Bollettino n. 18 del 24 giugno 2021

Bollettino Fitosanitario
Giovedì, Giugno 24, 2021

AGROFENOLOGIA E  MONITORAGGIO

 

I dati climatici settimanali

Le previsioni meteo della settimana

 

VITE 

Monitoraggo fenologico

Il monitoraggio fenologico è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

Varietà precoci (Moscato, Chardonnay) : la fase prevalente è "pre-chiusura grappolo"

Varietà medio-precoci (Pecorino):  la fase prevalente è variabile da  “accrescimento acini- pre-chiusura grappolo"

Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è  "accrescimento acini”

 

Monitoraggo fitosanitario

Peronospora: nei campi monitorati e in generale non risultano infezioni in atto 

Oidio: nei campi monitorati non risultano infezioni in atto. Sono stati segnalati casi di infezioni soprattutto su varietà precoci e ancora con minore diffusione su varietà tradizionali

Altre patologie: si segnalano viti con sintomi di mal dell'esca.

Tignoletta della vite (Lobesia botrana): catture iniziate da circa a 8-10 giorni, in crescita, ma non ovunque diffuse. In alcune zone (colline teatine) siamo ancora a livelli di cattura bassi, inferiori a 10 se non in alcuni casi pari a 0  (vedi cartina)

Tignola rigata (Cryptoblabes gnidiella): catture variabili da 0 a poche unità, quasi ovunque presenti nei campi monitorati. (vedi cartina) 

Altri insetti: presenza sporadica di sintomi di erinosi,  in aumento in questa settimana. 

 

OLIVO

Il monitoraggio è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

 

Monitoraggo fenologico

Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è “ingrossamento frutti I stadio”. 

Varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti): "ingrossamento frutto I stadio".

 

Monitoraggo fitosanitario

Occhio di pavone: infezioni visibili con una percentuale a volte anche molto significativa 

Mosca olearia: nei campi monitorati, 0 (zero) catture. 

Monitoraggio fisiopatie: molte foglie ingiallite con sintomi da siccità

 

 

TECNICHE AGRONOMICHE

Nei vigneti si sta eseguendo la potatura verde (spollonatura,  scacchiatura e  sfemminellatura) e, nelle controspalliere, la sistemazione dei tralci all'interno delle  coppie dei fili. Nel caso delle varietà precoci (Chardonnay e Moscato) e medio precoci (Pecorino), le coppie dei fili sono state chiuse e molti  tralci hanno raggiunto e superato il filo superiore. Nel caso di vigneti medio tardivi (Montepulciano), lo sviluppo dei tralci è variabile in dipendenza dei fattori pedo-climatici  o del portinnesto più o meno vigoroso e la chiusura dei fili è tuttora in corso.

 

La gestione del suolo nell'agricoltura integrata

La potatura verde del vigneto

 

DIFESA  DELLE COLTURE

 

VITE 

Dal punto di vista fitopatologico, riguardo alle crittogame, soprattutto ove non è stata condotta una adeguata strategia di difesa si è confermata la presenza di infezioni di oidio, Erisyphe necator, con la formazione della tipica efflorescenza biancastra sugli acini. La peronospora, Plasmopara viticola, risulta ancora completamente assente e non si sono verificate le tanto temute infezioni primarie. Le perduranti condizioni di bel tempo e assenza di precipitazioni previste anche per il periodo di validità del presente bollettino rendono basso il rischio fitosanitario nei confronti di questa avversità.

Tra le avversità animali, invece, il monitoraggio di campo ha evidenziato, in tutta la regione l’inizio del volo della 2^ generazione (carpofaga) della tignoletta, Lobesia botrana, con inizio tra il 16 e il 18 giugno. Questa informazione è da ritenersi molto importante ai fini del corretto posizionamento dell’eventuale intervento chimico che deve tenere conto sia delle caratteristiche e modalità di azione dei principi attivi utilizzabili che della biologia del lepidottero.

Riguardo al controllo della peronospora, Plasmopara viticola, le considerazioni sopra riportate relativamente al limitato rischio epidemiologico portano a consigliare di continuare la difesa, sia nei vitigni tradizionali che precoci con formulati a base di rame cadenzando l’intervento dopo non più di 7-8 giorni dal precedente.

Esclusivamente sulle varietà tradizionali, è ancora utile associare ai principi attivi sopra indicati, formulati contenenti fosfonati che assicurano una buona protezione della vegetazione ancora in attiva crescita. Sui vitigni precoci, invece, l’utilizzo di questi prodotti può essere sospeso sia per non incorrere in problemi di residualità nel vino che per la ridotta sistemia che essi presentano da questa fase in poi.    

