Bollettino n. 26 del 18 agosto 2021

Bollettino Fitosanitario
Martedì, Agosto 17, 2021

AGROFENOLOGIA E  MONITORAGGIO

 

I dati climatici settimanali

Le previsioni meteo della settimana

 

NOTA CLIMATICA: tranne un evento piovoso di pochi millimetri in alcune aree medio collinari, la settimana è stata soleggiata con temperature molto elevate.

Nota: i dati climatici relativi alle diverse stazioni cliamtiche sono visionabili dalla piattaforma Agroambiente Abruzzo 

Si nota uno stato di carenza idrica soprattutto in vigneti giovani, ma qualche foglia disseccata anche in vigneti meno giovani.

Nota: i modelli irrigui relativi alle diverse colture e diverse stazioni climatiche sono visionabili dalla piattaforma Agroambiente Abruzzo

 

VITE 

Monitoraggio fenologico

Il monitoraggio fenologico è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

Varietà precoci (Moscato, Chardonnay): la fase prevalente è  "maturazione" e siamo per entrambi già in fase di raccolta, a seconda degli obiettivi enologici.

Varietà medio-precoci (Pecorino):  la fase prevalente è  “maturazione". La raccolta è prevista per la fine del mese, sempre in base ai diversi obiettivi enologici.

Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è  "invaiatura”

Nella maggior parte dei casi più della metà del grappolo ha cambiato colore.

 

Monitoraggio fisiologico

I sintomi della carenza idrica sono  visibili attraverso una vegetazione stentata e un accrescimento dei grappoli ridotto. Nei casi più estremi, in vigneti giovani con stress idrico prolungato, o anche al contrario per eccesso idrico, si possono notare dei sintomi gravi sulla vegetazione.

Dove le piogge di metà luglio sono state intense (> 50 mm), lo stato fisiologico generalmente è buono.

Monitoraggo fitosanitario

Il monitoraggio dei voli di Tignoletta della vite, Tignola rigata e Mosca olearia è visibile attraverso VISUALIZZA MONITORAGGIO dell'app Agroambiente Abruzzo.

Peronospora:  non risultano infezioni in atto 

Oidio: nei campi monitorati  risultano poche infezioni in atto, con incidenza di danno inferiore al 5%. Solo in alcuni casi, prevalentemente nell'areale litoraneo della zona sud della provincia di Chieti, si arriva al 10%. 

Altre patologie: si segnalano viti con sintomi di mal dell'esca.

Tignoletta della vite (Lobesia botrana): il volo di terza generazione non è ancora azzerato e negli areali del chietino, soprattutto sul litorale sud, areali frentano e vastese, mostra ancora numeri di cattura molto alti,  anche in crescita rispetto alla settimana precedente.  (vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO )

Tignola rigata (Cryptoblabes gnidiella): le catture sono generalmente medie, sempre sopra la decina (vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO )

 

OLIVO

Il monitoraggio è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

 

Monitoraggo fenologico

Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è  “ingrossamento frutti II stadio”

Varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti): la fase prevalente è  "ingrossamento frutto II stadio"

Monitoraggio fisiologico

Sono sempre visibili con foglie ingiallite per motivi fitopatologici (occhio di pavone e piombatura) o fisiologici, sintomi di carenza idrica che determinano anche la cascola delle olive. Sebbene l'olivo  sia specie considerata molto resistente alla  siccità,   le persistenti  alte  temperature  e la mancanza di precipitazioni, stanno deteirminando  uno stress idrico critico, cui la pianta reagisce mettendo in atto meccanismi di protezione tra cui rientra  anche   la cascola.

Monitoraggo fitosanitario

Occhio di pavone: infezioni meno visibili anche grazie alla cascola delle foglie infettate.

Cercosporiosi (piombatura): infezioni visibili con una percentuale a volte  significativa 

Mosca olearia: nei campi monitorati (trappole a feromone) un unico caso di catture (poche) sull'areale vastese. 

