Bollettino n. 31 del 22 settembre 2021

Bollettino Fitosanitario
Martedì, Settembre 21, 2021

AGROFENOLOGIA E  MONITORAGGIO

 

NOTA CLIMATICA: nella settimana trascorsa abbiamo avuto temperature nella media stagionale, assenza di precipitazioni. 

Nota: i dati climatici relativi alle diverse stazioni cliamtiche sono visionabili dalla piattaforma Agroambiente Abruzzo 

L'assenza di piogge caratterizza oramai una stagione dove la carenza idrica è stata una costante purtroppo negativa.

Nota: i modelli irrigui relativi alle diverse colture e diverse stazioni climatiche sono visionabili dalla piattaforma Agroambiente Abruzzo

 

VITE 

Monitoraggio fenologico

Il monitoraggio fenologico è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

Varietà medio-tardive (Montepulciano):  in fase di raccolta

(Trebbiano toscano e abruzzese, Passerina) in fase di raccolta

Monitoraggio fisiologico

La carenza idrica ha comportato una riduzione delle produzioni ma la qualità è ritenuta molto buona. 

Monitoraggo fitosanitario

Il monitoraggio dei voli di Tignoletta della vite, Tignola rigata e Mosca olearia è visibile attraverso VISUALIZZA MONITORAGGIO dell'app Agroambiente Abruzzo.

Le uve sono sane.

Tignoletta della vite: catture basse

Tignola rigata: catture in aumento

Botrite: non risultano infezioni in atto

 

OLIVO

Il monitoraggio è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.

Monitoraggo fenologico

Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è  inizio maturazione.

Varietà precoci (Cucco) la fase prevalente è  inizio maturazione.

Monitoraggio fisiologico

Sebbene l'olivo  sia specie considerata molto resistente alla  siccità,   le persistenti  alte  temperature  e la mancanza di precipitazioni, stanno deteirminando  uno stress idrico critico, cui la pianta reagisce mettendo in atto meccanismi di protezione tra cui rientra  anche   la cascola. Sono sempre visibili con foglie ingiallite non per motivi fitopatologici (occhio di pavone e piombatura) ma fisiologici, sintomi di carenza idrica.

Monitoraggo fitosanitario

Antracnosi: qualche sintomo di infezione visibile su drupa.

Si nota qualche rametto disseccato ad opera del moscerino suggiscorza 

Mosca olearia: nei campi monitorati (trappole a feromone) pochissime catture. (vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO )

Temperature estive e  assenza di pioggia, contrastano l'infestazione della mosca e non si rilevano  punture di mosca.

Su qualche oliva, sempre in maniera molto sporadica, si notano delle tacche nerastre, determinare da un parassita della mosca olearia, la Cecidomia delle olive (Lasioptera berlesiana)

Sono peraltro afferibili ad attacchi vecchi.

 

TECNICHE AGRONOMICHE

Potatura verde su olivo: si sta provvedendo ad elliminare i polloni alla base della pianta e dei succhioni che nascono all'interno della chioma. Queste operazioni portano beneficio per la pianta e in fase di raccolta e, soprattutto l'eliminazione dei succhioni comporta una ferita meno profonda rispetto a quella che si dovrebbe poi fare con la potatura secca.

Irrigazione di soccorso: la siccità è un problema che in maniera contingente si può fronteggiare soprattutto con l'irrigazione. Chi ne ha avuto la possibilità, naturalmente, ha già praticato irrigazioni di soccorso e dopo il verificarsi o meno delle piogge previste per il fine settimana e della loro entità, potrà decidere se  intervenire di nuovo o meno.

Gestire la siccità:  visto il verificarsi sempre più frequente negli ultimi anni, ha bisogno di un approccio complessivo che parta dalle scelte di impianto: varietà più resistenti, portinnesti più idonei, bassa densità di impianto , forme di allevamento che limitano l'insolazione diretta, scelte di gestione del terreno e di gestione della chioma appropriate.

 

DIFESA  DELLE COLTURE

VITE 

Al momento non si evidenziano particolari criticità neanche  per quanto riguarda i fitofagi e si sottolinea l’assenza anche di Drosophila suzuki,   pertanto per il periodo di validità del presente bollettino non si consigliano interventi fitosanitari.

D.P.I. Difesa Peronospora (Plasmopora viticola)

D.P.I. Difesa Oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri)

D.P.I. Difesa Muffa grigia (Botrytis cinerea)

D.P.I. Difesa Tignoletta vite (Lobesia botrana)

 

OLIVO

Il monitoraggio della  mosca, Bactrocera oleae,  continua ad evidenziare una densità di popolazione bassa e anche l’infestazione attiva risulta tale da non consigliare interventi generalizzati. Negli impianti che verranno raccolti già a inizio ottobre possono essere sospesi anche i campionamenti. In quelli, invece, che andranno a raccolta intorno alla metà di ottobre, almeno fino alla prossima settimana si consiglia   di continuare il campionamento delle olive (magari rivolgendosi alle Associazioni olivicole regionali o a tecnici specializzati)  per verificare il  superamento della soglia di intervento.   In quest’ultimo caso  l’eventuale intervento dovrà tenere conto dei formulati commercializzati utilizzabili,  acetamiprid 50g/l  21 giorni per il prodotto commerciale Epik SL  (acetamiprid 50g/l), 7 giorni per il prodotto commerciale Kestrel (acetamiprid 200 g/l).             