Nei confronti dell’oidio, Erysiphe necator  sui vitigni precoci in considerazione  dell’ancora elevato  rischio fitopatologico si consiglia di effettuare un ulteriore intervento con l’utilizzo di cyflufenamid, metrafenone, pyriofenone, proquinazid ecc. ovviamente nel rispetto dei limiti massimi di intervento imposti dai Disciplinari di produzione e in associazione a zolfo.  Questi stessi principi attivi sono utilizzabili anche su quelli tradizionali o, in alternativa  fluxapiroxad o  boscalid appartenenti alla classe chimica degli inibitori della succinato deidrogenasi  (di cui sono  consentiti al massimo due interventi anno in alternativa tra di loro), che associano all’attività antioidica  una interessante azione collaterale  nei confronti di botrite. 

Sui vitigni condotti in biologico  nei confronti dell’oidio oltre allo zolfo è possibile l’utilizzo di olio essenziale di arancio dolce, cerevisane, Bacillus pumilis o bicarbonato di potassio. 

Riguardo al controllo della muffa grigia, Botrytis cinerea, si intende precisare che   la fase di pre-chiusura del grappolo , in cui solitamente viene consigliato l’esecuzione di uno specifico intervento deve intendersi come il momento in cui il grappolo è ancora abbastanza spargolo tale da consentire  una buona penetrazione del prodotto applicato, premessa per il successo dell’intervento.

Nei confronti di questa avversità esclusivamente sui vitigni tradizionali, e laddove la patologia per condizioni pedoclimatiche è ricorrente si consiglia di intervenire con un p.a. specifico, cyprodinil+fludioxonil, fenexamide, fenpyrazamina, isofetamid, pyrimetanil  ecc. Nelle aziende biologiche è possibile, sempre in questa fase, Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Pythium oligandrum ecc. 

Riguardo alla tignoletta, Lobesia botrana, al fine di  meglio posizionare gli interventi insetticidi si consiglia di effettuare osservazioni dirette sui grappoli per verificare le ovideposizioni (si ricorda che le uova, lenticolari e traslucide sono facilmente riconoscibili) che  generalmente, si hanno dopo 5-7 giorni dall’inizio significativo delle catture dei maschi nelle trappole sessuali e che la nascita delle larve si ha dopo 5-6 giorni dalle ovideposizioni.   Ciò è particolarmente importante in relazione alle elevate temperature previste per il periodo di validità del presente bollettino poiché è noto che temperature superiori a 30-32 °C determinano una elevata disidratazione delle stesse e, quindi, assenza di danno.

Queste considerazioni, qualora sono state riscontrate significative ovodeposizioni (almeno 5% di grappoli attaccati) portano a dare indicazioni temporali circa il posizionamento dei prodotti utilizzabili. In particolare i regolatori di crescita metoxifenozide e tebufenozide (utilizzabili per problemi residuali solo nei confronti della seconda generazione) e clorantraniliprole devono essere utilizzati  tra il 26 e 29  giugno,  emamectina e indoxacarb ad azione ovo-larvicida devono essere utilizzati da uova testa-nera a inizio schiusura delle stesse, tra il 3-5 luglio,  spinosad, spinetoram e Bacillus thuringiensis , devono essere utilizzati in presenza delle larve neonate, quindi non  prima del 7-8  luglio. Ovviamente la difesa nei confronti di questo fitofago deve essere molto scrupolosa soprattutto dove le infestazioni sono frequenti  e diffuse.

Il monitoraggio della tignola rigata, Cryptoblabes gnidiella,  ha evidenziato, al momento, una presenza poco significativa ovunque, confermando quanto osservato negli ultimi anni ossia  uno spostamento in avanti della generazione di almeno 12-15 giorni rispetto alla tignoletta.

Si ricorda che per ottimizzare il controllo delle malattie che interessano prioritariamente il grappolo, è fondamentale curare bene la bagnatura degli stessi, eventualmente direzionando il trattamento soprattutto sulla fascia produttiva.

