AGROFENOLOGIA E MONITORAGGIO
Le previsioni meteo della settimana
VITE
Monitoraggo fenologico
Il monitoraggio fenologico è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.
Varietà precoci (Moscato, Chardonnay): la fase prevalente è "chiusura grappolo"
Varietà medio-precoci (Pecorino): la fase prevalente è variabile da “pre-chiusura grappolo - chiusura grappolo"
Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è "pre-chiusura grappolo”
Monitoraggio fisiologico
Sono chiaramente visibili, con una vegetazione stentata, a volte in blocco, i sintomi della carenza idrica.
Monitoraggo fitosanitario
Peronospora: nei campi monitorati e in generale non risultano infezioni in atto
Oidio: nei campi monitorati risultano poche infezioni in atto, con incidenza di danno inferiore al 5%.
Altre patologie: si segnalano viti con sintomi di mal dell'esca.
Tignoletta della vite (Lobesia botrana): catture ovunque in diminuzione e prossime allo zero, anche se, in alcuni areali, frentano e vastese, le catture sono ancora significative, anche sulle 30 unità settimanali. In questi areali, il volo è iniziato con una settimana dii ritardo circa rispetto al pescarese. A consuntivo di un volo che si approssima alla conclusione si può dire che il secondo volo non ha avuto numeri generalmente alti e in alcune aree, segnatamente quelle delle Colline teatine, le catture si sono mantenute a livello di poche unità. Il livello di presenza più elevata è stato rilevato negli areali frentano e vastese. Il monitoraggio visivo delle uova ha mostrato ovunque scarsa infestazione, anche, naturalmente, per un clima caldo e soleggiato. Il monitoraggio dei grappoli non rivela significativi danni da puntura e i pochi acini colpiti sono in via di disseccamento.
Tignola rigata (Cryptoblabes gnidiella): le catture sono in crescita, genralmente nell'ordine di poche unità, ma in alcuni casi si superano le 10 catture, e non solo nella zona litoranea dove negli anni scorsi si sono viste catture sempre più elevate. La pericolosità dell'insetto risiede nel fatto che le ovideposizioni (non sono monitorabili direttamente in campo) avvengono sul raspo e sui pedicelli e a chiusura grappolo non sono poi raggiungibili dai prodotti fitosanitari.
Altri insetti: presenza sporadica di sintomi di erinosi, in alcuni casi molto evidenti. Si evidenziano foglie con le tipiche punteggiature determinate dai tripidi.
OLIVO
Il monitoraggio è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.
Monitoraggo fenologico
Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è “ingrossamento frutti I stadio”
Varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti): "ingrossamento frutto I stadio"
Come previsto non c'è ancora l'indurimento del nòcciolo, ma ci si approssima a questa fase per le varietà precoci. Per le altre varietà comunque è prevedibile che si verifichi intorno alla metà del mese. Questa fase segna la fine degli interventi sul Prays oleae. Su olive da olio, dai monitoraggi effettuati in queste settimane, risulta una infestazione prossima allo zero o al di sotto della soglia economica di danno (10-15%) quasi ovunque, con qualche eccezione sull'areale litoraneo.
Monitoraggio fisiologico
Sono visibili con foglie ingiallite (non per occhio di pavone o piombatura) e olivine disseccate, i sintomi da siccità.
Monitoraggo fitosanitario
Occhio di pavone: infezioni meno visibili anche grazie alla cascola delle foglie infettate.
Cercosporiosi (piombatura): infezioni visibili con una percentuale a volte significativa
Mosca olearia: nei campi monitorati, 0 (zero) catture.
TECNICHE AGRONOMICHE
Nei vigneti tradizionali, soprattutto nella forma di allevamento a pergola abruzzese, si stanno eseguendo operazioni di sfogliatura e sistemazione dei tralci al di sopra della rete, per separare la zona produttiva da quella vegetativa, rendendo il grappolo più arieggiato. Quest'anno le condizioni di siccità stanno limitando notevolmente l'accrescimento de germogli per cui si consiglia di non sottoporre i tralci a cimature drastiche, peraltro non necessarie. Si di sospendere le operazioni di cimatura in funzione di una ottimale invaiatura.
La gestione del suolo nell'agricoltura integrata
DIFESA DELLE COLTURE
VITE
La situazione fitosanitaria, rispetto alle malattie crittogamiche continua ad essere buona. Nessuna infezione di peronospora, Plasmopara viticola, e qualche presenza maggiore di oidio, Erysiphe necator, il cui rischio fitosanitario, tuttavia, in considerazione della fase fenologica si può ritenere basso.
Sia sulle varietà precoci che su quelle tradizionali la difesa va proseguita, fino all’inizio della invaiatura con l’utilizzo di prodotti di contatto, utilizzando il rame (alle dosi minime di etichetta) in associazione a zolfo, ricordando che l’intervallo dei trattamenti per questi prodotti non può superare i 7-8 giorni.
