Bollettino n. 14 del 24 giugno 2025

Difesa vite
Martedì, Giugno 24, 2025

 

D.P.I. DIFESA 

Usi eccezionali che non richiedono deroga al Disciplinare difesa integrata e controllo infestanti della Regione Abruzzo anno 2025

 

DPI TECNICHE AGRONOMICHE

AGROMETEO

Previsioni Cetemps

Dati meteo in tempo reale (Nome utente: RegioneAbruzzo  Password: abruzzo)

Bollettini Agrometeo (i dati climatici della settimana precedente)

Il periodo da martedì 17 giugno 2025 a lunedì 23 giugno 2025 si è caratterizzato per limitate precipitazioni all’inizio del periodo considerato. A partire da giovedì 19 giugno si è verificato un deciso incremento dei valori termici con temperature massime assolute maggiori rilevate nei comprensori pescarese litoraneo, pescarese interno, frentano sangro e peligno aquilano.

 

AGROFENOLOGIA

Fasi fenologiche

Fase fenologica:

Dal punto fenologico siamo leggermente in anticipo; c'è un ottimo rigoglio vegetativo.

Nella collina litoranea e media:

I vitigni precoci (Chardonnay e altri) sono in pre-chiusura (BBCH 77), o chiusura.

I vitigni medio-precoci (Pecorino e altri) sono in pre-chiusura (BBCH 77)

I vitigni medio-tardivi (Montepulciano e altri) si trovano nella fase più rappresentativa in fase di accrescimento acini (BBCH 75), ma anche con punte avanzate in una fase di pre-chiusura.

 

Nella valle Peligna, la situazione mostra un ritardo fenologico, come sempre, valutabile da una a due settimane. 

 

TECNICA AGRONOMICA

In questa settimana si sono completate o si stanno completando le operazioni di palizzatura dei filari con la chiusura del secondo filo. La crescita vegetativa, quasi ovunque molto repentina, ha determinato la necessità di effettuare inizialmente sulle varietà più vigorose, chardonnay e pecorino, poi anche su montepulciano, le prime cimature. Nel cimare, così come nelle operazioni di sfogliatura, va tenuto conto di mantenere maggiormente protetti il lato sud e il lato ovest, che nelle nostre latitudini sono i lati più esposti.

In queste annate in cui tra gli effetti del cambiamento cliamatico ci sono temperature elevate e insolazioni prolungate, si raccomanda di defogliare al minimo, per arieggiare i grappoli e renderli raggiungibili dai trattamenti fitosanitari, mantendoli però protetti dall'insolazione diretta.
 

DIFESA

Monitoraggio:  nel monitoraggio interno si nota una quasi assenza di infezioni di peronospora e oidio. Catture di lobesia non molto alte (per dati dettagliati vedi VISUALIZZA MONITORAGGIO SU APP)

N.B. Per le schede di difesa cliccare sul link DPI Difesa 2025

 

Peronospora

Sporadiche segnalazioni di macchie sporulanti, sia nuove infezioni, che vecchie che però sono in larga parte bloccate. Il tempo soleggiato e l'assenza di piogge possono consigliare, solo nei vigneti in cui non ci sono infezioni, turni più lunghi tra un intervento e il successivo, e anche dosi ridotte al minimo di etichetta.

Caratteristiche dei principi attivi antiperonosporici

Lo sviluppo delle infezioni peronosporiche

Oidio

Sporadiche e limitate rilevazioni di infezioni oidiche, in genere basse come intensità, in una fase di massima pericolosità e con un clima, tutto sommato, abbastanza favorevole allo sviluppo del patogeno.  

Prestare massima attenzione: nel caso si rilevino focolai, gli interventi devono essere molto tempestivi .

Riportiamo uno stralcio di quanto è scritto nell'approfondimento linkabile "Lo sviluppo delle infezioni oidiche", in modo che ognuno possa valutare correttamente ai fini della propria strategia di difesa.

Sinteticamente per quanto rilevato finora a livello climatico: il fungo è stato fortemente penalizzato quando si sono verificate forti piogge. Nelle aree a alto rischio e dove c'erano state infezioni oidiche nell'anno precedente, abbiamo consigliato già di intervenire nelle prime fasi di sviluppo del germoglio. In questo momento le condizioni climatiche tornano ad essere favorevoli, se le temperature non superano i 30°C, ad eccezione delle giornate molto soleggiate che lo limitano.