Nei vigneti in cui sono state evidenziate presenze di cicalina verde  Empoasca vitis e cicalina gialla Zygina rhamni, riconoscibili per la presenza di imbrunimenti  lungo le nervature fogliari, e alterazioni cromatiche lungo i bordi e tra le nervature con comparsa di aree ingiallite o arrossate in relazione al colore della bacca, è possibile intervenire con etofenprox o acetamiprid,  

Il monitoraggio effettuato specificatamente negli areali di Lanciano, Frisa, Tollo, Ortona e Vacri dello Scaphoideus titanus, vettore del fitoplasma da quarantena Flavescenza dorata ha evidenziato la presenza delle neanidi di 3^ età pertanto nel periodo di validità del presente bollettino non si prevedono interventi specifici. Riguardo a quest’ultima avversità, in considerazione  del notevole incremento di presenze il Servizio Tutela Fitosanitaria ha emanato una apposita ordinanza rivolta ai viticoltori in cui sono presenti Campi di piante madri per il prelievo delle marze, per l’adozione di una specifica strategia di difesa contro questa temibile cicalina:    

1° intervento da effettuarsi entro e non oltre l’ultima decade di giugno, allorquando si riscontrano neanidi di 5^ età, con l’utilizzo  dei seguenti principi attivi: acetamiprid, indoxacarb, etofenprox, flupyradifurone

2° intervento da effettuarsi a distanza di tre settimane dal precedente con l’utilizzo di acetamiprid o etofenprox

3° intervento da effettuarsi a metà agosto con formulati a base di etofenprox o piretro.

D.P.I. Difesa Peronospora (Plasmopora viticola)

D.P.I. Difesa Oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri)

D.P.I. Difesa Muffa grigia (Botrytis cinerea)

 

OLIVO

Al momento, nonostante l’abbondante fioritura,   non si è in grado di valutare l’entità dell’allegagione che, come spesso accade risulta molto disforme in relazione alle varietà e agli areali di coltivazione e che potrebbe risentire delle alte temperature registrate nell’ultimo periodo e dall’assenza di precipitazioni.

Come indicato nel precedente bollettino  in questo periodo occorre prestare  molta attenzione ai due insetti chiave per la coltura, la tignola, Prays oleae e la mosca, Bactrocera oleae.

Il monitoraggio a mezzo delle trappole sessuali a feromone  della  tignola, Prays oleae, evidenzia, come spesso accade,  un numero di catture molto elevato. Tuttavia si ricorda che, per questo lepidottero non vi è alcuna relazione tra entità della popolazione degli adulti e danni osservati sulle olivine poiché vi sono numerosi limitatori naturali, nonché le temperature superiori a 31°C, che influenzano sul danno diretto. Si consiglia, nel periodo di validità del presente bollettino,  di rivolgersi a tecnici specializzati che, attraverso  le osservazioni sulle olivine sono in grado di definire l’entità delle ovideposizioni e, l’eventuale superamento della soglia di intervento che, si ricorda, è stabilita nel 10-15% di uova o larvette in fase di penetrazione. 

Si ricorda che le uova vengono deposte, normalmente, sul calice dell’olivina e dopo un periodo variabile da 3 a 7 giorni le larvette penetrano, direttamente (quindi senza essere vaganti) all’interno dell’olivina forando il calice fino ad arrivare all’interno del nocciolo determinando spesso il disseccamento e la caduta delle olivine attaccate (cascola precoce), quelle che permangono nell’endocarpo, a maturità (fine agosto-inizio settembre) fuoriescono in corrispondenza dell’intersezione del peduncolo provocando il distacco dell’oliva (cascola tardiva).

Le varietà da olio manifestano, in genere,  una buona resistenza (antibiosi) agli attacchi e possono compensare la cascola delle olive con un maggior peso della drupa e una maggiore resa in olio; quelle a drupa grossa, invece, es.  Cucco, Intosso ecc. hanno una minore tolleranza alle infestazioni per cui può essere necessario l’esecuzione di un intervento specifico  effettuato nella fase che precede l’indurimento del nocciolo.

Il monitoraggio della mosca (Bactrocera oleae)  per mezzo delle trappole cromotropiche e a feromone ha evidenziato, per il momento una attività di volo molto bassa (qualche adulto per trappola) tuttavia si consiglia di continuare con le osservazioni nella consapevolezza che le femmine possono iniziare le  ovideposizioni  sulle olive  già recettive in fase di pre- indurimento del nocciolo.

 

DRUPACEE

Le varietà di pesco e nettarine a maturazione media sono in fase di raccolta, per le altre predomina l’ingrossamento dei frutti.

Dal punto di vista fitopatologico le reinfestazioni di afide verde, Myzus persicae  sono nettamente in regressione pertanto non sono più necessari interventi specifici.

