Bollettino n.7 del 8 aprile 2021

Bollettino Fitosanitario
Mercoledì, Aprile 7, 2021

BOLLETTINO DIFESA INTEGRATA N. 7 DEL 8 APRILE 2021

 

I dati climatici settimanali

Previsioni meteo

DIFESA DELLE COLTURE

 

CEREALI 

Permane un estrema variabilità dal punto di vista fenologico in relazione ai versanti di coltivazione, alle varietà e alla data di semina. Le  semine precoci si trovano tra la fine levata inizio botticella  mentre per le altre prevale la fase di  levata (1°-2° nodo). Al momento non si segnalano evidenti  problemi fitosanitari ma è  particolarmente importante il controllo di alcune malattie fungine che, in questo periodo potrebbero causare seri danni. Infatti il periodo di massima sensibilità del frumento alle malattie fungine è quello che va dalla levata alla fioritura. Peraltro le condizioni climatiche dell’ultimo periodo, in particolare le precipitazioni dello scorso 3 aprile, hanno reso molto elevato il rischio di infezioni fungine.   In quest’ottica, anche in questa settimana,  si  richiama l’attenzione, per le sue capacità distruttive e per la possibilità di determinare sensibili cali produttivi, alla septoria causata  da diverse specie fungine, Septoria tritici e Septoria nodorum. Si tratta di malattie favorite da periodi umidi e da temperature piuttosto elevate intorno ai 15-20 °C, che si manifestano con aree secche  di colore grigio-brunastro, talora contornate da un alone giallastro, a partire dalle foglie basali più vecchie. Al centro delle zone colpite sono facilmente visibile i corpi fruttiferi dei funghi costituiti da punti nerastri chiamati picnidi.

Giova ricordare che  uno schema di difesa in grado di garantire un controllo di tutte le malattie fungine dovrebbe prevedere due interventi, il primo in fase di levata posizionandolo entro la prima decade di aprile, finalizzato al controllo di septoria e ruggini,  e il secondo in fase di spigatura, orientativamente primi di maggio, finalizzato al controllo delle fusariosi, così che tra le due applicazioni non trascorrano più di tre settimane.

Si consiglia di effettuare sempre un  controllo visivo delle colture al fine di evidenziare tempestivamente la presenza di eventuali fitopatie.

Premesso che per la difesa sono disponibili numerosi fungicidi appartenenti a diverse classi chimiche, inseriti nei Disciplinari di produzione integrata, si rimanda a quanto indicato nel precedente bollettino.  

Cereali: massima attenzione nel fornire azoto alla coltura

VITE

Dal punto di vista fenologico, pur registrando un  generale  ritardo vegetativo,  tra le  varietà più precoci lo chardonnay, nelle zone meglio esposte,  ha raggiunto i germogli di 8-10 cm di lunghezza mentre per il  sangiovese, pinot ecc. prevale la 4-5 foglia, le varietà tradizionali trebbiano e montepulciano,   invece,  si trovano ancora  in fase di gemma cotonosa.

Solo sulle prime varietà  che presentano  e  solo in caso di accertata presenza, evidenziata sui tralci da aree biancastre cosparse di puntini neri che costituiscono i corpi fruttiferi del fungo, può essere necessario effettuare un intervento nei confronti dell’escoriosi o necrosi corticale della vite causato da Phomopsis viticola con l’utilizzo di mancozeb, folpet o formulati rameici. Il germogliamento è, infatti, il momento in cui la vite è più suscettibile a questa patologia in particolare quando i germogli sono sui 3-10 cm di lunghezza sui quali possono evidenziarsi, dopo 3-4 settimane dall’avvenuta infezione,  tipiche macchie scure che, estendendosi, possono causare lesioni longitudinali del germoglio con crescita stentata e, nei casi più gravi, compromissione della vitalità degli stessi.

Sui vigneti in fase di reimpianto è sempre valido il consiglio di contrastare l’eventuale aggressione all’apparato radicale delle nuove barbatelle, di patogeni fungini come Armillaria mellea e Rosellinia necatrix, l’utilizzo del fungo antagonista Trichoderma spp. utilizzato direttamente al terreno o come bagno delle radici prima della messa a dimora. 

Limitatamente ai vigneti ancora in riposo vegetativo, al fine di non incorrere in possibili fenomeni di fitotossicità, può essere attuato il controllo delle erbe infestanti secondo le indicazioni fornite nel precedente bollettino.

