AGROMETEO
Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo Password: abruzzo)
Clima della settimana antecedente (14-20 agosto)
In tutto l'areale olivicolo, clima instabile.
Temperature: non sono state particolarmente elevate, anche al di sotto della media stagionale.
Precipitazioni: anche più di una ma generalmente di piccolissima intensità sulla costa e media collina. Molto più intense (cumulativamente anche oltre 30 mm) nelle zone interne della Valle Peligna (Sulmona Bugnara, Corfinio), in provincia dell'Aquila, e negli areali del Casauria (Tocco da Casauria, Alanno) e della zona Vestina interna (Penne, Vicoli), in provincia di Pescara.
Previsioni dal 21 al 25 agosto
Temperature: abbassamenti di temperatura, con le massime che non supereranno i 30°C.
Precipitazioni: piogge, di media intensità distribuite su più giorni negli areali collinari e pedemontani. Assenza di pioggia sulla costa (ma vista l'instabilità non è da escludere del tutto).
OLIVO
Fase fenologica
Fase di post indurimento del nocciolo in tutte le varietà, con le drupe che stanno via via sempre più ingrandendosi. La mosca olearia predilige le olive più grandi e con polpa più morbida, in genere Intosso, Ascolana, Cucco, poi Leccino e altre.
MONITORAGGIO E DIFESA MOSCA OLEARIA E MARCIUMI
Massima attenzione agli attacchi di mosca olearia. in considerazione di un clima che a partire da questo momento e per i prossimi sette giorni sembra essere favorevole all'insetto.
Nei campionamenti eseguiti in questa settimana si rileva generalmente questa situazione.
Marciumi diffusi in quasi tutti i campionamenti eseguiti, determinati da lebbra (Gloeosporium olivarium) o dal fungo (Sphaeroppsis dalmatica) trasportato all'interno delle olive dal parassita della mosca olearia (lasiopetera berlesiana.).
Areale collina litoranea
Monitoraggio: si rilevano nelle drupe residui di pupe già sfarfallate (mosche che già volano nell'oliveto) e qualche pupa ancora non sfarfallata, L'attacco, come già detto è medio-intenso, al di sopra del 10% fino al 20%. E' una situazione diffusa, solo in qualche caso si può essere esenti soprattutto in caso di olive di piccole dimensioni. Non sono state rilevate punture fertili, ma siamo oramai in una situazione in cui le stesse sono prossime, quando già non in essere.
Difesa:
Con le mosche già in campo e il clima favorevole l'ovideposizione è prevista nel breve periodo. In presenza di punture è consigliabile intervenire nei prossimi giorni con prodotti insetticidi, Si ritiene che per i prodotti dissuasori della ovideposizione (polveri di roccia) e/o esche proteiche il tempo di intervento è molto limitato.
In presenza di marciumi è consigliabile intervenire con il rame, che in questo periodo svolge anche una azione contro la cercosporiosi e, secondariamente contro la mosca olearia.
Areali interni (collina media e zona pedemontana)
Monitoraggio: sulle drupe si rilevano pupe non sfarfallate (mosche non ancora fuoriuscite) in percentuali minime (3-6%), anche su oliveti dove non è stato fatto ancora nessun intervento fitosanitario.. La situazione non è omogeneamente diffusa sul territorio e ci sono ancora diversi campioni praticamente integri. Non sono state rilevate punture fertili che potranno prevedibilmente essere rilevate a partire dalla prossima settimana, vista la prevalenze di pupe ancora all'interno delle drupe.
Difesa:
Controllare sempre l'eventuale presenza di punture. L'ovideposizione è prevista nel medio periodo, probabilmente a partire dalla prossima settimana (notizie più dettagliate sui prossimi aggiornamenti).
A partire da oggi e per qualche giorno si può ancora intervenire con prodotti dissuasori della ovideposizione (polveri di roccia) e/o esche proteiche. L'eventuale intervento insetticida, nel caso si rilevino punture, si posiziona a partire da metà della prossima settimana.
In presenza di marciumi è consigliabile intervenire con il rame, che in questo periodo svolge anche una azione contro la cercosporiosi e, secondariamente contro la mosca olearia.
