AGROMETEO
Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo Password: abruzzo)
Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)
Il periodo da martedì 10 giugno 2025 a lunedì 16 giugno 2025 si è caratterizzato per un deciso incremento dei valori termici nel fine settimana. Nella giornata di Lunedi 16 giugno si sono manifestate, solo in alcune località, piogge di limitata entità che hanno spezzato le condizioni di afa dei giorni precedenti.
Aggiornamento climatico
Nei giorni di martedi 17 giugno nel pomeriggio e nelle prime ore di mercoledì 18 giugno, si sono verificate piogge intense su gran parte degli areali regionali. Riportiamo di seguito la mappa delle piogge nelle 24 ore
AGROFENOLOGIA
Fase fenologica:
Dal punto fenologico siamo leggermente in anticipo; c'è un ottimo rigoglio vegetativo.
Nella collina litoranea e media:
I vitigni precoci (Chardonnay e altri) sono in pre-chiusura (BBCH 77), anche avanzata in alcuni casi.
I vitigni medio-precoci (Pecorino e altri) sono in pre-chiusura (BBCH 77).
I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano nella fase più rappresentativa in fase di accrescimento acini (BBCH 75), ma anche con punte avanzate in una fase di pre-chiusura.
Nella valle Peligna, la situazione mostra un ritardo fenologico, come sempre, valutabile da una a due settimane.
TECNICA AGRONOMICA
In questa settimana si sono completate o si stanno completando le operazioni di palizzatura dei filari con la chiusura del secondo filo. La crescita vegetativa, quasi ovunque molto repentina, ha determinato la necessità di effettuare inizialmente sulle varietà più vigorose, chardonnay e pecorino, poi anche su montepulciano, le prime cimature. Nel cimare, così come nelle operazioni di sfogliatura, va tenuto conto di mantenere maggiormente protetti il lato sud e il lato ovest, che nelle nostre latitudini sono i lati più esposti.
In queste annate in cui tra gli effetti del cambiamento cliamatico ci sono temperature elevate e insolazioni prolungate, si raccomanda di defogliare al minimo, per arieggiare i grappoli e renderli raggiungibili dai trattamenti fitosanitari, mantendoli però protetti dall'insolazione diretta.
DIFESA
Monitoraggio: nel monitoraggio interno sono state trovate infezioni di oidio a livello sporadico e molto limitati (qualche acino a fronte di numerosi grappoli monitorati). Le infezioni peronosporiche, rilevate a livello sporadico, come detto nei precedenti bollettini, sono per la maggior parte state bloccate dagli interventi e dal clima caldo e soleggiato.Catture di lobesia non molto alte (per dati dettagliati vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO SU APP)
N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025
Peronospora
Le zone di infezione segnalate nei precedenti bollettini, sono per la maggior parte bloccate. Non si può al momento abbassare la guardia, anche in considerazione di temporali che si sono verificati su molti comprensori regionali tra martedì e mercoledì.
Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici
Lo sviluppo delle infezioni peronosporiche
Oidio
Nel nostro monitoraggio interno pochissime segnalazioni di infezione rilevata su qualche acino, con intensità di infezione minima, quasi trascurabile, se non fosse per la particolarità del patogeno di espandersi rapidamente se non adeguatamente contrastato.
La fase di post allegagione rappresenta un periodo critico per la difesa da questo patogeno. Riportiamo uno stralcio di quanto è scritto nell'approfondimento linkabile "Lo sviluppo delle infezioni oidiche", in modo che ognuno possa valutare correttamente ai fini della propria strategia di difesa.
Sinteticamente per quanto rilevato finora a livello climatico: il fungo è stato fortemente penalizzato quando si sono verificate forti piogge. Nelle aree a alto rischio e dove c'erano state infezioni oidiche nell'anno precedente, abbiamo consigliato già di intervenire nelle prime fasi di sviluppo del germoglio. In questo momento le condizioni climatiche tornano ad essere favorevoli, se le temprature non superano i 30°C, ad eccezione delle giornate molto soleggiate che lo limitano.
Le caratteristiche del fungo
L’oidio è un fungo che attacca ogni genere di tessuto vegetale: foglie, infiorescenze, tralci ancora verdi e grappoli. Essendo un fungo ectoparassita, non penetra all’interno delle cellule colpite, ma resta all’esterno, nutrendosi tramite gli austori, mediante i quali sono ancorati alla parete esterna del vegetale.
Condizioni climatiche favorevoli o avverse
Le condizioni climatiche favorevoli, che aumentano la probabilità di diffusione della malattia, sono: ventosità, assenza di pioggia, temperature elevate non oltre 30°C, bassa umidità relativa dell’aria. Contrariamente alla peronospora, non ha bisogno di acqua per potersi diffondere.
