Bollettino n.10 del 29 aprile 2021

Bollettino Fitosanitario
Giovedì, Aprile 29, 2021

GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AGRICOLTURA

Servizio Supporto Specialistico all’Agricoltura

Ufficio Tutela Fitosanitaria delle colture (sede Cepagatti)

Ufficio Direttiva nitrati, qualità dei suoli, servizi agrometeo (Cepagatti-Scerni)

 

BOLLETTINO N.10 del 29 aprile 2021

 

DIFESA  DELLE COLTURE

 

Cereali:  dal punto di vista fenologico, per le varietà a semina più precoce prevale la fase di spigatura per le altre si è in fase di botticella, solo nelle aree più interne si è ancora in fine levata. Ancora nessun problema fitosanitario degno di rilievo salvo casi di fusariosi in presenza di ringrani. Per il periodo di validità del presente bollettino si è ancora in tempo per l’esecuzione di interventi finalizzati al contenimento si septoria (Septoria tritici e S. nodorum) e ruggini, che, in questo periodo potrebbero causare seri danni.

La scelta dei principi attivi utilizzabili deve tenere conto anche della possibilità del contestuale  controllo delle  fusariosi della spiga causata da Fusarium graminearum, F. culmorum, F. avenaceum, Si tratta di  avversità che dalla fase fenologica di inizio fioritura possono determinare effetti negativi soprattutto sui parametri qualitativi come la riduzione del peso specifico, del contenuto proteico, alterazioni della qualità del glutine.

 I sintomi delle  malattie compaiono circa una settimana dopo l’infezione e consistono in  vistosi sbiancamenti  della parte attaccata della spiga  rispetto a quella sana.  Ciò costituisce un importante elemento diagnostico differenziale soprattutto ad inizio infezione poiché esso va attenuandosi con il progredire della maturazione.

In caso di gravi infezioni, peraltro, le fusariosi producono le micotossine, soprattutto deossivalenolo, sostanze molto  tossiche per l’uomo e per gli animali  di cui la Commissione Europea ha stabilito dei limiti massimi di presenza sia per quanto riguarda la granella  destinata all’alimentazione umana che quella destinata alla produzione di mangimi. La presenza di queste sostanze, pertanto, può rendere la granella inutilizzabile.

Si ribadisce che sono disponibili numerosi fungicidi appartenenti a diverse classi chimiche, inseriti nei Disciplinari di produzione integrata, che possono essere validamente utilizzati.  Qualora si ravvisasse la necessità di intervenire su diverse patologie può essere utile effettuare miscele con più p.a. in grado di ampliare l’efficacia dell’intervento.

 

  • Triazoli o IBE: tetraconazolo, ciproconazolo, bromuconazolo, epossiconazolo, metconazolo, protioconazolo, tebuconazolo, procloraz. Si tratta di prodotti ad ampio spettro di azione e dotati di buona persistenza;
  • Strobilurine: azoxistrobin, pyraclostrobin, trifloxistrobin: dotati di parziale sistemia, attivi soprattutto sulle ruggini, meno su septoria e oidio e sono indicati soprattutto entro il 1° nodo di levata
  • SDHI inibitori della succinato deidrogenasi: benzovindiflupyr, bexafen, fluapyroxad, isopyrazam, molto attivi nei confronti di septoria, ma essendo dotati di un meccanismo di azione molto specifico sono da considerarsi ad elevato rischio di ingenerare resistenze.  

Cereali: massima attenzione nel fornire azoto alla coltura

 

Vite: i vitigni precoci (chardonnay, sangiovese, pecorino ecc.) sono in attivo accrescimento dei tralci con grappolini ben differenziati,  mentre  per i tradizionali (montepulciano e trebbiano) si registra, ancora una estrema variabilità in relazione alle esposizioni.

Si va, infatti da germogli di 3-5 cm. nelle zone meglio esposte a punte verdi o addirittura gemma cotonosa nelle aree più interne. Per queste ultime varietà si registra un ritardo vegetativo, rispetto alla precedente annata, di circa 8-10 giorni.  Al momento non si ravvisano problemi fitosanitari e, come d’altra parte previsto nei precedenti bollettini,  non si sono evidenziate infezioni primarie di peronospora.  D’altra parte su questi vitigni, pur in presenza di fase fenologica recettiva, le basse temperature, soprattutto le minime,  non hanno dato luogo ad infezioni primarie.