Le condizioni climatiche continuano ad essere favorevoli alle infezioni di oidio, Sphaeroteca  pannosa  pertanto, si consiglia di continuare la difesa, esclusivamente sulle varietà più tardive che non hanno ancora raggiunto la fase fenologica di frutto noce oltre la quale la suscettibilità alla malattia si attenua notevolmente,  con l’utilizzo di formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo ecc.) o gli SDHI (Inibitori della succinato deidrogenasi (fluxapiroxad, flupyram, boscalid e penthiopirad).

Il controllo della 2^ generazione dei  lepidotteri tortricidi  Cydia molesta e Anarsia lineatella   può ritenersi conclusa, pertanto nel periodo di validità del presente bollettino non si consigliano interventi.

Le elevate temperature e l’assenza di precipitazioni hanno evitato qualsiasi infezione di monilia, Monilia laxa,  pertanto solo sulle varietà prossime alla raccolta e che si sono rilevate particolarmente suscettibili alla malattia, si consiglia di effettuare un intervento cautelativo con l’utilizzo di formulati triazolici,  penthiopyrad,fenpyrazamina,trifloxistrobin+tebucolazolo,Boscalid+pyraclostrobin,tebuconazolo+fluopyram, fludioxolin +cyprodinil  ecc. o, in impianti biologici con bicarbonato di potassio, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus  subtilis  ovviamente nel rispetto dei tempi di carenza dei formulati commerciali utilizzati.

Sono state segnalate, altresì, infestazioni di ragnetto rosso, Panonhicus ulmi. In caso di superamento della soglia di intervento pari al 60% di foglie occupate si consiglia di intervenire con abamectina, tebufenpirad, etoxazolo, acequinocil, fenpyroximate, scegliendo i diversi principi attivi in funzione dei tempi di carenza.   

Sulle poche varietà di ciliegio ancora da raccogliere è ancora necessario il controllo del moscerino Drosophila suzuki,  anche se le alte hanno determinato un sensibile calo delle presenze degli adulti. Un eventuale ultimo intervento cautelavo può essere effettuato con deltametrina (utilizzabile per un massimo di 3 trattamenti anno) che presenta un tempo di carenza di  7 giorni. 

 

ORTIVE

Per tutte le varietà di pieno campo è iniziata la raccolta che, come sempre, procederà scalarmente pertanto tutti gli interventi chimici devono essere effettuati nel massimo rispetto dei tempi di carenza.

Su pomodoro  in pieno campo,  non si sono evidenziate infezioni di  peronospora,  Phytophthora infestans pertanto, anche in considerazione delle previste assenze di precipitazioni, nel periodo di validità del presente bollettino non si consigliano interventi specifici nei confronti di questa avversità.

Sono state segnalate, invece, diffuse  presenze di alternaria  Alternaria spp.  nei confronti della quale, soprattutto in presenza di un ulteriore rialzo delle temperature,  è necessario  intervenire, con finalità preventive,   con formulati specifici quali fluxapiroxad + difenoconazolo, isopyrazam   o  zoxamide.

Il monitoraggio della seconda generazione della nottua gialla, Helicoverpa armigera, ha evidenziato l’inizio del volo per cui, per il periodo di validità del presente bollettino si consiglia di intervenire con insetticidi regolatori di crescita clorantraniliprole, metoxifenozide o tebufenozide che vanno impiegati in fase di ovideposizione.  Si ricorda che si tratta di un lepidottero che, oltre a danni  sull’apparato fogliare, provoca danni diretti sulle bacche ove penetrano attraverso la cavità calicina per poi fuoriuscire quando hanno raggiunto il  4°-5° stadio rendendole in commerciabili.  La difesa deve essere molto tempestiva poiché lo sviluppo larvale avviene all’interno delle bacche e questo riduce notevolmente la possibilità di colpirle con insetticidi.

In molti casi, complice le elevate condizioni caldo-umide si sono evidenziate presenze di cancro batterico da Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis. Si tratta di una batteriosi vascolare in quanto il batterio si localizza nei tessuti conduttori della pianta. Inizialmente i sintomi sono costituiti dall’appassimento delle giovani foglie e con disseccamenti generalizzati della pianta, spesso centrata su uno dei due lati (in funzione dei fasci vascolari). Al taglio longitudinale del fusto si assiste l’imbrunimento dei tessuti conduttori. Pure diffusa appare Pseudomonas corrugata, caratterizzata dal completo svuotamento del midollo.

 E’ importante eliminare le piante colpite e la difesa, esclusivamente di tipo preventiva può essere effettuata con formulati rameici o  acibenzolar-s methil. Dal punto di vista nutrizionali concimi fogliari ad alto tenore di zinco possono contribuire ad aiutare la fisiologia della pianta.   