Sono assolutamente sconsigliati, formulati contenenti fosfonati per non incorrere in problemi di residui sul vino.
Nei vigneti condotti in biologico nei confronti dell’oidio, che appare l’unica patologia rilevante, oltre allo zolfo, è possibile utilizzare olio essenziale di arancio dolce, cerevisane, Bacillus pumilis o bicarbonato di potassio.
Il monitoraggio della tignoletta, Lobesia botrana, indica, generalmente, la presenza di qualche esemplare di adulto per trappola, pertanto il volo della seconda generazione si appresta a concludersi. Le persistenti elevate temperature, che hanno caratterizzato tutto il periodo di attività di questa generazione, hanno, come era lecito aspettarsi, inciso negativamente sulla vitalità delle uova ed hanno, probabilmente determinato anche la mortalità degli adulti. In generale non si sono evidenziati danni e, in molti casi, gli interventi fitosanitari non sono stati necessari. Al momento la difesa nei confronti di questo lepidottero si può ritenere conclusa.
Il monitoraggio della tignola rigata, Cryptoblabes gnidiella, ha fatto registrare un incremento significativo delle catture tra il 28 giugno e il 02 luglio, confermando quanto osservato negli ultimi anni ossia uno spostamento in avanti rispetto alla dinamica di popolazione della tignoletta. Si tratta di un insetto che presenta limiti termici superiori rispetto all’altro lepidottero e che ovidepone, sul rachide, all’interno del grappolo determinando maggiore difficoltà nell’individuazione della presenza di uova e nella applicazione della difesa. E’, altresì, caratterizzato da una elevata capacità di aggregazione pertanto la sua presenza può essere limitata solo ad alcuni vigneti e non essere generalizzata, anche all’interno di uno stesso comprensorio. Solo nei vigneti in cui negli anni precedenti sono stati rilevati danni si consiglia di intervenire tra l’8 e il 10 luglio con principi attivi ad azione larvicida quali emamectina che ha recentemente ottenuto l’autorizzazione per l’impiego nei confronti di questa avversità .
D.P.I. Difesa Peronospora (Plasmopora viticola)
D.P.I. Difesa Oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri)
D.P.I. Difesa Muffa grigia (Botrytis cinerea)
OLIVO
E’ ancora in corso l’attività di ovideposizione della tignola, Prays oleae, che appare, però, generalmente bassa e tale da non superare la soglia di intervento e, quindi, richiedere specifici interventi. Limitatamente alle zone più interne nelle quali non si prevede, nel periodo di validità del presente bollettino, il raggiungimento della fase di indurimento del nocciolo, può essere utile continuare le osservazioni sulle olivine per verificare l’entità delle ovideposizioni e, l’eventuale superamento della soglia di intervento che, si ricorda, è stabilita nel 10-15% di uova o larvette in fase di penetrazione.
Laddove possibile si consiglia di rivolgersi ai tecnici territoriali afferenti alle Associazioni dei produttori olivicoli al fine di far verificare la necessità dell’esecuzione di interventi chimici da effettuare nella fase che precede l’indurimento del nòcciolo. I prodotti da utilizzare sono acetamiprid, spinetoram o fosmet. Si ricorda che nei confronti di questa avversità è possibile effettuare un solo intervento anno.
Da questa settimana assume grande importanza il monitoraggio della mosca, Bactrocera oleae, che può essere effettuata con trappole cromotropiche gialle innescate o meno con feromone o trappole sessuali (di colore chiaro) innescate, anch’esse, con feromone. Oltre alle catture, che al momento non ci sono o sono molto limitate, al momento che ci fosse necessità si possono monitorare direttamente le drupe. Le Associazioni olivicole garantiscono, nei singoli areali di coltivazione, accurati monitoraggi, anche attraverso il controllo diretto delle olive per valutare l’infestazione attiva costituita unicamente da uova e larve vive. Questo monitoraggio è quanto mai importante poiché, durante l’estate (soprattutto nei mesi di luglio e agosto), periodi più o meno lunghi caratterizzati da alte temperature (sopra i 30-33°C) e bassi livelli di umidità relativa (minori del 60%) possono provocare la morte di uova e giovani larve con conseguente contrazione dell’espressione del danno potenziale. Il monitoraggio dell’infestazione attiva, deve essere effettuato con cadenza settimanale prelevando almeno 100 drupe per oliveto di circa un ettaro da un congruo numero di piante (non inferiore a 10) scegliendo le drupe poste nel cono a nord-ovest della pianta.
Si consiglia, già da subito, prima dell’inizio della campagna olivicola, di individuare la tecnica che si intende utilizzare in modo da programmare i tempi di intervento (quando effettuare il trattamento), tenuto conto dell’andamento meteorologico stagionale, dello sviluppo e crescita delle olive nonché del rischio di infestazione e della eventuale perdita di produzione anche in relazione ai principi attivi disponibili.
