Bollettino n. 18

Bollettino regionale difesa integrata
Mercoledì, Luglio 13, 2022

Bollettino Fitosanitario n. 18

13   luglio  2022

 

N.B. Oltre che sulla pagina regionale, il presente Bollettino è pubblicato e visualizzabile sull'App AGROAMBIENTE ABRUZZO da installare su telefonino.

Per farlo

http://agroambiente.regione.abruzzo.it/app/

e seguire le istruzioni del pdf 

https://agroambiente.regione.abruzzo.it/sites/default/files/Installazione%20PWA.pdf 

 

AGROMETEO

PREVISIONI METEOROLOGICHE

AGROFENOLOGIA

 

AVVISO

Si comunica che con nota prot. 0255896/22 del 01.07.2022 il Servizio Sanità Veterinaria, Igiene e Sicurezza degli alimenti del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo ha provveduto a prorogare al 31.12.2022,   la validità dei certificati di abilitazione all’acquisto/utilizzo, vendita e consulenza, per i quali è stata presentata regolare domanda di rinnovo presso le ASL di competenza, in scadenza al 29 giugno 2022 .

 

VITE 

Le varietà  precoci, in particolare pinot e chardonnay  si trovano in fase di inizio maturazione, il sangiovese, nelle zone meglio esposte, sono ad inizio invaiatura  mentre per le varietà tradizionali prevale ancora la chiusura del grappolo.

Si conferma, anche in questa settimana, una buona situazione fitosanitaria, complessiva della coltura.. Nessuna infezione di peronospora, Plasmopara viticola, e qualche presenza maggiore di oidio, Erysiphe necator, il cui rischio fitosanitario, tuttavia, in considerazione della fase fenologica tende progressivamente a diminuire.

Sulle varietà  precoci  è necessario, con sole finalità preventive, effettuare un ultimo intervento con prodotti di copertura mentre sulle  tradizionali la difesa va proseguita, fino all’inizio della invaiatura, anche in questo caso con  l’utilizzo di prodotti di contatto, utilizzando il rame (alle dosi minime di etichetta) in associazione a zolfo, ricordando che l’intervallo dei trattamenti per questi prodotti non può superare i 7-8 giorni.

Sui vitigni condotti in biologico  nei confronti dell’oidio oltre allo zolfo è possibile l’utilizzo di bicarbonato di potassio, Ampelomices quisqualis, Bacillus pumilis, Bacillus amyloliquafaciens, olio essenziale di arancio dolce, laminarina,  cervisane e COS-OGA. 

Riguardo alla tignoletta, Lobesia botrana, la seconda generazione, carpofaga, può considerarsi conclusa.

Il monitoraggio della tignola rigata, Cryptoblabes gnidiella, fa registrare  una situazione molto disomogenea in relazione ai diversi areali di coltivazione. D’altra parte si tratta di un insetto caratterizzato  da una elevata capacità di aggregazione pertanto la sua presenza può essere limitata solo ad alcuni vigneti e non essere generalizzata, anche all’interno di uno stesso comprensorio.  Si tratta di un insetto che ovidepone, sul rachide,  all’interno del grappolo  determinando maggiore difficoltà nell’individuazione della presenza di uova e nella applicazione della difesa. La consapevolezza che i danni più rilevanti si hanno su uve in via di maturazione e in considerazione dei limitati interventi consentiti consigliamo, al  momento,  di non effettuare alcun intervento  e di riservare la difesa alla successiva generazione.    

Nessuna altra criticità è da segnalare.

 

OLIVO

Per tutte le  varietà continua l’accrescimento delle drupe.

Come indicato nel precedente bollettino, in questo periodo, assume grande importanza  il  monitoraggio  degli adulti di  mosca olearia, Bactrocera oleae, che può essere effettuata  con trappole cromotropiche gialle innescate o meno con feromone o trappole sessuali (di colore chiaro) innescate, anch’esse,  con feromone.

Al momento i rilevi indicano un aumento dell’attività di volo probabilmente a causa delle più miti temperature e delle precipitazioni che si sono registrate la scorsa settimana. Sono state segnalate anche drupe con punture fertili, solo nell’areale costiero, su olive da tavola, ma anche su leccino, soprattutto se le olive si presentano grosse per il fatto di una scarsa carica produttiva.  

