AGROMETEO
Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo Password: abruzzo)
Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)
AGROMETEO
Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo Password: abruzzo)
Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)
Il periodo da martedì 29 luglio 2025 a lunedì 04 agosto 2025 si è caratterizzato per un calo delle temperature associato a precipitazioni diffuse sul territorio, più intense nella fascia collinare litoranea (teatino, pescarese litoraneo, teramano e vastese). Nel comprensorio frentano si sono verificate grandinate e velocità del vento sostenute le quali hanno causato notevoli danni alle colture. Gli eventi piovosi si sono verificate nei giorni 3 e 4 agosto.
OLIVO
Agrometeo
Le piogge che si sono verificate nelle ultime settimane in gran parte dell'areale olivicolo regionale, sia pure con entità differenti (da 5 millimetri nelle zone interne a oltre 60 mm della costa), e gli abbassamenti di temperatura, sono condizioni entrambe favorevoli alla deposizione da parte della mosca. Adesso le temperature non sono molto alte e le ovideposizioni possono rivelarsi fertili. Le previsioni danno clima asciutto e soleggiato con notevole aumento delle temperature e questo potrà essere favorevole per limitare gli attacchi di mosca olearia, rallentando l'attività del dittero e contrastandone le ovideposizioni.
Fase fenologica
Fase di post indurimento del nocciolo in tutte le varietà, con le drupe che stanno via via sempre più ingrandendosi. la mosca olearia predilige le olive più grandi e con polpa più morbida, in genere Intosso, Ascolana, Cucco, poi Leccino e altre.
Monitoraggio
Dai campionamenti eseguiti si nota sicuramente un ampliamento dell'areale dove si manifesta infestazione, anche se non ben definibile, a macchia di leopardo. Le olive medio piccole sembrano al momento indenni da punture, ma le situazioni però sono variabili per cui si consiglia di monitorare bene le prorpie olive, almeno per verificare che ci siano piccole lesioni, che possono essere causate da mosca oleraia. Molti piccoli puntini che si osservano sulle drupe e che ad ochio nudo possono confondere, si rivelano poi ad una osservazione più attenta, con l'ausilio di qualche ingrandimento, essere tacche iniziali di lebbra (molto presente su quasi tutti i campioni analizzati).
DIFESA
Mosca olearia (Bactrocera oleae)
Massima attenzione agli attacchi di mosca olearia.dopo le piogge cadute in settimana, e le temperature che si sono abbassate e che si prevedono ancora per qualche giorno non molto elevate. Le condizioni climatiche favoriscono l'attività del dittero e in effetti, subito dopo le piogge, si riscontrano punture su olive, sulle più grandi in genere, delle quali molte fertili.
Le infestazioni, sulle olive monitorate. al momento sono di lieve intensità, variano circa dal 1% ad un massimo del 15%.
Olive medio piccole: non ci sono in genere punture
Consiglio: fare un campione casuale di 100 olive su almeno 10 piante e vedere se le stesse sono integre o se presentano delle punture, che sono molto piccole, (punta di una penna biro).
Già la presenza delle punture può essere, con questo clima, una condizione allarmante; meglio se si riesce a effettuare un controllo al microscopio (tecnici specializzati).
In presenza di infestazione di uova, o larvette 1 età, anche in percentuali minime (7% da DPI Difesa) effettuare immediatamente un trattamento insetticida.
Non effettuare interventi larvicidi se non si riscontrano punture fertili, in quanto gli stessi sono abbattenti e non hanno funzioni di prevenzione.
Nota bene: queste indicazioni sono a carattere generale mentre il consiglio è sempre quello di monitorare le proprie olive in campo, anche con l'ausilio di un tecnico, per vedere se ci sono punture, intervenendo, semmai, solo in loro presenza.
Tecniche di strategia preventiva:
- irrorare sulle chiome le polveri di roccia che, oltre all'effetto dissuasivo per l'ovideposizione, sono utili per la protezione delle piante dagli effetti negativi dell'insolazione.
- posizionare le esche
Lebbra (Collecotrichum gloeosporioides)
Si rilevano le prime macchioline, tacche necrotiche di lebbra su molti campioni analizzati.
La lebbra, o antracnosi, è un fungo che negli ultimi anni si sta manifestando nella olivicoltura della nostra regione, sempre con maggiore frequenza e intendsità.