Riguardo alle strategie di intervento previste per il periodo di validità del presente bollettino nei confronti della peronospora, Plasmopara viticola,  sulle varietà precoci  ove già si è iniziata la difesa, anche in considerazioni delle previste instabilità meteorologiche, che localmente potrebbero determinare precipitazioni, si consiglia di continuare la difesa esclusivamente con formulati di copertura, rameici, ditiocarbammati, dithianon, folpet ecc., senza l’utilizzo di principi attivi ad azione endoterapica. Sempre sulle  varietà precoci la delicata fase di differenziazione dei grappolini impone, anche a coloro che non hanno ancora  effettuato alcun intervento,  l’esecuzione di interventi preventivi poiché eventuali infezioni in questo periodo  potrebbero seriamente  compromettere la produzione

Sulle varietà tradizionali, nel periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi specifici.

Riguardo all’oidio, le ascospore derivanti dai cleistoteci svernanti risultano ancora assenti per cui al momento il rischio di precoci infezioni è da ritenersi assai modesto.

Gestione dei polloni: per la gestione dei polloni, in alternativa alle tradizionali operazioni meccaniche è possibile ricorrere all’erbicida pyraflufen-etile da usare alla dose di 0,8 l/ha e con volumi di irrorazione non inferiore a 300-400 l/ha che è in grado, oltre a disseccare molto rapidamente i polloni, esercitano anche una azione erbicida su numerose infestanti dicotiledoni quali malva, convolvolo, geranio, veronica ecc. I trattamenti specifici devono essere effettuati su polloni ancora allo stato erbaceo, entro i 20 cm. di altezza, eventualmente da ripetere in base all’andamento stagionale e all’eventuale comparsa di ulteriori ricacci vegetativi. Per evitare indesiderati problemi di fitotossicità è indispensabile adottare alcune semplici avvertenze tra cui evitare applicazioni in presenza di vento, utilizzare possibilmente ugelli antideriva, adottare pressioni di esercizio minime (non superiore a 1-1,5 atm.) e, soprattutto, ridurre la velocità di avanzamento (massimo 4-5 km/h) per evitare pericolosi effetti di turbolenza.

La gestione dei tralci nel vigneto

La concimazione del vigneto

 

Olivo:  tutte  le varietà sono in attiva  ripresa vegetativa con presenza delle mignole fiorali.  

Laddove non si è ancora intervenuti, con finalità preventive nei confronti dell’ occhio di pavone, Spilocea oleagina è ancora possibile, entro il periodo di validità del presente bollettino, trattare  con dodina, trifloxistrobin+ tebuconazolo o difenoconazolo+ azoxistrobin   che non presentato alcuna fitotossicità sulla vegetazione  neoformata. Anche a coloro i quali hanno effettuato un primo intervento con formulati rameici subito dopo la potatura si consiglia di completare la strategia di difesa  effettuando  un secondo intervento con i formulati sopra richiamati.

Coloro che hanno, opportunamente lasciato i rami esca di potatura per favorire le  ovideposizioni del fleotribo, Phloeotribus scarabaeoides, ilesino nero, Hylesinus oleiperda,  dovranno eliminare immediatamente le ramaglie prima che si evidenzino  le rosure tipiche degli sfarfallamenti degli adulti.

La potatura secca dell'olivo

La concimazione primaverile dell'olivo

 

Drupacee:  per tutte le varietà di pesco e nettarine   prevale l’accrescimento dei frutticini e sono in atto le operazioni di diradamento. Nel periodo di validità del presente bollettino gli unici interventi devono riguardare l’oidio, Sphaeroteca pannosa, soprattutto sulle varietà più suscettibili, con l’utilizzo di  fluoxapiroxad, boscalid+ pyraclostrobin, penthiopyrad,  formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo ecc.), quest’ultimi  attivi anche nei confronti della monilia, Monilia laxa  che al momento appare del  tutto assente, cadenzando gli interventi in relazione alla persistenza dei prodotti utilizzati, comunque non più di 10 gg tra un trattamento e l’altro. 

