Bollettino n. 20 del 26 agosto 2025

Bollettino regionale difesa integrata
Martedì, Agosto 26, 2025

D.P.I. DIFESA 

Usi eccezionali che non richiedono deroga al Disciplinare difesa integrata e controllo infestanti della Regione Abruzzo anno 2025

 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Dati meteo in tempo reale (Nome utenteRegioneAbruzzo  Passwordabruzzo)

Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)

Clima della settimana antecedente (21-25 agosto)

In tutto l'areale olivicolo, clima  instabile.

Temperature:  non sono state particolarmente elevate, anche al di sotto della media stagionale. Buone escursioni termiche tra giorno e notte.

Precipitazioni: anche più di una. Negli areali teatino e  pescarese in media da 10 a 25 mm passando dalla costa verso l'interno; nell'areale Sangro, minore piovosità. Nel teramano, sia sud che nord, piogge da 10 a 20 mm. Nelle aree interne, Valle Peligna  e Alto Tirino, in generale piogge sopra 20 mm. 

Previsioni dal 26 al 31 agosto

Tempo instabile.

Temperature: in genere le massime  al di sotto dei 30°C.

Piogge: di media intensità previste nel fine settimana, ma l'instabilità che ha contraddistinto la seconda metà di agosto ci ha abituato a rovesci e temporali anche non previsti.

OLIVO

Fase fenologica 

Fase di post indurimento del nocciolo in tutte le varietà, con le drupe che stanno via via sempre più ingrandendosi. In qualche campione di leccino primi segnali di invaiatura. La mosca olearia predilige le olive più grandi e con polpa più morbida, in genere Intosso, Ascolana, Cucco, poi Leccino e altre.

MONITORAGGIO E DIFESA MOSCA OLEARIA E MARCIUMI

Massima attenzione agli attacchi di  mosca olearia., con un clima che per i prossimi sette giorni sembra essere ancora favorevole per l'insetto.

Nei campionamenti eseguiti in questa settimana si rileva generalmente questa situazione.

MARCIUMI 

Dffusi in quasi tutti i campionamenti eseguiti, determinati da lebbra (Gloeosporium olivarium) o dal fungo (Sphaeroppsis dalmatica) trasportato all'interno delle olive dal parassita della mosca olearia (lasiopetera berlesiana.).

MOSCA OLEARIA 

Areale collina litoranea

Monitoraggio: ovideposizione già in atto e un volo di mosca generalmente elevato.  L'attacco, come già detto è medio-intenso, al di sopra del 10% fino al 20%. E' una situazione diffusa; solo in qualche caso si può essere esenti, in genere quando le olive sono di piccole dimensioni.

Difesa: 
Interventi in corso già dallo scorso fine settimana; al momento consigliatii prodotti insetticidi. 

In presenza di marciumi è consigliabile intervenire con il rame, che in questo periodo svolge anche una azione contro la cercosporiosi e, secondariamente contro la mosca olearia.

 

Areali interni (collina media e zona pedemontana) 

Monitoraggio:  si rilevano le prime ovideposizioni e in molti casi le pupe (mosche non ancora fuoriuscite) o fori di sfarfallamento che indicano il volo in atto..L'infestazione precedente si presenta in genere in percentuali minime (3-6%), anche su oliveti dove non è stato fatto ancora nessun intervento fitosanitario.. La situazione non è omogeneamente diffusa sul territorio:  un areale di infestazione più omogeneo si può indivisuare entro i 20 km dalla costa, dove ci sono anche casi di infestazione zero.

Difesa 
Controllare sempre l'eventuale presenza di punture e intervenire al superamento della soglia con insetticidi. 

Se si rilevano ancora pupe all'interno delle drupe, si può intervenire con strategia preventiva oppure  si può attendere l'oivdeposizione (rilevare quantomeno le punture)  per intervenire con prodotti insetticidi.

In questo periodo si sta rilevando che da pupa a punture intercorre un tempo variabile da 4 a 10 giorni circa (in funzione del clima).

In presenza di marciumi è consigliabile intervenire con il rame, che in questo periodo svolge anche una azione contro la cercosporiosi e, secondariamente contro la mosca olearia.

Tecniche di strategia preventiva:

  • irrorare sulle chiome le polveri di roccia che, oltre all'effetto dissuasivo per l'ovideposizione, sono utili per la protezione delle piante dagli effetti negativi dell'insolazione. 
  • posizionare le esche

 

Prodotti difesa mosca olearia

 

 

Lebbra (Collecotrichum gloeosporioides)

Si rileva lebbra su molti campioni analizzati, anche in percentuali elevate, superiori al 10% delle olive.

La lebbra, o antracnosi, è un fungo che negli ultimi anni si sta manifestando nella olivicoltura della nostra regione, sempre con maggiore frequenza e intendsità.

Uno dei momenti chiave nella difesa è quello dell'intervento preventivo in pre-fioritura, quando parte l'infezione primaria e il fungo si insedia nei giovani germogli e sui fiori per poi trasferisrsi sui frutti. L'infezione è favorita da temperature miti e, soprattutto, da piogge.

Uno dei momenti  per attuare la difesa, anche o in prevalenza con il rame è dopo la metà di agosto, sempre se ne avverta la presenza sulle drupe, o il post raccolta, in annate in cui il fungo si è manifestato con alta intensità.

Cercosporiosi olivo (Mycocentrospora cladosporoides

La cercosporiosi è facilmente visibile sulle foglie. 

Nei casi di infestazioni diffuse, per risanare le piante non sono sufficienti i trattamenti primaverili eseguiti prevalentemente per occhio di pavone e rogna, ma bisogna integrarli  con un trattamento estivo, nella seconda metà di agosto, sempre con sali rameici

 

Trattamento rameico estivo

L'intervento con sali di rame, può essere eseguito con finalità di contenimento di lebbra e piombatura (in aggiunta a quelli primaverili e autunnali), e  ha anche effetto di contrasto alla infestazione della mosca olearia. L'intervento si può posizionare nel mese di agosto,. meglio da metà a fine mese,  per il fatto che generalmente c'è pioggia e i funghi e la mosca olearia sono più aggressivi. In caso ci fosse un periodo di pioggia nella prima decade, il trattamento piuò essere anticipato.

 

POMODORO

In raccolta

 

MELONE

Le cucurbitacee (melone, anguria, zucca, zucchino, etc.) sono colture molto soggette a oidio. Monitorare e difendere preventivamente l'oidio, anch'esso favorito dal clima di queste ultime settimane, specialmente gli ultimi giorni con cielo coperto.

 

OIDIO (Erysiphe cucurbitaceum, Sphaeroteca fuliginea)

Le piogge ostacolano la diffusione dell'oidio che, al contrario, è favorito e si sviluppa in condizioni di elevata umidità relativa (optimum intorno al 70%, anche se la germinazione delle spore è possibile anche a bassi valori di umidità relativa) e con temperature ottimali di 25 °C . A meno di 10°C ed a più di 35 °C l’infezione si blocca.