AGROFENOLOGIA E MONITORAGGIO
Le previsioni meteo della settimana
NOTA CLIMATICA: nella settimana trascorsa abbiamo avuto temperature in diminuzione e la pioggia caduta nella giornata del 24 agosto. Sono previste giornate all'insegna di tempo instabile nel fine settimana e un ritorno a giornate soleggiate nei primi giorni della prossima settimana
Nota: i dati climatici relativi alle diverse stazioni cliamtiche sono visionabili dalla piattaforma Agroambiente Abruzzo
La carenza idrica, a volte più pesante a volte meno, ha sicuramente inciso sulla vendemmia delle varietà precoci che si stanno svolgendo in questi giorni.
Nota: i modelli irrigui relativi alle diverse colture e diverse stazioni climatiche sono visionabili dalla piattaforma Agroambiente Abruzzo
VITE
Monitoraggio fenologico
Il monitoraggio fenologico è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.
Varietà precoci (Moscato, Chardonnay): prevalentemente già vendemmiate.
Varietà medio-precoci (Pecorino): la fase prevalente è "in fase di raccolta"
Varietà medio-tardive (Montepulciano): la fase prevalente è "invaiatura”
Nella maggior parte dei casi siamo al 90% degli acini invaiati.
Monitoraggio fisiologico
I sintomi della carenza idrica sono visibili attraverso una vegetazione stentata e un accrescimento dei grappoli ridotto. Nei casi più estremi, in vigneti giovani con stress idrico prolungato, o anche al contrario per eccesso idrico, si possono notare dei sintomi gravi sulla vegetazione.
Monitoraggo fitosanitario
Il monitoraggio dei voli di Tignoletta della vite, Tignola rigata e Mosca olearia è visibile attraverso VISUALIZZA MONITORAGGIO dell'app Agroambiente Abruzzo.
Peronospora: non risultano infezioni in atto
Oidio: nei campi monitorati risultano qualche danno con incidenza inferiore al 5%. Solo in alcuni casi, prevalentemente nell'areale litoraneo della zona sud della provincia di Chieti, si arriva al 10%.
Altre patologie: si segnalano viti con sintomi di mal dell'esca.
Tignoletta della vite (Lobesia botrana): il volo di terza generazione non è ancora azzerato. Negli areali del chietino, soprattutto sul litorale sud, areali frentano e vastese, dove la scorsa settimana le catture erano elevate e questa settimana, sia pure in diminuzione, sono ancora abbastanza consistenti, si notano ovideposizioni sopra soglia. (vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO )
Tignola rigata (Cryptoblabes gnidiella): le catture sono generalmente medie e costanti nell'ordine di qualche decina (vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO )
OLIVO
Il monitoraggio è riferito alle zone della collina (litoranea e media). Nelle zone più interne della regione e in quelle a maggiore altitudine la fase fenologica porta annualmente un ritardo di almeno 10 giorni.
Monitoraggo fenologico
Varietà di riferimento (Leccino): la fase prevalente è “ingrossamento frutti II stadio”
Varietà precoci (Cucco, Gentile di Chieti): la fase prevalente è "ingrossamento frutto II stadio"
Monitoraggio fisiologico
Sono sempre visibili con foglie ingiallite per motivi fitopatologici (occhio di pavone e piombatura) o fisiologici, sintomi di carenza idrica che determinano anche la cascola delle olive. Sebbene l'olivo sia specie considerata molto resistente alla siccità, le persistenti alte temperature e la mancanza di precipitazioni, stanno deteirminando uno stress idrico critico, cui la pianta reagisce mettendo in atto meccanismi di protezione tra cui rientra anche la cascola.
Monitoraggo fitosanitario
Occhio di pavone: infezioni meno visibili anche grazie alla cascola delle foglie infettate.
Cercosporiosi (piombatura): infezioni visibili con una percentuale a volte significativa
Mosca olearia: nei campi monitorati (trappole a feromone) pochissime catture. Le piogge cadute in setitmana e l'abbassamento delle temperature potrebbero variare questo quadro.
(vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO )
Sulle olive campionate, non si notano punture di mosca sterili, segno che l'ovideposizione e lo sviluppo delle larve è stato contrastato dalle alte temperature.
Su qualche oliva, sempre in maniera molto sporadica, si notano delle tacche nerastre, dovute ad un parassita della mosca olearia, la Cecidomia delle olive (Lasioptera berlesiana).
TECNICHE AGRONOMICHE
Concimazione olivo: si può intervenire con una concimazione fogliare privilegiando l'apporto di potassio.
Potatura verde: sui vitigni medio-tardivi (montepulciano) al momento si possono eseguire operazioni di diradamento grappoli e sfogliatura.
Irrigazione di soccorso: la siccità è un problema che in maniera contingente si può fronteggiare soprattutto con l'irrigazione. Chi ne ha avuto la possibilità, naturalmente, ha già praticato irrigazioni di soccorso e dopo il verificarsi o meno delle piogge previste per il fine settimana e della loro entità, potrà decidere se intervenire di nuovo o meno.
Gestire la siccità: visto il verificarsi sempre più frequente negli ultimi anni, ha bisogno di un approccio complessivo che parta dalle scelte di impianto: varietà più resistenti, portinnesti più idonei, bassa densità di impianto , forme di allevamento che limitano l'insolazione diretta, scelte di gestione del terreno e di gestione della chioma appropriate.
La gestione del suolo nell'agricoltura integrata
DIFESA DELLE COLTURE
VITE
Per le varietà che andranno raccolte entro la metà di settembre la campagna di difesa per il corrente anno può considerarsi conclusa.
Lobesia botrana e la tignola rigata, Criptoblabes gnidiella. La prima fa registrare un calo delle catture generalizzato e ovideposizione sotto soglia per cui anche per il periodo di validità del presente bollettino non sono previsti interventi specifici. Solo negli areali dove la scorsa settimana le catture erano elevatissime e ora vengono segnalate ovideposizioni sopra la soglia, aree litoranee del frentano-sangro (vedi monitoraggio), si potrà programmare una ribattuta con prodotti larvicidi nella prossima settimana. La seconda, invece, laddove monitorata, evidenzia ancora la presenza di adulti. Si tratta di un lepidottero, riscontrato per la prima volta in Abruzzo nel 2016, che può risultare particolarmente dannoso poiché si insedia all’interno del grappolo senza lasciare alcun indizio della sua presenza. Segnalato all’inizio su alcuni vigneti e in particolari areali, al momento si sta notevolmente espandendo. Ha l’abitudine di depositare le uova, singolarmente o in piccoli gruppi, nella parte più interna del grappolo, generalmente sui peduncoli degli acini e le larve si insediano all’interno degli stessi nascosti e protetti causando notevole danno rodendo direttamente la cuticola degli acini. Ciò rende la difesa particolarmente problematica per la difficoltà degli insetticidi di penetrare all’interno dei grappoli. Il monitoraggio è di tipo distruttivo poiché è necessario aprire e osservare l’interno dei grappoli per evidenziare la presenza di larve in presenza delle quali si consiglia di intervenire con emamectina.Continueremo per questa settimana le uniche fitopatie da monitorare con attenzione sono la tignoletta,
D.P.I. Difesa Peronospora (Plasmopora viticola)
D.P.I. Difesa Oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri)
D.P.I. Difesa Muffa grigia (Botrytis cinerea)
D.P.I. Difesa Tignoletta vite (Lobesia botrana)
OLIVO
Riguardo alla mosca, Bactrocera oleae, non si registrano particolari differenza rispetto a quanto indicato nella scorsa settimana. L’entità della popolazione (valutata come numero medio di catture di adulti nella trappole a feromoni) appare non elevata e l’ infestazione attiva è tale da non richiedere interventi. Si consiglia, comunque, di continuare il campionamento delle olive (magari rivolgendosi alle Associazioni olivicole regionali o a tecnici specializzati) per verificare l’infestazione attiva e l’eventuale superamento della soglia di intervento.