Nei prossimi bollettini verranno date indicazioni circa le caratteristiche dei prodotti utilizzabili sia in olivicoltura biologica che integrata.
Nel periodo di validità del presente bollettino e in considerazione della bassa entità di popolazione di adulti riscontrata la scorsa settimana, si è ancora in tempo per il posizionamento delle “attract and kill”. Si tratta di un sacchetto di polietilene che contiene un attrattivo alimentare e un feromone sessuale, rivestito all’esterno con una speciale carta trattata con insetticida piretroide. I due attrattivi esercitano una azione sinergica nell’attirare gli adulti di Bactrocera che muoiono a contatto con l’involucro. Il loro posizionamento va effettuato fin dal momento della lignificazione del nòcciolo.
DRUPACEE
tutte le varietà di pesche e nettarine sono in fase di maturazione o accrescimento dei frutti in relazione all’epoca di raccolta.
Le infestazioni dei lepidotteri tortricidi Cydia molesta e Anarsia lineatella, appare molto modesta e limitata ai germogli. Nel periodo di validità del presente bollettino la difesa dovrà riguardare, prioritariamente, le varietà che andranno a raccolta ai primi di agosto sulle quali verranno date indicazioni nel prossimo bollettino. Sulle varietà prossime alla raccolta si consiglia di intervenire con etofenprox, spinosad o Bacillus thuringiensis ovviamente ne rispetto dei tempi di carenza.
Si ricorda che è sempre molto importante , anche laddove viene praticata la confusione sessuale controllare assiduamente le trappole sessuali posizionate sia all’interno che lungo i bordi delle aree in confusione, e, soprattutto osservare attentamente i germogli per determinare la necessità di un intervento integrativo quando il grado di attacco supera il 2-3%. L’applicazione della confusione, infatti, non deve considerarsi alternativa alla difesa chimica ma complementare ad essa in condizioni di elevata pressione degli insetti.
Sporadiche le segnalazioni di oidio.
Le condizioni meteorologiche fanno ritiene nullo il rischio nei confronti della monilia per cui nel periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi specifici.
Situazione cimice asiatica Halyomorpha halis
Nell’ultima settimana si è registrata una significativa presenza di ovature sulle foglie di numerose specie frutticole. Al momento non si consigliano interventi specifici. Ulteriori informazioni verranno date nei prossimi bollettini.
ORTIVE
su pomodoro in pieno campo, in fase di raccolta, nessuna presenza di peronospora, Phytophthora infestans, per cui non si consigliano interventi specifici nei confronti di questa avversità.
Il rischio per alternaria Alternaria spp continua ad essere elevato soprattutto a causa del rialzo delle temperature per cui, per le capacità distruttive della malattia, si consiglia di intervenire, tempestivamente e con finalità preventive, con formulati specifici quali fluxapiroxad + difenoconazolo, isopyrazam o zoxamide.
Si tratta di una patologia sempre più diffusa e molto pericolosa poiché è in grado di distruggere le piante infette nel volgere di poco tempo. L’accresciuto interesse nei confronti di questa malattia è determinato, probabilmente, dall’aumento delle temperature medie durante il periodo della vegetazione. Infatti le infezioni si verificano in presenza di umidità e temperature piuttosto elevate, comprese tra 25 e 35°C con un optimum compreso tra 24°C e 29 °C. Sopravvive da un anno all’altro sui residui colturali infetti ma è nota anche la trasmissibilità attraverso il seme che può costituire, quindi, una pericolosa fonte di inoculo. E’ in grado di attaccare tutte le parti della pianta ma la manifestazione più evidente si ha sulle foglie ove forma tipiche macchie nerastre necrotiche di forma irregolare sulle quali sono facilmente individuabili cerchi concentrici che, con il progredire della malattia si espandono interessando l’intera lamina fogliare. Sui frutti si possono verificare lesioni necrotiche di aspetto coriaceo, soprattutto all’inserzione del peduncolo come conseguenza dell’attacco fiorale.
L’attività di volo della nottua gialla, Helicoverpa armigera, appare molto intensa per cui si consiglia di intervenire, tempestivamente con insetticidi ad azione larvicida, emamectina, indoxacarb, metaflumizone, piretroidi di sintesi, ecc. prima che le larve penetrino all’interno delle bacche rendendole non facilmente aggredibili dai trattamenti.