Su cucurbitaceezucchino e melone non ci sono evidenze di infezioni di peronospora, Pseudoperonospora cubensis  ma è   necessario continuare,  sempre in maniera preventiva, la difesa nei confronti dell’oidio con l’utilizzo di formulati triazolici (fenbuconazolo, difenocolazolo, penconazolo, miclobutanil, tetraconazolo ecc.) ciflufenamid, fluxapiroxad, isopyrazam o, nelle coltivazioni biologiche e su zucchino già in fase di raccolta con  Bacillus pumilis, Olio essenziale di arancio dolce, cerevisane ecc.

Sul   pomodoro in coltura protetta, in avanzata fase di raccolta,  nessuna malattia segnalata per cui non si consigliano interventi specifici. E’, comunque, sempre necessario continuare le osservazioni nei confronti di Tuta absoluta, al momento ancora del tutto assente.

Su peperone gli unici problemi derivano dalla cancrena pedale, Phytophtora capsici, con la comparsa di efflorescenza biancastra alla base del fusto. In maniera preventiva si consiglia di intervenire con interventi localizzati con formulati rameici o metalaxil-m.

Sempre su peperone il monitoraggio della piralide, Ostrinia nubilalis , non   ha evidenziato l’inizio del volo, per cui nei confronti di questo parassita non si consigliano interventi specifici. 

Nessun problema da segnalare su melanzana.

Su tutte le colture ortive sono state segnalate presenze delle diverse specie di afidi nei confronti dei quali si consiglia di intervenire tempestivamente con piretroidi di sintesi (cipermetrina, lambdacialotrina, zetacipermetrina ecc.) flonicamide, spirotetramat, sulfoxaflor, fluryradifurone ecc. facendo attenzione alle colture riportate in etichetta dei diversi formulati commerciali .

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

Settimana caratterizzata ancora da clima variabile con rovesci temporaleschi pomeridiani. Temperature in forte aumento durante il giorno.

 

CAROTA: Nelle colture a semina precoce la vegetazione sta raggiungendo il massimo sviluppo. L’alto tasso di umidità al disotto di essa crea condizioni ideali per lo sviluppo di malattie fungine quali alternariosi (Alternaria dauci) e marciumi basali. Effettuare trattamenti preventivi con composti rameici che, ricordiamo, sono utilizzabili per un massimo di 4 kg/ha di sostanza attiva per anno. Nel caso di primi sintomi quali macchie brune irregolari per lo più ai margini o sulla punta delle foglie, intervenire con prodotti curativi indicati nel DPI seguendo scrupolosamente le condizioni di impiego.

 

INSALATE: Con le condizioni climatiche caratterizzate da umidità relativa prossima al 90%, fare attenzione alla peronospora (Bremia lactucae) ed ai marciumi basali (Sclerotinia, Botrytis).  In questo caso programmare i trattamenti avendo cura di monitorare continuamente la coltura. I trattamenti da effettuare sono indicati nel DPI regionale e sono accompagnati da condizioni di utilizzo da seguire con attenzione.

 

PATATA: Nei campi seminati con varietà precoci si cominciano a vedere le prime fioriture con la vegetazione che copre la fila. In queste condizioni, visto l’andamento climatico che favorisce il ristagno di umidità al di sotto del verde, è facile che si sviluppino le condizioni ideali per i primi attacchi di peronospora. Monitorare la situazione ed intervenire tempestivamente con prodotti di copertura o curativi a seconda del caso. Seguire le indicazioni dettate dal DPI regionale. Monitoraggio anche per la dorifora (Leptinotarsa decemlineata), ricordando che tutte le forme mobili (adulti e larve) svolgono attività trofica nei confronti della vegetazione causando danni. Contro questo coleottero intervenire con i prodotti ammessi dal DPI solo quando l’infestazione è generalizzata sul campo.

 

FINOCCHIO: Continua velocemente lo sviluppo fogliare, concludere i diserbi con Propaquizafop contro le graminacee e Pendimetalin e Metribuzim per le monocotiledoni e dicoltiledoni. In questa fase è importante controllare le dosi irrigue ed i ristagni in quanto la coltura è molto sensibile a stress che possono causare problemi di natura fisiologica quali la levata a seme e la spaccatura ed appiattimento dei grumoli.

 

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Antonio Zinni.

Per il monitoraggio di campo è in atto la collaborazione volontaria e gratuita con imprenditori agricoli e tecnici di campo operanti sul territorio, tramite l'app Agroambiente Abruzzo.