Bollettino n. 19 del 1 luglio 2021

Bollettino Fitosanitario
Giovedì, Luglio 1, 2021

AGROFENOLOGIA E  MONITORAGGIO

 

I dati climatici settimanali

Le previsioni meteo della settimana

 

VITE 

Monitoraggo fenologico

Il monitoraggio fenologico è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

Varietà precoci (Moscato, Chardonnay) : la fase prevalente è "chiusura grappolo"

Varietà medio-precoci (Pecorino):  la fase prevalente è variabile da  “pre-chiusura grappolo - chiusura grappolo"

Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è  "accrescimento acini a pre-chiusura grappolo”

 

Monitoraggo fitosanitario

Peronospora: nei campi monitorati e in generale non risultano infezioni in atto 

Oidio: nei campi monitorati  risultano poche infezioni in atto, con incidenza di danno inferiore al 5%. 

Altre patologie: si segnalano viti con sintomi di mal dell'esca.

Tignoletta della vite (Lobesia botrana): negli areali dove le catture sono iniziate da più di 14 giorni, le catture nella settimana scorsa sono stae  in calo e si vanno azzerando. Nell'areale sud della provincia di Chieti, il volo è iniziato in ritardo di circa sette giorni e le catture dell'ultima settimana sono state più alte di quelle della settimana precedente. In alcune zone (colline teatine) siamo ancora a livelli di cattura bassi, inferiori a 10 se non in alcuni casi pari a 0.

 

Tignola rigata (Cryptoblabes gnidiella): catture quasi ovunque azzerate o di poche unità, nell'areale delle colline teatine (dove la lobesia è a livelli bassi) sono segnalate a livelli di circa 10 unità per trappola

 

Altri insetti: presenza sporadica di sintomi di erinosi,  in aumento in questa settimana. 

 

OLIVO

Il monitoraggio è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

 

Monitoraggo fenologico

Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è “ingrossamento frutti I stadio”.

Varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti): "ingrossamento frutto I stadio". 

Non c'è ancora l'indurimento del nòcciolo, fase da anticipare  per un eventuale intervento avverso la tignola dell'olivo (Prays oleae), può essere in via generale, anche in rapporto alle conoscenze consolidate negli anni, previsto dopo il 10 luglio 

 

Monitoraggo fitosanitario

Occhio di pavone: infezioni visibili con una percentuale a volte anche molto significativa 

Mosca olearia: nei campi monitorati, 0 (zero) catture. 

Monitoraggio fisiopatie: molte foglie ingiallite con sintomi da siccità

 

TECNICHE AGRONOMICHE

Nei vigneti tradizionali si sta eseguendo la  cimatura che dovrebbe al momento riguardare solo i vitigni tradizionali e non i vitigni medio precoci e precoci. Quest'anno le condizioni di siccità stanno limitando notevolmente l'accrescimento de germogli per cui si consiglia di non sottoporre i tralci a cimature drastiche.  Si consiglia di non andare oltre questa settimana (e solo per i vitigni tradizionali) in funzione di una ottimale invaiatura.

La gestione del suolo nell'agricoltura integrata

La potatura verde del vigneto

 

DIFESA  DELLE COLTURE

 

VITE 

La situazione fitosanitaria si può definire molto buona rispetto alla peronospora, Plasmopara viticola, anche perché non si sono verificate infezioni primarie a causa del lungo periodo di siccità ha impedito la maturazione delle oospore. L’oidio, Erysiphe necator, invece desta ancora qualche  preoccupazione  e il rischio fitosanitario permane ancora elevato anche perché in alcuni casi , soprattutto ove non è stata condotta una adeguata strategia di difesa si è confermata  la presenza di infezioni sugli acini..   

Sulle varietà precoci la difesa preventiva, nei confronti di entrambe le patologie, deve  continuare fino alla fase di invaiatura,  prevedendo  l’utilizzo di prodotti di contatto, formulati rameici ( alle dosi minine di etichetta) in associazione a zolfo,  ricordando sempre che l’intervallo dei trattamenti per questi prodotti non può superare i 7-8 giorni.

Sui vitigni tradizionali, invece, mentre per la peronospora si consiglia l’utilizzo di formulati rameici (alle dosi minime di etichetta), nei confronti dell’oidio si consiglia l’utilizzo di fluxapiroxad o  boscalid appartenenti alla classe chimica degli inibitori della succinato deidrogenasi, che associano all’attività antioidica  una interessante azione nei confronti di botrite.