Per valutare le caratteristiche dei p.a. utilizzabili si rimanda a quanto indicato nei precedenti bollettini ricordando che fosmet presenta un intervallo di sicurezza o tempo di carenza di 21 giorni e che, comunque, la modesta idrosolubilità ne consiglia l’utilizzo lontano dalla raccolta mentre per acetamiprid è necessario valutare i diversi formulati commerciali utilizzabili poiché presentano un tempo di carenza molto diverso: 21 giorni per il prodotto commerciale Epik SL (acetamiprid 50g/l), 7 giorni per il prodotto commerciale Kestrel (acetamiprid 200 g/l).
Qualora la difesa voglia essere effettuata con prodotti a prevalente azione repellente è possibile utilizzare il caolino intervenendo prima dell’inizio della generazione di mosca che si vuole combattere e, soprattutto prima che la mosca ovideponga. E’ importante irrorare bene la chioma utilizzando, eventualmente pressioni di esercizio delle attrezzature utilizzate elevate. Il caolino non è resistente al dilavamento, non ha tempo di carenza poiché non è considerato un prodotto fitosanitario ma un corroborante.
Tra gli altri metodi di difesa a basso impatto ambientale si segnala la possibilità di utilizzo di esca attrattiva in miscela a spinosad (spintor-fly) o del principio attivo ciantraniliprole, di recente registrazione, sempre in miscela con attrattivi alimentari.
Strategia di difesa contro la mosca olearia
D.P.I. Difesa Mosca olearia (Bactrocera oleae)
DRUPACEE
La difesa dovrà riguardare solo le varietà tardive quali Federica e gruppo delle Baby Gold che andranno a raccolta in settembre.
Al momento la situazione fitosanitaria appare ancora molto buona con infestazioni dei lepidotteri tortricidi Cydia molesta e Anarsia lineatella, che non supera il 2-3% di germogli e frutti attaccati. Tuttavia nel periodo di validità del presente bollettino si consiglia di continuare la difesa con l’esclusivo utilizzo di principi attivi dotati di attività larvicida quali emamectina, fosmet, spinetoram. Sulle varietà prossime alla raccolta si consiglia di utilizzare etofenprox o spinosad in grado di controllare anche eventuali infestazioni di mosca della frutta, Ceratitis capitata, che dovessero manifestarsi in prossimità della raccolta stessa.
ORTIVE
su tutte le colture ortive si è in avanzata fase di raccolta che molto spesso non consente il rispetto dei tempi di carenza dei formulati commerciali utilizzabili per cui negli eventuali interventi devono essere privilegiati formulati biologici o microbiologici e, comunque quelli a più bassa carenza.
In questo periodo vengono trapiantate o seminate alcune ortive a ciclo autunnale come insalate, finocchi, e cavoli . Sulle prime due, subito dopo il trapianto, è opportuno intervenire nei confronti di Pythium spp. che si evidenzia con una strozzatura necrotica e imbrunita al colletto delle giovani piantine con l’utilizzo di formulati biologici quali Tricoderma asperellum+T.gamsii, Pythium oligandrum ceppo M1, Bacillus subtilis . Sulle crucifere, invece, la difesa, dovrà riguardare la cavolaia, Pieris brassicae, con l’utilizzo di piretroidi di sintesi. Nessun intervento è previsto, invece, nei confronti di alternaria, Alternaria brassicae e peronospora, Peronospora brassicae.
COLTURE ORTIVE DEL FUCINO
Settimana caratterizzata da un ritorno delle temperature nella media stagionale. Ancora mancanza di piogge con ricorso massiccio all’irrigazione soprattutto per i nuovi trapianti.
INSALATE: Sulle colture a fine ciclo sospendere i trattamenti. Nei nuovi trapianti segnalati attacchi di tripidi (Frankliniella occidentalis) che compiono svariate generazioni l’anno provocando danni sia di tipo diretto, con necrosi delle parti interessate dalle punture di suzione e ridotto sviluppo vegetativo, che indiretto con l’insetto che fa da vettore per le virosi. Intervenire tempestivamente con i seguenti prodotti indicati nel DPI regionale: Spinosad, Abamectina, Etofenprox, Formentanate, Tau Fluvalinate, Sali potassici di acidi grassi.
