Bollettino n. 34 del 30 novembre 2021

Bollettino Fitosanitario
Venerdì, Dicembre 3, 2021

TECNICHE AGRONOMICHE

 

La gestione autunnale del suolo nel vigneto: adottare le buone norme di tecnica colturale, lavorazioni, concimazioni o inerbimenti e sovescio. 

Dopo la caduta delle foglie, inizia la potatura secca della vite, soprattutto nella forma di allevamento a pergola abruzzese (tendone), per prevenire i danni di un potenziale sovraccarico in caso di nevicate.

Il mese di novembre con le piogge insistenti ed abbondanti non ha permesso di attuare una corretta gestione del suolo, quindi, in molti casi non è stato possibile attuare semine per e sovesci e nemmeno procedere alla distribuzione dei concimi per le varie colture; per la fertilizzazione della vite e per la fertilizzazione dell'olivo è ancora possibile intervenire.

DIFESA  DELLE COLTURE

 

Cereali:  le frequenti ed insistenti precipitazioni che si sono verificate nella prima quindicina del mese di novembre stanno fortemente ritardando sia la preparazione dei terreni che le semine. Riguardo al diserbo di pre-emergenza si rimanda a quanto indicato nel bollettino n. 33.

Drupacee: le mutate condizioni climatiche hanno accelerato la filloptosi di tutte le specie e, nel caso in cui non fosse stato già eseguito il tradizionale intervento fungicida a caduta foglie con ziram,  dodina o sali rameici  finalizzato alla riduzione dell’inoculo di bolla, Taphrina deformans, e di altri microrganismi fitopatogeni, Coryneum beijerinckii, Fusicoccum amygdali, Cytospora spp., Cladosporium carpophilum e Monilia laxa, è indispensabile intervenire entro la metà di dicembre. Laddove, invece, nel corso della stagione vegetativa si sono evidenziate infezioni batteriche  afferibili a Xanthomonas pruni,  si consiglia l’utilizzo di formulati rameici. Ad inizio dicembre, inoltre, nei frutteti ove nel corso della stagione sono stati riscontrati danni significativi afferibili a cocciniglie si consiglia di intervenire con olio bianco ricordando che il trattamento va eseguito con piante asciutte, e giornate soleggiate assicurando la completa bagnatura di rami e tronco.

Olivo: sono ancora in corso le operazioni di raccolta, rallentate dagli eventi piovosi. Anche nei confronti delle drupe ancora in campo non si ravvisano danni da  mosca, Bactrocera oleae. Si conferma una elevata qualità dell’olio prodotto.   

Ortive:  anche per queste colture le precipitazioni dell’ultimo periodo stanno destando preoccupazione sia per l’impossibilità di raccolta (soprattutto per spinacio) per impraticabilità dei campi  sia per infezioni fungine e batteriche. Ovviamente sarà necessario intensificare gli interventi tenendo sempre presente la difesa di queste colture deve essere condizionata dalla scalarità delle raccolte in modo da rispettare il periodo di carenza dei formulati utilizzati. E’ buona norma, inoltre, asportare e distruggere le piante con esiti di infezione o infestazione.

