Bollettino n. 12 del 10 giugno 2025

Difesa vite
Martedì, Giugno 10, 2025

D.P.I. DIFESA 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo  Password: abruzzo)

Dati meteo della Settimana

Il periodo da martedì 3 giugno 2025 a lunedì 9 giugno 2025 si è caratterizzato per l’assenza di precipitazioni. I rilievi hanno evidenziato un significativo incremento dei valori termici con temperature massime assolute maggiori nei comprensori pescarese interno e peligno aquilano

 

AGROFENOLOGIA

 

Fasi fenologiche

Fase fenologica:

Dal punto fenologico siamo leggermente in anticipo. In generale l'allegagione si mostra ottimale e c'è un ottimo rigoglio vegetativo.

Nella collina litoranea e media:

I vitigni precoci (Chardonnay e altri) sono in accrescimento acini (BBCH 75) con qualche grappolo che si avvicina alla pre-chiusura (BBCH 77).

I vitigni medio-precoci (Pecorino e altri) sono in accrescimento acini (BBCH 75). 

I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano nella fase più rappresentativa a acini grano di pepe  allegagione (BBCH 73), con qualche grappolo in fase di accrescimento acini (BBCH 73).

 

Nella valle Peligna, la situazione mostra un ritardo fenologico, come sempre, valutabile da una a due settimane. 

TECNICA AGRONOMICA

Continuano le operazioni di potatura verde,  con asportazione, da eseguire con molta oculatezza, di germogli quali 

  • "polloni", che si sviluppano lungo il tronco da gemme latenti, dalla base fino a circa 20 cm dal filo di banchina, (spollonatura); 
  • "cacchi", che si sviluppano da gemme di controcchio (scacchiatura), di quelli mal posizionati; 
  • "femminelle", che si sviluppano da gemme pronte, poste alla base delle foglie (sfemminellatura) .

Operare in maniera  anticipata, fa risparmiare molto tempo di lavoro e permette di procurare meno ferite che si determinano quando si asportano germogli più grandi.

Operazioni di cimatura e sfogliatura

Tra le operazioni di potatura verde, la cimatura e la sfogliatura vengono eseguite sia manualmente che meccanicamente, in epoche differenti a seconda dell'obiettivo che si intende raggiungere.

La cimatura, eseguita in pre-fioritura ha lo scopo, specialmente nelle forme tipo la cortina semplice (cordone libero), di favorire l'assurgenza dei germogli, importante per avere foglie ombreggianti sopra e il grappolo più riparato dal sole  ma più raggiungibile dai prodotti fitosanitari indirizzati dal basso.

La sfogliatura nella fase di pre-fioritura, eliminando le foglie basali, crea uno scompenso nutrizionale che determina una minore allegagione all'interno del grappolo che rimane più spargolo, meno compatto, meno soggetto a botrite. Inoltre il grappolo sarà più arieggiato e più facilmente raggiungibile dai prodotti fitosanitari.

DIFESA

Monitoraggio:  nel monitoraggio interno non sono state trovate infezioni di oidio, le infezioni peronosporiche, rilevate a livello sporadico, come detto nei precedenti bollettini, sono per la  maggior parte state bloccate dagli interventi e dal clima caldo e soleggiato.Inizio cattre lobesia prevalentemente nel basso chietino e anche nelle altre zone della stessa provincia. Non è stato rilevato inizio volo nelle altre province (per dati dettagliati vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO SU APP)

N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025

 

Peronospora

Le zone di infezione segnalate nei precedenti bollettini, in questa settimana sono per la maggior parte bloccate.Il clima in corso e quello previsto nel breve-medio periodo, non sono favorevoli al patogeno.

Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici

Lo sviluppo delle infezioni peronosporiche

Oidio

Nel nostro monitoraggio interno non abbiamo rilevato oidio, mentre all'esterno della rete abbiamo più di una segnalazione.Dobbiamo stare molto attenti nel coprire il grappolo; adeguate sfogliature sono utili  per non favorire l'umidità nella zona fruttifera e rendere il grappolo raggiungibile dal prodotto fitosanitario.

La fase di post allegagione rappresenta un periodo critico per la difesa da questo patogeno. Riportiamo uno stralcio di quanto è scritto nell'approfondimento linkabile "Lo sviluppo delle infezioni oidiche", in modo che ognuno possa valutare correttamente ai fini della propria strategia di difesa.