Sono assolutamente sconsigliati, su entrambi i vitigni,  formulati contenenti fosfiti, fosfonati  per non incorrere in problemi di residui sul vino.

Sui vitigni condotti in biologico  nei confronti dell’oidio oltre allo zolfo è possibile l’utilizzo di olio essenziale di arancio dolce, cerevisane, Bacillus pumilis o bicarbonato di potassio. 

Riguardo alla  tignoletta, Lobesia botrana, si consiglia di continuare le osservazioni sulle ovideposizioni nella consapevolezza che le persistenti  elevate temperature superiori a 30-32 °C, registrate nelle ultime settimane  e previste anche per il periodo di validità del presente bollettino, possano determinare  una elevata disidratazione delle stesse e, quindi, assenza di danno. Qualora dovesse essere necessario intervenire (presenza  di  uova testa nera, quindi prossime alla  schiusura)   si consiglia di utilizzare formulati ad azione larvicida  indoxacarb o  emamectina, tra il 3-5 luglio o  Bacillus thuringiensis  tra il 7 – 8 luglio.

Al fine di ottimizzare l’utilizzo del Bacillus thuringiensis si consiglia di seguire le seguentimodalità d'impiego:

  • applicare  sulle larve nei primi stadi di sviluppo
  • ripetere l’applicazione dopo 7-8 giorni dal precedente intervento  e  utilizzare formulati di recente produzione e ben conservati
  • in presenza di acque con pH superiore ad 8 è necessario acidificare preventivamente l'acqua prima di preparare la miscela
  • non miscelare con prodotti a reazione alcalina (calce e poltiglia bordolese)
  • assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione da proteggere
  • tra le buone norme di utilizzo del Bacillus thuringiensis si sottolinea l’importanza di disperdere il prodotto in acqua neutra o leggermente acida poiché quella alcalina potrebbe ridurne l’efficacia e di effettuare il trattamento di sera poiché il prodotto è fotolabile

 

Per la  tignola rigata, Cryptoblabes gnidiella,  in generale, come evidenziato nel monitoraggio, ci sono pochissime catture.

Si ricorda che per ottimizzare il controllo delle malattie che interessano prioritariamente il grappolo, è fondamentale curare bene la bagnatura degli stessi, eventualmente direzionando il trattamento soprattutto sulla fascia produttiva.

Nei vigneti in cui sono state evidenziate ancora presenze di cicalina verde  Empoasca vitis e cicalina gialla Zygina rhamni, riconoscibili per la presenza di imbrunimenti  lungo le nervature fogliari, e alterazioni cromatiche lungo i bordi e tra le nervature con comparsa di aree ingiallite o arrossate in relazione al colore della bacca, è possibile intervenire con etofenprox o acetamiprid,  

D.P.I. Difesa Peronospora (Plasmopora viticola)

D.P.I. Difesa Oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri)

D.P.I. Difesa Muffa grigia (Botrytis cinerea)

 

OLIVO

In questo periodo è da monitorare la tignola, Prays oleae, e proseguono, da parte dei tecnici,  le osservazioni sulle olivine per verificare l’entità delle ovideposizioni e, l’eventuale superamento della soglia di intervento che, si ricorda, è stabilita nel 10-15% di uova o larvette in fase di penetrazione. 

Laddove possibile si consiglia di rivolgersi ai tecnici territoriali afferenti alle Associazioni dei produttori olivicoli al fine di far verificare il superamento della soglia di intervento. Tuttavia al momento le infestazioni, anche per effetto  delle alte temperature, risultano basse e tali da non richiedere interventi generalizzati nei confronti di questo lepidottero. Eventuali interventi cautelativi andranno effettuati esclusivamente  in oliveti irrigui, varietà a drupa grossa, Cucco, Intosso ecc. e laddove tra fine agosto e settembre è frequente osservare una importante cascola delle olive che presentano nella zona del peduncolo un tipico foro che costituisce la via di uscita della larva matura dall’endocarpo dell’oliva. I trattamenti andranno posizionati nella fase che precede l’indurimento del nocciolo, quindi, presumibilmente,  nel periodo di validità del presente bollettino con l’utilizzo di acetamiprid, spinetoram o fosmet. Si ricorda che nei confronti di questa avversità è possibile effettuare un solo intervento anno  e che l’utilizzo di fosmet e acetamiprid è in alternativa all’eventuale intervento da effettuare nei confronti della mosca. . 

