AGROMETEO
Nella settimana appena trascorsa si sono verificati rovesci a carattere temporalesco nei pomeriggi del 24 e del 25, in alcune zone, colline del pescarese, anche con eventi grandinigeni di media intensità.
Le previsioni danno tempo stabile e temperature in aumento.
Fisiopatie: qualche danno da grandine sui giovani germogli.
AGROFENOLOGIA
Fase fenologica:
Nelle migliori condizioni di localizzazione (litorale e media collina) e di esposizione, i vitigni precoci (Chardonnay e altri) si trovano a bottoni fiorali separati.
I vitigni medio-precoci (Pecorino e altri) si trovano nella fase fenologica prevalente di bottoni fiorali separati.
I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano nella fase più avanzata a bottoni fiorali separati, ma la classe più rappresentativa è grappolini separati.
TECNICA AGRONOMICA
Nel caso dei vitigni precoci e medio precoci già iniziano le operazioni di potatura verde, prevalentemente spollonatura, ma anche eliminazione di germoglio sovrannumerari, gemme di controcchio (scacchiatura), di quelli mal posizionati o di correzioni della potatura secca, di abbozzi di femminelle che spuntano alla base delle foglie (sfemminellatura) il tutto da eseguire con molta oculatezza. Operare in maniera molto anticipata, fa risparmiare molto tempo di lavoro e permette di procurare meno ferite che si creano con germogli più grandi.
Ancora in corso le operazioni di trinciatura: nei casi in cui si sono rilevate malattie quali escoriosi e black rot , è meglio asportare i tralci piuttosto che trinciarli in campo.
Altra operazione in corso al momento è quello dello sfalcio (trinciatura o schiacciamento) degli inerbimenti. E' preferibile eseguire questi interventi in condizioni di asciutto.
DIFESA
La nota positiva è che anche nel monitoraggio di questa settimana non si sono rilevate infezioni peronosporiche su foglia. Segnalazioni di fillossera e di erinosi su chardonnay e montepulciano; qualche accenno di acariosi e di tripidi.
N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025
Peronospora
Anche in questa settimana il monitoraggio non ha rilevato infezione su foglie; anche alla luce delle piogge del fine settimana scorso bisogna rimanere attenti nel monitorare i vigneti. Si consiglia, a scopo precauzionale, di mantenere la vegetazione coperta, confidando anche nel supporto del tempo soleggiato e delle temperature in aumento.
Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici
Oidio
L'oidio sverna come micelio nelle gemme o in forma di clasmoteci sulla corteccia. Nelle nostre zone questa seconda forma svernante è quella che può dare origine a infezioni precoci in fase primaverile, già a partire da inizio germogliamento. Le giornate di tempo umido e di ritorni di sole sono condizioni comunque favorevoli allo sviluppo del fungo e si ritiene opportuno mantenere coperta la vegetazione e i grappolini.
Lo sviluppo delle infezioni oidiche
Caratteristiche dei principi attivi antioidici
Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie, Tripidi
Non si notano i problemi di acariosi, che avevamo avuto nella scorsa annata soprattutto su Montepulciano e in alcuni areali. Sui vitigni monitorati non è più il momento di intervenire.
Qualche manifestazione di erinosi in più rispetto alla scorsa settimana.
Qualche segnalazione di foglie con le classiche punteggiature da tripidi.
APPROFONDIMENTO DIFESA BIOLOGICA
Monitoraggio: nei vigneti in biologico che sono nella rete di monitoraggio la situazione al momento non mostra problemi differenti da quelli descritti per i vigneti in integrato.
Per chi ha il vigneto in biologico la strategia di difesa deve essere contemporaneamente ancora più attenta, sia verso le malattie, sia nel contenimento nell'utilizzo del rame, ma anche dello zolfo.
Il rame nella difesa della peronospora
Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.
Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile, è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).
In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:
- Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
- Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
- Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente a quelli raggiunti utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto).
Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo
Bassi dosaggi di rame per il controllo della peronospora
La difesa dall'oidio in biologico
Nel caso della difesa antioidica in biologico, ma anche nell'integrato, il principio chiave è lo zolfo.
Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi.
Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.
Esistono anche in biologico prodotti fitosanitari alternativi allo. zolfo e nella tabella successiva ne conosciamo alcune caratteristiche ai fini di un loro impiego in miscela o anche da soli.
I principi attivi antioidici nella difesa del vigneto in biologico