Bollettino n.3 del 8 aprile 2025

Difesa vite
Martedì, Aprile 8, 2025

 

 

D.P.I. DIFESA 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

 

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Nella settimana scorsa, a partire da mercoledì non ha piovuto , le giornate sono state anche soleggiate, con temperature variabili, alternandosi il caldo e il freddo all'interno della stessa giornata e anche tra i diversi giorni. Domenica 6 aprile ci sono state delle precipitazioni abbastanza diffuse su tutto il territorio regionale di medio-bassa intensità. Lo stato idrico dei terreni è alla massima capacità di campo e, soprattutto negli areali di pianura di fondovalle, l'alta presenza di acqua non permette un facile accesso.

Fisiopatie: nella notte tra lunedì 7 e martedi 8 aprile, si sono verificati, abbastanza diffusi sul territorio regionale, soprattutto nelle zone vallive, temperature minime al di sotto dello 0°C che potrebbero in alcuni casi aver danneggiato i germogli. Segnalazioni di danni arrivano dalla zona tollese-ortonese. Da tenere presente che danni da gelata erano stati segnalati anche nel precedente bollettino, relativamente ad abbassamenti di temperatura verificatisi a metà marzo.

 

AGROFENOLOGIA

Fasi fenologiche

Fase fenologica:

I vitigni precoci (Chardonnay e altri) e medio-precoci (Pecorino e altri) si trovano,  nelle migliori consdizioni di localizzazione (litorale e media collina) e di esposizione, nella fase fenologica  più avanzata di primi grappolini visibili. I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano a  prime foglioline distese,  un po' dietro (apertura gemme), ma si nota una certa disformità di germogliamento, con larga parte di germogli ancora in fase di gemma cotonosa o punte verdi.  Nelle zone interne, lo Chardonnay e il Pecorino sono prevalentemente a terza foglia, il Moltepuciano a gemma cotonosa o anche in fase meno avanzata 

 

Si nota un anticipo fenologico rispetto alla media delle annate, non rispetto al 2024 in cui alla stessa data i vitigni precoci erano in fase molto più avanzata.  .

TECNICA AGRONOMICA

Operazioni di trinciatura in corso: nei casi in cui si sono rilevate malattie quali escoriosi e  black rot , è meglio asportare i tralci piuttosto che trinciarli in campo.

Altra operazione in corso al momento è quello dello sfalcio (trinciatura o schiacciamento) degli inerbimenti. E' preferibile eseguire questi interventi in condizioni di asciutto. 

DIFESA

I vitigni precoci e i medio precoci spesso hanno raggiunto la fase di grappolini visibili o terza foglia distesa e sono suscettibili alle infezioni peronosporiche. Per essi si sono già fornite indicazioni nel precedente bollettino e le stesse rimangono valide anche per questa settimana: i patogeni da tenere sotto controllo sono prioritariamente oidio, peronospora, escoriosi e black rot. Nel caso dei vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri), dove ci troviamo nelle stesse condizioni fenologiche, in pochi o rari casi, di terza foglia distesa, i trattamenti fitosanitari precauzionali sono gli stessi. Nella maggior parte dei casi, dove gli stessi si trovano ancora in una fase che va da gemma cotonosa a apertura gemme, intervenire su oidio e escoriosi, soprattutto in casi di presenza riscontrata  di forme fungine svernanti sul legno. Per il black rot sono indicati molti prodotti antiperonosporici e antioidici: scegliere tra di essi non è sicuramente sbagliato. Nelle prime fasi di germogliamento si può pensare di intervenire contro acari, eriofidi, cocciniglie se ne riscontriamo la presenza, o se ci si vuole premunire, nel caso dell'acariosi, per gli attacchi dell'anno precedente. Si può ritenere che le condizioni climatiche di quest'anno, con le abbondanti piogge, daranno alla vegetazione un maggiore impulso per la crescita e per superare eventuali problemi che l'anno scorso sono stati in alcune zone, sul montepulciano, molto rilevanti.