E’ molto importante iniziare il monitoraggio dell’infestazione attiva, che deve essere effettuato con cadenza settimanale prelevando almeno 100 drupe per oliveto di circa un ettaro da un congruo numero di piante (non inferiore a 10) scegliendo le drupe poste nel cono a nord-ovest della pianta,  in modo da programmare i tempi di intervento (quando effettuare il trattamento), tenuto conto dell’andamento meteorologico stagionale, dello sviluppo e crescita delle olive nonché del rischio di infestazione e della eventuale perdita di produzione.

Difesa mosca olearia (Bactrocera oleae): come ogni anno vengono date indicazioni circa le possibilità di difesa. E’ importante ricordare che nel caso si adotti una tecnica di difesa di tipo larvicida la soglia di intervento è determinata nel 3-5% di infestazione attiva (presenza di uova, larve di 1^ età vive e larve di 2^ età vive).  I principi attivi utilizzabili sono acetamiprid (al massimo due interventi anno) e flupyradifurone  (consentito al massimo per un intervento anno). Il primo appartiene alla famiglia chimica dei neonicotinoidi, selettivo su tutte le varietà di olivo e dotato di buona persistenza. La dose di impiego non deve essere inferiore a 1,5 lt/ha (pari a 75 gr. di sostanza attiva per ettaro) esistono in commercio diversi formulati  caratterizzati da un tempo di carenza diverso, 21 o 7 giorni.  Se ne consiglia l’utilizzo come primo intervento  in considerazione della sua capacità di colpire le larve nei primi stadi di sviluppo, prima che penetrino troppo in profondità nella drupa. Il flupyradifurone, invece appartiene alla famiglia chimica dei butenolidi  e presenta un buon effetto sistemico translaminare  che gli consente di  aggredire le giovani larve di 1^ e 2^ età all’interno delle drupe. Presenta un tempo di carenza di 14 giorni. 

Tra le altre possibilità di difesa si segnalano le diverse trappole cosiddette “attract and kill”  (letteralmente attrai e uccidi) e la tecnica “spintorfly”. Entrambi sono metodi fondamentalmente preventivi e tendono a contenere le popolazioni del dittero nell’oliveto sin dalle prime generazioni consentendo una minore elasticità nella programmazione degli interventi rispetto al controllo chimico. Il primo metodo sfrutta uno o più metodi di attrazione (cromotropica, alimentare e sessuale) da soli o in combinazione tra loro ed eliminano gli insetti attratti con insetticidi, di cui la trappola è imbevuta. La durata del potere attrattivo è, generalmente, superiore al periodo di suscettibilità della drupa e vanno posizionati prima che esse diventino suscettibili e che gli adulti della mosca vengano rilevati nell’oliveto. Non sono influenzate da eventuali piogge dilavanti. In commercio ne esistono attivate con deltametrina o lambdacialotrina ed il loro utilizzo, deve seguire le indicazioni delle società produttrici.

Spintofly, invece, è un’esca attivata con spinosad che viene periodicamente distribuita in forma di grosse gocce direttamente sulle foglie in piccole quantità circa 4-5 litri di soluzione per ettaro. Esistono specifiche attrezzature per la sua distribuzione e risentono delle eventuali piogge dilavanti per cui dopo eventuali precipitazioni la somministrazione va ripetuta.         

In commercio sono registrate  anche specifiche formulazioni a base del fungo entomopatogeno Beauveria bassiana che agisce come “repellente” nei confronti delle femmine che tendono a ridurre le ovideposizioni su drupe sulla cui superficie è presente il fungo.  

Infine si ricorda anche l’azione antidacica dei prodotti rameici che interferiscono sulla endosimbiosi che intercorre tra l’insetto e un particolare batterio  (Candidatus erwinia dacicola) che vive nella mosca e che viene trasferito all’uovo. Tale batterio se eliminato dai prodotti rameici renderebbe difficile lo sviluppo della larva.  I prodotti rameici, però, possono essere utilizzati tenendo in considerazione i limiti annuali di rame per ettaro (4 kg. di sostanza attiva per ettaro e  per anno). 

 

DRUPACEE

Tutte le varietà di pesche e nettarine sono in fase di maturazione o accrescimento dei frutti in relazione all’epoca di raccolta.

