Bollettino n. 4 del 15 aprile 2025

Difesa vite
Martedì, Aprile 15, 2025

 

D.P.I. DIFESA 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

 

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Nella settimana appena trascorsa poche piogge di lieve entità, distribuite a macchia di leopardo; le giornate sono state caratterizzate da alternanza tra sole e nuvole, le temperature sono state miti. 

Fisiopatie: nessuna segnalazione.

 

AGROFENOLOGIA

Fasi fenologiche

Fase fenologica:

I vitigni precoci (Chardonnay e altri) e medio-precoci (Pecorino e altri) si trovano,  nelle migliori condizioni di localizzazione (litorale e media collina) e di esposizione, nella fase fenologica  prevalente di grappolini visibili, anche con una buona uniformità di germogliamento riconducibile a tale fase. 

I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano nella fase più avanzata a grappolini visibili, nella fase prevalente a terza foglia ma si nota una certa disformità lungo il tralcio, con presenza ancora di gemma cotonosa o punte verdi.  

Zone interne: lo Chardonnay e il Pecorino sono prevalentemente a terza foglia, il Montepulciano a punte verdi o apertura gemme, con presenza ancora di gemma cotonosa. 

Si nota un anticipo fenologico rispetto alla media delle annate, non rispetto al 2024 in cui alla stessa data i vitigni precoci erano in fase molto più avanzata.  .

 

Monitoraggio patogeni:  al di fuori dei campi monitorati direttamente, è stata segnalata su un Montepulciano, in fase fenologica decisamente avanzata rispetto alla media, una situazione, per ora unica, di infezione primaria di peronospora su foglia.

 

TECNICA AGRONOMICA

Operazioni di trinciatura in corso: nei casi in cui si sono rilevate malattie quali escoriosi e  black rot , è meglio asportare i tralci piuttosto che trinciarli in campo.

Altra operazione in corso al momento è quello dello sfalcio (trinciatura o schiacciamento) degli inerbimenti. E' preferibile eseguire questi interventi in condizioni di asciutto. 

DIFESA

Lo sviluppo di una possibile della infezione primaria andranno  vautate in questa settimana, monitorando attentamente i vigneti. In funzione di un clima che si mostra ancora instabile, con qualche precipitazione prevista nei prossimi giorni, per i vitigni precoci e medio precoci, che hanno oramai raggiunto quasi ovunque uno stadio fenologico avanzato,  a scopo precauzionale, si consiglia di proseguire con la strategia di difesa prescelta mantenendo coperta la vegetazione. Per i vitigni medio tardivi (Montepulciano e altri), valutare la fase fenologica di possibile infezione peronosporica. Su germogli ancora non sviluppati, comunque rimane il rischio  di infezione oidica. Abbiamo superato dal punto di vista fenologico la fase per interventi preventivi su  Escoriosi e Black rot.  

N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025

 

Peronospora

Dove ci sono state le condizioni per una possibile partenza di infezione primaria, vigneti in fase fenologica avanzata già ai primi giorni di aprile, si consiglia, a scopo precauzionale, di mantenere la vegetazione coperta, ripetendo i trattamenti entro gli intervelli prescritti. 

Lo sviluppo delle infezioni peronosporiche

Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici

 

Oidio

L'oidio sverna come micelio nelle gemme o in forma di clasmoteci sulla corteccia. Nelle nostre zone questa seconda forma svernante è quella che può dare origine a infezioni precoci in fase primaverile, già a partire da inizio germogliamento.  Le condizioni climatiche dei giorni trascorsi e le previsioni per i prossimi giorni, si ritengono predisponenti per una infezione oidica, quindi bisogna intervenire a scopo precauzionale nei vigneti più soggetti a questo patogeno e in quelli dove ci sono state infezioni lo scorso anno, anche tardive e solo su vegetazione.

Lo sviluppo delle infezioni oidiche

Caratteristiche dei principi attivi antioidici

 

 

 

Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie

L'anno scorso, soprattutto su Montepulciano, in alcuni areali si sono riscontrati danni da acariosi, aggravati dalle condizioni di siccità che non hanno permesso allle viti di avere un ottimale germogliamento. Il momento per intervenire si posiziona nella fase compresa tra gemma rigonfia BBCH01 e gemma cotonosa BBCH05. Si possono eseguire interventi fitosanitari con olio minerale, finalizzati prevalentemente a contrastare eriofidi e cocciniglie. L'olio minerale ha anche effetti  secondari su oidio (Oidium tuckeri) e escoriosi (Phomopsis viticola).

 

APPROFONDIMENTO DIFESA BIOLOGICA

Il rame nella difesa della peronospora

Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.

Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile,  è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).

In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:

  • Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
  • Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
  • Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente  a quelli raggiunti  utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto) 

Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo

Bassi dosaggi di rame per il controllo della peronospora

 

La difesa dall'oidio in biologico

Nel caso della difesa antioidica in biologico, ma anche nell'integrato, il principio chiave è lo zolfo.

Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi.

Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.

Esistono anche in biologico prodotti fitosanitari alternativi allo. zolfo e nella tabella successiva ne conosciamo alcune caratteristiche ai fini di un loro impiego in miscela o anche da soli.

I principi attivi antioidici nella difesa del vigneto