N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025

Escoriosi

Le condizioni climatiche del mese di marzo, con numerosi eventi piovosi, soprattutto le piogge di questo periodo, si ritengono altamenti predisponenti per le infezioni di escoriosi. I picnidi del fungo sono rilevabili sui tralci durante i mesi invernali. L'eventuale trattamento contro questo o fungo, nei vigneti infetti, va eseguito nelle prime fasi di germogliamento, per cui è questo il momento giusto per intervenire. Molti prodotti impiegati per la peronospora, o anche nella difesa dell'escoriosi hanno effetti su questo patogeno.

 

Oidio

L'oidio sverna come micelio nelle gemme o in forma di clasmoteci sulla corteccia. Nelle nostre zone questa seconda forma svernante è quella che può dare origine a infezioni precoci in fase primaverile, già a partire da inizio germogliamento. Dove nella campagna scorsa si è riscontrato oidio su grappolo, ma anche dove l'oidio si è manifestato a fine campagna solo su vegetazione, già dalla fase di germogliamento, prime foglioline, è opportuno effettuare un intervento antioidico. Le condizioni climatiche dei giorni trascorsi e le previsioni per i prossimi giorni, si ritengono predisponenti per una infezione oidica.

Lo sviluppo delle infezioni oidiche

Caratteristiche dei principi attivi antioidici

 

 

Black rot 

Se l'anno precedente si sono avute manifestazioni di questo fungo (non risultano infezioni segnalate), un eventuale trattamento contro questo o fungo nella fase compresa tra gemma rigonfia BBCH01 e gemma cotonosa BBCH05. Molti prodotti impiegati per la peronospora, o anche nella difesa dell'escoriosi e dell'oidio, hanno effetti su questo patogeno.

Peronospora

La difesa sui precoci e medio precoci è iniziata e adesso si deve mantenere protetta la vegetazione, sempre tenendo in considerazione le condizioni meteorologiche che possono essere più o meno favorevoli, soprattutto in funzione dii umidità o  piogge seppur lievi, visto che potrebbero essere già in atto le infezioni primarie, anche se al momento non sono riscontrate. 

Lo sviluppo delle infezioni peronosporiche

Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici

 

 

Mal dell’esca 

Seguire buone norme agronomiche, quali disinfezione forbici, asportazione dal vigneto dei tralci, dendrochirurgia. Gli interventi con i prodotti ammessi sono consigliati fino alla fase dle pianto.

Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie

L'anno scorso, soprattutto su Montepulciano, in alcuni areali si sono riscontrati danni da acariosi, aggravati dalle condizioni di siccità che non hanno permesso allle viti di avere un ottimale germogliamento. Il momento per intervenire si posiziona nella fase compresa tra gemma rigonfia BBCH01 e gemma cotonosa BBCH05. Si possono eseguire interventi fitosanitari con olio minerale, finalizzati prevalentemente a contrastare eriofidi e cocciniglie. L'olio minerale ha anche effetti  secondari su oidio (Oidium tuckeri) e escoriosi (Phomopsis viticola).

DISERBO VITE

Interventi di diserbo a gemme chiuse.Questa situazione è riscontrabile, probabilmente, solo negli areali interni o a quote elevate.

APPROFONDIMENTO DIFESA BIOLOGICA

Il rame nella difesa della peronospora

Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.

Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile,  è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).

In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:

  • Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
  • Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
  • Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente  a quelli raggiunti  utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto) 

Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo

 

La difesa dall'oidio in biologico

Nel caso della difesa antioidica in biologico, ma anche nell'integrato, il principio chiave è lo zolfo.

Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi, per ovvi motivi.

Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.

Esistono anche in biologico prodotti fitosanitari alternativi allo. zolfo e nella tabella successiva ne conosciamo alcune caratteristiche ai fini di un loro impiego in miscela o anche da soli.

I principi attivi antioidici nella difesa del vigneto