Bollettino n. 8 del 13 maggio 2025

Difesa vite
Martedì, Maggio 13, 2025

D.P.I. DIFESA 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

 

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Il periodo da martedi 6 maggio 2025 a lunedì 12 maggio 2025 si è caratterizzato per le precipitazioni; più consistenti nel teramano e nel pescarese litoraneo. Le temperature medie hanno subito un calo rispetto alla settimana precedente

Ci sono stati segnalati  eventi grandinigeni nella giornata di venerdi 9 maggio, in provincia di Pescara, in una fascia di territorio collinare   abbastanza esteso, a circa 20-25 km dalla costa, da  Loreto Aprutino (Cartiera) a Manoppello (Stazione).

 

 

AGROFENOLOGIA

Fasi fenologiche

Fase fenologica:

Piogge ed abbassamanti di temperatura, sia pure con qualche giornata più calda e soleggiata,hanno detrminato un ulteriore rallentamento nell'avanzamento dello stato fenologico. 

Lo stato fenologico mostra un leggero anticipo rispetto a  quanto si verifica mediamente negli anni. 

 

Nella collina litoranea e media:

I vitigni precoci (Chardonnay e altri) solo in pochi casi hanno iniziato la fioritura, ma sono in una fase molto prossima.

 

I vitigni medio-precoci (Pecorino e altri) si trovano nella fase fenologica  prevalente di bottoni fiorali separati, anch'essi molto prossimi alla fioritura.

I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano nella fase più avanzata a bottoni fiorali separati, ma labboiamo una maggiore disformità fenologica, rispetto a precoci e medio precoci, per cui è abbastanza presente la fase di grappolini separati.  

 

TECNICA AGRONOMICA

Già iniziate le operazioni di potatura verde,  spollonatura,  eliminazione di germogli sovrannumerari, gemme di controcchio (scacchiatura), di quelli mal posizionati o di correzioni della potatura secca, di abbozzi di femminelle che spuntano alla base delle foglie (sfemminellatura) il tutto da eseguire con molta oculatezza. Operare in maniera molto anticipata, fa risparmiare molto tempo di lavoro e permette di procurare meno ferite che si creano con germogli più grandi.

Operazioni di cimatura e sfogliatura

Tra le operazioni di potatura verde, la cimatura e la sfogliatura vengono eseguite sia manualmente che meccanicamente, in epoche differenti a seconda dell'obiettivo che si intende raggiungere.

La cimatura, eseguita in pre-fioritura ha lo scopo, specialmente nelle forme tipo la cortina semplice (cordone libero), di favorire l'assurgenza dei germogli, importante per avere foglie ombreggianti sopra e il grappolo più riparato dal sole  ma più raggiungibile dai prodotti fitosanitari indirizzati dal basso.

La sfogliatura nella fase di pre-fioritura, eliminando le foglie basali, crea uno scompenso nutrizionale che determina una minore allegagione all'interno del grappolo che rimane più spargolo, meno compatto, meno soggetto a botrite. Inoltre il grappolo sarà più arieggiato e più facilmente raggiungibile dai prodotti fitosanitari.

DIFESA

Monitoraggio:  nel monitoraggio interno., anche questa settimana non si sono rilevate infezioni peronosporiche su foglia. Macchie di infezione primaria ci vengono segnalate sporadicamente da operatori esterni alla rete.

Segnalazioni di fillossera e di erinosi su chardonnay, pecorino e montepulciano; qualche accenno di acariosi e di tripidi. 

Le piogge di questo periodo, naturalmente, suggeriscono di prestare la massima attenzione nella difesa dai patogeni fungini in  particolare.

 

Danni da grandine

Le grandinate segnalate, di forte intensità, hanno comportato danni sui tralci e sui grappolini, molto evidenti.

 

 

Nei vigneti colpiti da grandine il rame rimane il prodotto di riferimento per la cura delle ferite apportate dai chicchi sulla vegetazione e sui grappolini, ma si possono apportare altri prodotti tutti rientranti nella categoria dei corroboranti, che ci aiuteranno, tra l'altro, anche a contenere gli apporti di rame.

