BUON FERRAGOSTO
AGROMETEO
Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo Password: abruzzo)
Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)
Nell'areale tra la costa e la media collina, dopo le piogge di fine luglio, 28 e 29, il tempo è stato asciutto e soleggiato, le temperature massime hanno superato di qualche punto i 30°C e le minime si sono attestate sui 17°C.
OLIVO
Fase fenologica
Fase di post indurimento del nocciolo in tutte le varietà, con le drupe che stanno via via sempre più ingrandendosi. La mosca olearia predilige le olive più grandi e con polpa più morbida, in genere Intosso, Ascolana, Cucco, poi Leccino e altre.
Premessa: nei primi bollettini di luglio abbiamo fatto riferimento a volte al monitoraggio dell'infestazione sui olive da mensa (Intosso, Cucco, Ascolana). Le situazioni descritte in questo. e anche negli ultimi Bollettini non riguardano queste varietà (se non espressamente citate) perchè, se non adeguatamente difese, in tutti gli areali, dalla costa alla montagna interna, sulle stesse si riscontrano attacchi diffusi, di mosca olearia, in percentuali elevate e anche le tacche tipiche causate dalla lasioptera berlesiana, situazione assolutamente non riferibile alle olive da olio anche se situate nello stesso oliveto. Peraltro, nella maggior parte dei casi, si tratta di poche piante sparse nell'oliveto (che si farebbe anche meglio a non avere in mezzo alle altre), in cui gli attacchi di mosca olearia avvengono in pratica tutti gli anni, o quasi.
Le olive da mensa non vanno assolutamente prese come riferimento per effettuare gli interventi di difesa dalla mosca olearia sulle varietà da olio, né come tempistica, né come modalità.
Nel prelevare i campioni da analizzare e nel programmare gli interventi di difesa da mosca olearia le diverse varietà in genere, in particolare quelle da mensa rispetto a quelle da olio, vanno considerate in maniera separata ata.
Foto: olive da mensa e da olio prelevate dallo stesso oliveto
Monitoraggio
Nei campionamenti eseguiti in questa settimana prevalentemente sulle aree della media collina e collina interna su olive delle varietà leccino e dritta (Cucco e Intosso già segnalate infestazioni in precedenza), si sono rilevati pochi casi di infestazione, in percentuale generalmente bassa, con prevalenza di forme di larve adulte (3^ età e pupe). Il clima dei prossimi giorni, più o meno caldo, più o meno piovoso o asciutto avrà una decisiva influenza sulla percentuale del nuovo ciclo di infestazione il cui inizio è previsto tra una settimana circa.. Provvederemo a effettuare campionamenti su drupe anche la prossima settimana, sia sulla costa che sulla collina media e interna. Nel monitorare le olive si rileva in maniera molto diffusa la lebbra (molto presente su quasi tutti i campioni analizzati).
DIFESA
Mosca olearia (Bactrocera oleae)
Massima attenzione agli attacchi di mosca olearia..
Da quanto rilevato su olive del tipo delle varietà monitorate (dritta e leccino), è prevedibile nell'areale della media collina e interno, la presenza di adulti a partire dalla prossima settimana.
Dopo i consigli forniti nei precedenti bollettini e aggiornamenti, in questa settimana si può eventuialmente attuare una difesa preventiva con polveri di roccia o esche proteiche, entrambe tese a limitare le ovideposizioni.
Per l'intervento insetticida si pensa di poter fornire indicazioni più precise e puntiuali nel prossimo Bollettino.
Consiglio: fare un campione casuale di 100 olive su almeno 10 piante e vedere se le stesse sono integre o se presentano delle punture, che sono molto piccole, (punta di una penna biro).
Già la presenza delle punture può essere, con questo clima, una condizione allarmante; meglio se si riesce a effettuare un controllo al microscopio (tecnici specializzati).
In presenza di infestazione di uova, o larvette 1 età, anche in percentuali minime (5-7% da DPI Difesa) effettuare immediatamente un trattamento insetticida.
Non effettuare interventi larvicidi se non si riscontrano punture fertili, in quanto gli stessi sono abbattenti e non hanno funzioni di prevenzione.
Nota bene: queste indicazioni sono a carattere generale mentre il consiglio è sempre quello di monitorare le proprie olive in campo, anche con l'ausilio di un tecnico, per vedere se ci sono punture, intervenendo, semmai, solo in loro presenza.
Tecniche di strategia preventiva:
- irrorare sulle chiome le polveri di roccia che, oltre all'effetto dissuasivo per l'ovideposizione, sono utili per la protezione delle piante dagli effetti negativi dell'insolazione.
- posizionare le esche
Lebbra (Collecotrichum gloeosporioides)
Si rileva lebbra su molti campioni analizzati, anche in percentuali elevate, superiori al 10% delle olive.
La lebbra, o antracnosi, è un fungo che negli ultimi anni si sta manifestando nella olivicoltura della nostra regione, sempre con maggiore frequenza e intendsità.
