AGROFENOLOGIA E MONITORAGGIO
Le previsioni meteo della settimana
NOTA CLIMATICA: da segnalare, per l'eccezionalità dell'evento in questa annata, sono le piogge cadute da venerdì 16 a lunedì 19 luglio su tutta la regione. Intensità variabile dai 10-20 millimetri dell'areale costiero a sud della regione, ai 50-60 mm dell'areale litoraneo nord e della media collina pescarese, con punte di 90 mm nella conca peligna.
Sia per la vite che per l'olivo, dai nostri modelli di simulazione ( di cui se ne riportano due a livello esemplificativo, ma che sono consultabili anche per altri areali e colture su "Irrigazione" della piattaforma Agroambiente Abruzzo), si può vedere che occorrevano dai 40-50 mm per tornare ad un livello superiore a quello di uno stress idrico critico, che ha caratterizzato nel mese di luglio tutti gli areali regionali.
VITE
Monitoraggo fenologico
Il monitoraggio fenologico è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.
Varietà precoci (Moscato, Chardonnay): la fase prevalente è variabile da "invaiatura a inizio maturazione"
Varietà medio-precoci (Pecorino): la fase prevalente è variabile da “inizio invaiatura"
Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è variabile da "pre-chiusura grappolo a chiusura grappolo”
Quest'anno, il clima siccitoso ha determinato uno scarso accrescimento dei grappoli che si presentano spargoli.
Monitoraggio fisiologico
Dal 16 al 19 scorsi ci sono state generalmente delle precipitazioni, abbondanti in alcuni areali, in altri meno. I sintomi della carenza idrica sono ancora visibili attraverso una vegetazione stentata e un accrescimento die grappoli ridotto, ma sicuramente la disponibilità di acqua migliorerà lo stato vegeto-produttivo.
Monitoraggo fitosanitario
Peronospora: nei campi monitorati e in generale non risultano infezioni in atto
Oidio: nei campi monitorati risultano poche infezioni in atto, con incidenza di danno inferiore al 5%. Solo in alcuni casi, prevalentemente nell'areale litoraneo della zona sud della provincia di Chieti, si arriva al 10%.
Altre patologie: si segnalano viti con sintomi di mal dell'esca.
Tignoletta della vite (Lobesia botrana): il volo di terza generazione non è iniziato.
Tignola rigata (Cryptoblabes gnidiella): le catture sono basse o nulle.
Altri insetti: presenza sporadica di sintomi di erinosi, in alcuni casi molto evidenti. Si evidenziano foglie con le tipiche punteggiature determinate dai tripidi.
OLIVO
Il monitoraggio è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.
Monitoraggo fenologico
Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è “indurimento del nòcciolo”
Varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti): la fase prevalente è "ingrossamento frutto II stadio"
Monitoraggio fisiologico
Le piogge cadute nel fine settimana miglioreranno lo stato fisiologico, ma sono sempre visibili con foglie ingiallite (non per occhio di pavone o piombatura) e olivine disseccate, i sintomi da siccità.Sicclità: sebbene l'olivo sia specie considerata molto resistente alla siccità, le persistenti alte temperature e la mancanza di precipitazioni, che, ormai si protraggono da diverse settimane, stanno deteirminando uno stress idrico critico con diminuzione o l’annullamento pressoché totale dell’attività di assimilazione.
Monitoraggo fitosanitario
Occhio di pavone: infezioni meno visibili anche grazie alla cascola delle foglie infettate.
Cercosporiosi (piombatura): infezioni visibili con una percentuale a volte significativa
Mosca olearia: nei campi monitorati (trappole a feromone), 0 (zero) catture.
N.B. Su alcuni campionamenti fatti su varietà di olive da mensa nell'areale litoraneo, si segnala una infestazione di mosca olearia al di sopra della soglia.
TECNICHE AGRONOMICHE
Potatura verde: al momento si possono sospendere le operazioni di potatura verde in vigna in funzione di una ottimale invaiatura.
Irrigazione di soccorso: la siccità è un problema che in maniera contingente si può fronteggiare soprattutto con l'irrigazione. Chi ne ha avuto la possibilità, naturalmente, ha già praticato irrigazioni di soccorso e dopo il verificarsi o meno delle piogge previste per il fine settimana e della loro entità, potrà decidere se intervenire di nuovo o meno.
Gestire la siccità: visto il verificarsi sempre più frequente negli ultimi anni, ha bisogno di un approccio complessivo che parta dalle scelte di impianto: varietà più resistenti, portinnesti più idonei, bassa densità di impianto , forme di allevamento che limitano l'insolazione diretta, scelte di gestione del terreno e di gestione della chioma appropriate.
La gestione del suolo nell'agricoltura integrata
DIFESA DELLE COLTURE
VITE
La situazione fitosanitaria si può definire nel complesso molto buona e, al momento, non si sono evidenziate criticità tali da compromettere la produzione sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. La perturbazione transitata sulla nostra regione tra il 16 e il 18 luglio ha portato le tanto attese precipitazioni che hanno, almeno in parte, alleviato lo stress idrico che stava seriamente compromettendo la coltura.