Uno dei momenti chiave nella difesa è quello dell'intervento preventivo in pre-fioritura, quando parte l'infezione primaria e il fungo si insedia nei giovani germogli e sui fiori per poi trasferisrsi sui frutti. L'infezione è favorita da temperature miti e, soprattutto, da piogge.
Uno dei momenti per attuare la difesa, anche o in prevalenza con il rame è dopo la metà di agosto, sempre se ne avverta la presenza sulle drupe, o il post raccolta, in annate in cui il fungo si è manifestato con alta intensità.
Cercosporiosi olivo (Mycocentrospora cladosporoides)
La cercosporiosi è facilmente visibile sulle foglie.
Nei casi di infestazioni diffuse, per risanare le piante non sono sufficienti i trattamenti primaverili eseguiti prevalentemente per occhio di pavone e rogna, ma bisogna integrarli con un trattamento estivo, sempre con sali rameici.
Trattamento rameico estivo
L'intervento con sali di rame, può essere eseguito con finalità di contenimento di lebbra e piombatura (in aggiunta a quelli primaverili e autunnali), e ha anche effetto di contrasto alla infestazione della mosca olearia. L'intervento si può posizionare nel mese di agosto,. meglio da metà a fine mese, per il fatto che generalmente c'è pioggia e i funghi e la mosca olearia sono più aggressivi. In caso ci fosse un periodo di pioggia nella prima decade, il trattamento piuò essere anticipato.
PESCO
Fase fenologica: diverse da ingrossamento a maturazione a seconda della precocità.
DIFESA
Durante l'ingrossamento dei frutti monitorare e prevenire è l'oidio. Tra gli insetti monitorare la presenza di afidi e Cidia e Anarsia. Inizia il periodo in cui prestare attenzione alla mosca della frutta (Ceratitis capitata)
Oidio (Sphaeroteca pannosa)
Le condizioni climatiche della settimana in corso e quelle previste sembrano essere ancora abbastanza favorevoli al suo sviluppo.
Temperature favorevoli (19-22°C) e umidità bassa (< 65-70%) sono fattori climatici predisponenti.
Essendo un fungo ectofita viene sfavorito da piogge dilavanti, e anche da temperature elevate (maggiori di 28-30°C)
Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.
Interventi agronomici
- impianto di varietà meno suscettibili;
- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni
- mantenere la chioma aerata con le potature;
- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;
- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;
Difesa chimica
Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo.
In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.
Cidia
Si rilevano catture e si attua la relativa difesa con larvicidi.
POMODORO
Monitoraggio e difesa preventiva di peronospora e alternaria.
ALTERNARIA (Alternaria solani)
Favorita da temperature comprese tra 22 e 33°C, con tassi elevati di umidità relativa e prolungate bagnature delle superfici vegetali. Diviene più pericolosa della peronospora nel corso della coltivazione, quando ci sono temperature più alte e umidità. In questa settimana abbiamo visionato piante colpite, anche in maniera abbastanza severa, da alternaria.
PERONOSPORA (Phytophthora infestans)
La peronospora è in grado di infettare il pomodoro con umidità relativa elevata o prolungata bagnatura della vegetazione e temperature comprese tra i 10 e i 25°C. Il rischio diminuisce fino ad azzerarsi con alte temperature (>30°C).
La peronospora, in un decorso stagionale normale, è più pericolosa dopo le prime fasi di impianto, nei mesi primaverili dove può piovere e ci sono le temperature idonee.
NOTTUE (Heliotus armigera, Spodoptera exigua, Spodoptera littoralis, Chrysodeixis chalcites)
Si nota in alcuni campi una diffusa presenza di nottue che possono rovinare irrimediabilmente la coltivazione.
Per la difesa integrata, dopo aver monitorato, si possono impiegare i prodotti riportati nella tabella seguente.
MELONE
Le cucurbitacee (melone, anguria, zucca, zucchino, etc.) sono colture molto soggette a oidio. Monitorare e difendere preventivamente l'oidio, anch'esso favorito dal clima di queste ultime settimane, specialmente gli ultimi giorni con cielo coperto.
OIDIO (Erysiphe cucurbitaceum, Sphaeroteca fuliginea)
Le piogge ostacolano la diffusione dell'oidio che, al contrario, è favorito e si sviluppa in condizioni di elevata umidità relativa (optimum intorno al 70%, anche se la germinazione delle spore è possibile anche a bassi valori di umidità relativa) e con temperature ottimali di 25 °C . A meno di 10°C ed a più di 35 °C l’infezione si blocca.