dell'olivo si verificano tra la fioritura e l'allegagione, mentre in autunno si manifestano infezioni secondarie. I fattori predisponenti sono simili a quelli che favoriscono l'occhio di pavone con abbondanti piogge e temperature miticomprese tra 15 e 20°C. 

mentre le piogge abbondanti si sono verificate,  le temperature di questo periodo sono più basse rispetto a quelle ritenute ottimali per lo sviluppo di occhio di pavone e antracnocsi (lebbra).  Per questo e per proteggere al meglio i fiori il periodo migliore è quello della pre-fioritura, nella prima metà di maggio.

 

PESCO

Monitoraggio: le basse temperature hanno in parte rallentato lo sviluppo vegetativo. Le varietà precoci sono in fase di allegagione, le medio-tardive  in fase di scamiciatura.

Si nota in qualche caso, specie nei pescheti condotti in biologico, la presenza di Bolla (Taphrina deformans). e danni arrecati da batteriosi..

 

Problematiche fitosanitarie da controllare: dalla fase di scamiciatura-ingrossamento frutti, afidi,  mal bianco (Sphaeroteca pannosa). 

 

Tripidi (Taeniothrips meridionali, Thrips maior, Frankliniella occidentalis) abbiamo già consigliato di effettuare un eventuale intervento in fioritura

Afidi (Myzus persicae. Hyalopterus amygdalis) non si segnalano infestazioni cospicue ma si consiglia di effettuare sempre un attento monitoraggio

Mal bianco (Sphaeroteca pannosa): la difesa è di tipo preventivo, in relazione alla suscettibilità varietale, al livello di rischio della zona e al clima.

Umidità elevata e temperature medio-elevate (optimum sui 20°C) sono i fattori climatici predisponenti. Non gradisce, come fungo ectofita, le piogge battenti.

 

Cidia (Cydia molesta) e Anarsia (Anarsia lineatella): non ci sono catture

CILIEGIO

Fenologia: caduta petali-scamiciatura

Problematiche fitosanitarie da controllare : monilia e afidi.

Piogge abbondanti e/o elevata umidità e temperature ottimali per le infezioni, comprese tra 1 °C e 20 °C. sono le condizioni favorevoli: con 10 °C occorrono 20 ore di bagnatura, con 15 - 20 °C  sono sufficienti 12 ore

Le condizioni climatiche rilevate nelle ultime due settimane si ritiene abbiano determinato potuto determinare le infezioni e per questo si consiglia di intervenire.

Monilia (Monilia laxa, Monilia fructigena):.interventi preventivi a inizio fioritura (20%) e fine fioritura (80%)

 

Afide nero (Myzus cerasi) :  monitorare 

ORTIVE   

Si sta completando la raccolta delle ortive invernali. Le piogge delle ultime settimane e le basse temperature non hanno permesso  l'impianto delle colture ortive a ciclo primaverile-estivo.

                

N.B. Oltre che sulla pagina regionale, il presente Bollettino è pubblicato e visualizzabile sull'App AGROAMBIENTE ABRUZZO da installare su telefonino.

Per farlo

http://agroambiente.regione.abruzzo.it/app/

e seguire le istruzioni del pdf 

https://agroambiente.regione.abruzzo.it/sites/default/files/Installazione%20PWA.pdf