Già da questo periodo, soprattutto su alcune varietà a bacca lunga, può manifestarsi una fisiopatia nota come “marciume apicale”. Si tratta di una carenza nutrizionale dovuta alla mancanza di calcio. Infatti in condizioni di elevate temperature la maggior parte dell’acqua assorbita viene traslocata alle foglie per mantenere un sufficiente livello di traspirazione di conseguenza solo una piccola quantità di calcio viene veicolata nei frutti i cui tessuti si necrotizzano in corrispondenza della parte distale rendendo le bacche non commerciabili. Per prevenire questo fenomeno è necessario tenere conto che, contrariamente all’azoto , al fosforo e al potassio il calcio è immobile nel floema, ossia non si muove dalle foglie vecchie a quelle giovani essendo prevalentemente traslocato nello xilema con il trasporto dell’acqua per cui è più utile somministrare questo elemento al terreno rispetto a concimazioni fogliari.
Su cucurbitacee, su zucchino e melone non ci sono evidenze di infezioni di peronospora, Pseudoperonospora cubensis ma è necessario continuare, sempre in maniera preventiva, la difesa nei confronti dell’oidio Erysiphe cichoracearum, Sphaeroteca fuliginea con l’utilizzo di formulati triazolici (fenbuconazolo, difenocolazolo, penconazolo, miclobutanil, tetraconazolo ecc.) ciflufenamid, fluxapiroxad, isopyrazam o, nelle coltivazioni biologiche e su zucchino già in fase di raccolta con Bacillus pumilis, Olio essenziale di arancio dolce, cerevisane ecc.
Sul pomodoro in coltura protetta, in avanzata fase di raccolta, le infestazioni di Tuta absoluta sono ancora molto modeste per cui, anche per il periodo di validità del presente bollettino non si consigliano interventi specifici.
Su peperone il monitoraggio della piralide, Ostrinia nubilalis , non ha evidenziato l’inizio del volo, per cui nei confronti di questo parassita non si consigliano interventi specifici.
COLTURE ORTIVE DEL FUCINO
Ancora una settimana caratterizzata da clima molto caldo con temperature diurne oltre i 35° ed altissimo tasso di umidità. L’assenza di precipitazioni potrebbe ripercuotersi sulle riserve idriche, per questo è stato firmato un protocollo d’intesa tra prefetto dell’Aquila, Comuni fucensi, Consorzio di Bonifica Ovest bacino Liri-Garigliano ed Associazioni Agricole di categoria, per la gestione della siccità nel Fucino per la stagione 2021. A seguito di questa intesa scatta il divieto di irrigazione dei terreni agricoli ricadenti nei territori comunali di competenza dalle ore 00.00 alle ore 24.00 di domenica 11 luglio e per le successive domeniche, con lo stesso orario, fino al 15 agosto.
CAROTA: Per le colture che ancora non coprono la fila ultimare i diserbi con particolare attenzione alle infestanti più resistenti quali il cyperus esculentus. I prodotti da usare sono Pendimetalin e Metribuzin contro le dicotiledoni e Propaquizafop, Quizalofop-P-etile, Ciclossidim, Quizalofop-P-etile isomero D, Clethodim per le graminacee.
Nei campi dove la coltura comincia ad avere il massimo sviluppo vegetativo monitorare le condizioni di sviluppo di patologie quali alternariosi (Alternaria dauci) e marciumi basali. Effettuare trattamenti preventivi con composti rameici che, ricordiamo, sono utilizzabili per un massimo di 4 kg/ha di sostanza attiva per anno. Nel caso di primi sintomi quali macchie brune irregolari per lo più ai margini o sulla punta delle foglie, intervenire con prodotti curativi indicati nel DPI seguendo scrupolosamente le condizioni di impiego.
INSALATE: Segnalati attacchi di peronospora (Bremia lactucae) e marciumi basali (Sclerotinia, Botrytis) date le condizioni climatiche favorevoli al loro sviluppo. In questo caso programmare i trattamenti avendo cura di utilizzare i prodotti indicati nel DPI regionale con le dovute condizioni di utilizzo.
PATATA: Nei campi seminati con varietà precoci siamo in piena fioritura con la vegetazione che copre la fila. Allerta per la peronospora, visto l’andamento climatico che favorisce il ristagno di umidità al di sotto del verde. Monitorare la situazione ed intervenire tempestivamente con prodotti di copertura o curativi a seconda del caso. Seguire le indicazioni dettate dal DPI regionale.
FINOCCHIO: Continua velocemente lo sviluppo fogliare, concludere i diserbi con Propaquizafop contro le graminacee e Pendimetalin e Metribuzim per le monocotiledoni e dicoltiledoni. In questa fase è importante controllare le dosi irrigue ed i ristagni in quanto la coltura è molto sensibile a stress che possono causare problemi di natura fisiologica quali la levata a seme e la spaccatura ed appiattimento dei grumoli.
AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI
La redazione del Bollettino
Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.
Per il monitoraggio di campo è in atto la collaborazione volontaria e gratuita con imprenditori agricoli e tecnici di campo operanti sul territorio, tramite l'app Agroambiente Abruzzo.