PORRO: Le colture proseguono lo sviluppo vegetativo che porta a fine ciclo.Ancora segnalati attacchi di tripidi (Trhips tabaci), contro i quali è bene intervenire con Spinosad, Deltametrina, Lambda-cialotrina, Olio essenziale arancio Abamectina, tenendo conto delle condizioni di impiego e dei limiti massimi descritti nel DPI regionale.
CAROTA: Coltura al massimo sviluppo vegetativo con inizio raccolta in corso. Prestare ancora massima attenzione per l’alternaria (Alternaria dauci) e nel caso di sintomi, quali macchie brune irregolari per lo più ai margini o sulla punta delle foglie, intervenire con Azoxystrobin, Difenoconazolo, Pirimethanyl, (Boscalid+ Pyraclostrobin), Difenoconazolo+ fluroxapiroxad, Isopyrazam, tenendo conto delle limitazioni d’uso indicate nel DPI regionale.
PATATA: E’ iniziata la raccolta per le varietà precoci con un prodotto di alto livello qualitativo e quantitativo; e ci si prepara all’mmagazzinamento. Nel fare tale operazione prestare attenzione ad eventuali attacchi di Tignola (phthorimea operculella), le cui larve introdottesi nei tuberi si approfondiscono in essi e, completando il ciclo fino allo sfarfallamento, provocano fenomeni degenerativi e marcescenze. E’ opportuno effettuare un attento monitoraggio in magazzino utilizzando trappole e feromone che segnalano la presenza dell’insetto. Per le varietà tradizionali continua lo sviluppo vegetativo con l’ingrossamento del tubero. Per esse bisogna continuare a monitorare la presenza di Alternaria (Alternaria solani) e Peronospora (Phytophthora infestans), patologie tipiche del periodo e delle condizioni climatiche a loro favorevoli dovute alle irrigazioni notturne ed all’elevato calore diurno. Nel caso intervenire con prodotti sistemici scelti tra quelli indicati nel DPI della regione Abruzzo, facendo attenzione anche in questo caso a tutte le limitazioni d’uso.
FINOCCHIO: Segnalati ancora attacchi di tripidi che stanno trovando le condizioni climatiche ideali per compiere svariate generazioni l’anno e provocare massicci attacchi. I danni conseguenti sono sia di tipo diretto, con necrosi delle parti interessate dalle punture di suzione e ridotto sviluppo vegetativo, che indiretto con l’insetto che fa da vettore per le virosi. Purtroppo non vi sono, al momento, interventi chimici specifici registrati, quindi utilizzare prodotti ad azione collaterale quali gli aficidi e nottuicidi indicati nel DPI regionale per tale coltura. Per ridurre l’infestazione possono aiutare anche le lavorazioni del terreno (sarchiature e fresature). Attenzione alla Ramularia (Ramularia foeniculi) che si manifesta sulle foglie ed i fusti con macchie brune, incavate, di forma allungata; le colture attaccate sono riconoscibili anche a distanza, in quanto, l’insieme della vegetazione appare giallo-brunastro anziché di tinta verde. Intervenire ai primi sintomi con Difenoconazolo, Boscalid+pyraclostrobin considerando le limitazioni d’uso. Continuare il monitoraggio delle nottue (Mamestra brassicae) ed intervenire solo nel caso di infestazione generalizzata con Bacillus thuringiensis, Spinosad (massimo due interventi l’anno), Azadiractina, Lambdacialotrina (massimo due interventi l’anno indipendentemente dall’avversità).
AGGIORNAMENTO NORMATIVO FITOFARMACI
La redazione del Bollettino
Fabio Pietrangeli, Domenico D’Ascenzo, Angelo Mazzocchetti, Antonio Ricci, Antonio Di Donato, Bruno Di Lena, Domenico Giuliani, Nadia Di Bucchianico, Antonio Di Virgilio, Giovanni Ranalli, Luciano Santoferrara, Antonio Zinni.
Per il monitoraggio di campo è in atto la collaborazione volontaria e gratuita con imprenditori agricoli e tecnici operanti sul territorio, tramite l'app Agroambiente Abruzzo.