Le caratteristiche del fungo

L’oidio è un fungo che attacca ogni genere di tessuto vegetale: foglie, infiorescenze, tralci ancora verdi e grappoli. Essendo un fungo ectoparassita, non penetra all’interno delle cellule colpite, ma resta all’esterno, nutrendosi tramite gli austori, mediante i quali sono ancorati alla parete esterna del vegetale.

Condizioni climatiche favorevoli o avverse 

Le condizioni climatiche favorevoli, che aumentano la probabilità di diffusione della malattia, sono: ventosità, assenza di pioggia, temperature elevate non oltre 30°C, bassa umidità relativa dell’aria. Contrariamente alla peronospora, non ha bisogno di acqua per potersi diffondere.

Le condizioni climatiche avverse sono: piogge frequenti che dilavano i conidi (spore); temperature maggiori di 35° che bloccano l’attività del fungo; la luce diretta che mediante i raggi ultravioletti riduce l’attività dei conidi, soprattutto su grappolo.

Periodo di maggiore sensibilità

In zone a basso rischio: da fine fioritura a primo accrescimento degli acini.

In zone ad alto rischio: da germogliamento a invaiatura

Lo sviluppo delle infezioni oidiche

Caratteristiche dei principi attivi antioidici

 

 

 

Botrite 

Una delle fasi critiche per l'infezione da parte di questo patogeno è la fase di pre-chiusura, che è quella maggiormente rilevata al momento in chardonnay e pecorino, mentre sul montepulciano ci si sta avvicinando rapidamente, prevedibilmente verrà raggiunta prima della fine del mese . Le condizioni climatiche della scorsa settimana e quelle previste non sono favorevoli all'infezione. 

Tignoletta della vite (Lobesia botrana)

I dati di cattura mostrano diversificazioni da zona a zona: in alcune zone, vastese, in primis, catture iniziate da oltre due settimane, a seguire inizio voli nel frentano e teatino; da oltre una settimana inizio catture nel termano nord, dove questa settimana sono in forte incremento, nel pescarese litoraneo. Nel pescarese medio e interno catture quasi zero la settimana scorsa e basse questa settimana. nel teramano sud poche catture la scorsa settimana e zero in questa.I dati puntuali dei rilievi sono consultabili su "VISUALIZZA MONITORAGGIO della nostra app".

Per la difesa si possono utilizzare i prodotti in tabella anche in base alla loro modalità di azione. Linee di difesa integrata e biologica da tignoletta della vite

Il posizionamento degli ovo-larvicidi va in genere a uovo testa nera, poco prima della schiusura, quello dei larvicidi (tra cui il Bacillus thuringiensis e lo Spinosad) qualche giorno dopo. 

In base all'inizio e all'andamento delle catture, al monitoraggio visivo delle uova, qualora si decidesse di intervenire,  si consiglia di posizionare tali trattamenti a partire da metà di questa settimana nel tollese-ortonese, teatino, pescarese litoraneo e teramano nord; tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima settimana nella collina media e interna del pescarese e, eventualmente, nel teramano sud.

Negli altri comprensori, tra cui vastese e frentano, dove le catture erano iniziate prima, gli interventi sono già stati eseguiti la scorsa settimana.  

 

Eriofidi (acariosi e erinosi), Cocciniglie, Tripidi, Fillossera

Segnalata ancora presenza di fillossera, e anche erinosi, sulla nuova vegetazione. 

Segnalazioni di foglie con le classiche punteggiature da tripidi nella zona del tollese ortonese e teatino.

 

DIFESA BIOLOGICA

 

Monitoraggio: nei vigneti in biologico che sono nella rete di monitoraggio la situazione al momento non mostra problemi differenti da quelli descritti per i vigneti in integrato.

In questa settimana prestare attenzione alla difesa della tignoletta in cui i mezzi a disposizione per il biologico sono il Bacillus thuringiensi e lo Spinosad. E' importante centrare il più possibile questi interventi, non anticipandoli e non posticipandoli, in quanto in tal caso l'efficienza sarebbe molto ridotta.

 

Tignoletta della vite (Lobesia botrana)

Il posizionamento dei larvicidi (tra cui il Bacillus thuringiensis e lo Spinosad) va collocato a schiusura uova, in genere circa 10 giorni dopo l'inizio del volo con eventuale ripetizione del trattamento dopo sette giorni. Importante, oltre l'inizio delle catture, è il monitoraggio delle uova su grappolo.