Strategia di difesa contro la mosca olearia

D.P.I. Difesa Mosca olearia (Bactrocera oleae)

 

ORTIVE

Nel periodo di validità del presente bollettino si effettueranno i trapianti delle colture a ciclo autunno-vernine in particolare  insalate, cicoria cime di rapa ecc. Si ricorda che le principali misure di prevenzione si basano sull’utilizzo di varietà resistenti e/o tolleranti,  sull’impiego di seme sano e sulla eliminazione dei residui delle colture precedenti . Sui cavoli (cavolfiori, cavolo verza, cavolo cappuccio ecc.) vanno controllati l’afide ceroso,   Brevicoryne brassicae ,   le cui colonie si localizzano   sulle foglie della rosetta centrale, bloccando la crescita della pianta, la nottua defogliatrice, Mamestra brassicae, le cui larve vivono a spese   dell’apparato fogliare erodendo le foglie stesse ma rispettando le nervature e la cavolaia, Pieris brassicae, che depone le uova in gruppi molto numerosi sulla pagina inferiore delle foglie. Nei confronti degli afidi possono essere validamente usati piretroidi di sintesi mentre nei confronti di cavolaia e nottue risultano efficaci, oltre ai citati piretroidi, interventi con Bacillus thuringiensis  avendo cura di effettuare interventi molto tempestivi.  

 

COLTURE ORTIVE DEL FUCINO

 

Conclusione dei cicli colturali delle varie specie coltivate nel Fucino.

PATATA: La raccolta procede velocemente in condizioni climatiche ideali, con alte rese e prodotto generalmente sano. Dopo la crisi dello scorso anno dovuta in gran parte alla pandemia, si spera in una ripresa dei mercati che al momento non presentano prezzi ottimali in quanto condizionati dalle produzioni del nord Europa che vanno contrastate con strumenti di valorizzazione della tipicità e provenienza delle nostre patate (IGP patata del Fucino). Si sta conferendo il prodotto da parte degli agricoltori alle loro associazioni di produzione che provvederanno al collocamento sul mercato. La parte delle produzioni di quest’anno destinata alla conservazione in magazzini refrigerati va comunque monitorata per verificare la presenza della Tignola (phthorimea operculella) che anche in queste condizioni può continuare l’attività sia degli adulti sia delle larve che si sono insediate nei tuberi.

FOCUS TIGNOLA PATATA

La Tignola della patata è un insetto lepidottero che interessa tutti gli areali pataticoli italiani. Il danno è arrecato dalle larve fitofaghe su tutte le parti della pianta, ed in particolare sui tuberi sia in campo che in magazzino. Sulle patate vengono scavate gallerie da cui trasuda una formazione sericea biancastra, successivamente dalle ferite partono fenomeni degenerativi e marcescenze. La Tignola sverna come stadio larvale o crisalide tra i residui della vegetazione dell’anno precedente o in magazzino all’interno dei tuberi. Gli adulti sfarfallano in marzo-aprile ed ovidepongono all’inserzione delle foglie sul fusto e sui tuberi nei magazzini. Le larve minano dapprima i fusti e poi scendono sui tuberi mentre nei magazzini le larve attaccano direttamente le patate. Si possono avere più generazioni l’anno. La lotta contro la Tignola è basata sul monitoraggio con trappole a feromone, sia in campo che in magazzino, che consentono di seguire la reale densità di popolazione e quindi intervenire con metodi di natura agronomica, biotecnologica e chimica.

Tra gli interventi agronomicisegnaliamo:

  • L’utilizzo di tuberi sani per la semina, l’effettuazione di frequenti rincalzature che non permettono la discesa delle larve dai fusti ai tuberi;
  • La distruzione subito dopo la raccolta dei residui colturali;
  • Il trasporto in tempi brevi dei tuberi nei locali di conservazione refrigerati e chiudere tutte le aperture con reti antinsetto.

Tra gli interventi biotecnologici vanno messe le trappole di tipo massale da usare soprattutto nei magazzini.

La lotta chimica va fatta nei confronti delle prime infestazioni larvali con prodotti indicati nel DPI regionale.

CAROTA: Raggiunto il massimo sviluppo e cominciata la raccolta che andrà avanti fino a dicembre. Anche per questa coltura, dopo la crisi pandemica, ci si aspetta un andamento di mercato migliore dell’anno passato. Questo grazie anche alle caratteristiche qualitative del prodotto che, coltivato su terreni fertili argilloso-limosi, si presenta molto pigmentato con colore arancione acceso, di sapore dolce e consistenza croccante. Inoltre grazie al riconoscimento della Igp "Carota dell'Altopiano del Fucino", si sta puntando molto sulla valorizzazione e caratterizzazione di questo prodotto.

INSALATE: Siamo in fase di chiusura anche per le seconde colture. Segnalato qualche attacco di Nottue Fogliari (Helicoverpa armigera, Autographa gamma, ecc.) contro le quali bisogna intervenire subito tenendo conto anche dei tempi di carenza in relazione alla raccolta.  

FINOCCHIO: Anche per questa coltura ci avviamo alla fase finale dello sviluppo, si risconta qualche attacco di nottue (Mamestra brassicae).  Intervenire quando l’infestazione è generalizzata con Spinosad, Azadiractina, Lambdacialotrina tenendo conto delle limitazioni d’uso indicate nel DPI regionale.

 

AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI

ULTIMI BANDI REGIONALI

 

La redazione del Bollettino

Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.

Per il monitoraggio di campo è in atto la collaborazione volontaria e gratuita con imprenditori agricoli e tecnici operanti sul territorio, tramite l'app Agroambiente Abruzzo.