All'interno di essi troviamo prodotti che stimolano la vegetazione al recupero e prodotti che hanno una azione cicatrizzante: equiseto, propoli, alghe, distillato di legno, lecitine, caolino, zeolite, ed altre sostanze.

N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025

 

Peronospora

Anche in questa settimana il nostro monitoraggio non ha rilevato infezione su foglie, mentre qualche sporadica segnalazione arriva da operatori esterni alla rete e viticoltori.  La settimana scorsa ci sono state piogge fiffuse, a volte anche molto intense. Alla luce delle piogge di questi giorni e di quelle previste per i prossimi, bisogna rimanere attenti nel monitorare i vigneti. Si consiglia di intervenire a intervalli di tempo minimi, su ogni fila,  mantenendo la vegetazione protetta. Tenuto conto del momento di alto rischio, del momento di sviluppo vegetativo molto forte, è preferibile l'utilizzo di prodotti sistemici, ma si possono utilizzare anche prodotti con altri meccanismi di azione,  a seconda della strategia aziendale.

Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici

Lo sviluppo delle infezioni peronosporiche

Oidio

Dopo una prima fase di difesa preventiva attuata soprattutto nelle zone ad alto rischio e nei casi in cui si è manifestato oidio nell'annata precedente, continuiamo a premunirci dalle infezioni con lo zolfo, in prevalenza, o altri prodotti di contatto, senza eccedere nelle quantità impiegate. Se si utilizzano prodotti sistemici per la difesa della peronospora, anche per l'oidio è preferibile utilizzare prodotti sitemici, prevalentemente triazoli.

Lo sviluppo delle infezioni oidiche

Caratteristiche dei principi attivi antioidici

 

 

 

Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie, Tripidi

Non si notano i problemi di  acariosi, che avevamo avuto nella scorsa annata soprattutto su Montepulciano e in alcuni areali. Sui vitigni monitorati non è più il momento di intervenire.

Qualche manifestazione di erinosi, ma in calo rispetto alla settimana precedente, con intensità lieve.

Qualche segnalazione di foglie con le classiche punteggiature da tripidi.

 

DIFESA BIOLOGICA

 

Monitoraggio: nei vigneti in biologico che sono nella rete di monitoraggio la situazione al momento non mostra problemi differenti da quelli descritti per i vigneti in integrato.

Per chi ha il vigneto in biologico la strategia di difesa deve essere contemporaneamente ancora più attenta, sia verso le malattie, sia nel contenimento nell'utilizzo del rame, ma anche dello zolfo. 

 

Prodotti fitosanitari nella difesa in biologico

Ci sono prodotti fitosanitari,  corroboranti  e sostanze di base, che possono aiutare in questo tipo di difesa.

Di seguito riportiamo una tabella dove abbiamo estrapolato i prodotti fitosanitari idonei alla difesa in biologico inseriti nel DPI Difesa Abruzzo 2025.

Si raccomanda in ogni caso di verificare la possibilità di utilizzo contro le varie avversità anche sulla base di quanto riportato in etichetta nei vari prodotti commerciali.

DPI DIFESA  ABRUZZO 2025 (ESTRATTO PRODOTTI BIOLOGICI) 

 

Peronospora

Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.

Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile,  è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).

In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:

  • Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
  • Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
  • Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente  a quelli raggiunti  utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto).

Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo

 

 

Oidio 

Nel caso della difesa antioidica in biologico, ma anche nell'integrato, il principio chiave è lo zolfo.

Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi.

Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.

Nella difesa antioidica ci sono prodotti alternativi.

Prodotti fitosanitari alternativi allo zolfo

 

 

Link utili per approfondimenti

Ad oggi ci sono scarsi contributi scientifici e sperimentali nella difesa in biologico.

Uno degli obiettivi che ci si pone nella difesa in biologico è quello di utilizzare quantitativi ridotti di rame, mantenendo comunque una buona efficienza
Bassi dosaggi di rame per il controllo della peronospora