Bollettino n. 6 del 26 aprile 2023

Bollettino regionale difesa integrata
Martedì, Aprile 25, 2023

Bollettino di produzione integrata n.6 del 26 aprile 2023

Nella difesa integrata bisogna tener conto dei dati climatici, valutare lo stato fenologico, monitorare le fitopatie, impiegare tutte le norme agronomiche previste, leggere e mettere in atto i consigli riportati nei criteri di intervento e, successivamente, impiegare, solo se indispensabile,  i prodotti fitosanitari più appropriati nel rispetto dell'ambiente, dell'operatore e del consumatore finale. 

Il tutto è espresso nel DPI Difesa Integrata 2023 a cui si può o si deve, nel caso si sia aderito alla Difesa Integrata volontaria, fare riferimento.

Bisogna in ogni caso attenersi a quanto riportato in etichetta per quanto riguarda le dosi, gli intervalli, il tempo di carenza e tutte le altre prescrizioni.

La Regione Abruzzo, oltre a quanto pubblicato sui Bollettini, rende disponibili per l'attuazione di una corretta Difesa Integrata,  i dati climatici attraverso la piattaforma Agroambiente e il DPI Difesa integrata, entrambi accessibili sul sito della Regione nelle pagine Agrometeorologia-Agroambiente.e anche linkati qui di seguito.

DPI DIFESA INTEGRATA ABRUZZO 2023

DPI TECNICHE AGRONOMICHE ABRUZZO 2023

 

AGROMETOROLOGIA

Areali di riferimento della Collina litoranea e della Media Collina interna 

Nella settimana appena trascorsa, tempo instabile: dopo le giornate di sole del fine settimana, ci sono stati uno o due giorni di pioggia di bassa intensità, Le ore di bagnatura della vegetazione sono però in questa situazione, dopo quanto rilevato negli ultimi tempi, sufficienti per aumentare il rischio di infezioni fungine..

Le temperature hanno mostrato sbalzi anche significativi in giorni diversi,.le temperature  medie normalmente sono state al di sopra dei 10°C, con massime al di sopra dei 20°C..

 

FENOLOGIA, MONITORAGGIO E  DIFESA DELLE COLTURE

FRUMENTO DURO 

Fenologia:  la fase fenologica è variabile da levata, nelle semine più tardive, a botticella, ma anche spigatura, nelle semine più precoci.

Tecnica agronomica:  si possono effettuare concimazioni fogliari a base di azoto, anche in concomitanza con eventuali interventi 

Difesa fitosanitaria

Problematiche fitosanitarie: la fase fenologica è quella cruciale per lo sviluppo delle principali patologie fungine.

 

La difesa è di tipo preventivo e le piogge cadute in settimana, anche se di bassa intensità, intensificano il rischio delle malattie fungine potenzialmente attive sulla coltura in questo periodo: septoria, oidio, ruggini e fusariosi. Chi non ha attuato un intervento per oidio e/o septoriain precedenza, può eventualmente attendere la spigatura per intervenire in unica soluzione contro tali patogeni e prevenire anche l'infezioni di Fusarium.

VITE

Fenologia

Vitigni precoci: (Chardonnay e altre): si trovano prevalentemente nella fase di bottoni fiorali separati

Viitigni medio precoci  (Pecorino e altre): si trovano tra la fase di grappoli visibili e bottoni fiorali separati

Vitigni medio tardivi (Montepulciano nero e altre): si trovano nella fase compresa tra foglie distese e grappoli visibili, in genere al di sotto dei 10 cm di vegetazione.

Tecnica agronomica: qualora sia stata riscontrata, in fase di riposo vegetativo, la presenza sui tralci di malattie fungine (oidio, escoriosi, mal dell'esca, etc.), come norma agronomica è consigliato non trinciare i tralci in vigna  ma asportarli.

In questa fase, specialmente in questa situazione climatica,con i terreni già saturi di acqua e ulteriori precipitazioni previste, è fortemente sconsigliato concimare con azoto, anche per evitare un eccessivo rigoglio vegetativo che, comunque, è facilmente prevedibile ci sia.  

Escoriosi

L'escoriosi si manifesta con necrosi corticali che determinano una scarsa germinazione delle gemme basali.

Le condizioni climatiche favorevoli all'infezione sono una elevata umidità dell'aria, lunghi periodi piovosi, temperature fra 8 e 18 °C, in presenza di bagnature di  circa 7 ore.

Il monitoraggio riguarda l'osservazione dei tralci nel periodo invernale, utili al fine della effettuazione di interventi precoci.  Si devono poi monitorare i tralci verdi durante tutto l'anno, comunque in fase di allegaione/pre-chiusura,  per valutare se le infezioni primaverili sono state contenute con gli interventi iniziali. oppure si manifesta. In questo caso si può intervenire, nel quadro della propria linea di difesa,  con prodotti che si impiegano normalmente per la peronospora ma hanno anche attività verso escoriosi. 