Aggiornamento del 19 agosto

Catture da 2 a 4 rilevate sulla zona litoranea

 

(vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO )

Sulle olive campionate, non si notano punture di mosca sterili, segno che l'ovideposizione e lo sviluppo delle larve è stato contrastato dalle alte temperature. 

Di seguito riportiamo a titolo eil modello della Mortalità mosca olearia dellstazione climatica di Alanno. I modelli relativi alle altre stazioni climatiche sono visionabili sulla piattaforma Agroambiente Abruzzo.

Il caldo eccezionale della settimana appena trascorsa si è rivelato un prezioso alleato nella lotta contro la mosca olearia. 

Su qualche oliva, sempre in maniera molto sporadica, si notano delle tacche nerastre, dovute ad un parassita della mosca olearia, la Cecidomia delle olive (Lasioptera berlesiana).

 

TECNICHE AGRONOMICHE

Concimazione olivo:  si può intervenire con una concimazione fogliare privilegiando l'apporto di potassio.

Potatura verde: su montepulciano al momento si possono sospendere le operazioni di potatura verde in vigna in funzione di una ottimale invaiatura.

Irrigazione di soccorso: la siccità è un problema che in maniera contingente si può fronteggiare soprattutto con l'irrigazione. Chi ne ha avuto la possibilità, naturalmente, ha già praticato irrigazioni di soccorso e dopo il verificarsi o meno delle piogge previste per il fine settimana e della loro entità, potrà decidere se  intervenire di nuovo o meno.

Gestire la siccità:  visto il verificarsi sempre più frequente negli ultimi anni, ha bisogno di un approccio complessivo che parta dalle scelte di impianto: varietà più resistenti, portinnesti più idonei, bassa densità di impianto , forme di allevamento che limitano l'insolazione diretta, scelte di gestione del terreno e di gestione della chioma appropriate.

 

La gestione del suolo nell'agricoltura integrata

La potatura verde del vigneto

 

DIFESA  DELLE COLTURE

 

VITE 

Nei vigneti non  irrigui continua lo stato di sofferenza generale delle piante e, in taluni casi, si cominciano a manifestare disseccamenti fogliari e ritardo nei processi di maturazione. Ovviamente si confida sulle precipitazioni e sugli abbassamenti di temperatura previsti.  

Per le varietà che andranno raccolte entro la prima settimana di settembre la campagna di difesa per il corrente anno può considerarsi conclusa.  Continua il volo della  3^ generazione della tignoletta, Lobesia botrana,  e  della tignola rigata Cryptoblabes gnidiella,  addirittura in taluni casi si  evidenzia un aumento delle catture. Tuttavia il monitoraggio delle ovideposizioni indica un valore intorno al 3- 4%, quindi inferiore alla soglia di danno per cui anche per questa settimana non si consigliano interventi specifici.

Nessun altro intervento è previsto.

D.P.I. Difesa Peronospora (Plasmopora viticola)

D.P.I. Difesa Oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri)

D.P.I. Difesa Muffa grigia (Botrytis cinerea)

D.P.I. Difesa Tignoletta vite (Lobesia botrana)

 

OLIVO

Le perduranti alte temperature e la completa assenza di precipitazioni hanno  inciso negativamente sulla  mosca, Bactrocera oleae, il cui monitoraggio con mezzi  biotecnici evidenzia ancora una modesta attività di volo e il rilevo dell’infestazione attiva (uova e larvette di 1^ età), pertanto anche  nel periodo di validità del presente bollettino, sulle varietà da olio,  non sono previsti specifici interventi.  Tuttavia, anche in considerazione dei previsti cambiamenti climatici si consiglia   di continuare  il  campionamento delle olive (magari rivolgendosi alle Associazioni olivicole regionali o a tecnici specializzati)  per verificare l’infestazione attiva e l’eventuale superamento della soglia di intervento stabilita considerando le caratteristiche dei principi attivi utilizzabili, intervenendo con fosmet se l’infestazione è intorno al 4-5% o con acetamiprid  in presenza di infestazione più contenuta.   

