Bollettino n. 11 del 6 maggio 2021

Bollettino Fitosanitario
Mercoledì, Maggio 5, 2021

GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AGRICOLTURA

Servizio Supporto Specialistico all’Agricoltura

Ufficio Tutela Fitosanitaria delle colture (sede Cepagatti)

Ufficio Direttiva nitrati, qualità dei suoli, servizi agrometeo (Cepagatti-Scerni)

 

BOLLETTINO N.11 del 6 maggio 2021

 

DIFESA  DELLE COLTURE

 

Cereali

per tutte le varietà predomina la fase di spigatura. Dal punto di vista fitosanitario non si rilevano problemi fitosanitari degni di rilievo salvo casi di fusariosi in presenza di ringrani. La consapevolezza che il periodo di massima sensibilità alle più importanti malattie si ha fino all’inizio fioritura   deve indurre i cerealicoltori, segnatamente coloro che al momento non hanno fatto alcun intervento fitosanitario,  ad effettuare, entro il periodo   di validità del presente bollettino  un trattamento preventivo atto a prevenire eventuali   infezioni di fusariosi della spiga causata da Fusarium graminearum, F. culmorum, F. avenaceum soprattutto in previsione di eventi piovosi. Si tratta, infatti,  di avversità che dalla fase fenologica di inizio fioritura possono determinare effetti negativi soprattutto sui parametri qualitativi come la riduzione del peso specifico, del contenuto proteico, alterazioni della qualità del glutine e, soprattutto sviluppo di micotossine

Si ribadisce che sono  disponibili numerosi fungicidi appartenenti a diverse classi chimiche, inseriti nei Disciplinari di produzione integrata,  che possono essere validamente utilizzati.  Qualora si ravvisasse la necessità di intervenire su  diverse patologie può essere utile effettuare miscele con più p.a. in grado di ampliare l’efficacia dell’intervento.

  • triazoli o IBE: Tetraconazolo, ciproconazolo, bromuconazolo, epossiconazolo, metconazolo, protioconazolo, tebuconazolo, procloraz. Si tratta di prodotti ad ampio spettro di azione e dotati di buona persistenza;
  • Strobilurine: azoxistrobin, pyraclostrobin, trifloxistrobin: dotati di parziale sistemia, attivi soprattutto sulle ruggini, meno su septoria e oidio e sono indicati soprattutto entro il 1° nodo di levata
  • SDHI inibitori della succinato deidrogenasi: Benzovindiflupyr, bexafen, fluapyroxad, isopyrazam, molto attivi nei confronti di septoria, ma essendo dotati di un meccanismo di azione molto specifico sono da considerarsi ad elevato rischio di ingenerare resistenze.  

Cereali: massima attenzione nel fornire azoto alla coltura

 

Vite:

i vitigni precoci (chardonnay, sangiovese, pecorino ecc.) sono in attivo accrescimento dei tralci con grappolini ben differenziati,  mentre  per i tradizionali (montepulciano e trebbiano), nell’ultima settimana  si è avuto un vistoso recupero di vegetazione sebbene permane una estrema variabilità in relazione alle esposizioni. Si va, infatti da germogli di 3-4 cm. a oltre 10 cm. di vegetazione.

Al momento non si ravvisano problemi fitosanitari e non si sono evidenziate infezioni primarie di peronospora.  Riguardo alle strategie di intervento previste per il periodo di validità del presente bollettino nei confronti della peronospora, Plasmopara viticola,  sulle varietà precoci  ove già si è iniziata la difesa,  si consiglia di continuare gli interventi, sempre con finalità preventive,  con l’esclusivo utilizzo di formulati di copertura, rameici, ditiocarbammati, dithianon, folpet ecc., tenendo conto che in assenza di precipitazioni e, quindi in con condizioni di basso rischio, l’intervallo tra i trattamenti può essere di 8-10 giorni.