Sebbene in alcuni areali le precipitazioni potrebbero aver determinato l’avvio delle infezioni primarie di peronospora, Plasmopara viticola, il rischio fitosanitario può essere considerato basso. Generalmente le foglie basali sono meno colpite in quanto poco recettive (i tessuti contengono una minore quantità di acqua e il numero di stomi risulta ridotto) mentre le sole foglie più giovani e le femminelle, possono essere interessate dalle infezioni che non determinano, peraltro, danni alla produzione.
Sui vitigni precoci a bacca bianca quali il pinot ecc. che andranno a raccolta, presumibilmente, subito dopo la metà di agosto la difesa può considerarsi conclusa. Solo sulle varietà che si trovano ancora ad inizio invaiatura si consiglia di effettuare un ultimo intervento, sia nei confronti dell’oidio che della peronospora, con l’utilizzo di prodotti di contatto, utilizzando il rame (alle dosi minime di etichetta) in associazione a zolfo, ricordando che l’intervallo dei trattamenti per questi prodotti non può superare i 7-8 giorni.
Sui vitigni condotti in biologico nei confronti dell’oidio oltre allo zolfo è possibile l’utilizzo di olio essenziale di arancio dolce, cerevisane, Bacillus pumilis o bicarbonato di potassio.
Nessun altro intervento è previsto nel periodo di validità del presente bollettino.
D.P.I. Difesa Peronospora (Plasmopora viticola)
D.P.I. Difesa Oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri)
D.P.I. Difesa Muffa grigia (Botrytis cinerea)
OLIVO
Nel periodo di validità del presente bollettino, anche in considerazione delle precipitazioni e della sensibile diminuzione delle temperature, assume grande importanza il monitoraggio degli adulti di mosca, Bactrocera oleae, che, come ripetutamente indicato, può essere effettuata con trappole cromotropiche gialle innescate o meno con feromone o trappole sessuali (di colore chiaro) innescate, anch’esse, con feromone.
Altrettanto importante è il monitoraggio dell’infestazione attiva, deve essere effettuato con cadenza settimanale, prelevando almeno 100 drupe per oliveto di circa un ettaro da un congruo numero di piante (non inferiore a 10) scegliendo le drupe poste nel cono a nord-ovest della pianta.
E’, infatti, molto importante individuare l’inizio delle infestazioni anche perché i principi attivi utilizzabili garantiscono un buon livello di efficacia solo con basse intensità di attacco, variabile dall’1 al 5%.
Al momento i primi rilevi indicano, rispetto alla scorsa settimana un incremento, seppur lieve, della attività di volo degli adulti ma, poiché non vi è relazione diretta tra numero di catture e entità del danno (anche in considerazione dell’azione delle condizioni climatiche, soprattutto delle elevate temperature, sulla vitalità delle uova) solo il monitoraggio delle drupe costituisce supporto decisionale al trattamento chimico.
Ovviamente coloro i quali attuano una difesa esclusivamente di tipo preventivo con l’utilizzo di, “spintorfly” o ad azione prevalentemente repellente con l’utilizzo di “caolino” o “Beauveria bassiana” , devono effettuare un primo intervento entro il periodo di validità del presente bollettino.
Strategia di difesa contro la mosca olearia
D.P.I. Difesa Mosca olearia (Bactrocera oleae)
DRUPACEE
Tutte le varietà di pesche e nettarine sono in fase di maturazione o accrescimento dei frutti in relazione all’epoca di raccolta.
Le infestazioni dei lepidotteri tortricidi Cydia molesta e Anarsia lineatella, sono risultate ancora modeste e limitate ai germogli mentre si registrano pochi danni sui frutti. Nel periodo di validità del presente bollettino, sulle varietà che andranno a raccolta ai primi di agosto e qualora i germogli attaccati superino la soglia del 2-3%, si consiglia di intervenire con l’esclusivo utilizzo di principi attivi dotati di attività larvicida quali emamectina, fosmet, spinetoram, nel rispetto dei tempi di carenza. Sulle varietà prossime alla raccolta sempre se si dovessero evidenziare germogli infestati, si consiglia di intervenire con etofenprox, spinosad o Bacillus thuringiensis.
Si ricorda che è sempre molto importante , anche laddove viene praticata la confusione sessuale osservare attentamente i germogli per determinare la necessità di un intervento integrativo. L’applicazione della confusione, infatti, non deve considerarsi alternativa alla difesa chimica ma complementare ad essa in condizioni di elevata pressione degli insetti.
Sebbene al momento non si ravvisano infestazioni e lo specifico monitoraggio effettuato con attrattivi cromotropici gialli non evidenzino significative presenze di adulti, sulle varietà in via di maturazione si consiglia di verificare la presenza di punture causate dalla mosca della frutta, Ceratitis capitata e, eventualmente, intervenire con etofenprox o piretroidi di sintesi, ovviamente nel rispetto dei tempi di carenza.