Poiché ci si approssima all’inizio della campagna di difesa si ritiene utile richiamare l’attenzione sulla necessità di una corretta  distribuzione degli agrofarmaci. A parte la scelta della attrezzatura e la sua corretta regolazione è fondamentale far arrivare sulla  vegetazione la giusta quantità di formulato in coerenza con quanto indicato in etichetta. Al riguarda si precisa che le indicazioni riportate in etichetta non sempre sono chiare in quanto spesso si fa riferimento alla dose per ettolitro di acqua o alla dose per ettaro, senza tenere conto di altri importanti aspetti, sesto di impianto, sistema di allevamento ecc. E’ opportuno ribadire che l’efficacia di una sostanza attiva è collegata alla quantità di prodotto distribuito sull’unità di superficie trattata. E’, pertanto, necessario fare riferimento alle indicazioni in etichetta relative alla concentrazione per i trattamenti a volume normale ossia 10 hl./ha. Ciò consente di rispettare sia la quantità massima ammessa per ettaro che la dose di sostanza attiva prevista per unità di superficie fogliare necessaria per ottenere l’efficacia attesa e evitare la selezione di ceppi resistenti.

La potatura secca

La concimazione del vigneto

La gestione dei tralci nel vigneto

 

OLIVO

Quasi tutte le  varietà hanno iniziato la ripresa vegetativa. Coloro i quali hanno verificato la presenza di occhio di pavone, Spilocea oleagina, e non hanno ancora effettuato alcun trattamento possono validamente utilizzare  formulati a base di dodina che non presenta alcuna fitotossicità nei confronti della vegetazione neoformata.  Nessun altro intervento è previsto per la settimana di validità del presente bollettino.

Nei casi in cui sono ancora in corso le operazioni di potatura è  sempre  utile lasciare,  in zone libere dell’oliveto, i rami esca che costituiranno siti di ovideposizione o di alimentazione del fleotribo, Phloeotribus scarabaeoides, ilesino nero, Hylesinus oleiperda, ovviamente gli stessi dovranno essere eliminati prima della fuoriuscita degli adulti, tra fine aprile prima quindicina di maggio.

Riguardo al contenimento dei vettori del batterio Xylella fastidiosa (che nella regione Abruzzo è assente) si ricorda che le lavorazioni agronomiche eseguite in primavera (trinciatura delle ramaglie di potatura e lavorazioni   del terreno) sono in grado di ridurre le popolazioni dei vettori rispetto alle quantità osservate in oliveti ove l’erba non viene eliminata per tutta la stagione vegetativa. I dati sperimentali, infatti, hanno evidenziato  una efficacia del 40% nel caso della trinciatura delle ramaglie di potatura e ben 75-90% per le lavorazioni del terreno primaverili. Si ritiene, pertanto, che queste pratiche  rappresentino  una valido mezzo di contenimento dei vettori di X. Fastidiosa.

La concimazione primaverile dell'olivo

La potatura secca dell'olivo

 

DRUPACEE

Le varietà precocissime si trovano in fase di fine scamiciatura- frutticino formato. Per le altre prevale la fine fioritura -  allegagione. Nel periodo di validità del presente bollettino sulle varietà che si trovano  in fase di  fine fioritura e su quelle più suscettibili, si consiglia di intervenire nei confronti  della monilia, Monilia laxa con l’utilizzo di formulati triazolici quali fenbuconazolo, difenoconazolo ecc.

In presenza di reinfestazione di afidi, in particolare Myzus persicae, è possibile intervenire con l’utilizzo di acetamiprid, spirotetramat, flonicamide, sulfoxaflor o Sali potassici di acidi grassi.

Nel periodo di validità del presente bollettino sulle varietà più precoci , su quelle particolarmente sensibili che si trovano già in fase di frutticino formato ,  è necessario  effettuare un primo intervento preventivo nei confronti dell’oidio Sphaeroteca pannosa utilizzando fluoxapiroxad, boscalid+ pyraclostrobin, penthiopyrad,  formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo), tebuconazolo+fluopyram, tryfloxistrobin+tebuconazolo   ecc.

Specifici monitoraggi effettuati a mezzo di mezzi biotecnici (trappole sessuali a feromone)  hanno evidenziato la presenza dei primi adulti di Cydia molesta, tuttavia nel periodo di validità del presente bollettino non si consigliano  interventi. La prossima settimana verranno date indicazioni specifiche per l’eventuale intervento, verificato il  superamento della soglia di danno. 

E’ questa l’ultima settimana utile per  posizionare mezzi biotecnici (trappole sessuali) al fine di monitorare il volo  dei lepidotteri tortricidi Cydia molesta e Anarsia lineatella al fine di posizionare correttamente gli interventi insetticidi in relazione al ciclo di sviluppo dell’insetto e  alle modalità di azione dei formulati utilizzabili. Si raccomanda di effettuare questo controllo anche laddove si applica la confusione e/o il disorientamento sessuale al fine di verificare l’efficacia del metodo adottato.