Sulle varietà tradizionali, il rischio di infezioni peronosporiche è da ritenersi ancora molto basso per cui  nel periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi chimici.

Nell’ottica di dare indicazioni più precise circa l’attività dei diversi principi  attivi utilizzabili nei confronti della peronospora questa settimana vengono riassunte le caratteristiche salienti delle sostanze attive di copertura:

- rameici: hanno esclusivamente azione di contatto e, per esplicare al meglio la loro attività   andrebbero posizionati quanto più vicino l’evento piovoso. Non sono esposti a fenomeni di resistenza ma presentano una rapida degradabilità e, quindi, modesta persistenza. Si ricorda che la normativa prevede che, al fine di ridurre al minimo il potenziale accumulo di rame nel suolo e l’esposizione per gli organismi non bersaglio, tenendo conto al contempo delle condizioni climatiche, la dose cumulativa di rame nell’arco di 7 anni non può superare i 28 Kg. di sostanza attiva per ettaro.  Si raccomanda di rispettare il quantitativo applicato medio di 4 Kg. di rame attivo per ettaro per anno

- Ditocarbammati: mancozeb e metiram. Sono prodotti di contatto con limitata resistenza al dilavamento. Sono efficaci anche su altre malattie fungine come l’escoriosi. Si consiglia di limitarne l’uso alle fasi iniziali della difesa e, comunque, non oltre la completa allegagione. 

- Folpet : prodotto di contatto con buona resistenza al dilavamento, superiore al rame e ai ditiocarbammati, viene preferito in situazioni di forte pressione della malattia e piovosità elevata. Interessante la sua attività collaterale nei confronti di escoriosi e botrite. Considerata la sfavorevole classificazione tossicologica se ne consiglia l’utilizzo per non più di 3 trattamenti l’anno.

- Fluazinam: prodotto con buona resistenza al dilavamento. Azione collaterale nei confronti della botrite. Da etichetta sono consentiti da 1 a 3 interventi l’anno.

- Dithianon : Presenta una elevata efficacia preventiva e buona resistenza al dilavamento . Presenta interessanti azioni collaterali nei confronti del marciume nero “black-rot e botrite.   

 

Riguardo all’oidio Erysiphe necator , tra il 26 e 27 aprile sono state rilevate le prime  ascospore derivanti dai cleistoteci svernanti e ciò rende molto elevato il rischio fitosanitario . Le aumentate temperature consentono di intervenire in maniera preventiva validamente con zolfo alla dose di 3-5 Kg/ha.

 

Con la ripresa vegetativa gli interventi di diserbo, al fine di evitare possibili fitotossicità, possono considerarsi conclusi.

 

Gestione dei polloni: per la gestione dei polloni, in alternativa alle tradizionali operazioni meccaniche è possibile ricorrere all’erbicida pyraflufen-etile da usare alla dose di 0,8 l/ha e con volumi di irrorazione non inferiore a 300-400 l/ha che è in grado, oltre a disseccare molto rapidamente i polloni, esercitano anche una azione erbicida su numerose infestanti dicotiledoni quali malva, convolvolo, geranio, veronica ecc. I trattamenti specifici devono essere effettuati su polloni ancora allo stato erbaceo, entro i 20 cm. di altezza, eventualmente da ripetere in base all’andamento stagionale e all’eventuale comparsa di ulteriori ricacci vegetativi. Per evitare indesiderati problemi di fitotossicità è indispensabile adottare alcune semplici avvertenze tra cui evitare applicazioni in presenza di vento, utilizzare possibilmente ugelli antideriva, adottare pressioni di esercizio minime (non superiore a 1-1,5 atm.) e, soprattutto, ridurre la velocità di avanzamento (massimo 4-5 km/h) per evitare pericolosi effetti di turbolenza.

La gestione dei tralci nel vigneto

La concimazione del vigneto

 

Olivo: 

per tutte  le varietà prevale la formazione delle mignole fiorali.  

