Bollettino n. 9 del 20 maggio 2025

Difesa vite
Martedì, Maggio 20, 2025

 

 

D.P.I. DIFESA 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

 

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Nel periodo dal 13 al 19 maggio si sono verificate precipitazioni per due giorni consecutivi, con abbondanti quantità, soprattutto lungo la fascia litoranea. Le temperature minime sono state leggermente al di sotto dei valori medi di riferimento del periodo, mentre le massime generalmente in linea, con i valori più alti (28,6°C) registrati  a Capestrano e S. Eusanio del Sangro. 

 

 

AGROFENOLOGIA

 

Fasi fenologiche

Fase fenologica:

Oramai dal punto fenologico siamo riallineati ad annate normali, con il nostro vitigno di riferimento, il Montepulciano, che mostra solo in qualche zona qualche fiorellino aperto e che, quindi, andrà in fioritura, come al solito, alla fine di questo mese. 

Nella collina litoranea e media:

I vitigni precoci (Chardonnay e altri) sono prevalentemente fioritura, come previsto la scorsa settimana.

I vitigni medio-precoci (Pecorino e altri) si trovano nella fase fenologica  prevalente di inizio fioritura.

I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano nella fase più avanzata a bottoni fiorali separati  con piccoli accenni di fiori aperti. Inizio fioritura prevista in questa settimana.

TECNICA AGRONOMICA

Continuano a pieno ritmo le operazioni di potatura verde,  con asportazione, da eseguire con molta oculatezza, di germogli quali 

  • "polloni", che si sviluppano lungo il tronco da gemme latenti, dalla base fino a circa 20 cm dal filo di banchina, (spollonatura); 
  • "cacchi", che si sviluppano da gemme di controcchio (scacchiatura), di quelli mal posizionati; 
  • "femminelle", che si sviluppano da gemme pronte, poste alla base delle foglie (sfemminellatura) .

Operare in maniera  anticipata, fa risparmiare molto tempo di lavoro e permette di procurare meno ferite che si determinano quando si asportano germogli più grandi.

Operazioni di cimatura e sfogliatura

Tra le operazioni di potatura verde, la cimatura e la sfogliatura vengono eseguite sia manualmente che meccanicamente, in epoche differenti a seconda dell'obiettivo che si intende raggiungere.

La cimatura, eseguita in pre-fioritura ha lo scopo, specialmente nelle forme tipo la cortina semplice (cordone libero), di favorire l'assurgenza dei germogli, importante per avere foglie ombreggianti sopra e il grappolo più riparato dal sole  ma più raggiungibile dai prodotti fitosanitari indirizzati dal basso.

La sfogliatura nella fase di pre-fioritura, eliminando le foglie basali, crea uno scompenso nutrizionale che determina una minore allegagione all'interno del grappolo che rimane più spargolo, meno compatto, meno soggetto a botrite. Inoltre il grappolo sarà più arieggiato e più facilmente raggiungibile dai prodotti fitosanitari.

DIFESA

Monitoraggio:  nel monitoraggio interno,  questa settimana si segnalano infezioni di peronospora su foglia e su grappolo nella zona del  vastese, prevalentemente in areali di fondovalle, per una stima di diffusione e danno valutata circa al 10%. Negli altri areali, nei vigneti monitorati non ci sono sintomi di infezione , ma arrivano comunque sporadiche segnalazioni, maggiormente su foglia, da vigneti esterni alla rete, anche in questo caso prevalentemente situati in zone di fondovalle, meno ventilate e con ristagni di umidità.

Le piogge di questo periodo suggeriscono di prestare la massima attenzione nella difesa dai patogeni fungini in  particolare peronospora, ma anche oidio, le cui infezioni sono più subdole, difficili da monitorare su foglia, ma poi potremmo ritrovarle sul grappolo in post allegagione.  

Posizionare a fine fioritura, circa entro la fine del mese, le trappole di Tignoletta della vite (Lobesia botrana) per monitorare l'andamento del volo di seconda generazione. (prima generazione carpofaga), che parte una volta terminata la prima generazione sui fiori (antofaga), quindi dopo la fioritura, in cui saranno visibili, con un po' di difficoltà, anche i nidi (abbozzi di fili sericei) che avvolgono alcuni fiori.  Si possono posizoinare anche le trappole di Tignola Rigata (Cryptoblabes gnidiella).

Danni da grandine

Dopo le grandinate segnalate la scorsa settimana, si notano ancora sui tralci e sui grappoli segni evidenti dei colpi subiti.

Una grandinata forte è stata segnalata nella zona di Giuliano teatino e territori limitrofi.