Sinteticamente per quanto rilevato finora a livello climatico: il fungo è stato fortemente penalizzato quando si sono verificate forti piogge. nelle aree a alto rischio e dove c'erano state infezioni oidiche nell'anno precedente, abbiamo consigliato già di intervenire nelle prime fasi di sviluppo del germoglio. In questo momento le condizioni climatiche tornano ad essere favorevoli, se le temeprature non superano i 30°C, ad eccezione delle giornate molto soleggiate che lo limitano.

Le caratteristiche del fungo

L’oidio è un fungo che attacca ogni genere di tessuto vegetale: foglie, infiorescenze, tralci ancora verdi e grappoli. Essendo un fungo ectoparassita, non penetra all’interno delle cellule colpite, ma resta all’esterno, nutrendosi tramite gli austori, mediante i quali sono ancorati alla parete esterna del vegetale.

Condizioni climatiche favorevoli o avverse 

Le condizioni climatiche favorevoli, che aumentano la probabilità di diffusione della malattia, sono: ventosità, assenza di pioggia, temperature elevate non oltre 30°C, bassa umidità relativa dell’aria. Contrariamente alla peronospora, non ha bisogno di acqua per potersi diffondere.

Le condizioni climatiche avverse sono: piogge frequenti che dilavano i conidi (spore); temperature maggiori di 35° che bloccano l’attività del fungo; la luce diretta che mediante i raggi ultravioletti riduce l’attività dei conidi, soprattutto su grappolo.

Periodo di maggiore sensibilità

In zone a basso rischio: da fine fioritura a primo accrescimento degli acini.

In zone ad alto rischio: da germogliamento a invaiatura

Lo sviluppo delle infezioni oidiche

Caratteristiche dei principi attivi antioidici

 

 

 

Botrite 

Una delle fasi critiche per l'infezione da parte di questo patogeno è la fase di fine fioritura, soprattutto se le giornate sono piovose e umide. Le condizioni climatiche della scorsa settimana e quelle previste non sono favorevoli all'infezione. 

Tignoletta della vite (Lobesia botrana)

Inizio volo segnalato in provincia di Chieti, soprattutto nel vastese. Nella altre province, nella nostra rete non ci sono catture. 

I dati puntuali dei rilievi sono consultabili su "VISUALIZZA MONITORAGGIO della nostra app"

 

Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie, Tripidi, Fillossera

Segnalata qualche manifestazione di fillossera sulla nuova vegetazione. Sporadiche segnalazioni di  acariosi .

Segnalazioni di foglie con le classiche punteggiature da tripidi nella zona del tollese ortonese e teatino.

 

DIFESA BIOLOGICA

 

Monitoraggio: nei vigneti in biologico che sono nella rete di monitoraggio la situazione al momento non mostra problemi differenti da quelli descritti per i vigneti in integrato.

Per chi ha il vigneto in biologico la strategia di difesa deve essere contemporaneamente ancora più attenta, sia verso le malattie, sia nel contenimento nell'utilizzo del rame, ma anche dello zolfo. 

 

 

 

Prodotti fitosanitari nella difesa in biologico

Ci sono prodotti fitosanitari,  corroboranti  e sostanze di base, che possono aiutare in questo tipo di difesa.

Di seguito riportiamo una tabella dove abbiamo estrapolato i prodotti fitosanitari idonei alla difesa in biologico inseriti nel DPI Difesa Abruzzo 2025.

Si raccomanda in ogni caso di verificare la possibilità di utilizzo contro le varie avversità anche sulla base di quanto riportato in etichetta nei vari prodotti commerciali.

DPI DIFESA  ABRUZZO 2025 (ESTRATTO PRODOTTI BIOLOGICI) 

Peronospora

Il clima della scorsa settimana e quello previsto fanno presumere un allentamento della pressione del patogeno, per cui ci  si può regolare di conseguenza per limitare l'utilizzo del rame. In questo momento è essenziale la copertura del grappolo ai fini di prevenire peronospora larvata.

Contenere l'utilizzo del rame

Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.

Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile,  è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).

In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:

  • Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
  • Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
  • Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente  a quelli raggiunti  utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto).

Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo

 

 

 

Oidio 

Questa fase di post allegagione rappresenta un periodo critico per la difesa da questo patogeno.

Nel caso della difesa antioidica in biologico il principio chiave è lo zolfo.

Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi.

Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.

Nella difesa antioidica ci sono prodotti alternativi.

Prodotti fitosanitari alternativi allo zolfo

 

Link utili per approfondimenti

Ad oggi ci sono scarsi contributi scientifici e sperimentali nella difesa in biologico.

Uno degli obiettivi che ci si pone nella difesa in biologico è quello di utilizzare quantitativi ridotti di rame, mantenendo comunque una buona efficienza
Bassi dosaggi di rame per il controllo della peronospora