Bollettino n. 5 del 14 maggio 2025

Bollettino regionale difesa integrata
Mercoledì, Maggio 14, 2025

D.P.I. DIFESA 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

 

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Il periodo da martedi 6 maggio 2025 a lunedì 12 maggio 2025 si è caratterizzato per le precipitazioni; più consistenti nel teramano e nel pescarese litoraneo. Le temperature medie hanno subito un calo rispetto alla settimana precedente

Ci sono stati segnalati  eventi grandinigeni nella giornata di venerdi 9 maggio, in provincia di Pescara, in una fascia di territorio collinare   abbastanza esteso, a circa 20-25 km dalla costa, da  Loreto Aprutino (Cartiera) a Manoppello (Stazione).

GRANO DURO

 

Fase fenologica: nelle zone della collina litoranea e della media collina siamo a spigatura;  le varietà più precoci a inizio fioritura. 

 

Monitoraggio

Segnalate infezioni da ruggine e septoria.

 

DIFESA

 

 

E' importante attenersi alle limitazioni del DPI Difesa 2025 che prevede un massimo di due interventi chimici per la difesa di questa coltura.

 

Fusariosi grano (Fusarium spp.)

Le piogge cadute e quelle previste,  rendono il grano soggetto ad attacchi di fusariosi della spiga (Fusarium culmorum)  un fungo il cui sviluppo, a partire dalle fasi iniziali della fioritura, viene favorito da bagnature fogliari di 48 ore e un range di temperature tra i 10 e i 18°C. Dove siamo nella fase fenologica sensibile, di inizio fioritura, in caso si verificassero queste condizioni climatiche è consigliabile intervenire.

 

Oidio (Blumeria graminis) e Septoria (Septoria tritici e Stagonospora nodorum) attaccano da levata fino alla conclusione del ciclo

L'intervento fitosanitario più efficiente si colloca in fase di foglia bandiera, in quanto, se la stessa viene colonizzata da questi funghi, si riduce notevolmente la sua capacità fotosintetica, che è quella fondamentale per la pianta, e si hanno notevoli cali produttivi.

 

OLIVO  

 

Fase fenologica: 

Leccino e Dritta nella fase di mignolatura; fioritura nelle varietà più precoci come ad esempio Tortiglione e Cucco. 


Cucco


Tortiglione

 

Monitoraggio

 

Si vedono molti sintomi di ingiallimenti fogliari (occhio di pavone,  cercosporiosi,  ma anche altri sintomi di tacche brunastre su foglie possibili sintomatologie di antracnosi o altro). 

Segnalate anche problematiche relative a attacchi di funghi su tronco. Per prevenire tale problematica sarebbe buona norma di trattare i tronchi nel periodo invernale con prodotti a base di calce idrata o solfato ferroso.

 

DIFESA

In questo periodo si prevengono l'occhio di pavone e la lebbra. 

Si notano molti sintomi di ingiallimenti fogliari

 

Occhio di pavone (Spilocea oleagina)

 

L'occhio di pavone causa dei danni soprattutto su foglie, ma anche su peduncoli, contribuendo, insieme ad altri patogeni e fisiopatie  alla perdita di frutticini  appena allegati; è un fungo che va sempre tenuto sotto controllo, specie su varietà suscettibili, in quanto comporta una defogliazione dell'olivo a volte molto marcata. 

Si rilevano molte foglie infette e anche casi di defogliazione rilevante in alcune varietà più sensibili tra cui dritta.

Fino alla ripresa vegetativa si interviene prevalentemente con prodotti a base di rame ma, dopo la ripresa, si preferisce scegliere prodotti alternativi al rame, in quanto lo stesso provoca la caduta delle foglie infette, mentre gli altri prodotti, in fase di infezione non molto avanzata, hanno un effeeto curativo o eradicante.

 

Lebbra (Collecotrichum gloeosporioides)

La lebbra, o antrracnosi, è un fungo che negli ultimi anni si sta manifestando nella olivicoltura della nostra regione, sempre con maggiore frequenza e intendsità.

Uno dei momenti chiave nella difesa è quello dell'intervento preventivo in pre-fioritura, quando parte l'infezione primaria e il fungo si insedia nei giovani germogli e sui fiori per poi trasferisrsi sui frutti. L'infezione è favorita da temperature miti e, soprattutto, da piogge.