Cavoli: l’alternaria, Alternaria brassicae e la batteriosi Xanthomonas campestris pv. campestris, costituiscono le fitopatie che destano maggiore preoccupazione sulle coltivazioni tardive di cavolo e cavolfiore: La prima patologia si manifesta con la formazione di macchie circolari di colore grigio-bruno sulla pagina superiore della lamina fogliare. Con il progredire dell’infezione i tessuti posti nella parte centrale della necrosi tendono a disidratarsi e a lacerarsi. Soprattutto su cavolfiore e nei casi di forte infezione si possono evidenziare attacchi direttamente sul corimbo fiorale con formazione di maculature nerastre, dapprima puntiformi, poi confluenti, che causano notevoli danni economici. Non sono ammesse, infatti alla commercializzazione, infiorescenze che presentino macchie di alternaria. Le infezioni, peraltro, possono comparire anche durante la fase di conservazione come conseguenza dell’evoluzione di un attacco avvenuto in campo. Nei confronti di questa avversità possono essere utilizzati formulati rameici, triazoli (difenocolazolo), azoxistrobin , pyraclostrobin+boscalid, fluxapiroxad+ difenoconazolo ecc. Il secondo patogeno, molto diffuso poiché di possibile trasmissione per seme, può causare infezioni locali o sistemiche  penetrando nella pianta attraverso stomi e ferite. L’infezione penetra, a volte, nel fusto dove provoca l’annerimento delle nervature fogliari, del picciolo e dei vasi conduttori con difficoltà di sviluppo delle piante e scarsa produzione. L’utilizzo di sali di rame, in via preventiva, consente di contenere efficacemente le infezioni.  Questi trattamenti, peraltro, sono utili anche per contenere eventuali infezioni di peronospora, Peronospora parasitica, patologia che interessa principalmente le giovani piante ma che, in presenza di temperature non troppo basse (10-15°C) ed elevata umidità, può interessare anche piante adulte. Tra i parassiti animali si controlleranno soprattutto le nottue, Mamestra brassicae, le cui larve possono provocare erosioni sui corimbi prossimi alla raccolta. In caso di accertata presenza si può intervenire con Bacillus thuringiensis, piretroidi di sintesi, emamectina, clorantraniliprole, spinetoram, spinosad, indoxacarb.

Liliacee: (aglio, cipolla) nel corso del mese di dicembre si provvederà alla semina dell’aglio. E’ consigliabile accertarsi, attraverso specifiche analisi, che i bulbilli siano esenti dal nematode Dytlilenchus dipsaci. Si tratta di un parassita che può attaccare la coltura già subito dopo il germogliamento determinando bollosità e rugosità delle foglie che conferiscono alla pianta un aspetto stentato con riflessi negativi sulla produzione. Se possibile si consiglia di utilizzare semente certificata. Le cipolle, invece vanno difese, soprattutto in semenzaio, e con temperature superiori a 8-10°C, dalla peronospora, Peronospora destructor che si manifesta con la comparsa di macchie decolorate sulle foglie estese in senso longitudinale con l’utilizzo di formulati rameici o propamocarb. 

Finocchio tardivo: in questo periodo la patologia più grave è rappresentata dalla sclerotinia, Sclerotinia sclerotiorum che, insediandosi sulle guaine carnose del grumolo ne determina marcescenza, soprattutto dei tessuti più esterni. Prima della rincalzatura si consiglia di intervenire con boscalid+pyraclostrobina, cyprodinil+fludioxonil, fluxapiroxad+difenoconazolo.

Insalate (indivie e lattughe) : anche  su queste colture i maggiori problemi possono derivare da agenti di marciume del colletto, Sclerotinia sclerotiorum e sclerotinia minor che possono causare danno soprattutto su piante adulte in prossimità della raccolta. Le infezioni iniziano dalla zona del colletto o sulle foglie più esterne, quelle a contatto con il terreno determinando il disfacimento molle dei tessuti e il conseguente avvizzimento dell’intero cespo che, spesso, si distacca dal fittone. La difesa deve essere molto tempestiva e può essere effettuata con l’utilizzo di  boscalid+pyraclostrobina, cyprodinil+fludioxonil, fluxapiroxad+difenoconazolo, azoxistrobin, fluopyram+tryfloxistrobin, penthiopyrad ecc. In coltivazioni biologiche la difesa può essere condotta con Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Tricoderma asperellum, Tricoderma gamsii, Pythium oligandrum ceppo M1, Coniothirium minitans.

Ortive in coltura protetta: ovviamente tutto quanto indicato per le colture di pieno campo vale anche per quelle coltivate in ambiente protetto. Anzi le più elevate temperature rendono particolarmente aggressivi alcuni patogeni che, in piena aria, sono tenuti a freno dai bassi livelli termici.  

           

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.