In base all'inizio e all'andamento delle catture, al monitoraggio visivo delle uova, qualora si decidesse di intervenire,  si consiglia di posizionare tali trattamenti a partire da fine di questa settimana nel tollese-ortonese, teatino, pescarese litoraneo e teramano nord; da inizio della prossima settimana nella collina media e interna del pescarese e, eventualmente, nel teramano sud.

Negli altri comprensori, tra cui vastese e frentano, dove le catture erano iniziate prima, già il 9 giugno, gli interventi sarebbero dovuti essere già stati eseguiti.  

 

Prodotti fitosanitari nella difesa in biologico

Ci sono prodotti fitosanitari,  corroboranti  e sostanze di base, che possono aiutare in questo tipo di difesa.

Di seguito riportiamo una tabella dove abbiamo estrapolato i prodotti fitosanitari idonei alla difesa in biologico inseriti nel DPI Difesa Abruzzo 2025.

Si raccomanda in ogni caso di verificare la possibilità di utilizzo contro le varie avversità anche sulla base di quanto riportato in etichetta nei vari prodotti commerciali.

DPI DIFESA  ABRUZZO 2025 (ESTRATTO PRODOTTI BIOLOGICI) 

Peronospora

Il clima delle ultime settimane e quello previsto fanno presumere un allentamento della pressione del patogeno, per cui ci  si può regolare di conseguenza per limitare l'utilizzo del rame. In questo momento è ancora utile proteggerre il grappolo ai fini di prevenire peronospora larvata, soprattutto in quei vigneti dove si è già manifestata l'infezine primaria.

Contenere l'utilizzo del rame

Uno dei prodotti indispensabili nella difesa biologica del vigneto è il rame. Questo elemento è, come sappiamo, un prodotto inserito tra quelli candidati alla sostituzione, in quanto il suo utilizzo provoca fenomeni di biotossicità nel terreno.

Essendo ritenuto, al momento, non sostituibile,  è stato concesso il suo utilizzo in deroga limitatatmente a 4 kg di rame metallo per ettaro (o meglio, 28 kg in 7 anni).

In quest'ottica, soprattutto per il fatto di essere biotossico, è buona norma contenerne al massimo l'impiego. Questo può essere fatto attraverso diverse strategie:

  • Seguire l'andamento climatico impiegandolo, quando necessario, nel momento giusto e nelle dosi giuste (le etichette di norma riportano un impiego minimo e uno massimo) in quanto ci sono momenti della stagione in cui le infezioni sono meno probabili e si può risparmiare sui quantitativi, o allungare i giorni tra un trattamento e l'altro.
  • Utilizzare i formulati giusti, privilegiando, naturalmente non sempre e comunque, quelli che nel dosaggio impiegano minori quantitativi di rame metallo.
  • Utilizzare in abbinamento al rame scelti sia tra i prodotti fitosanitari che tra i corroboranti, in modo che anche a basse dosi di rame si raggiungano risultati di una efficacia più o meno equivalente  a quelli raggiunti  utilizzando il rame a dose piena (ci sono diverse prove dimostrative a supporto).

Caratteristiche dei sali rameici per un corretto utilizzo

 

 

 

Oidio 

Questa fase di post allegagione rappresenta un periodo critico per la difesa da questo patogeno.

Nel caso della difesa antioidica in biologico il principio chiave è lo zolfo.

Nel suo impiego non ci sono limiti massimi legali oltre quelli di etichetta, ma è sempre bene farne un uso appropriato e contenerne i consumi.

Oltretutto un suo apporto esagerato, soprattutto dopo che si è formato il grappolo e ci si avvicina alla vendemmia, può dare anche problemi enologici.

Nella difesa antioidica ci sono prodotti alternativi.

Prodotti fitosanitari alternativi allo zolfo

 

Botrite

Intervenire eventualmente in fase di pre-chiusura con i prodotti ammessi, tra cui il Bacillus subtilis; si può impiegare come corroborante la zeolite.

 

Link utili per approfondimenti

Ad oggi ci sono scarsi contributi scientifici e sperimentali nella difesa in biologico.

Uno degli obiettivi che ci si pone nella difesa in biologico è quello di utilizzare quantitativi ridotti di rame, mantenendo comunque una buona efficienza
Bassi dosaggi di rame per il controllo della peronospora