Soprattutto lungo le aree olivetate  della collina litoranea si  consiglia di monitorare con attenzione la mosca, Bactrocera oleae soprattutto in considerazione dell’impatto della normativa fitosanitaria che ha vietato l’utilizzo del dimetoato e che, quindi costringerà l’olivicoltore a un radicale cambio di strategia per il controllo del dittero, con l’ausilio di  trappole cromotropiche gialle innescate o meno con feromone o trappole sessuali (di colore chiaro) innescate con feromone. L’entità delle catture varia in funzione dei diversi mezzi biotecnici   impiegati ma, in genere, esse non consentono di stabilire una correlazione precisa fra il numero di adulti catturati e il grado di infestazione sulle drupe. Si possono verificare, infatti, elevate catture di adulti e assenza di infestazione sulle drupe, specialmente in presenza di stress idrici e termici. Risulta, pertanto, indispensabile il successivo controllo diretto delle olive per valutare l’infestazione attiva costituita unicamente da uova e larve vive e che consentirà di valutare l’opportunità dell’intervento chimico e la scelta della strategia da adottare .

E’, dunque, sempre più importante   integrare tutti mezzi a disposizione. Tra questi vi è la tecnica denominata “attract and kill” che, trattandosi di un metodo di lotta preventivo e non curativo, va effettuata nella prima decade di luglio, quindi nel periodo di validità del presente bollettino. Si tratta di un sacchetto di polietilene che contiene un attrattivo alimentare e un feromone sessuale,  rivestito all’esterno con una speciale carta  trattata con insetticida piretroide. I due attrattivi esercitano una azione sinergica nell’attirare gli adulti di Bactrocera   che muoiono a contatto con l’involucro. Il loro posizionamento va effettuato prima della lignificazione del nòcciolo, quindi già  a partire da questa settimana.

 

DRUPACEE

tutte le varietà di pesche e nettarine sono in fase di maturazione o accrescimento dei frutti in relazione all’epoca di raccolta.

Al momento nei pescheti non interessati dal metodo della confusione/disorientamento sessuale si evidenziano infestazioni  dei lepidotteri tortricidi  Cydia molesta e Anarsia lineatella,  limitatamente ai germogli. Nel periodo di validità del presente bollettino la difesa dovrà riguardare le varietà che andranno a raccolta ai primi di agosto sulle quali è possibile effettuare un intervento,  posizionato tra il 4 e il 6 luglio, con clorantraniliprole ( utilizzabile per un massimo di due interventi anno) o metoxifenozide (utilizzabile per un massimo di un intervento anno).

Anche laddove viene praticata la confusione sessuale si consiglia di controllare assiduamente le trappole sessuali posizionate sia all’interno che lungo i bordi delle aree in confusione, e, soprattutto osservare attentamente i germogli per determinare la necessità di un intervento integrativo quando il grado di attacco supera il 2-3%. L’applicazione della confusione, infatti, non deve considerarsi alternativa alla difesa chimica ma complementare ad essa in condizioni di elevata pressione degli insetti.

 

ORTIVE

su pomodoro  in pieno campo,  quasi ad inizio raccolta,   non si sono evidenziate infezioni di  peronospora,  Phytophthora infestans, pertanto  nei confronti di questa avversità non si consigliano interventi specifici.

Il  rischio per alternaria  Alternaria spp è, invece, ancora molto  elevato , soprattutto a causa delle alte temperature per cui, per le capacità distruttive della malattia,  si consiglia di  intervenire  con formulati specifici quali fluxapiroxad + difenoconazolo, isopyrazam   o  zoxamide.

Nei confronti  della seconda generazione della nottua gialla, Helicoverpa armigera, soprattutto a coloro che non hanno effettuato l’intervento con insetticidi regolatori di crescita, consigliati nello scorso bollettino, si consiglia di intervenire con insetticidi ad azione larvicida, emamectina, indoxacarb, metaflumizone, piretroidi di sintesi,  ecc.  in maniera tempestiva prima che le larve penetrano all’interno delle bacche e  non sono poi facilmente aggredibili dai trattamenti.  Si ricorda che si tratta di un lepidottero che, oltre a danni  sull’apparato fogliare, provoca danni diretti sulle bacche ove penetrano attraverso la cavità calicina per poi fuoriuscire quando hanno raggiunto il  4°-5° stadio rendendole in commerciabili. 