Il monitoraggio della prima generazione dei lepidotteri tortricidi Cydia molesta ed Anarsia lineatella ha  evidenziato la fine della 1^ generazione, provenienti dalle larve svernanti. Nel periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi nei loro confronti.

Su ciliegio si consiglia di iniziare il monitoraggio della mosca, Rhagoletis cerasi, posizionando trappole cromotropiche gialle per rilevare la presenza degli adulti.

Sempre su questa coltura, in considerazione della grande pericolosità che rappresenta la Drosophila suzuki che, in questi ultimi anni ha causato gravi danni, anche a causa della modesta efficacia degli interventi chimici, si consiglia di iniziare il monitoraggio, ad iniziare dalle varietà precoci, con l’utilizzo di apposite trappole artigianali consistenti in semplici bottiglie in plastica sulle quali devono essere praticati, nella parte superiore fori di 3-4 mm. di diametro, innescate con un modesto quantitativo (circa 100 cc.) di aceto di mele. L’insetto è facilmente riconoscibile dalla caratteristica colorazione rossa degli occhi e da evidenti macchie nerastre sulle ali.     

 

Ortive:  per tutte le varietà di pesco e nettarine   prevale l’accrescimento dei frutticini e sono in atto le operazioni di diradamento. Nel periodo di validità del presente bollettino gli unici interventi devono riguardare l’oidio, Sphaeroteca pannosa, soprattutto sulle varietà più suscettibili, con l’utilizzo di  fluoxapiroxad, boscalid+ pyraclostrobin, penthiopyrad,  formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo ecc.), quest’ultimi  attivi anche nei confronti della monilia, Monilia laxa  che al momento appare del  tutto assente, cadenzando gli interventi in relazione alla persistenza dei prodotti utilizzati, comunque non più di 10 gg tra un trattamento e l’altro. 

Il monitoraggio della prima generazione dei lepidotteri tortricidi Cydia molesta ed Anarsia lineatella ha  evidenziato la fine della 1^ generazione, provenienti dalle larve svernanti. Nel periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi nei loro confronti.

Su ciliegio si consiglia di iniziare il monitoraggio della mosca, Rhagoletis cerasi, posizionando trappole cromotropiche gialle per rilevare la presenza degli adulti.

Sempre su questa coltura, in considerazione della grande pericolosità che rappresenta la Drosophila suzuki che, in questi ultimi anni ha causato gravi danni, anche a causa della modesta efficacia degli interventi chimici, si consiglia di iniziare il monitoraggio, ad iniziare dalle varietà precoci, con l’utilizzo di apposite trappole artigianali consistenti in semplici bottiglie in plastica sulle quali devono essere praticati, nella parte superiore fori di 3-4 mm. di diametro, innescate con un modesto quantitativo (circa 100 cc.) di aceto di mele. L’insetto è facilmente riconoscibile dalla caratteristica colorazione rossa degli occhi e da evidenti macchie nerastre sulle ali.     

 

Colture ortive del fucino

 

Con lo stabilizzarsi delle temperature e delle condizioni climatiche nella norma stagionale, Finalmente si stanno effettuando a pieno ritmo le operazioni di trapianto e semina per le colture ortive.

FINOCCHIO: Trapianti e semine in pieno campo in pieno svolgimento. Si consiglia di utilizzare materiale certificato proveniente da vivai registrati nel Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (RUOP) del Servizio Fitosanitario Regionale.

PATATA: Quasi conclusa la semina delle patate ad eccezione di alcune varietà tardive nei terreni più “freddi” nella parte ovest del Fucino.  Conservare il passaporto fitosanitario apposto sui sacchi, tale documento permette la completa rintracciabilità del prodotto.

 

ALTRE ORTIVE: Le operazioni di trapianto e semina riguardano anche altre ortive quali cavoli, carote, pisello da industria, spinaci e le insalate. Anche per queste specie, si consiglia di utilizzare materiale certificato proveniente da vivai registrati nel Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (RUOP) del Servizio Fitosanitario Regionale.

 

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Antonio Zinni. Per la redazione del presente Bollettino è gradita la collaborazione di imprenditori agricoli o tecnici di campo operanti sul territorio.

 

Per ogni approfondimento utile, consultare http://www.regione.abruzzo.it/content/agroambiente- difesa-integrata e https://agroambiente.regione.abruzzo.it/#/home