Le condizioni climatiche avverse sono: piogge frequenti che dilavano i conidi (spore); temperature maggiori di 35° che bloccano l’attività del fungo; la luce diretta che mediante i raggi ultravioletti riduce l’attività dei conidi, soprattutto su grappolo.
Periodo di maggiore sensibilità
In zone a basso rischio: da fine fioritura a primo accrescimento degli acini.
In zone ad alto rischio: da germogliamento a invaiatura
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Lo sviluppo delle infezioni oidiche
Caratteristiche dei principi attivi antioidici
Botrite
Una delle fasi critiche per l'infezione da parte di questo patogeno è la fase di pre-chiusura, che è quella maggiormente rilevata al momento in chardonnay e pecorino, mentre sul montepulciano ci si sta avvicinando rapidamente, prevedibilmente verrà raggiunta prima della fine del mese . Le condizioni climatiche della scorsa settimana e quelle previste non sono favorevoli all'infezione.
Tignoletta della vite (Lobesia botrana)
Catture rilevate a spot, non molto alte, nel chietino e nel teramano nord. Sostanzialmente catture basse nel chietino, un po' più alte nel vastese, mentre nella zona della media collina pescarese e del basso teramano, non si rilevano catture nella nostra rete di monitoraggio. I dati puntuali dei rilievi sono consultabili su "VISUALIZZA MONITORAGGIO della nostra app"
Per la difesa si possono utilizzare i prodotti in tabella anche in base alla loro modalità di azione. I prodotti insetticidi dove i voli sono iniziati da una settimana, eventualmente lo si ritiene utile, anche conseguentemente a monitoraggio delle ovideposizioni, andranno posizionati tra il fine di questa settimana e l'inizio della prossima.
Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie, Tripidi, Fillossera
Segnalata qualche manifestazione di fillossera sulla nuova vegetazione. Sporadiche segnalazioni di acariosi .
Segnalazioni di foglie con le classiche punteggiature da tripidi nella zona del tollese ortonese e teatino.
DIFESA BIOLOGICA
Monitoraggio: nei vigneti in biologico che sono nella rete di monitoraggio la situazione al momento non mostra problemi differenti da quelli descritti per i vigneti in integrato.
Per chi ha il vigneto in biologico la strategia di difesa deve essere contemporaneamente ancora più attenta, sia verso le malattie, sia nel contenimento nell'utilizzo del rame, ma anche dello zolfo.
Prodotti fitosanitari nella difesa in biologico
Ci sono prodotti fitosanitari, corroboranti e sostanze di base, che possono aiutare in questo tipo di difesa.
Di seguito riportiamo una tabella dove abbiamo estrapolato i prodotti fitosanitari idonei alla difesa in biologico inseriti nel DPI Difesa Abruzzo 2025.
Si raccomanda in ogni caso di verificare la possibilità di utilizzo contro le varie avversità anche sulla base di quanto riportato in etichetta nei vari prodotti commerciali.
DPI DIFESA ABRUZZO 2025 (ESTRATTO PRODOTTI BIOLOGICI)
Peronospora
Il clima delle ultime settimane e quello previsto fanno presumere un allentamento della pressione del patogeno, per cui ci si può regolare di conseguenza per limitare l'utilizzo del rame. In questo momento è essenziale la copertura del grappolo ai fini di prevenire peronospora larvata.
Contenere l'utilizzo del rame
Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.
Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile, è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).
In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:
- Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
- Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
- Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente a quelli raggiunti utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto).
Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo
Oidio
Questa fase di post allegagione rappresenta un periodo critico per la difesa da questo patogeno.
Nel caso della difesa antioidica in biologico il principio chiave è lo zolfo.
Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi.
Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.
Nella difesa antioidica ci sono prodotti alternativi.
Prodotti fitosanitari alternativi allo zolfo
Botrite
Intervenire eventualmente in fase di pre-chiusura con i prodotti ammessi, tra cui il Bacillus thuringiensis.
Tignoletta della vite (Lobesia botrana)
Il prodotto maggiormente impiegato nella difesa è il bacillus thuringiensis che va posizionato circa 10 giorni dopo l'inizio del volo con eventiuale ripetizione del trattaemtno dopo sette giorni.
Link utili per approfondimenti
Ad oggi ci sono scarsi contributi scientifici e sperimentali nella difesa in biologico.
Uno degli obiettivi che ci si pone nella difesa in biologico è quello di utilizzare quantitativi ridotti di rame, mantenendo comunque una buona efficienza
Bassi dosaggi di rame per il controllo della peronospora