Su cucurbitacee, su zucchino e melone non ci sono evidenze di infezioni di peronospora, Pseudoperonospora cubensis  ma è   necessario continuare,  sempre in maniera preventiva, la difesa nei confronti dell’oidio, Erysiphe cicoracearum  con l’utilizzo di formulati triazolici (fenbuconazolo, difenocolazolo, penconazolo, miclobutanil, tetraconazolo ecc.) ciflufenamid, fluxapiroxad, isopyrazam o, nelle coltivazioni biologiche e su zucchino già in fase di raccolta con  Bacillus pumilis, Olio essenziale di arancio dolce, cerevisane ecc.

Sul   pomodoro in coltura protetta, in avanzata fase di raccolta, le infestazioni di Tuta absoluta sono ancora molto modeste per cui, nei confronti di questa avversità non si consigliano interventi specifici.    

Su peperone il monitoraggio della piralide, Ostrinia nubilalis , non   ha evidenziato l’inizio del volo, per cui nei confronti di questo parassita non si consigliano interventi specifici. 

Su melanzana si segnalano  infestazioni di adulti di dorifora, Leptinotarsa decemlineata, per cui,   prima delle ovideposizioni può essere utilizzato clorantraniliprole. Con finalità larvicida è utilizzabile metaflumizone mentre con attività abbattente adulticida è possibile intervenire con deltametrina o lambdacialotrina.

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

Settimana caratterizzata da bolla africana con temperature diurne oltre i 35° ed altissimo tasso di umidità. Allerta rossa per lo sviluppo repentino di patologie fungine a carico delle varie colture.

CAROTA: Nelle colture a semina tardiva la vegetazione ancora non copre la fila e si segnalano infestazioni di graminacee, tra cui il cyperus esculentus. Effettuare trattamenti diserbanti con Propaquizafop, Quizalofop-P-etile, Ciclossidim, Quizalofop-P-etile isomero D, Clethodim.

Nelle colture a semina precoce la vegetazione ha raggiunto il massimo sviluppo. L’alto tasso di umidità al disotto di essa crea condizioni ideali per lo sviluppo di malattie fungine quali alternariosi (Alternaria dauci) e marciumi basali. Effettuare trattamenti preventivi con composti rameici che, ricordiamo, sono utilizzabili per un massimo di 4 kg/ha di sostanza attiva per anno. Nel caso di primi sintomi quali macchie brune irregolari per lo più ai margini o sulla punta delle foglie, intervenire con prodotti curativi indicati nel DPI seguendo scrupolosamente le condizioni di impiego.

 

INSALATE: Con le condizioni climatiche caratterizzate da umidità relativa prossima al 90%, fare attenzione alla peronospora (Bremia lactucae) ed ai marciumi basali (Sclerotinia, Botrytis).  In questo caso programmare i trattamenti avendo cura di monitorare continuamente la coltura. I trattamenti da effettuare sono indicati nel DPI regionale e sono accompagnati da condizioni di utilizzo da seguire con attenzione.

 

PATATA: Nei campi seminati con varietà precoci siamo in piena fioritura con la vegetazione che copre la fila. Allerta per la peronospora, visto l’andamento climatico che favorisce il ristagno di umidità al di sotto del verde. Monitorare la situazione ed intervenire tempestivamente con prodotti di copertura o curativi a seconda del caso. Seguire le indicazioni dettate dal DPI regionale. Massimo sviluppo per la dorifora (Leptinotarsa decemlineata), ricordando che tutte le forme mobili (adulti e larve) svolgono attività trofica nei confronti della vegetazione causando danni. Contro questo coleottero intervenire con i prodotti ammessi dal DPI solo quando l’infestazione è generalizzata sul campo.

 

FINOCCHIO: Continua velocemente lo sviluppo fogliare, concludere i diserbi con Propaquizafop contro le graminacee e Pendimetalin e Metribuzim per le monocotiledoni e dicoltiledoni. In questa fase è importante controllare le dosi irrigue ed i ristagni in quanto la coltura è molto sensibile a stress che possono causare problemi di natura fisiologica quali la levata a seme e la spaccatura ed appiattimento dei grumoli.

 

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.

Per il monitoraggio di campo è in atto la collaborazione volontaria e gratuita con imprenditori agricoli e tecnici di campo operanti sul territorio, tramite l'app Agroambiente Abruzzo.