Le condizioni climatiche riscontrate in questo periodo sono state molto favorevoli all'infezione.

Vitigni precoci:  si è già consigliato di effettuare i primi due interventi.  

Vitigni medio-tardivi: nei casi dove si sono riscontrati i sintomi sui tralci effettuare un secondo intervento a distanza di una settimana dal primo, comunque sempre secondo quanto indicato in etichetta circa gli intervalli tra trattamenti.

Oidio

Nei casi dove l'oidio si riscontrava in forma di cleistoteci sui tralci, abbiamo già consigliato, nei bollettini precedenti, i trattamenti per la riduzione dell'inoculo.

Il range di temperature, per lo sviluppo delle ascospore, a partire dai conidi svernanti,è molto ampio (6°C-35°C) e in pratica non rappresenta un grande limite; sono sufficienti 2,5 mm di pioggia affinchè i cleistoteci maturino e inizi l'infezione ascosporica.

Una volta partite, una o più infezioni ascosporiche, queste nel giro di 8-12 giorni danno origine allo sviluppo di conidi, organi del fungo da cui originano le infezioni secondarie. Per queste infezioni secondarie il range di temperatura è ampio (5°C-25°C), anche se quelle ottimali sono comprese tra 20°C e 25°C. Sono sufficienti poche ore di bagnatura ma sono di ostacolo le piogge battenti,  in quanto dilavano questi organi che rimangono all'esterno delle foglie e del grappolo. Anche le giornate asciutte e soleggiate, sono di conrasto all'infezione in quanto asciugano e sottraggono umidità al fungo.

I sintomi delle infezioni sono difficili da individuare sulle foglie e, quando li rileviamo sui grappoli sono conseguenza di infezioni precoci non adeguatamente difese.  

Già consigliati, ove necessario, i trattamenti per limitare le infezioni conidiche rilevate sui tralci. le condizioni climatiche degli ultimi periodi hanno favorito le infezioni ascosporiche e il tempo instabile della settimana appena trascorsa è stata favorevole anche a successive infezioni, sia primarie che secondarie.

Si consiglia di iniziare o proseguire gli interventi antioidici preventivi.

Peronospora:

Le condizioni climatiche favorevoli alla peronospora sono quelle che determinano la maturazione delle oospore, che si formano generalmente nel periodo di fine autunno e che aumentano la loro capacità germinativa in funzione delle precipitazioni che si verificano nei mesi di marzo e aprile.

Affinchè poi prenda avvio l'infezione primaria occorre che ci sia il passaggio delle oospore, che stanno sul terreno, sulla vegetazione e che gli organi infettabili (foglie e/o grappolini) siano recettivi (minimo di superficie fogliare si ritiene essere circa 10 cm) .

La regola dei 3 dieci, che ci può ancora guidare, sia pure con giudizio, nell'interpretazione di un potenziale avvio di infezione, dice che condizioni indispensabili sono il contemporaneo verificarsi delle seguenti tre condizioni:

  • Una pioggia di almeno 10 mm nell’arco di 24-48 ore;

  • Una temperatura di almeno 10 °C;

  • Una lunghezza dei tralci prossima a 10 cm con stomi recettivi.

L'inerbimento dei vigneti, o temperature ancora leggermente al di sotto della media, che limitano le infezioni, non si possono ritenere condizioni sufficienti ad abbassare più di tanto il rischio.  

Anche nella settimana trascorsa ci sono state parecchie ore di bagnatura fogliare,  creando quel velo d'acqua sufficiente affinchè le zoospore possano essere penetrare, nel caso già non lo fossero, attraverso gli stomi per avviare ulteriori infezioni primarie, che i sistemi previsionali danno come molto probabili.

Se i germogli superano si attestano tra gli 8 e i 10 cm, il trattamento va effettuato. Per quelli che hanno già iniziato la scorsa settimana, si consiglia di mantenere costantemente coperta la vegetazione, non allungando i tempi tra un intervento e l'altro. Stante alle previsioni di tempo instabile si possono prevedere in associazione ai prodotti di contatto, prodotti citotropici, translaminari e sistemici. 

In associazione al rame, ma in generale, si possono impiegare i prodotti coadiuvanti, che hanno azione di elicitori, stimolando le difese della pianta.

  

OLIVO 

Fenologia

Prosegue l'accrescimento delle mignole; tra le varietà osservate la Cucco è in fese più avanzata rispetto a Leccino e Dritta, nell'ordine riportato.,  

Tecnica agronomica

Sono ancora in corso le operazioni  di potatura secca..

Con le operazioni di potatura si consiglia di effettuare una rimozione dei rami colpiti da parassiti, e di eliminare rami secchi e deperiti a seguito di attacchi di insetti xilofagi o malattie parassitarie.

E' consigliabile lasciare dei fascetti esca nell'oliveto dove andranno a depositare le uova gli insetti xilofagi tra i quali si ricordano l'ilesino e il fleotribo. Questi fascetti andranno rimossi dall'oliveto prima della fine di maggio.