Qualora la difesa voglia essere effettuata con prodotti a prevalente azione repellente è  possibile utilizzare il caolino intervenendo prima dell’inizio della generazione di mosca che si vuole combattere e, soprattutto prima che la mosca ovideponga. E’ importante irrorare bene la chioma utilizzando, eventualmente pressioni di esercizio delle attrezzature utilizzate elevate. Il caolino non è resistente al dilavamento, non ha tempo di carenza poiché non è considerato un prodotto fitosanitario ma un corroborante. 

Tra gli altri  metodi di difesa a basso impatto ambientale si segnala la possibilità di utilizzo di esca attrattiva in miscela a spinosad (spintor-fly) o del principio attivo ciantraniliprole, di recente registrazione, sempre in miscela con attrattivi alimentari. 

Strategia di difesa contro la mosca olearia

D.P.I. Difesa Mosca olearia (Bactrocera oleae)

 

DRUPACEE

La difesa dovrà riguardare solo le varietà tardive che andranno a raccolta dai primi di settembre.

Al momento la situazione fitosanitaria appare ancora molto buona con infestazioni dei dei lepidotteri tortricidi  Cydia molesta e Anarsia lineatella, che non supera il 2-3% di germogli e frutti attaccati. Tuttavia nel periodo di validità del presente bollettino si consiglia di continuare la difesa con l’esclusivo utilizzo di principi attivi dotati di attività larvicida quali emamectina, fosmet, spinetoram. Sulle varietà prossime alla raccolta si consiglia di utilizzare   etofenprox o spinosad  in grado di  controllare anche eventuali infestazioni di mosca della frutta , Ceratitis capitata che dovessero manifestarsi in prossimità della raccolta stessa.

Nei giovani impianti di pesco non ancora in produzione e nei vivai si consiglia di continuare il controllo estivo del mal bianco, Sphaeroteca pannosa, con l’utilizzo di zolfo o formulati triazolici. 

 

ORTIVE

Su tutte le colture ortive si è in avanzata fase di raccolta che molto spesso non consente il rispetto dei tempi di carenza dei formulati commerciali utilizzabili per cui negli eventuali interventi devono essere privilegiati formulati biologici o microbiologici e, comunque quelli a più bassa carenza.

Su pomodoro in pieno campo si segnala ancora  una forte infestazione del lepidottero gelechide  Tuta absoluta nei confronti del quale, il rispetto dei tempi di carenza consente l’utilizzo del solo Bacillus thuringiensis.  

Su peperone il monitoraggio a mezzo di trappole sessuali ha evidenziato la presenza della piralide, Ostrinia nubilalis nei confronti della  quale si consiglia di intervenire con Bacillus thuringiensis o piretroidi di sintesi, sempre  considerando il  tempo di carenza dei formulati utilizzati.    

Le attuali condizioni climatiche e, soprattutto la carenza idrica, consigliano di rinviare il trapianto delle tipiche colture a ciclo autunnale  come insalate, cavoli e finocchi.

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

Settimana caratterizzata da un’ondata di caldo estremo con temperature molto elevate nelle ore centrali della giornata. Fare attenzione alle turnazioni irrigue da effettuare esclusivamente nel periodo notturno in modo che, al momento della massima calura diurna, non vi siano ristagni che potrebbero “cuocere” le piantine soprattutto nei nuovi trapianti.

 

PORRO: Ancora segnalati attacchi di tripidi (Trhips tabaci), contro i quali è bene intervenire con  Spinosad, Deltametrina, Lambda-cialotrina, Olio essenziale arancio Abamectina, tenendo conto delle condizioni di impiego e dei limiti massimi descritti nel DPI regionale. Anche il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è molto presente favorito dalle eccezionali condizioni climatiche. Contro tale avversità purtroppo al momento non c’è copertura autorizzativa di alcun prodotto fitosanitario. Nei casi estremi di attacco massiccio fare richiesta al Servizio Fitosanitario di eventuali deroghe all’utilizzo di prodotti efficaci tra cui l’Abamectina.