Anche nella settimana appena trascorsa le infestazioni  dei lepidotteri tortricidi  Cydia molesta e Anarsia lineatella,  sono risultate  modeste e limitate  ai germogli pertanto,   nel periodo di validità del presente bollettino sulle varietà  che andranno a raccolta ai primi di agosto qualora i germogli attaccati superino la soglia del  2-3%  si consiglia di intervenire con l’esclusivo utilizzo di principi attivi dotati di attività larvicida quali emamectina e   spinetoram, nel rispetto dei tempi di carenza. Sulle varietà prossime alla raccolta sempre se si dovessero evidenziare germogli infestati, si consiglia di intervenire con etofenprox, spinosad  o Bacillus thuringiensis

Le condizioni meteorologiche fanno ritiene nullo il rischio nei confronti della monilia per cui anche  nel periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi specifici.  

Nessuna presenza di cimice asiatica, Halyomorfa halis.

 

ORTIVE

Su pomodoro  in pieno campo, in fase di piena  raccolta, ancora nessuna presenza di peronospora,  Phytophthora infestans, per cui non si consigliano interventi specifici nei confronti di questa avversità.

Permane elevato  il  rischio per alternaria  Alternaria spp per cui, per le capacità distruttive della malattia,  si consiglia di  intervenire, tempestivamente e con finalità preventive,  con formulati specifici quali fluxapiroxad + difenoconazolo, isopyrazam   o  zoxamide.

Da alcuni giorni si segnalano importanti infezioni di tracheofusariosi determinate la Fusarium spp. con perdita di turgore e improvvisi appassimenti e rapida morte di intere piante. In questi casi si consiglia la immediata eliminazione di quelle infette poiché non esistono prodotti chimici in grado di bloccare la malattia.  

La presenza  della  nottua gialla, Helicoverpa armigera,   appare molto bassa per cui, nel periodo di validità del presente bollettino non si consigliano interventi specifici nei confronti di questa avversità.

Come indicato nel precedente bollettino su alcune varietà a bacca lunga, può manifestarsi la  fisiopatia nota come “marciume apicale”. Si tratta di una carenza nutrizionale dovuta alla mancanza di calcio. Per prevenire questo fenomeno è necessario tenere conto che, contrariamente all’azoto, al fosforo e al potassio il calcio è immobile nel floema, ossia non si muove dalle foglie vecchie a quelle giovani essendo prevalentemente traslocato nello xilema con il trasporto dell’acqua per cui è più utile somministrare questo elemento al terreno rispetto a concimazioni fogliari.

Su cucurbitacee, su zucchino e melone non ci sono evidenze di infezioni di peronospora, Pseudoperonospora cubensis  ma è   necessario continuare,  sempre in maniera preventiva, la difesa nei confronti dell’oidio  Erysiphe cichoracearum, Sphaeroteca fuliginea   con l’utilizzo di formulati triazolici (fenbuconazolo, difenocolazolo, penconazolo, miclobutanil, tetraconazolo ecc.) ciflufenamid, fluxapiroxad, isopyrazam o, nelle coltivazioni biologiche e su zucchino già in fase di raccolta con  Bacillus pumilis, Olio essenziale di arancio dolce, cerevisane ecc.

Su peperone il monitoraggio della piralide, Ostrinia nubilalis , continua a non  evidenziare  l’inizio del volo, per cui nei confronti di questo parassita non si consigliano interventi specifici. 