Normalmente in questo periodo si prevede di intervenire con prodotti alternativi al rame. Altri momenti per attuare la difesa, anche o in prevalenza con il rame sono invece la metà di agosto, sempre se ne avverta la presenza sulle drupe, o il post raccolta, in annate in cui il fungo si è manifestato con alta intensità.

Cercosporiosi olivo (Mycocentrospora cladosporoides

I sintomi di questa malattia, ora sono molto visibili. La conseguenza sono ingiallimenti e caduta delle foglie. Nei casi di infestazioni diffuse, per risanare le piante non sono sufficienti i trattamenti contro occhio di pavone, ma bisogna integrarli, come da noi raccomandato, anche con un trattamento estivo, sempre con sali rameici. 

 

Rogna (Pseudomonas syringae pv. savastanoi)

La rogna è un batterio che penetra nelle ferite procurate da fattori ambientali o, soprattutto, conseguenti alle operazioni colturali di potatura e raccolta. per questo è bene intervenire nelle fasi di post raccolta e, in questa fase, di post potatura. Si interviene prevalentemente con formulati rameici ma in questo periodo di ripresa vegetativa è meglio scegliere prodotti alternativi perchè il rame può provocare problematiche di fitotossicità e deprimere la vegetazione nuova.

 

Margaronia (Palpita unionalis)

 

Margaronia dell'olivo (Palpita unionalis)

La margaronia, conosciuta anche come tignola verde dell'olivo, è un lepidottero,  parassita dell'olivo, il cui danno consiste nel mangiare i giovani germogli. Per tale motivo risulta più pericolosa per le piantine di olivo in fase di allevamento e si trascura la difesa su piante adulte, tollerando su queste ultime  il danno che in genere è al di sotto della soglia economica di intervento. Negli ultimi anni, però, in qualche caso, il danno si è mostrato in forma molto più evidente e, oltre ai germogli, sono stati attaccati anche i frutti con evidenti rosicchiature. Per questo motivo, oggi va monitorata e, nel caso si rilevi una presenza massiccia, si può intervenire. I periodi in cui va seguita in modo particolare sono la primavera (mesi di marzo -aprile) e l'autunno (mese di settembre) per danno ai germogli, ma nelle generazioni estive vanno controllati anche i danni su drupa. 

 

Ilesino e fleotribo.

E' consigliabile lasciare dei fascetti esca nell'oliveto dove andranno a depositare le uova insetti xilofagi tra i quali si ricordano Questi fascetti andranno rimossi dall'oliveto prima della fine di maggio.

Tignola dell'olivo (Prays oleae)

A fine fioritura - inizio allegagione, si può intervenire con Bacillus Thuringiensis.

 

PESCO

Fase fenologica: ingrossamento frutti.

Monitoraggio: sul pesco si rilevano danni da bolla,  sulle drupacee in genere danni da monilia, entrambi abbastanza prevedibili visto il periodo molto piovoso verificatosi  dalla prefioritura alla scamiciatura.

DIFESA

Durante l'ingrossamento dei frutti  monitorare e prevenire è l'oidio. Tra gli insetti monitorare la presenza di afidi e  Cidia e Anarsia.

 

Oidio (Sphaeroteca pannosa)

Le condizioni climatiche della settimana in corso e quelle previste sembrano essere abbastanza favorevoli al suo sviluppo.

Temperature favorevoli (19-22°C) e umidità bassa (< 65-70%) sono fattori climatici predisponenti.

Essendo un fungo ectofita viene sfavorito da piogge dilavanti, e anche da temperature elevate (maggiori di 28-30°C)

Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.

 

Interventi agronomici 

- impianto di varietà meno suscettibili;

- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni

 - mantenere la chioma aerata con le potature;

- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;

- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;

 

Difesa chimica

Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo. 

In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.

 

Afide verde (Myzus persicae) 

Afide farinoso (Hyalopterus amigdali)

Non si rilevano  le presenze di afidi sulla coltura

 

Cidia

Segnalate catture. Monitorare il danno sui germogli.

L'intervento è previsto in seconda generazione.

 

 

CILIEGIO

Fase fenologica:  ingrossamento frutti

 

Problematiche fitosanitarie da controllare : monilia e afidi.

 

Monilia (Monilia laxa, Monilia fructigena):

Interventi preventivi a inizio fioritura (20%) e fine fioritura (80%). In condizioni di pioggia e alta umidità si consiglia di effettuare l'intervento.

 

Afide nero (Myzus cerasi

Segnalata la presenza su alcune piante

 

Cimice asiatica (Halyomorpha halys)

 

Danni su frutto