AGROMETEO
Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo Password: abruzzo)
Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)
Il periodo da martedì 15 luglio 2025 a lunedì 21 luglio 2025 si è caratterizzato per un deciso incremento dei valori termici e da precipitazioni di limitata entità, tuttavia più consistenti nel pescarese e nel teramano sud. Le piogge si sono verificate nella giornata del 17 luglio.
OLIVO
Agrometeo
Le piogge del 17 luglio che si sono verificate in gran parte dell'areale olivicolo regionale, sia pure con entità differenti (da meno di un millimetro a 20 millimetri), e gli abbassamenti di temperatura, sono condizioni entrambe favorevoli alla deposizione da parte della mosca. Le temperature sopra i 30°C dei giorni seguenti, invece, sono state determinanti per abbassare il rischio di una potenziale infestazione. In questo fine settimana è previsto, con molta probabilità, un calo delle temperature, meno certo se accompagnato da qualche leggero piovasco.
Fase fenologica
Fase di post indurimento del nocciolo in tutte le varietà, con le drupe che stanno via via sempre più ingrandendosi. la mosca olearia predilige le olive più grandi e con polpa più morbida, in genere Intosso, Ascolana, Cucco, poi Leccino e altre.
Monitoraggio
Si sta monitorando la mosca olearia e si rileva la presenza del dittero soprattutto nella collina litoranea, solo sporadicamente e in numeri minimi nelle zone della media collina, dove molte trappole segnano zero. Qualche campionamento fatto su olive leccino e cucco nell'areale costiero ha rilevato assenza di infestazione: solo qualche puntura sterile. L'attenzione deve rimanere alta e si effettueranno uleriori campionamenti nel fine settimana e agli inizi della prossima, soprattutto se ci saranno abbassamenti di temperature e piogge.
Nei campionamenti sulle drupe, mentre si è alla ricerca di punture di mosca olearia, molto spesso si visualizzano le tipiche tacche, per il momento macchioline, di lebbra.
DIFESA
Mosca olearia (Bactrocera oleae)
Inizia la fase critica in cui l'insetto da monitorare attentamente è la mosca olearia.
Tecniche di strategia preventiva:
- irrorare sulle chiome le polveri di roccia che, oltre all'effetto dissuasivo per l'ovideposizione, sono utili per la protezione delle piante dagli effetti negativi dell'insolazione.
- posizionare le esche
Lebbra (Collecotrichum gloeosporioides)
Si rilevano le prime macchioline, tacche necrotiche di lebbra.
La lebbra, o antracnosi, è un fungo che negli ultimi anni si sta manifestando nella olivicoltura della nostra regione, sempre con maggiore frequenza e intendsità.
Uno dei momenti chiave nella difesa è quello dell'intervento preventivo in pre-fioritura, quando parte l'infezione primaria e il fungo si insedia nei giovani germogli e sui fiori per poi trasferisrsi sui frutti. L'infezione è favorita da temperature miti e, soprattutto, da piogge.
Uno dei momenti per attuare la difesa, anche o in prevalenza con il rame è dopo la metà di agosto, sempre se ne avverta la presenza sulle drupe, o il post raccolta, in annate in cui il fungo si è manifestato con alta intensità.
Cercosporiosi olivo (Mycocentrospora cladosporoides)
La cercosporiosi è facilmente visibile sulle foglie.
Nei casi di infestazioni diffuse, per risanare le piante non sono sufficienti i trattamenti primaverili eseguiti prevalentemente per occhio di pavone e rogna, ma bisogna integrarli con un trattamento estivo, sempre con sali rameici.
Trattamento rameico estivo
L'intervento con sali di rame, può essere eseguito con finalità di contenimento di lebbra e piombatura (in aggiunta a quelli primaverili e autunnali), e ha anche effetto di contrasto alla infestazione della mosca olearia. L'intervento si può posizionare nel mese di agosto,. meglio da metà a fine mese, per il fatto che generalmente c'è pioggia e i funghi e la mosca olearia sono più aggressivi. In caso ci fosse un periodo di pioggia nella prima decade, il trattamento piuò essere anticipato.
PESCO
Fase fenologica: diverse da ingrossamento a maturazione a seconda della precocità.
Monitoraggio: sul pesco si rilevano danni da bolla, sulle drupacee in genere danni da monilia, entrambi abbastanza prevedibili visto il periodo molto piovoso verificatosi dalla prefioritura alla scamiciatura, ma su questi patogeni non si può intervenire al momento.
DIFESA
Durante l'ingrossamento dei frutti monitorare e prevenire è l'oidio. Tra gli insetti monitorare la presenza di afidi e Cidia e Anarsia.
Oidio (Sphaeroteca pannosa)
Le condizioni climatiche della settimana in corso e quelle previste sembrano essere ancora abbastanza favorevoli al suo sviluppo.
Temperature favorevoli (19-22°C) e umidità bassa (< 65-70%) sono fattori climatici predisponenti.
Essendo un fungo ectofita viene sfavorito da piogge dilavanti, e anche da temperature elevate (maggiori di 28-30°C)
Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.
Interventi agronomici
- impianto di varietà meno suscettibili;
- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni
- mantenere la chioma aerata con le potature;
- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;
- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;
Difesa chimica
Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo.
In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.
Cidia
Si rilevano catture e si attua la relativa difesa con larvicidi.
POMODORO
Monitoraggio e difesa preventiva di peronospora e alternaria. Il clima delle ultime settimane sembra favorevole ad attacchi di alternaria, che in effetti si sono manifestati. Segnali di un forte attacco di nottue e anche presenza di cimice asiatica.
ALTERNARIA (Alternaria solani)
Favorita da temperature comprese tra 22 e 33°C, con tassi elevati di umidità relativa e prolungate bagnature delle superfici vegetali. Diviene più pericolosa della peronospora nel corso della coltivazione, quando ci sono temperature più alte e umidità. In questa settimana abbiamo visionato piante colpite, anche in maniera abbastanza severa, da alternaria.
PERONOSPORA (Phytophthora infestans)
La peronospora è in grado di infettare il pomodoro con umidità relativa elevata o prolungata bagnatura della vegetazione e temperature comprese tra i 10 e i 25°C. Il rischio diminuisce fino ad azzerarsi con alte temperature (>30°C).
La peronospora, in un decorso stagionale normale, è più pericolosa dopo le prime fasi di impianto, nei mesi primaverili dove può piovere e ci sono le temperature idonee.
NOTTUE (Heliotus armigera, Spodoptera exigua, Spodoptera littoralis, Chrysodeixis chalcites)
Si nota in alcuni campi una diffusa presenza di nottue che possono rovinare irrimediabilmente la coltivazione.
Per la difesa integrata, dopo aver monitorato, si possono impiegare i prodotti riportati nella tabella seguente.
MELONE
Le cucurbitacee (melone, anguria, zucca, zucchino, etc.) sono colture molto soggette a oidio. Monitorare e difendere preventivamente l'oidio, anch'esso favorito dal clima di queste ultime settimane, specialmente gli ultimi giorni con cielo coperto.
OIDIO (Erysiphe cucurbitaceum, Sphaeroteca fuliginea)
Le piogge ostacolano la diffusione dell'oidio che, al contrario, è favorito e si sviluppa in condizioni di elevata umidità relativa (optimum intorno al 70%, anche se la germinazione delle spore è possibile anche a bassi valori di umidità relativa) e con temperature ottimali di 25 °C . A meno di 10°C ed a più di 35 °C l’infezione si blocca.