Le condizioni meteorologiche fanno ritiene nullo il rischio nei confronti della monilia per cui anche nel periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi specifici.
Situazione cimice asiatica Halyomorpha halis
Ancora scarsa presenza di ovodeposizioni e di adulti e, al momento non si lamentano danni alle colture per cui per il periodo di validità del presente bollettino non si consigliano interventi specifici.
ORTIVE
Su pomodoro da mensa in pieno campo, in piena fase di raccolta, gli interventi devono riguardare essenzialmente infezioni di Alternaria spp nei confronti della quale si consiglia di intervenire, tempestivamente e con finalità preventive, con formulati specifici quali fluxapiroxad + difenoconazolo, isopyrazam o zoxamide. Ancora nessuna presenza di peronospora, Phytophthora infestans, per cui non si consigliano interventi specifici nei confronti di questa avversità.
Nel periodo di validità del presente bollettino non si consigliano interventi nei confronti della nottua gialla, Helicoverpa armigera
Anche le infezioni di fusariosi, Fusarium oxisporum f.sp. lycopersici, patologia vascolare che si manifesta con tipici disseccamenti e improvvisi appassimenti delle piante, al momento appare poco diffuso.
Come già indicato nel precedente bollettino, in presenza della fisiopatia nota come “marciume apicale” facilmente riconoscibile per l’annerimento della parte distale delle bacche e dovuta alla mancanza di calcio, si consiglia di somministrare questo elemento direttamente al terreno nella consapevolezza che esso non viene veicolato attraverso il floema ma esclusivamente dallo xilema con il trasporto dell’acqua.
Su cucurbitacee, su zucchino e melone non ci sono evidenze di infezioni di peronospora, Pseudoperonospora cubensis ma è necessario continuare, sempre in maniera preventiva, la difesa nei confronti dell’oidio Erysiphe cichoracearum, Sphaeroteca fuliginea con l’utilizzo di formulati triazolici (fenbuconazolo, difenocolazolo, penconazolo, miclobutanil, tetraconazolo ecc.) ciflufenamid, fluxapiroxad, isopyrazam o, nelle coltivazioni biologiche e su zucchino già in fase di raccolta con Bacillus pumilis, Olio essenziale di arancio dolce, cerevisane ecc.
Nessuna presenza su peperone della piralide, Ostrinia nubilalis , per cui nei confronti di questo parassita non si consigliano interventi specifici.
COLTURE ORTIVE DEL FUCINO
Settimana caratterizzata da una vasta perturbazione che ha portato abbondanti piogge ed un brusco calo termico soprattutto nelle ore notturne.
CAROTA: Massimo sviluppo fogliare con copertura totale del terreno. Monitorare le nottue fogliari (Helicoverpa armigera e Autographa gamma) e gli elateridi (Agriotes spp.) la cui soglia di intervento è la presenza. Intervenire con prodotti indicati nel DPI con le dovute precauzioni d’uso. Le abbondanti piogge fanno scattare l’allerta per patologie quali alternariosi (Alternaria dauci) e marciumi basali. Effettuare trattamenti preventivi con composti rameici che, ricordiamo, sono utilizzabili per un massimo di 4 kg/ha di sostanza attiva per anno. Nel caso di primi sintomi quali macchie brune irregolari per lo più ai margini o sulla punta delle foglie, intervenire con prodotti curativi indicati nel DPI seguendo scrupolosamente le condizioni di impiego.
INSALATE: Ancora segnalati attacchi di peronospora (Bremia lactucae) e marciumi basali (Sclerotinia, Botrytis) date le condizioni climatiche favorevoli al loro sviluppo. In questo caso programmare i trattamenti avendo cura di utilizzare i prodotti indicati nel DPI regionale con le dovute condizioni di utilizzo. Fare attenzione ai turni irrigui facendo in modo che non ci siano ristagni nelle ore più calde della giornata.
PATATA: Dopo la fase di fioritura continua lo sviluppo dei tuberi. Monitorare continuamente la peronospora, visto l’andamento climatico che favorisce il ristagno di umidità al di sotto del verde, ed intervenire tempestivamente con prodotti curativi seguendo le indicazioni dettate dal DPI regionale.
FINOCCHIO: Nuovi trapianti in atto sui quali turnare con attenzione le irrigazioni evitando ristagni nelle ore più calde. Per le colture più avanti con il ciclo, monitorare la presenza di nottue (Mamestra brassicae) ed intervenire solo nel caso di infestazione generalizzata con Bacillus thuringiensis, Spinosad (massimo due interventi l’anno), Azadiractina, Lambdacialotrina (massimo due interventi l’anno indipendentemente dall’avversità).
AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI
La redazione del Bollettino
Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.
Per il monitoraggio di campo è in atto la collaborazione volontaria e gratuita con imprenditori agricoli e tecnici di campo operanti sul territorio, tramite l'app Agroambiente Abruzzo.