Nei vigneti colpiti da grandine il rame rimane il prodotto di riferimento per la cura delle ferite apportate dai chicchi sulla vegetazione e sui grappolini, ma si possono apportare altri prodotti tutti rientranti nella categoria dei corroboranti, che ci aiuteranno, tra l'altro, anche a contenere gli apporti di rame.

All'interno di essi troviamo prodotti che stimolano la vegetazione al recupero e prodotti che hanno una azione cicatrizzante: equiseto, propoli, alghe, distillato di legno, lecitine, caolino, zeolite, ed altre sostanze.

N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025

 

Peronospora

Infezioni di peronospora nel vastese, su foglia e su grappolo. In altre zone, al momento, non si segnalano infezioni gravi, ma solo sporadiche presenze, prevalentemente in zone vallive, in vigneti al di fuori della rete di monitoraggio. Alla luce delle piogge di questi giorni e di quelle previste per i prossimi, bisogna rimanere attenti nel monitorare i vigneti e intervenire tempestivamente, con intervalli di tempo minimi, su ogni fila, mantenendo la vegetazione protetta. Tenuto conto del momento di alto rischio, del momento di sviluppo vegetativo molto forte e dello stato fenologico, siamo nelle fasi di prefioritura o  fioritura a seconda dei vitigni, è preferibile l'utilizzo di prodotti sistemici, sempre abbinati a prodotti di copertura.

Per chi fa ricorso alla difesa con il rame, in fase di prefioritura o fioritura, evitare, possibilmente, rame in forma di idrossido, che però è la forma migliore in caso di infezioni in atto per la prontezza d'azione.

Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici

Lo sviluppo delle infezioni peronosporiche

Oidio

Le giornate di tempo con piogge di bassa intensità e cielo coperto, sono ideali per lo sviluppo di questo fungo, per cui bisogna stare molto attenti a mantenere coperta la vegetazione, sia pure non a dosi massime per premunirci da potenziali infezioni che poi potrebbero manifestarsi dopo l'allegagione. In abbinamento ai prodotti sistemici utilizzati per la peronospora, anche per l'oidio è preferibile utilizzare prodotti sistemici, prevalentemente triazoli, sempre in miscela con zolfo. 

Lo sviluppo delle infezioni oidiche

Caratteristiche dei principi attivi antioidici

 

 

 

Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie, Tripidi, Fillossera

Manifestazioni di  acariosi , erinosi e anche di fillossera,  in calo rispetto alle settimane precedenti.

Segnalazioni di foglie con le classiche punteggiature da tripidi nella zona del tollese ortonese e teatino.

 

DIFESA BIOLOGICA

 

Monitoraggio: nei vigneti in biologico che sono nella rete di monitoraggio la situazione al momento non mostra problemi differenti da quelli descritti per i vigneti in integrato.

Per chi ha il vigneto in biologico la strategia di difesa deve essere contemporaneamente ancora più attenta, sia verso le malattie, sia nel contenimento nell'utilizzo del rame, ma anche dello zolfo. 

 

Prodotti fitosanitari nella difesa in biologico

Ci sono prodotti fitosanitari,  corroboranti  e sostanze di base, che possono aiutare in questo tipo di difesa.

Di seguito riportiamo una tabella dove abbiamo estrapolato i prodotti fitosanitari idonei alla difesa in biologico inseriti nel DPI Difesa Abruzzo 2025.

Si raccomanda in ogni caso di verificare la possibilità di utilizzo contro le varie avversità anche sulla base di quanto riportato in etichetta nei vari prodotti commerciali.

DPI DIFESA  ABRUZZO 2025 (ESTRATTO PRODOTTI BIOLOGICI) 

 

Peronospora

In fase di prefioritura o fioritura, nella scelta del formulato di rame, sono preferibili, per la minore fitotossicità: poltiglia bordolese, solfato tribasico e ossicloruro di rame.Consigliabile evitare idrossido di rame e ossido rameoso, che però sono formulati a pronta azione, più idonei in caso di infezioni in atto. 

E' consigliabile abbinare al rame dei corroboranti e prodotti adesivanti.

Contenere l'utilizzo del rame

Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.

Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile,  è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).

In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:

  • Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
  • Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
  • Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente  a quelli raggiunti  utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto).

Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo

 

 

 

Oidio 

Nel caso della difesa antioidica in biologico, ma anche nell'integrato, il principio chiave è lo zolfo.

Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi.

Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.

Nella difesa antioidica ci sono prodotti alternativi.

Prodotti fitosanitari alternativi allo zolfo

 

 

Link utili per approfondimenti

Ad oggi ci sono scarsi contributi scientifici e sperimentali nella difesa in biologico.

Uno degli obiettivi che ci si pone nella difesa in biologico è quello di utilizzare quantitativi ridotti di rame, mantenendo comunque una buona efficienza
Bassi dosaggi di rame per il controllo della peronospora