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

PATATA: Ci si avvia alla chiusura della fase di fioritura ed inizia la fruttificazione sui fusti e l’ingrossamento del tubero. Le condizioni climatiche dell’ultima settimana confermano la criticità per alcune patologie fungine quali: l’Alternaria (Alternaria solani) e la Peronospora (Phytophthora infestans). Il controllo di questi funghi va fatto con prodotti sistemici scelti tra quelli indicati nel DPI della regione Abruzzo, facendo attenzione anche in questo caso a tutte le limitazioni d’uso. Continua il monitoraggio con trappole per evidenziare la presenza di Tignola (phthorimea operculella), soprattutto nell’areale del bacinetto. L’insetto, in questa fase e periodo della coltura, arreca danno soprattutto con le larve fitofaghe che possono attaccare tutte le parti della pianta ed in particolare i fusti, dove provocano delle mine che poi si approfondiscono nei tuberi da cui trasuda una formazione sericea biancastra che porta a fenomeni degenerativi e marcescenze. Ricordiamo che la sola presenza di adulti catturati determina la soglia di intervento che va effettuato con Deltametrina, Lambda-cialotrina, Beta-Ciflutrin, Spinosad, Fosmet, Clorantraniliprole, Cipermetrina, Emamectina tenendo conto delle limitazioni d’uso indicate nel DPI regionale. Si intensifica la presenze di Dorifora (Leptinotarsa decemlineata); le cui forme mobili (adulti e larve) svolgono attività trofica nei confronti della vegetazione. Si possono avere da una a tre generazioni l’anno, gli adulti svernano nel terreno. La difesa si attua dopo attento monitoraggio visivo ed interventi chimici solo quando l’infestazione è generalizzata sul campo. I prodotti da utilizzare sono: Acetamiprid, Azadiractina, Metaflumizone, Spinosad, Clorantraniliprole, Deltametrina, Lambdacialotrina, Tau-fluvalinate, Piretrine pure, tenedo conto delle limitazioni d’uso indicate nel DPI Regione Abruzzo.

MONITORAGGIO NAZIONALE ELATERIDI DELLA PATATA:

In attesa del terzo controllo come da calendario protocollo operativo, si sta operando il riconoscimento delle specie di Agriotes catturate in numero sensibile nell’ultimo periodo per sito. (il sito consiste in un ettaro di terreno con due trappole di cattura).

 CAROTA: Fase di accrescimento del fittone. Monitorare le condizioni climatiche e di campo per eventualmente intervenire nei confronti dell’Alternaria (Alternaria dauci). E’ in fase attiva, in collaborazione con il CREA-DC (Centro nazionale di ricerca in agricoltura, difesa e certificazione), il monitoraggio riguardante varie specie di psille (Bactericera trigonica, Bactericera cockerelli, Trioza apicalis) tutte vettori del batterio Candidatus liberibacter solanacearum che si sta sviluppando in vari comprensori nazionali. Sono state sistemate, in due siti, le trappole di cattura cromotropiche che andranno controllate ogni quindici giorni e di cui daremo i risultati.

FINOCCHIO: L’infoltimento della chioma ed il clima molto caldo di giorno ed umido di notte favoriscono l’alternaria (Alternaria dauci), contro la quale in questa fase si può intervenire con prodotti rameici con un massimo di 4 kg/ha di sostanza attiva per anno. Segnalata la presenza di nottue (Mamestra brassicae) contro le quali intervenire quando l’infestazione è generalizzata con Spinosad, Azadiractina, Lambdacialotrina, Bacillus thuringiensis tenendo conto delle limitazioni d’uso indicate nel DPI regionale.

PORRO: Secondo le varie epoche di semina le coltivazioni si trova in fase di crescita. Segnalati attacchi generalizzati di oidio che hanno richiesto, in alcuni casi, la deroga all’utilizzo di zolfo nel limite massimo di tre interventi per anno. Attenzione agli accumuli di acqua nel punto di inserzione delle foglie sul fusto; situazione che potrebbe creare problemi di comparsa di ruggine (Puccinia porri). In questi casi intervenire con prodotti indicati nel DPI regionale.

INSALATE ED ALTRE ORTIVE: Monitorare se le condizioni climatiche di temperatura ed umidità, sono favorevoli sviluppo di marciumi basali (Sclerotinia e Botrytis) che vanno controllato tempestivamente con i prodotti indicati nel DPI facendo attenzione alle limitazioni d’uso indicate. Varie segnalazioni di attacchi di tripidi (Frankliniella occidentalis). Si tratta di specie termofile che compiono svariate generazioni l’anno in funzione delle condizioni ambientali. Il danno è sia di tipo diretto, con necrosi delle parti interessate dalle punture di suzione e ridotto sviluppo vegetativo, che indiretto con l’insetto che fa da vettore per le virosi. Gli interventi chimici devono essere tempestivi con i seguenti prodotti indicati nel DPI regionale: Spinosad, Abamectina, Etofenprox, Formentanate, Tau Fluvalinate, Terpenoid blend QRD 460, Sali potassici di acidi grassi.