Per la settimana di validità del presente bollettino qualora non si è ancora intervenuti, con finalità preventive nei confronti dell’ occhio di pavone, Spilocea oleagina  è ancora possibile, trattare  con dodina, trifloxistrobin+ tebuconazolo o difenoconazolo+ azoxistrobin   che non presentato alcuna fitotossicità sulla vegetazione  neoformata.

Coloro che hanno, opportunamente lasciato i rami esca  di potatura per favorire le  ovideposizioni del fleotribo, Phloeotribus scarabaeoides, ilesino nero, Hylesinus oleiperda,  dovranno eliminare immediatamente le ramaglie prima che si evidenzino  le rosure tipiche degli sfarfallamenti degli adulti.

Nei giovani impianti, soprattutto in quelli intensivi e superintensivi, durante i primi 3-4 anni di allevamento è necessario controllare la presenza di due fitofagi la margaronia ,Palpita vitrealis, e la cecidomia, Dasineura oleae. Il  primo causa erosioni delle giovani foglie, il secondo determina tipiche galle sulle foglie che, oltre a compromettere la normale attività fotosintetica, ostacola la traslocazione degli elementi nutritivi causando gravi alterazioni fisiologiche.  Nei confronti della margaronia possono essere validamente utilizzati formulati a base di Bacillus thuringiensis var. Kurstaki,    mentre nei confronti della cecidomia non ci sono specifici formulati autorizzati per cui è necessario sfruttare l’azione collaterale di principi attivi  registrati nei confronti della mosca e che hanno dimostrato attività anche nei confronti di questo dittero.   

La potatura secca dell'olivo

La concimazione primaverile dell'olivo

 

Drupacee

per tutte le varietà di pesco e nettarine   prevale l’accrescimento dei frutticini e ci si approssima al diradamento dei frutticini. In generale si rileva un ritardo fenologico valutabile in circa 10 giorni. Al momento non si ravvisano problemi fitosanitari  e, nel periodo di validità del presente bollettino gli unici interventi devono riguardare l’oidio, Sphaeroteca pannosa, soprattutto sulle varietà più suscettibili, con l’utilizzando di  fluoxapiroxad, boscalid+ pyraclostrobin, penthiopyrad,  formulati triazolici (difenoconazolo, fenbuconazolo, tebuconazolo ecc.), quest’ultimi  attivi anche nei confronti della monilia, Monilia laxa , cadenzando gli interventi in relazione alla persistenza dei prodotti utilizzati, comunque non più di 10 gg tra un trattamento e l’altro. 

Nessun intervento è previsto nei confronti dei lepidotteri tortricidi Cydia molesta ed Anarsia lineatella.

Su ciliegio il monitoraggio della mosca, Rhagoletis cerasi, a mezzo di trappole cromotropiche  non ha evidenziato la presenza di adulti, pertanto, anche in considerazione che le varietà più precoci che andranno a maturazione   tra circa 15-20 giorni non sono interessate dagli attacchi del dittero, si consiglia di non effettuare alcun intervento.

Analogamente i primi monitoraggio della  Drosophila suzuki  non hanno evidenziato (nella settimana appena trascorsa) significative catture. Si consiglia, tuttavia, di continuare il monitoraggio, a livello di singolo appezzamento,   con l’utilizzo di apposite trappole artigianali consistenti in semplici bottiglie in plastica sulle quali devono essere praticati, nella parte superiore fori di 3-4 mm. di diametro, innescate con un modesto quantitativo (circa 100 cc.) di aceto di mele. L’insetto è facilmente riconoscibile dalla caratteristica colorazione rossa degli occhi  e  da evidenti macchie nerastre sulle ali.     

