Bollettino n.16 luglio 2025

Bollettino regionale difesa integrata
Mercoledì, Luglio 30, 2025

D.P.I. DIFESA 

Usi eccezionali che non richiedono deroga al Disciplinare difesa integrata e controllo infestanti della Regione Abruzzo anno 2025

 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo  Password: abruzzo)

Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)

Il periodo da martedì 22 luglio 2025 a lunedì 28 luglio 2025 si è caratterizzato per un deciso calo delle temperature associato a precipitazioni diffuse sul territorio; più intense nel teramano e nel pescarese litoraneo. Le piogge si sono verificate soprattutto nella giornata del 28 luglio.

Le piogge si sono protratte, per larga parte del comprensorio regionale, anche il 29 luglio in mattinata.  Riportiamo pertanto una tabella dei dati delle piogge delle ultime 24 ore.

 

 

OLIVO

Agrometeo

Le piogge del 27 e 28 luglio che si sono verificate in gran parte dell'areale olivicolo regionale, sia pure con entità differenti (da 5 millimetri nelle zone interne a 60 mm della costa (come visibile dalla cartina meteo soprastante, ), e gli abbassamenti di temperatura, sono condizioni entrambe favorevoli alla deposizione da parte della mosca. Adesso le temperature non sono molto alte e le ovideposizioni possono rivelarsi fertili.  

Fase fenologica 

Fase di post indurimento del nocciolo in tutte le varietà, con le drupe che stanno via via sempre più ingrandendosi. la mosca olearia predilige le olive più grandi e con polpa più morbida, in genere Intosso, Ascolana, Cucco, poi Leccino e altre.

Monitoraggio

Dal monitorando della mosca olearia con le trappole si è rilevata la presenza del dittero soprattutto nella collina litoranea; solo sporadicamente e in numeri minimi nelle zone della media collina, dove molte trappole segnano zero. Qualche campionamento fatto su olive leccino e cucco nell'areale costiero ha rilevato presenza di infestazione; in altri campioni, sempre nell'areale costiero, non si rilevano nemmeno le punture.    

In questi giorni provvederemo a intensificare il campionamento,  anche su altri areali, per avere un quadro più chiaro della situazione.

Nei campionamenti sulle drupe, mentre si è alla ricerca di punture di mosca olearia, molto spesso si visualizzano le tipiche tacche, per il momento macchioline, di lebbra.

DIFESA

Mosca olearia (Bactrocera oleae)

Massima attenzione agli attacchi di  mosca olearia.dopo le piogge cadute in settimana, e le temperature che si sono abbassate e che si prevedono ancora per qualche giorno non molto elevate. Le condizioni climatiche favoriscono l'attività del dittero e in effetti, subito dopo le piogge, si riscontrano punture su olive, sulle più grandi in genere, delle quali alcune fertili. Non è una condizione che ci permette di generalizzare perchè ci sono anche campioni di olive, sempre nell'areale costiero, dove non si rilevano nemmeno le punture.

Negli oliveti della costa, su drupe grandi (monitorate Cucco e Leccino) si sono riscontrate, dopo la pioggia molte punture, alcune (5-7%) fertili, nella fase prevalente di uova.

In particolare sulla costa si nota una maggiore presenza del dittero nelle trappole (non in maniera generalizzata)  

Olive medio piccole: non ci sono in genere punture

Consiglio: fare un campione casuale di 100 olive su almeno 10 piante e vedere se le stesse sono integre o se presentano delle punture, che sono molto piccole, (punta di una penna biro).

 

Già la presenza delle punture può essere, con questo clima, una condizione allarmante; meglio se si riesce a  effettuare un controllo al microscopio (tecnici specializzati).

In presenza di infestazione di uova, o larvette 1 età, anche in percentuali minime (7% da DPI Difesa)   effettuare immediatamente un trattamento insetticida.

Non effettuare interventi larvicidi se non si riscontrano punture fertili, in quanto gli stessi sono abbattenti e non hanno funzioni di prevenzione.

 

AGGIORNAMENTO 31 LUGLIO

 

Dai campionamenti odierni, effettuati sulla costa e fino a circa 10 km all'interno si evince una situazione abbastanza chiara:

Olive medio grandi e tenere (prevalentemente delle varietà Intosso, Ascolana, Cucco) si notano anche drupe in cui le larve di mosca di prima generazione su frutto (seconda nell'anno) sono state  parassitizzate da lasioptera (la cui azione in questa fase può considerarsi positiva) e ci sono prevalentemente uova e qualche larva di prima e seconda età  (seconda generazione su frutto). Intervento insetticida consigliato. 

Olive medio piccole: non ci sono punture (su un campo della varietà Leccino,  a Ciità S. Angelo, monitorato direttamente in campo, a fronte di 20 catture di mosca non si è riscontrata nessuna puntura). Si fa ancora in tempo a intervenire con sostanze dissuadenti (polveri di roccia e altro) o esche proteiche.

Il clima dei giorni scorsi e quello previsto sembra essere favorevole alla infestazione da mosca olearia.

Nel caso si intervenisse, sia con insetticidi che con sostanze dissuadenti, è consigliabile aggiungere al trattamento anche il rame, sia per la sua funzione collaterale antidacica, sia in funzione di contrastare la lebbra che è quasi sempre visibile nei campionamenti effettuati. 

Nota bene: queste indicazioni sono a carattere generale mentre il consiglio è sempre quello di  monitorare le proprie olive in campo, anche con l'ausilio di un tecnico, per vedere se ci sono punture,  intervenendo, semmai, solo in loro presenza.