Tecniche di strategia preventiva:
- irrorare sulle chiome le polveri di roccia che, oltre all'effetto dissuasivo per l'ovideposizione, sono utili per la protezione delle piante dagli effetti negativi dell'insolazione.
- posizionare le esche
Prodotti difesa mosca olearia
Lebbra (Collecotrichum gloeosporioides)
Si rileva lebbra su molti campioni analizzati, anche in percentuali elevate, superiori al 10% delle olive.
La lebbra, o antracnosi, è un fungo che negli ultimi anni si sta manifestando nella olivicoltura della nostra regione, sempre con maggiore frequenza e intendsità.
Uno dei momenti chiave nella difesa è quello dell'intervento preventivo in pre-fioritura, quando parte l'infezione primaria e il fungo si insedia nei giovani germogli e sui fiori per poi trasferisrsi sui frutti. L'infezione è favorita da temperature miti e, soprattutto, da piogge.
Uno dei momenti per attuare la difesa, anche o in prevalenza con il rame è dopo la metà di agosto, sempre se ne avverta la presenza sulle drupe, o il post raccolta, in annate in cui il fungo si è manifestato con alta intensità.
Cercosporiosi olivo (Mycocentrospora cladosporoides)
La cercosporiosi è facilmente visibile sulle foglie.
Nei casi di infestazioni diffuse, per risanare le piante non sono sufficienti i trattamenti primaverili eseguiti prevalentemente per occhio di pavone e rogna, ma bisogna integrarli con un trattamento estivo, nella seconda metà di agosto, sempre con sali rameici.
Trattamento rameico estivo
L'intervento con sali di rame, può essere eseguito con finalità di contenimento di lebbra e piombatura (in aggiunta a quelli primaverili e autunnali), e ha anche effetto di contrasto alla infestazione della mosca olearia. L'intervento si può posizionare nel mese di agosto,. meglio da metà a fine mese, per il fatto che generalmente c'è pioggia e i funghi e la mosca olearia sono più aggressivi. In caso ci fosse un periodo di pioggia nella prima decade, il trattamento piuò essere anticipato.
POMODORO
ALTERNARIA (Alternaria solani)
Favorita da temperature comprese tra 22 e 33°C, con tassi elevati di umidità relativa e prolungate bagnature delle superfici vegetali. Diviene più pericolosa della peronospora nel corso della coltivazione, quando ci sono temperature più alte e umidità. In questa settimana abbiamo visionato piante colpite, anche in maniera abbastanza severa, da alternaria.
PERONOSPORA (Phytophthora infestans)
La peronospora è in grado di infettare il pomodoro con umidità relativa elevata o prolungata bagnatura della vegetazione e temperature comprese tra i 10 e i 25°C. Il rischio diminuisce fino ad azzerarsi con alte temperature (>30°C).
La peronospora, in un decorso stagionale normale, è più pericolosa dopo le prime fasi di impianto, nei mesi primaverili dove può piovere e ci sono le temperature idonee.
NOTTUE (Heliotus armigera, Spodoptera exigua, Spodoptera littoralis, Chrysodeixis chalcites)
Si nota in alcuni campi una diffusa presenza di nottue che possono rovinare irrimediabilmente la coltivazione.
Per la difesa integrata, dopo aver monitorato, si possono impiegare i prodotti riportati nella tabella seguente.
MELONE
Le cucurbitacee (melone, anguria, zucca, zucchino, etc.) sono colture molto soggette a oidio. Monitorare e difendere preventivamente l'oidio, anch'esso favorito dal clima di queste ultime settimane, specialmente gli ultimi giorni con cielo coperto.
OIDIO (Erysiphe cucurbitaceum, Sphaeroteca fuliginea)
Le piogge ostacolano la diffusione dell'oidio che, al contrario, è favorito e si sviluppa in condizioni di elevata umidità relativa (optimum intorno al 70%, anche se la germinazione delle spore è possibile anche a bassi valori di umidità relativa) e con temperature ottimali di 25 °C . A meno di 10°C ed a più di 35 °C l’infezione si blocca.