Ortive

l’aumento delle temperature dell’ultimo periodo ha favorito il trapianto delle ortive di pieno campo. A coloro i quali utilizzano le varietà di pomodoro “locale a pera” particolarmente apprezzate per le caratteristiche organolettiche, si ribadisce la necessità di rispettare una ampia rotazione o, se possibile utilizzare piantine innestate su portainnesto resistente, di cui, in commercio, ne esiste ampia gamma, al fine di limitare eventuali infezioni di tracheofusariosi, Fusarium oxisporum, a cui questa tipologia di piante è molto suscettibile.   .         

Subito dopo il trapianto tutte le piantine di ortaggi possono essere attaccate da Pythium agente della moria delle piantine facilmente riconoscibile per una tipica strozzatura necrotica ed imbrunita a livello del colletto. Per la difesa è possibile intervenire in maniera preventiva con agenti biologici, da utilizzare per fertirrigazione o incorporazione nel substrato, quali Trichoderma harzianum, Tricoderma viride, Streptomices griseoviridis ecc. che colonizzando il terreno  sottraggono spazio e nutrizione al fungo, o con formulati chimici contenenti propamocarb+fosetil ecc.

Sul pomodoro, subito dopo il trapianto è possibile effettuare il diserbo.  Purtroppo per questa strategia possono essere utilizzati pochi principi attivi e ci si deve rivolgere alla miscela di rimsulfuron+ metribuzin per i quali si consigliano interventi molto anticipati per consentire un sufficiente contenimento di amaranto, chenopodio, poligonum e portulaca e di alcune infestanti graminacee come setaria e sorgo, per completare l’attività nei confronti di queste infestanti può essere utilizzato ciclossidim.  In tutti i casi si consiglia di effettuare il diserbo in ottimali condizioni vegetative sia della coltura sia delle infestanti evitando periodi estremamente siccitosi o con persistenti ristagni idrici che potrebbero determinare sia un incremento di fenomeni di fitotossicità sia rallentamenti dell’assorbimento dei principi attivi da parte delle malerbe con conseguente decremento dell’efficacia.

Nessun problema  fitopatologico da segnalare sulle colture protette. 

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

Continuano le operazioni di trapianto e semina per le colture ortive, mentre si avvia a conclusione la semina delle patate.

FINOCCHIO-CAROTA: E’ cominciata la scopertura dei teli “tessuto non tessuto” al di sotto dei quali le colture hanno iniziato un discreto sviluppo. La prima operazione agronomica da fare è la sarchiatura che, oltre a ripulire dalle infestanti minori, arieggia il terreno rimasto al coperto del telo. Temperature ancora basse per effettuare il diserbo ed i primi trattamenti di copertura.

SPINACI: Per le varietà da industria e da consumo lo sviluppo fogliare è in stato avanzato, mentre si avviano le nuove semine.  

PATATA: Quasi conclusa la semina delle patate ad eccezione delle ultime varietà tardive nei terreni più “freddi” nella parte ovest del Fucino.  Conservare il passaporto fitosanitario apposto sui sacchi, tale documento permette la completa rintracciabilità del prodotto. Dal monitoraggio fatto nei magazzini fucensi per verificare la sanità dei tuberi seme certificati provenienti soprattutto da paesi del nord Europa, è emerso un quadro tranquillizzante per quanto riguarda i patogeni da quarantena  rilevanti per l’Unione previsti dall’allegato II parte B del Regolamento U.E. 2019/2072 che nella fattispecie si sostanziano in: Ralstonia  solanacearum, Clavibacter michiganensis subsp. Sepedonicus e Synchytrium endobioticum. E’ stata rilevata la presenza in alcuni casi di Spongospora subterranea (scabbia polverulenta), con percentuali di infestazione sui tuberi anche molto elevate.

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Antonio Zinni. Per la redazione del presente Bollettino è gradita la collaborazione di imprenditori agricoli o tecnici di campo operanti sul territorio.

 

Per ogni approfondimento utile, consultare http://www.regione.abruzzo.it/content/agroambiente- difesa-integrata e https://agroambiente.regione.abruzzo.it/#/home