 

Tecniche di strategia preventiva:

  • irrorare sulle chiome le polveri di roccia che, oltre all'effetto dissuasivo per l'ovideposizione, sono utili per la protezione delle piante dagli effetti negativi dell'insolazione. 
  • posizionare le esche

 

 

Lebbra (Collecotrichum gloeosporioides)

Si rilevano le prime macchioline, tacche necrotiche di lebbra.

La lebbra, o antracnosi, è un fungo che negli ultimi anni si sta manifestando nella olivicoltura della nostra regione, sempre con maggiore frequenza e intendsità.

Uno dei momenti chiave nella difesa è quello dell'intervento preventivo in pre-fioritura, quando parte l'infezione primaria e il fungo si insedia nei giovani germogli e sui fiori per poi trasferisrsi sui frutti. L'infezione è favorita da temperature miti e, soprattutto, da piogge.

Uno dei momenti  per attuare la difesa, anche o in prevalenza con il rame è dopo la metà di agosto, sempre se ne avverta la presenza sulle drupe, o il post raccolta, in annate in cui il fungo si è manifestato con alta intensità.

Cercosporiosi olivo (Mycocentrospora cladosporoides

La cercosporiosi è facilmente visibile sulle foglie. 

Nei casi di infestazioni diffuse, per risanare le piante non sono sufficienti i trattamenti primaverili eseguiti prevalentemente per occhio di pavone e rogna, ma bisogna integrarli  con un trattamento estivo, sempre con sali rameici. 

 

Trattamento rameico estivo

L'intervento con sali di rame, può essere eseguito con finalità di contenimento di lebbra e piombatura (in aggiunta a quelli primaverili e autunnali), e  ha anche effetto di contrasto alla infestazione della mosca olearia. L'intervento si può posizionare nel mese di agosto,. meglio da metà a fine mese,  per il fatto che generalmente c'è pioggia e i funghi e la mosca olearia sono più aggressivi. In caso ci fosse un periodo di pioggia nella prima decade, il trattamento piuò essere anticipato.

PESCO

Fase fenologica: diverse da ingrossamento a maturazione a seconda della precocità.

Monitoraggio: sul pesco si rilevano danni da bolla,  sulle drupacee in genere danni da monilia, entrambi abbastanza prevedibili visto il periodo molto piovoso verificatosi  dalla prefioritura alla scamiciatura, ma su questi patogeni non si può intervenire al momento.

 

DIFESA

Durante l'ingrossamento dei frutti  monitorare e prevenire è l'oidio. Tra gli insetti monitorare la presenza di afidi e  Cidia e Anarsia. Inizia il periodo in cui prestare attenzione alla mosca della frutta (Ceratitis capitata)

 

Oidio (Sphaeroteca pannosa)

Le condizioni climatiche della settimana in corso e quelle previste sembrano essere ancora abbastanza favorevoli al suo sviluppo.

Temperature favorevoli (19-22°C) e umidità bassa (< 65-70%) sono fattori climatici predisponenti.

Essendo un fungo ectofita viene sfavorito da piogge dilavanti, e anche da temperature elevate (maggiori di 28-30°C)

Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.

 

Interventi agronomici 

- impianto di varietà meno suscettibili;

- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni

 - mantenere la chioma aerata con le potature;

- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;

- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;

 

Difesa chimica

Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo. 

In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.

 

Cidia

Si rilevano catture e si attua la relativa difesa con larvicidi.

 

 

POMODORO

Monitoraggio e difesa preventiva di peronospora e alternaria. Il clima delle ultime settimane sembra favorevole ad attacchi di alternaria, che in effetti si sono manifestati. 

 

ALTERNARIA (Alternaria solani)

Favorita da temperature comprese tra 22 e 33°C, con tassi elevati di umidità relativa e prolungate bagnature delle superfici vegetali. Diviene più pericolosa della peronospora nel corso della coltivazione, quando ci sono temperature più alte e umidità. In questa settimana abbiamo visionato piante colpite, anche in maniera abbastanza severa, da alternaria.

PERONOSPORA (Phytophthora infestans)

La peronospora è in grado di infettare il pomodoro con umidità relativa elevata o prolungata bagnatura della vegetazione e temperature comprese tra i 10 e i 25°C. Il rischio diminuisce fino ad azzerarsi con alte temperature (>30°C).

La peronospora, in un decorso stagionale normale, è più pericolosa dopo le prime fasi di impianto, nei mesi primaverili dove può piovere e ci sono le temperature idonee.

 

NOTTUE (Heliotus armigera, Spodoptera exigua, Spodoptera littoralis, Chrysodeixis chalcites)

Si nota in alcuni campi una diffusa presenza di nottue che possono rovinare irrimediabilmente la coltivazione.

Per la difesa integrata, dopo aver monitorato,  si possono impiegare i prodotti riportati nella tabella seguente.

MELONE

Le cucurbitacee (melone, anguria, zucca, zucchino, etc.) sono colture molto soggette a oidio. Monitorare e difendere preventivamente l'oidio, anch'esso favorito dal clima di queste ultime settimane, specialmente gli ultimi giorni con cielo coperto.

 

OIDIO (Erysiphe cucurbitaceum, Sphaeroteca fuliginea)

Le piogge ostacolano la diffusione dell'oidio che, al contrario, è favorito e si sviluppa in condizioni di elevata umidità relativa (optimum intorno al 70%, anche se la germinazione delle spore è possibile anche a bassi valori di umidità relativa) e con temperature ottimali di 25 °C . A meno di 10°C ed a più di 35 °C l’infezione si blocca.