CAROTA: Si sta provvedendo alle prime raccolte mentre la gran parte delle colture è al massimo sviluppo vegetativo. Prestare ancora massima attenzione per l’alternaria (Alternaria dauci) e nel caso di sintomi, quali macchie brune irregolari per lo più ai margini o sulla punta delle foglie, intervenire con Azoxystrobin, Difenoconazolo, Pirimethanyl, (Boscalid+ Pyraclostrobin), Difenoconazolo+ fluroxapiroxad, Isopyrazam, tenendo conto delle limitazioni d’uso indicate nel DPI regionale.

INSALATE: Continuano le raccolte per le colture a fine ciclo. Presenti attacchi di tripidi (Frankliniella occidentalis) che compiono svariate generazioni l’anno provocando danni sia di tipo diretto, con necrosi delle parti interessate dalle punture di suzione e ridotto sviluppo vegetativo, che indiretto con l’insetto che fa da vettore per le virosi. Intervenire tempestivamente con i seguenti prodotti indicati nel DPI regionale: Spinosad, Abamectina, Etofenprox, Formentanate, Tau Fluvalinate, Sali potassici di acidi grassi.

Proseguono contemporaneamente le operazioni di nuovi trapianti che, avendo bisogno di irrigazione, rischiano di subire gli effetti dei ristagni che si concretizzano con scottature ed appassimenti.

PATATA: E’ iniziata la raccolta per le varietà precoci e ci si prepara all’mmagazzinamento. Nel fare tale operazione prestare attenzione ad eventuali attacchi di Tignola (phthorimea operculella), le cui larve introdottesi nei tuberi si approfondiscono in essi e, completando il ciclo fino allo sfarfallamento, provocano fenomeni degenerativi e marcescenze. E’ opportuno effettuare un attento monitoraggio in magazzino utilizzando trappole e feromone che segnalano la presenza dell’insetto. Per le varietà tradizionali continua lo sviluppo vegetativo con l’ingrossamento del tubero. Per esse bisogna continuare a monitorare la presenza di Alternaria (Alternaria solani) e Peronospora (Phytophthora infestans), patologie tipiche del periodo e delle condizioni climatiche a loro favorevoli dovute alle irrigazioni notturne ed all’elevato calore diurno. Nel caso intervenire con prodotti sistemici scelti tra quelli indicati nel DPI della regione Abruzzo, facendo attenzione anche in questo caso a tutte le limitazioni d’uso.

FINOCCHIO: Segnalati attacchi di tripidi che stanno trovando le condizioni climatiche ideali per compiere svariate generazioni l’anno e provocare massicci attacchi. I danni conseguenti sono sia di tipo diretto, con necrosi delle parti interessate dalle punture di suzione e ridotto sviluppo vegetativo, che indiretto con l’insetto che fa da vettore per le virosi. Purtroppo non vi sono, al momento, interventi chimici specifici registrati, quindi utilizzare prodotti ad azione collaterale quali gli aficidi e nottuicidi indicati nel DPI regionale per tale coltura. Per ridurre l’infestazione possono aiutare anche le lavorazioni del terreno (sarchiature e fresature). Attenzione alla Ramularia (Ramularia foeniculi) che si manifesta sulle foglie ed i fusti con macchie brune, incavate, di forma allungata; le colture attaccate sono riconoscibili anche a distanza, in quanto, l’insieme della vegetazione appare giallo-brunastro anziché di tinta verde. Intervenire ai primi sintomi con Difenoconazolo, Boscalid+pyraclostrobin considerando le limitazioni d’uso. Continuare il monitoraggio delle nottue (Mamestra brassicae) ed intervenire solo nel caso di infestazione generalizzata con Bacillus thuringiensis, Spinosad (massimo due interventi l’anno), Azadiractina, Lambdacialotrina (massimo due interventi l’anno indipendentemente dall’avversità).

 

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.

Per il monitoraggio di campo è in atto la collaborazione volontaria e gratuita con imprenditori agricoli e tecnici operanti sul territorio, tramite l'app Agroambiente Abruzzo.