Bollettino n. 35 del 29/12/2021

Bollettino Fitosanitario
Mercoledì, Dicembre 29, 2021

AUGURI DI BUON ANNO

2022

 

 

TECNICHE AGRONOMICHE

 

La gestione autunnale del suolo nel vigneto: adottare le buone norme di tecnica colturale, lavorazioni, concimazioni o inerbimenti e sovescio. 

Dopo la caduta delle foglie, inizia la potatura secca della vite, soprattutto nella forma di allevamento a pergola abruzzese (tendone), per prevenire i danni di un potenziale sovraccarico in caso di nevicate.

Nel mese di dicembre  è stato possibile attuare semine di cereali e altre colture,  provvedere alla  fertilizzazione della vite e alla fertilizzazione dell'olivo .

 

DIFESA DELLE COLTURE

Cereali:  si registrano ancora ritardi nelle semine a causa della impraticabilità di molti terreni . Riguardo al diserbo di pre-emergenza si rimanda a quanto indicato nel bollettino n. 33..

Drupacee: si è ancora in tempo per effettuare l’intervento di fine caduta foglie finalizzato a  contrastare e ridurre il potenziale di inoculo di molti microrganismi fitopatogeni quali , Taphrina deformans, , Coryneum beijerinckii, Fusicoccum amygdali, Cytospora spp., Cladosporium carpophilum,  Monilia laxa e Xanthomonas pruni  con  l’utilizzo di ziram,  dodina o sali rameici  (quest’ultimo in presenza di batteriosi) o olio bianco laddove nel corso della stagione sono stati riscontrati danni significativi afferrabili a cocciniglie ricordando che il trattamento va eseguito con piante asciutte, e giornate soleggiate assicurando la completa bagnatura di rami e tronco. In questo periodo inizieranno le operazioni di potatura. Si ricorda di eliminare i rami con esiti di cancri rameali da Fusicoccum amygdali e/o Cytospora  e allontanare gli eventuali frutti mummificati a causa della monilia e rimasti attaccati alle piante che potrebbero costituire una pericolosa fonte di inoculo per la nuova vegetazione.

Nuovi impianti frutticoli: per la costituzione dei nuovi impianti occorre prestare molta attenzione alla scelta dei portainnesti e delle varietà cercando di privilegiare, per quanto possibile, le cultivar meno recettive alle malattie più pericolose in relazione alla zona in cui si opera. Il materiale di propagazione deve essere, per quanto possibile, certificato “virus- esente” o “virus- controllato” e, comunque, non presentare esiti di infezioni o infestazioni né galle o tumori provocati da nematodi o batteri. Si raccomanda, inoltre, di non mettere a dimora piante arboree  in terreni fortemente contaminati da patogeni tellurici quali Armillaria mellea, e Rosellinia necatrix agenti rispettivamente di marciume radicale fibroso e lanoso o Phytophthora  spp. responsabile di marciumi al colletto.     

Ortive:   le persistenti precipitazioni del mese di novembre hanno determinato danni su molte ortive pronte per la raccolta quali spinaci, cime di rapa e cavoli.  Sulle  ortive invernali  in piena fase di raccolta  il rispetto dei tempi di carenza non consente più alcun trattamento. Su quelle più tardive, invece, dovrà proseguire la difesa anche se i bassi livelli termici dovrebbero ridurre la pericolosità di alcuni patogeni. I cavoli andranno difesi dalla alternaria  Alternaria brassicae  i cui attacchi sui corimbi fiorali sono possibili soprattutto sulle varietà con foglie poco avvolgenti e dalla batteriosi Xanthomonas campestris pv. campestris . Nei confronti della prima avversità possono essere utilizzati formulati rameici, triazoli (difenocolazolo), azoxistrobin , pyraclostrobin+boscalid, fluxapiroxad+ difenoconazolo ecc. mentre contro le batteriosi l’utilizzo di sali di rame, in via preventiva, consente di contenere efficacemente le infezioni.  In presenza di nottute, Mamestra brassicae,  è possibile intervenire con Bacillus thuringiensis, piretroidi di sintesi, emamectina, clorantraniliprole, spinetoram, spinosad, indoxacarb.

Sulle lattughe ed indivie gli interventi dovranno riguardare  soprattutto le sclerotinie , Sclerotinia sclerotiorum e Sclerotinia minor con l’utilizzo di  boscalid+pyraclostrobina, cyprodinil+fludioxonil, fluxapiroxad+difenoconazolo, azoxistrobin, fluopyram+tryfloxistrobin, penthiopyrad ecc. In coltivazioni biologiche la difesa può essere condotta con Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Tricoderma asperellum, Tricoderma gamsii, Pythium oligandrum ceppo M1, Coniothirium minitans.

Sui finocchi tardivi ancora da rincalzare può essere utile intervenire nei confronti delle sclerotinie con boscalid+pyraclostrobina, cyprodinil+fludioxonil, fluxapiroxad+difenoconazolo.

Ovviamente nei campi già raccolti  per ridurre il potenziale di inoculo dei diversi organismi fungini e batterici  è opportuno allontanare i residui delle vecchie colture  che andranno allontanati dal campo e sottoposti, eventualmente a compostaggio con l’eventuale aggiunta di urea per favorirne il processo di umificazione.          

 

           

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.