La concimazione primaverile. Si raccomanda di fornire azoto mettendo in atto opportune tecniche per limitare la dispersione dello stesso elemento nell'atmosfera per gasificazione e nelle falde per lisciviazione. Oltre ad essere un danno economico è soprattutto, un danno per l'ambiente. 

Difesa fitosanitaria  

In questa fase le problematiche fitosanitarie riguardano:  rogna, occhio di pavone, piombatura (cercosporiosi), lebbra (antracnosi).

Le condizioni favorevoli all'infezione di occhio di pavone sono  una temperatura compresa tra 10 e 24 °C (optimum termico tra 18 e 20 °C) e periodi prolungati di bagnatura che determinano la germinazione delle spore; ai fini della penetrazione delle spore nelle foglie servono almeno 14 ore di bagnatura fogliare. Le infezioni del fungo si verificano in autunno e in primavera. Le manifestazioni derivanti dalle infezioni primaverili, le caratteristiche macchie delle foglie, appaiono anche a distanza di mesi. 

Le infezioni primarie di antracnosi o lebbra dell'olivo si verificano tra la fioritura e l'allegagione, mentre in autunno si manifestano infezioni secondarie. I fattori predisponenti sono simili a quelli che favoriscono l'occhio di pavone con abbondanti piogge e temperature miticomprese tra 15 e 20°C. 

Il trattamento per occhio di pavone e antracnocsi (lebbra) è meglio farlo in pre-fioritura , nella prima metà di maggio, per proteggere al meglio i fiori.

 

PESCO

Monitoraggio: le varietà sono in fase di accrescimento frutti. 

Si nota in qualche caso, specie nei pescheti condotti in biologico, la presenza di Bolla (Taphrina deformans). e danni arrecati da batteriosi e, nel caso, si sta intervenendo tuttora con i principi attivi ammessi., anche se siamo in ritardo rispetto alla norma che vuole che la difesa prioritariamente sia condotta "al bruno".

Problematiche fitosanitarie da controllare: dalla fase di scamiciatura-ingrossamento frutti, afidi,  mal bianco (Sphaeroteca pannosa). 

Afidi (Myzus persicae. Hyalopterus amygdalis): anche in condizioni climatiche non particolarmente favorevoli, in qualche caso è stata riscontrata la presenza sui germogli.

Mal bianco (Sphaeroteca pannosa): la difesa è di tipo preventivo, in relazione alla suscettibilità varietale, al livello di rischio della zona e al clima.

Umidità elevata e temperature medio-elevate (optimum sui 20°C) sono i fattori climatici predisponenti. Non gradisce, come fungo ectofita, le piogge battenti.

 

Cidia (Cydia molesta) e Anarsia (Anarsia lineatella)

CILIEGIO

Fenologia: scamiciatura

Problematiche fitosanitarie da controllare : monilia e afidi.

Piogge abbondanti e/o elevata umidità e temperature ottimali per le infezioni di monilia, comprese tra 1 °C e 20 °C. sono le condizioni favorevoli: con 10 °C occorrono 20 ore di bagnatura, con 15 - 20 °C  sono sufficienti 12 ore

Monilia (Monilia laxa, Monilia fructigena):.interventi preventivi a inizio fioritura (20%) e fine fioritura (80%): già consigliato il trattamento.

 

Afide nero (Myzus cerasi) :  monitorare 

ORTIVE   

Si sta completando la raccolta delle ortive invernali. Le piogge delle ultime settimane e le basse temperature non hanno permesso  l'impianto delle colture ortive a ciclo primaverile-estivo.

 

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

 

Di seguito sono elencati i decreti di autorizzazione di emergenza (anno 2023), concessi ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009.

Sono riportate solo le colture presenti nel DPI Abruzzo 2023.

  • Bietola da foglia e da coste: Goltix (Adama) Metamitron Infestanti dal01/03/2023 al 28/06/2023 con Decreto 23 febbraio 2023
  • Bietola rossa  Goltix (Adama) Metamitron Infestanti dal 01/03/2023 al 28/06/2023 con Decreto 23 febbraio 2023
  • Ciliegio Oikos (Sipcam Italia) Azadiractina Afidi dal 01/03/2023 al 28/06/2023 con Decreto 23 febbraio 2023
  • Susino Oikos (Sipcam Italia) Azadiractina Afidi dal 01/03/2023 al 28/06/2023 con Decreto 23 febbraio 2023

 

Deroghe territoriali al Disciplinare produzione integrata Abruzzo

14.04.23 s.a. PIRIMICARB contro afide verde su pisello. Valida per 1 intervento in tutto il territorio Regionale.

                

N.B. Oltre che sulla pagina regionale, il presente Bollettino è pubblicato e visualizzabile sull'App AGROAMBIENTE ABRUZZO da installare su telefonino.

Per farlo

http://agroambiente.regione.abruzzo.it/app/

e seguire le istruzioni del pdf 

https://agroambiente.regione.abruzzo.it/sites/default/files/Installazione%20PWA.pdf