Specifici rilievi effettuati sui frutteti ancora in fase di fioritura  non hanno evidenziato la presenza di tripidi, in particolare Frankliniella occidentalis per cui anche per questa settimana, nei confronti di questa avversità,  non sono previsti interventi chimici.

 

ORTIVE

Sulle ortive a foglia ancora in campo e in fase di raccolta, cavoli, finocchi, insalate, cime di rapa  ecc. la difesa contro le più comuni avversità del periodo  dovrà proseguire nel rispetto scrupoloso dei tempi di carenza dei formulati utilizzati. Valgono le stesse indicazioni dei  precedenti bollettini.

Sulle colture di pomodoro e cucurbitacee  in coltura protetta  non si sono evidenziate  infestazioni  afidi Myzus persicae , Macrosiphum euphorbiae e di tripidi, Frankliniella occidentalis , pertanto nei confronti di queste avversità, nel periodo di validità del presente bollettino,  non si consigliano interventi specifici. Si ricorda  di eliminare all’interno e all’esterno delle serre o tunnel le erbe infestanti in quanto potenziali ospiti (in maniera asintomatica) del virus della bronzatura del pomodoro, Tomato spotted wilt virus, e diventare, così, fonte di inoculo per  i  tripidi svernanti.

Sul pomodoro in coltura protetta, poiché non si sono evidenziati i primi adulti,  si è ancora in tempo per attuare nei confronti  della Tuta absoluta la tecnica della confusione sessuale attraverso l’applicazione di specifici  diffusori se possibile ad un'altezza compresa fra 80 e 100 cm. Il dosaggio è di 80-100 diffusori ogni 1.000 mq di serra. Vicino alle aperture e ai bordi è consigliabile aumentarne il numero per contrastare le maggiori perdite di feromone. Si tratta di una tecnica ormai consolidata che garantisce sempre un elevato livello di controllo.

Il tempo instabile e le temperature, soprattutto le minime, ancora basse stanno ritardando le operazioni di trapianto delle ortive in pieno campo. 

Su tutte le colture ortive, in particolare pomodoro, è molto importante la gestione delle erbe infestanti che deve essere effettuata in relazione alla composizione floristica, alla rotazione colturale, alle tecniche agronomiche attuate e alle caratteristiche chimiche delle sostanze attive utilizzate per il diserbo. Tra le specie di difficile controllo si segnala l’erba morella, Solanum nigrum, il convolvolo, Convolvolus arvensis, lo stoppione, Cirsium arvense, l’amaranto Amaranthus retroflexus, il chenopodio, Chenopodium album, Gallium aparine, Polygonum persicaria.

Riguardo al diserbo di pre-trapianto, da eseguire almeno 7-8 giorni prima  su pomodoro possono essere utilizzati metribuzin+flufenacet (attivo per il contemporaneo controllo di mono e dicotiledoni), metribuzin (non attivo su solanum), S-metalaclor (attivo nei confronti delle graminacee), aclonifen (attivo nei confronti delle dicotiledoni ad eccezione del solanum) Pendimetanil (consigliato soprattutto per elevate infestazioni di solanum), napropamide (necessita di interramento con lavorazione o irrigazione).

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

In questa settimana sono cominciate le operazioni di semina per le patate nell’areale sud-ovest del fucino dove i terreni risultano essere più adatti. Nel frattempo si è provveduto ad irrigare le colture sotto telo, tra cui carote e cipolle, per fornirle della giusta umidità nelle prime fasi di vita. Negli altri areali continua la preparazione dei terreni per gli ortaggi con operazioni di aratura, fresatura per l’affinamento della superficie e rullatura per consentire una profondità di semina costante.

PATATA: Con l’inizio della semina dei tuberi in alcune zone del Fucino, si ricorda ai produttori di conservare il passaporto fitosanitario apposto sui sacchi; tale documento permette la completa rintracciabilità del prodotto. Al fine di monitorare la presenza di parassiti da quarantena sui tuberi seme, sono in atto, da parte del Servizio Fitosanitario, controlli ispettivi.

Con la nuova normativa fitosanitaria, in applicazione dell’art. 65 del regolamento (UE) 2016/2031, gli operatori professionali che commercializzano tuberi seme di patate devono iscriversi nel RUOP (Registro Ufficiale degli Operatori Professionali) secondo le modalità definite dal Servizio Fitosanitario Regionale, e sono soggetti al pagamento della tariffa fitosanitaria annuale.

 

Aggiornamento normativo fitofarmaci

 

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La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Antonio Zinni.