Uno dei momenti chiave nella difesa è quello dell'intervento preventivo in pre-fioritura, quando parte l'infezione primaria e il fungo si insedia nei giovani germogli e sui fiori per poi trasferisrsi sui frutti. L'infezione è favorita da temperature miti e, soprattutto, da piogge.
Uno dei momenti per attuare la difesa, anche o in prevalenza con il rame è dopo la metà di agosto, sempre se ne avverta la presenza sulle drupe, o il post raccolta, in annate in cui il fungo si è manifestato con alta intensità.
Cercosporiosi olivo (Mycocentrospora cladosporoides)
La cercosporiosi è facilmente visibile sulle foglie.
Nei casi di infestazioni diffuse, per risanare le piante non sono sufficienti i trattamenti primaverili eseguiti prevalentemente per occhio di pavone e rogna, ma bisogna integrarli con un trattamento estivo, nella seconda metà di agosto, sempre con sali rameici.
Trattamento rameico estivo
L'intervento con sali di rame, può essere eseguito con finalità di contenimento di lebbra e piombatura (in aggiunta a quelli primaverili e autunnali), e ha anche effetto di contrasto alla infestazione della mosca olearia. L'intervento si può posizionare nel mese di agosto,. meglio da metà a fine mese, per il fatto che generalmente c'è pioggia e i funghi e la mosca olearia sono più aggressivi. In caso ci fosse un periodo di pioggia nella prima decade, il trattamento piuò essere anticipato.
PESCO
DIFESA
Durante l'ingrossamento dei frutti monitorare e prevenire è l'oidio. Tra gli insetti monitorare la presenza di afidi e Cidia e Anarsia. Inizia il periodo in cui prestare attenzione alla mosca della frutta (Ceratitis capitata)
Oidio (Sphaeroteca pannosa)
Le condizioni climatiche della settimana in corso e quelle previste sembrano essere ancora abbastanza favorevoli al suo sviluppo.
Temperature favorevoli (19-22°C) e umidità bassa (< 65-70%) sono fattori climatici predisponenti.
Essendo un fungo ectofita viene sfavorito da piogge dilavanti, e anche da temperature elevate (maggiori di 28-30°C)
Maggiore suscettibilità nelle prime fasi e fino a indurimento nocciolo per le pesche, in tutte le fasi fino a maturiità per le nettarine. Alcune cultivar di pesche (Springcrest e Suncrest) e di nettarine (Early sungrand) risultano più suscettibili.
Interventi agronomici
- impianto di varietà meno suscettibili;
- contenere la vigoria evitando eccessi di azoto e limitando le irrigazioni
- mantenere la chioma aerata con le potature;
- mantenere il suolo inerbito e sfalciato;
- effettuare il diradamento per asportare i frutticini colpiti;
Difesa chimica
Su cultivar suscettibili ed areali ad alto rischio (zone collinari in prevalenza) si interviene preventivamente da fine fioritura-scamiciatura fino a indurimento nòcciolo.
In altri casi si può monitorare l'oidio e intervenire solo se c'è la comparsa. In genere con 1-10 germogli infetti rilevati in campo monitorando 10 germogli terminali per pianta, si può prefigurare un attacco di oidio moderato, mentre con più di 10 germogli infetti l'attacco può essere più consistente.
Cidia
POMODORO
ALTERNARIA (Alternaria solani)
Favorita da temperature comprese tra 22 e 33°C, con tassi elevati di umidità relativa e prolungate bagnature delle superfici vegetali. Diviene più pericolosa della peronospora nel corso della coltivazione, quando ci sono temperature più alte e umidità. In questa settimana abbiamo visionato piante colpite, anche in maniera abbastanza severa, da alternaria.
PERONOSPORA (Phytophthora infestans)
La peronospora è in grado di infettare il pomodoro con umidità relativa elevata o prolungata bagnatura della vegetazione e temperature comprese tra i 10 e i 25°C. Il rischio diminuisce fino ad azzerarsi con alte temperature (>30°C).
La peronospora, in un decorso stagionale normale, è più pericolosa dopo le prime fasi di impianto, nei mesi primaverili dove può piovere e ci sono le temperature idonee.
NOTTUE (Heliotus armigera, Spodoptera exigua, Spodoptera littoralis, Chrysodeixis chalcites)
Si nota in alcuni campi una diffusa presenza di nottue che possono rovinare irrimediabilmente la coltivazione.
Per la difesa integrata, dopo aver monitorato, si possono impiegare i prodotti riportati nella tabella seguente.
MELONE
Le cucurbitacee (melone, anguria, zucca, zucchino, etc.) sono colture molto soggette a oidio. Monitorare e difendere preventivamente l'oidio, anch'esso favorito dal clima di queste ultime settimane, specialmente gli ultimi giorni con cielo coperto.
OIDIO (Erysiphe cucurbitaceum, Sphaeroteca fuliginea)
Le piogge ostacolano la diffusione dell'oidio che, al contrario, è favorito e si sviluppa in condizioni di elevata umidità relativa (optimum intorno al 70%, anche se la germinazione delle spore è possibile anche a bassi valori di umidità relativa) e con temperature ottimali di 25 °C . A meno di 10°C ed a più di 35 °C l’infezione si blocca.